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Messaggi - baylham

#16
Citazione di: Phil il 26 Agosto 2025, 11:27:20 AMUn'ideologia politica, invece, un monismo che dica cosa è giusto e cosa no, è un "tradimento", se non un oblio, di quell'esperienza del Nulla, perché ogni visione politica è avida di pienezza di valori, ossia l'antitesi della consapevolezza del Nulla.
Secondo me non può esserci alcuna esperienza o consapevolezza del Nulla, come della morte.
Il pensiero del Nulla è una contraddizione logica, quindi imperfetta secondo la filosofia di Mel Fed.
#17
Tematiche Filosofiche / Re: Dio vs caso.
21 Agosto 2025, 10:07:40 AM
Sull'evoluzione, la principale differenza tra l'ipotesi di Dio e l'ipotesi del caso è che la seconda, il caso, può fare tranquillamente a meno della prima, mentre la prima non può fare a meno della seconda.
L'ipotesi di Dio è improbabile al quadrato rispetto all'ipotesi del caso.

#18
Citazione di: iano il 07 Agosto 2025, 17:43:57 PMMa in fondo , se hai tanti padroni, di chi sei veramente servo?
Ciò che vuole dire Sapa è che abbiamo perso la capacità di accogliere gli altrui dei, e quindi chi vi crede, e non dico noi occidentali, per colpevolizzarci, ma dico tutti quelli che hanno abbracciato religioni monoteistiche, con la pretesa di essere servi di un solo padrone, la cui fede consapevolmente hanno abbracciando, ignorando tutti gli altri dei che li popolano. Significa essersi resi servi della propria coscienza, elevandola a nostra suprema essenza, quando è solo la punta di un iceberg.
Io temo che Sapa abbia ragione da vendere.
Puoi abbracciare una religione anche a tempi alterni (comunque non è economico), ma non puoi abbracciare più di una religione contemporanemente. Il conflitto tra religioni è inevitabile, se non lo risolvi vai fuori di testa.
La coscienza è la parte regolatrice, decisionale di me, come posso io avere il suo controllo?
#19
Citazione di: iano il 07 Agosto 2025, 12:16:47 PMUna spiegazione potrebbe essere che fra i tanti dei che i monoteisti hanno, senza saperlo, uno di questi è il numero uno, al quale, pur essendo un numero come tanti, danno un significato speciale, forse lo stesso significato speciale che gli atei danno invece allo zero, nessun dio.
Per me invece i numeri sono ''tutti uguali'', ma poi anch'io avrò i miei dei che non so.
Il numero degli dei è una questione economica, di organizzazione sociale, di gerarchia.
Ad esempio lo stato sopra un territorio è unico, la costituzione di uno stato è unica, il parlamento (il bicameralismo non fa eccezione) o il governo sono unici, sempre per questioni economiche, di organizzazione gerarchica.
#20
Citazione di: sapa il 07 Agosto 2025, 10:56:11 AMSbaglio, o i politeismi non hanno quasi mai alcun libro sacro da venerare e il problema dell'inimitabilità non è sentito, tanto che alcuni dei del pantheon di una religione possono entrare anche in quello di un'altra religione? Questo modo di vivere il rapporto con la religione per me è molto più attraente di ogni monoteismo. E alla fine, anche più facile e tranquillo.

Dubito che il politeismo sia più facile e tranquillo del monoteismo, è complicato ed ansiogeno essere servo di tanti signori, è facile andare fuori di testa.
#21
Non porti alcun argomento critico rispetto al test del DNA per la parentela, di cui evidentemente non hai alcuna competenza scientifica e tecnica per giudicarlo.

Che cosa c'entra l'affidabilità del test, la scienza e la tecnica col caso in questione e con eventuali complotti?
#22
Il gioco è quello della vita, dell'esistenza, in cui la religione è arretrata, inferiore rispetto alla tecnica, alla scienza e alla filosofia. Concordo che una fede non sostiene qualunque cosa, ma la fede può sostenere qualunque cosa. Chi crede ai miracoli può credere a qualunque cosa. Infatti non esiste una religione, ne esistono molte come le specie in un sistema darwiniano. Religioni che sono obbligate ad adattarsi alla realtà fisica, biologica, economica, politica per sopravvivere. La maggioranza delle religioni sono archeologia. Applicare la legge ebraica nel mondo contemporaneo dà luogo a numerose difficoltà esistenziali. Lo stesso per i cristiani: la comunità cristiana descritta negli Atti è sparita presto. Difficile perciò non peccare. Il dogmatismo non è adatto alla vita.
#23
Risposta a Phil

La fede e  la credenza sono atteggiamenti mentali che si trovano nella religione e nella magia come nella filosofia, nella scienza e nella tecnica. La differenza è data dall'evento oggetto della fede.
Nella religione e nella magia, a differenza della scienza, della tecnica e della filosofia, la fede considera possibile l'impossibile e impossibile il possibile. In questo modo la fede può logicamente sostenere qualunque evento. Ciò costituisce la inferiorità ed arretratezza della religione rispetto alla scienza, alla tecnica e alla filosofia e spiega la sua "difficoltà esistenziale" di cui il sentimento del peccato è l'evidente espressione.
#24
Citazione di: Phil il 05 Luglio 2025, 18:15:05 PMGiusto per riprendere il già citato Giovanni: «Gesù gli disse [...] beati quelli che pur non avendo visto crederanno» (o «hanno creduto», a seconda della versione; Gv 20, 29). Il discorso sulla fede religiosa inizia e finisce qui («Credo quia absurdum» e dintorni), con questa semplicità teoretica che è difficoltà esistenziale. Forse anche per questo le divinità, se non erro, solitamente non scelgono di manifestarsi per parlare a dotti teologi o verbosi esegeti, ma ad interlocutori ben più semplici e dottrinalmente "impreparati".
...
Quello che infatti spesso sfugge ai credenti, in modo direttamente proporzionale alle loro "attitudini filosofiche", è che (come avrò già detto in passato) partono a cavallo per andare a cercare un "cavallo vincente", quando in realtà lo stanno già (maldestramente) cavalcando: la fede. L'arrovellarsi fra dati, studi comparativi, esperimenti e peer-review (che non sarebbe guastata agli evangelisti, ma all'epoca non era troppo di moda), è un cruccio che il credente può agevolmente scrollarsi di dosso semplicemente recitando il Credo con convinzione. Come detto sopra: teoreticamente semplice, ma esistenzialmente difficile.

Riporto il versetto integrale del vangelo di Giovanni: "Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non avendo visto crederanno!»". A differenza di Gesù ritengo che la fede basata sull'esperienza sia diversa e preferibile rispetto a quella rivelata.
A differenza di iano, ritengo che le sensazioni (vedere, udire, ...) siano parti primarie del sistema mentale, precedenti ed indipendenti dalla fede, secondaria.
Perciò la fede non è il cavallo vincente della religione, ma il cavallo di Troia, che spiega la sua inferiorità, arretratezza rispetto alla tecnica, alla scienza e alla filosofia. La "difficoltà esistenziale" è il sintomo della sua inferiorità.
#25
Attualità / Re: Negazionismo climatico
05 Luglio 2025, 19:49:58 PM
Citazione di: anthonyi il 05 Luglio 2025, 12:12:49 PMIl negazionismo climatico é solo uno dei tanti negazionismi che conosciamo.
La fonte di tutti questi é solo una, internet. Con internet si é allargata a dismisura la possibilità quantitativa di comunicare, e l'allargamento quantitativo ha portato Al peggioramento qualitativo che osserviamo.

Al contrario, la rete informatica ha portato un miglioramento culturale generale, diffuso.
Anche il negazionismo è uno stimolo alla ricerca e all'approfondimento scientifico e culturale.
Il confronto, la competizione in qualunque campo è un'opportunità, una necessità.

Purtroppo la rete informatica è energivora, così contribuisce al cambiamento climatico: ad esempio il risparmio energetico che consente in termini di trasferimento di persone e cose è sopravanzato dal consumo dei nuovi prodotti e servizi quali le criptovalute e gli scambi multimediali.
#26
Attualità / Re: Negazionismo climatico
05 Luglio 2025, 11:20:37 AM
Citazione di: Jacopus il 05 Luglio 2025, 08:22:45 AMMi domando, da qualche tempo, quale sia la causa profonda del negazionismo climatico, il quale, a scorrere i social, è estremamente diffuso. C'è ne sono di diverse tipologie, quello radicale: non c'è alcun riscaldamento globale, quello soft: il riscaldamento c'è ma non dipende dall'azione antropica. Lo proclamano anche politici come Rizzo, il che è ancora più grave. Qual'è il vostro parere?

Dallo scetticismo humiano consegue che qualunque cosa è affermabile e sostenibile rispetto al futuro.
Il negazionismo è una posizione minoritaria nella comunità scientifica e politica, il problema duro sono le terapie economiche e politiche al cambiamento climatico antropico per una economia e popolazione mondiale che si basano sulle fonti energetiche che lo alimentano. Le energie alternative hanno un costo economico maggiore, delle limitazioni intrinseche e tempi di implementazione lunghi. Perciò i cambiamenti politici ed economici saranno inevitabilmente in ritardo rispetto al cambiamento climatico.
#27
Attualità / Re: "Effetto san Matteo"
03 Luglio 2025, 12:08:51 PM

Per sottolineare l'incoerenza del Vangelo, nei panni del servo "inutile" avrei raccontato al boss (" io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso") la parabola degli uccelli (Matteo 6, 25-33, Luca 12, 22-34).

Questa sciocca parabola è comunque interessante per conoscere e interpretare l'economia e la società di quel tempo: le classi (il padrone, i servi, i "banchieri" ), la moneta, l'interesse, il fine dell'arricchimento), le dinamiche (come si diventa padroni o servi, che attività, alternative al prestito, "fruttano" il raddoppio del capitale "dopo molto tempo").

Nel merito  l'affermazione "Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha" non ha logicamente alcun senso.
 
Invece l'effetto San Matteo di Robert Merton ha spiegazioni economiche e sociali deterministiche e stocastiche.
La causa economica deterministica più importante dell'effetto è l'ereditarietà. Altre cause economiche sono l'apprendimento, le economie di serie, le barriere alla concorrenza, la diversificazione delle attività economiche.
Accenno anche alle politiche economiche pubbliche, che molto spesso hanno un effetto San Matteo.
#28
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
28 Giugno 2025, 17:39:59 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 28 Giugno 2025, 16:49:07 PMIn patria Putin ha l'appoggio della suo popolo. Comunque gli stessi erano preoccupati per come poteva essere visto il popolo russo dopo la guerra per l'Ucraina. Probabilmente lo vedono come un errore, ma un errore fatto da un presidente "giusto".

Se un politico ha il sostegno del "popolo", perchè fa ricorso alla repressione del dissenso?

Misurare il consenso popolare di un regime antidemocratico è una mistificazione.
#29
Secondo me il nucleo della critica di Martha Nussbaum, che condivido, non è la questione della individualizzazione contro generalizzazione della pena o delle condizioni sociali del trasgressore, ma il sistema penale stesso come unica soluzione ai problemi di "funzionamento" del sistema sociale.

Critica che si attaglia benissimo all'attuale politica del governo postfascista italiano, che inventa nuovi reati e aumenta le pene in nome della sicurezza sociale.
#30
Per Kierkgaard Abramo è un eroe della fede non perché crede in Dio, che nel racconto è un dato scontato, ovvio, ma perché crede nell'assurdità che uccidendo Isacco otterrà nuovamente Isacco. L'eroe della fede è chi crede nell'impossibile, nell'assurdo.

A Kierkgaard obietto che nel contesto della prova, Abramo sarebbe stato un più grande e dignitoso eroe delle fede se avesse creduto che disobbedire a Dio è obbedirgli.

Da bambino mi sono riconosciuto in Isacco, Dio ed Abramo fanno una pessima figura in questo racconto.