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Messaggi - Riccardo

#16
Per quel che ne so io, il "Voi" rivolto ad un singolo è qualcosa che esiste solo in poche lingue. Ad esempio in inglese non esite, nelle lingue scandinave neppure. I giapponesi so che usano il "san" o il "sama" per enfatizzare rispetto verso il prossimo.
Secondo me il "Voi" è molto bello formalmente, ma inutile e controproducente socialmente.
Ogni volta che si dà del "Voi", si allontana l'interlocutore da sè, lo si pone in una posizione di reverenza distaccata che allontana invece di unire. Quando ci si dà del "Tu", invece, si è subito messi sullo stesso piano e il rapporto ne beneficia perchè si crea un immediato senso di vicinanza più "umana", per così dire. Personalmente credo che si debba lasciare il "Voi" alle opere letterarie e incominciare ad usare il "Tu" nei normali rapporti sociali per sentirsi più vicini e favorire i legami interpersonali.
#17
Salve a tutti, sono nuovo nel forum e vorrei condividere una esperienza per ricevere, eventualmente, consiglio.
Sembrerà tutto molto superficiale e banale, ma capire se l'invidia è un sentimento vergognoso o meno, o se è modificabile o meno, è molto importante, in quanto influisce anche sui rapporti che ho con gli amici più stretti a cui sono molto legato.
Io ho sempre provato invidia nei confronti di chi sta meglio di me, specificatamente nei confronti di chi ha dei genitori che lo amano, di chi è più ricco e di chi è più bello. Mi sono chiesto il motivo della mia invidia, e la risposta è sempre la stessa: sono invidioso delle persone che hanno ciò che hanno senza avere fatto nulla per averlo.
Chi ha dei genitori che lo amano non ha fatto nulla, indipendentemente dal suo carattere lo amerebbero lo stesso. Chi nasce bello non ha fatto nulla, è solo una mera combinazione di DNA andata a buon fine. Chi nasce in una famiglia ricca non ha fatto nulla, è solo nato al momento giusto nel posto giusto. Però dalla combinazione di questi eventi casuali nascono enormi vantaggi. Avere dei genitori che ti amano ti renderà più sicuro di te nella vita, perchè sai che avrai sempre qualcuno che ti sosterrà e sarà al tuo fianco. Essere belli ti permetterà di avere successo con le ragazze più facilmente. Essere ricchi ti permetterà di non lavorare e dedicarti alle tue passioni a tempo pieno.
Ora, è inutile dire che io non rientro in nessuno dei suddetti casi, essendo un uomo medio o meglio un pò bruttino, nato in una famiglia violenta che più volte mi ha rinfacciato di esistere e pure una famiglia senza soldi (lavorava solo mio padre, professore di liceo e doveva mantenere me, mia sorella e mia madre, più un altro figlio avuto dalla moglie precedente).
Sono consapevole di non essere una persona universalmente sfortunata, in fin dei conti sono nato in un paese civilizzato, ho accesso a cibo, acqua, servizi sanitari e svariati altri comfort. Non ho vissuto gli orrori della guerra e fino ad ora non ho mai avuto malattie gravi e nessuna delle persone a me care è mai stata male.
Eppure la consapevolezza di questo non è sufficiente a spegnere il sentimento di invidia per chi ha più di me. Questo sentimento è aggravato ancora di più dalla consapevolezza che, essendo tutto solo una questione di fortuna, io non posso mutare la mia condizione. Non posso cambiare il mio DNA per essere più bello. Non posso cambiare famiglia per essere amato nè tantomeno rinascere in una famiglia ricca. E non posso diventare ricco con le mie forze perchè le ricchezze, nella nostra società, sono ereditarie. Questo sentimento di impotenza è frustrante.

Ora vi chiedo: è possibile non provare invidia? Ed è forse un sentimento di cui doversi vergognare?

Grazie per la vostra opinione.