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Messaggi - giona2068

#16
Citazione di: Dubbioso il 02 Dicembre 2017, 10:26:44 AMOccorre premettere che quando l'uomo  pensa di poter insegnare al Signore Dio come  fare  Dio questo è già  un segno di superbia ed arroganza  che appartiene all'umo senza sapienza.

Dio non poteva perdonare l'uomo e riammetterlo a vivere con Lui nel Paradiso terrestre? Insomma Dio Dio e' onnipotente percio' poteva cancellare il peccato dell'uomo con uno schiocco di dita,  perché ha dovuto sacrificare se stesso.
Citazione di: Dubbioso il 02 Dicembre 2017, 10:26:44 AM

Purtroppo questo è ciò che pensa chi non  sa cosa sia il peccato e le sue conseguenze. 
Proviamo ad immaginare un ladro, un assassino, un malvagio ecc...  su un piano umano.
Se la legge degli uomini contemplasse il perdono a prescindere  di  una persona che si è macchiata dei reati di cui sopra e che noi fossimo proprietari di una  grande banca,  affideremmo  a costui, non la nostra  banca, ma  solo una filiale da dirigere?   Sicuramente no!  La ragione è che il perdono, che non è amministia, non può essere dato senza pentimento. Infatti il pentimento sincerero rinnova l'uomo in ogni suo aspetto e oltretutto gli restituisce lo Spirito che il peccatore ha perso col peccato. L'uomo senza Spirito è morto  e nel regno dei cieli, paradiso, non c'è posto per i cadaveri  come non c'è posto in banca per il  chi ha commesso reati , anche se è uscito di prigione con l'amministia ma senza cambiamento. Peggio ancora in costui si farebbe  strada il pensiero che commettere reati non comporta pene!!!
Con la morte e resurrezione del Signore  Gesù abbiamo scoperto  cosa fà il peccato, uccide un innocente,  quanto grande è la potenza del Signore Dio che risorge l'uomo, che noi siamo figli dell'onnipotente che ci ama, quanto lontani siamo della verità e vita,  quanto ci sbagliamo chiamando vita ciò che è morte o causa di morte, in quale inganno stiamo vivendo, quanto dominati dal maligno/peccato siamo e oltretutto quanto stolti siamo! La Sua morte e resurrezione  ci da la possibilità di rimediare a tutto questo ritornando ad essere figli del Signore Dio e Sua immagine e somiglianza, ma a condizione che diventiamo consapevoli della nostra situazione, e ci pentiamo e convertiamo. 
Offrendo il Suo corpo come sacrificio vivo ha reso possibile  l'eucarestia tramite la quale  il Suo Santo Spirito, incarnato in un pezzo di  pane, viene veicolato di nuovo in noi  che assumiamo quel pane  per darci la vita.  Lui è Onnipotente e può tutto ma gli interessa la volontà dell'uomo come segno di apprezzamento o disprezzo.
Citazione di: Dubbioso il 02 Dicembre 2017, 10:26:44 AM
Forse per dimostrare il suo amore per noi?  Ma che sacrificio e' ?  Dio/ Gesu' e' immortale dunque non e' un gran sacrificio, infatti  Gesu' sapeva che sarebbe risorto. ( Inoltre la morte,  il male e il dolore sono rimasti nel mondo,  anche dopo il sacrificio di Gesu'

Anche tu sai che esiste la resurrezione, vediamo quanto contento sarai di morire quando si avvicinerà l'ora, senza contare l'atrocità della croce!

Mi sembra tutto cosi contorto Dio onnipotente e onnisciente poteva perdonarci e basta senza questo pseudo sacrificio.

Ti consiglio di non insistere  perché stai bestemmiando contro chi vuol darti la vita, chi non si ravvede va incontro a delle conseguenze inimmaginabili.
Il mondo spirituale esiste, sia come paradiso che come inferno, se vuoi  posso mostrarti degli esorcismi dove si vede tutto.  
Ciao
#17
Citazione di: Socrate78 il 24 Ottobre 2017, 18:23:25 PM
Spesso nelle religioni si fa riferimento ad una condizione in cui il malvagio precipiterebbe per la sua esistenza di male, di peccato, l'Inferno appunto, descritto in modo diverso ma sostanzialmente simile come luogo di perdizione e di dolore. Ora mi chiedo: un Dio che ama in maniera incondizionata,quindi senza pretendere nulla in cambio, non dovrebbe accettare la persona per com'è fatta, quindi anche con la sua condotta ritenuta cattiva dall'umanità? In fondo l'idea che Dio condanna all'Inferno descrive una divinità antropomorfica, che descrive Dio come un giudice che condanna ad una specie di doloroso ergastolo (l'Inferno appunto) il reo, negandogli per sempre qualsiasi possibilità di riscatto.  E poi mi chiedo: quella che noi chiamiamo "malvagità" non può invece rappresentare il ruolo che quella persona ha nel mondo come Dio stesso desidera? Infatti se si considera che il nostro carattere è spesso anche un portato del DNA ad esempio (che deriverebbe da Dio), non ne viene fuori che Dio stesso avrebbe differenziato le persone ammettendo anche che qualcuno agisse per il male invece che per il bene e tuttavia utilizzando il male stesso come mezzo per un imperscrutabile disegno di provvidenza?
Il  Signore Dio è infinitamente buono con i Suoi figli, ma il Suo nome, è scritto, è terribile  per quelli che Lo hanno tradito.  Questa idea  di un "dio" bonaccione è un inganno voluto da chi vuole trascinare tutti all'inferno e non è vero che  il Signore Dio ha creato con un DNA  portatore di malvagità. Nessuno  è stato creato dal Signore Dio malvagio, ma se qualcuno vi nasce vuol dire che  i peccati degli antenati sono caduti su quella persona. Quella discendenza non è riconciliata con Lui, quindi non gli appartiene.
Ai Suoi occhi non tutti sono esseri umani. A coloro che hanno perduto anima e Spirito offrendosi come dimore del peccato il Signore Gesù sta dicendo: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. 
E' comunque vero che a volte dal male ricava un bene. Lui pur sapendo chi saranno quelli che opereranno il male, onniscienza, li lascia fare, ma  rimane una scelta dell'uomo il male che opera anche se il Signore ne ricava il bene. Vedi Giuda, nessuno lo aveva obbligato a fare ciò che fece, ma il Signore ne ricavò la nostra speranza di salvezza.
#18
Prima di puntare il dito sul Signore Dio è opportuno ricordare che Lui è la Sapienza, quindi ogni volta che non ci sembra logico ciò che fa  abbiamo la certezza di sbagliarci e la riprova che la nostra capacità intellettiva arriva dove arriva.
Veniamo al peccato originale. 
Certamente il Signore Dio sapeva cosa avrebbero combinato Adamo ed Eva, i quali siamo noi, ma poiché il valore dell'uomo è racchiuso nella sua capacità di esercitare la propria volontà, altrimenti saremmo equiparabili a dei robot, ha  voluto crearli ugualmente perché fra  tutti gli umani vi sarebbero stati alcuni che, dopo aver peccato, si sarebbero pentiti. 
L'AP parla di 144.000 salvati perché pentiti.  Questo costa a Lui un enorme sacrificio  ed una enorme sofferenza, ma l'Amore è speranza. 
Se noi guardiamo la storia  Adamo ed Eva notiamo che quando il Signore chiese ad Adamo dove fosse, questi risponde di essersi nascosto perché si vergognava. Successivamente il Signore  gli chiese se avesse peccato e questi risponde  che la colpa era di Eva ed Eva disse che la colpa era del serpente.
Forse il Signore non sapeva che Adamo aveva peccato? Sì che lo sapeva,  ma glielo chiese ugualmente   sperando nel    suo pentimento e nella sua sincerità per poterlo perdonare, ma lui preferì giustificare. Idem per Eva,  per questo furono cacciai dal paradiso.  In seguito ha mandato il Suo Figlio per perdonare il mondo, ma il mondo Lo ha crocifisso.
In definitiva il problema troverebbe la soluzione nel perdono, ma il perdono ha per fondamento il pentimento, questo però non vine compreso.  
Il risultato è che al peccato originale si aggiungono anche i peccato della persona stessa.
Il problema non è quindi aver peccato ma non essersi pentiti. La condanna all'inferno è per  sempre ma con il pentimento , anche se a seguito della sofferenza,  penso che qualche possibilità ci sia. 
La libertà non consiste nel  poter fare anche cose sbagliate, questo sarebbe libertinaggio,  ma consiste nel non essere obbligati a fare cose  non buone - vedi tossicodipendenti e simili quali esempio di persone non libere. Adamo ed Eva non erano schiavi del peccato, erano liberi e pieni di spirito del discernimento del quale non fecero uso. Anche noi prima di cadere nel peccato eravamo liberi e sapevamo  ciò che era  giusto o sbagliato  perché avevamo lo spirito del discernimento. Avevamo un valore perché avevamo il potere sul nostro volere e questo è l'uomo a Sua immagine e somiglianza.
#19
Citazione di: viator il 16 Ottobre 2017, 13:39:16 PM
Buongiorno cari tutti. Vedo che la discussione va avanti. Svicolando continuamente tra Viale Filosofia e Corso Gesù Cristo.

Il titolo di questo argomento (thread ?? Non ho dimestichezza con l'italiano, figuriamoci con l'inglese !) è una domanda.
I forum non esistono per rispondere alle domande in modo chiuso (SI / NO), altrimenti morirebbero tutti subito da infanti. I forum si utilizzano per sviluppare dei ragionamenti il cui scopo è quello di analizzare le ragioni per le quali risulta impossibile rispondere SI oppure NO. Ciò è quanto - ovviamente e positivamente - sta avvenendo qui.

Voglio confessarvi di aver posto in malafede la domanda in oggetto. Cioè l'ho posta pur considerandola assurda. Dal punto di vista filosofico e mio personale, naturalmente.

Il credente, particolarmente quello manicheo e magari animato da personali ossessioni, è convinto che quello di Dio sia un termine ed un concetto esplicitamente se non esclusivamente teologico, religioso, fideistico. Trova che i filosofi laicisti, gli scettici, i miscredenti, essendo dei Senza Dio, non siano "autorizzati" a trattare di tale concetto. Autorizzazioni a parte, i Senza Dio - come tali - non possono conoscerlo e quindi men che meno trattarne. Secondo costoro solo chi sente in sé Dio ne può parlare. (Ci sono casi in cui alcuni sentono in sé altre cose, ad esempio le cosiddette "voci", ed ovviamente solo essi sarebbero in grado di spiegare tali "voci").

Inoltre c'è il problema della personificazione di Dio. Esso riguarda, consapevolmente o meno, TUTTI i credenti. Nonostante filosofia, teologia, religione si guardino bene dal considerare Dio una persona, i fedeli ne parlano invariabilmente usando il pronome personale "egli" e mai "esso". D'altra parte. sa Dio non fosse una persona, come faremmo a rivolgerci a lui per venir augurabilmente soddisfatti dalle sue attenzioni ??

Dobbiamo a questo punto chiarire che la filosofia (laicistica) non rappresenta altro che la SISTEMATICA DEL DUBITARE mentre invece la religiosità e la fede rappresentano la SISTEMATICA DEL CREDERE. E' ciò a dar fastidio a chi crede (cioè a che SENTE ciò in cui crede). C'è qualcun altro che non crede o che crede in modo dubitativo.

Purtroppo quindi esiste anche il concetto puramente filosofico di Dio.

Per trattare di quest'ultimo evitando (ma questa certo è solo una mia "pia" (!!) speranza) conflitti sanguinosi ed improduttivi con i credenti, occorre definire chi o cosa sia Dio per un filosofo laicista.

Dio: termine dai numerosissimi (infiniti ?) sinonimi......alcuni sono: "UNO", "TUTTO", "ENTE" poi "il MONDO", "l'ASSOLUTO".......
Ci sono poi gli attributi di Dio, facilmente ricavabili dai sinonimi appena citati: onnipotenza, onniscienza, sovrumanità, immortalità....

Sarebbe forse interessante procedere all'analisi di tali sinonimi ed attributi presi singolarmente, ma non voglio e non posso farne qui un trattatello. Per il filosofo laico Dio la sintesi ovvia sarebbe che "Dio consiste nel completo insieme di tutto ciò che è".
(Naturalmente qualsiasi trattazione o diatriba sull'argomento Dio risulta completamente oziosa se si trascura di chiarire il concetto - ancora più importante - di "essere" (come verbo ma anche come sostantivo !), Apriti Cielo !! Per farla corta vi dirò che la mia definizione di ESSERE (perdonate la inevitabile tautologia)....è: "la condizione per la quale le cause producono i loro effetti").

Quindi Dio sarebbe, per brevità, il TUTTO.
Che il tutto possieda una volontà mi sembra - diciamo così - altamente improbabile semplicemente perché "volontà" (intenzione di agire da parte di un essere cosciente) è termine tipicamente umano il cui significato non può travalicare l'ambito che lo ha espresso, appunto quello umano. Fuori dall'ambito umano il TUTTO "vive" e funzione secondo una propria LOGICA (concetto diverso da VOLONTA') che è quella dell'ESSERE come sopra definito (catena cause/effetti) e che è orientata nella direzione dell'ENTROPIA.

L'unica "volontà" (a volerla per forza chiamare così) del TUTTO è la propria persistenza (l'IMMORTALITA' del DIO laico).

Infatti l'ENTROPIA è quell'andamento del MONDO che, provvedendo a perpetuare il disordine fisico (che non è altro appunto che la VITA del MONDO) si oppone continuamente e con successo al tendenziale ordine definitivo ed irreversibile (cioè alla stazionarietà di un mondo in cui ciascun componente e ciascun luogo abbia la stessa quantità di energia)che rappresenterebbe di converso solo la MORTE di esso.

Ecco allora che la domanda iniziale si trasforma nella seguente affermazione che risponde all'- e contemporaneamente vanifica l'assunto :

"Dio non possiede alcuna volontà umanamente definibile o riconoscibile come tale, sebbene noi si abbia appena finito di scrutare nel senso (o nella mancanza di senso !) della sua esistenza".
Ma quando le hai sognate queste sciocchezze? Persino nel pater nostro , preghiera insegnataci dal Signore in persona,  si dice: ...sia fatta la Tua volontà. Nell'orto degli ulivi: .. sia fatta la tua  e non la mia volontà. San Paolo: .....è volontà del Padre nostro la nostra santificazione ecc....
Noi siamo la Sua immagine e somiglianza, se vogliamo conoscere Lui, la via più immediata è conoscere noi stessi.
Se al contrario  a qualcuno piace filosofeggiare per sfoggiare la sua inutile cultura, lo faccia senza mettere di mezzo il Signore perchè è scritto: Chi nomina il mio nome invanamente non resterà impunito.
#20
Una domanda a tutti gli acculturati che postano argomentazioni umanamente valide, ma valide solo umanamente perché non consentono di vedere cosa c'è nell'invisibile. Ho  provato tante volte a suggerire una via diversa, ma nessuno ha preso n considerazione il  mio suggerimento Ho anche  detto tante volte che la fede non è un sapere o la conseguenza di processo cognitivo più o meno logico, ma è un SENTIRE.  Per questo il Signore Gesù in Gv dice: Nessuno può venire a me senza la volontà del Padre mio.  In altri termini sta dicendo non arriverete mai a me e non sarete mai miei se  mi cercate sui libri o nella vostra mente o nella vostra logica/razionalità.  Dicendo che nessuno può arrivare a Lui senza la volontà del Padre non sta dicendo che bisogna vedere se il Padre vuole, altrimenti non ci sarebbe  speranza, ma sta dicendo che andare a Lui è una grazia la quale grazia viene data a chiunque Lo cerca. Chi Lo cerca è colui che cerca di scoprirLO nel suo cuore, non nella sua mente.  Nel cuore dell'uomo c'è la coscienza ossia il "transitor" che ci permette di captare la Sua voce, ma noi accogliendo il mondo con il suo materialismo abbiamo soffocato questa voce  e in particolare l'abbiamo soffocato affidandotici alla nostra razionalità, dico nostra razionalità e non razionalità vera che è logica divina. Purtroppo la nostra ingannevole  razionalità  è diventata il nostro capitale,  il nostro "io" e in definitiva la nostra vita. Rinunciarci ci viene difficile perché equivarrebbe a rinunciare alla "vita", ma questo è l'inganno.  Far morire il nostro "ego" ci rende puri di cuore e solo in quel momento sentiremo la presenza la presenza del Signore Dio anche se siamo analfabeti.
Tutto il resto è ciarpame.
Allora,  è la mia domanda, perché non orientare la nostra ricerca in questa direzione?
Stiamo vivendo nell'inganno, ma l'assurdo è che vogliamo, se vogliamo,  uscirne seguendo un criterio ingannevole che è stato battezzato razionalità umana , sinonimo di inganno!  
Sua sapienza Prof. Zichichi ha detto, se non mi sbaglio, che Dio -lui lo chiama Dio non Signore Dio - esiste perché non si può dimostrare che non esiste, questa è la mente razionale, meglio sarebbe poter dire il Signore Dio esiste perché Lo sento dentro di me. Per dire questo però occorre fare quello che ho detto!
In verità vi dico: Conviene.
#21
Citazione di: anthonyi il 12 Ottobre 2017, 17:25:36 PM
Citazione di: giona2068 il 12 Ottobre 2017, 15:47:37 PM
Citazione di: anthonyi il 12 Ottobre 2017, 08:59:38 AM

Certo nel mio ragionamento mi sono trattenuto per evitare argomenti che avrebbero potuto urtare la sensibilità cattolica ma a quanto pare questo non è bastato visto che Giona mi taccia di bestemmia (La mia consolazione è che Nostro Signore è stato condannato alla croce con la stessa motivazione).
A parte  il fatto che io non sono cattolica e che scrivi "nostro" con la maiuscola come Signore, forse trattasi di errore  di scrittura, nostro Signore  è stato condannato, anzi si è lasciato condannare, alla croce perché era un bestemmiatore senza esserlo, chi bestemmia veramente  e la butta sul ridere, secondo te  è la stessa cosa?

Lasciando perdere chi bestemmia seriamente, ma tu credi veramente che fare ragionamenti sugli attributi divini, e quindi magari mettere in discussione l'onnipotenza di Dio (Che è una costruzione teologica a quanto mi risulta, cioè non è il risultato di una esplicita rivelazione divina) sia una bestemmia?

P.S. Nostro Signore, a quanto ne so, è tutto un nome proprio per cui la N è maiuscola
Beh,  dubitare della Sua Onnipotenza non è certo un atto di fede, dopo tutto basta vedere come tu difendi il tuo ego, magari arrampicandoti sugli specchi, perché non vuoi metterti in discussione. Il resto consegue.  E' bestemmia seria, se così vuoi chiamarla, ogni parola che non loda il Signore. Transeat sulla n minuscola o maiuscola

In ogni caso, se posso darti un consiglio fraterno,  abbandona le illazioni mentali e, se ti interessa conoscere la tua  verità, che da come scrivi non conosci,  esamina la tua coscienza e se vuoi dopo ne riparleremo.  Scribi e farisei - oggi si chiamerebbero teologi, hanno confidato come te nella loro mente con il risultato che hanno crocifisso il Figlio del Signore DIO.  Non fare lo stesso errore perché non credere in Lui, quindi nella Sua ONNIPOTENZA, equivale a crocifiggerlo di nuovo, se non fisicamente quantomeno spiritualmente.
#22
Citazione di: anthonyi il 12 Ottobre 2017, 08:59:38 AM

Certo nel mio ragionamento mi sono trattenuto per evitare argomenti che avrebbero potuto urtare la sensibilità cattolica ma a quanto pare questo non è bastato visto che Giona mi taccia di bestemmia (La mia consolazione è che Nostro Signore è stato condannato alla croce con la stessa motivazione).
A parte  il fatto che io non sono cattolica e che scrivi "nostro" con la maiuscola come Signore, forse trattasi di errore  di scrittura, nostro Signore  è stato condannato, anzi si è lasciato condannare, alla croce perché era un bestemmiatore senza esserlo, chi bestemmia veramente  e la butta sul ridere, secondo te  è la stessa cosa?
#23
Citazione di: viator il 11 Ottobre 2017, 22:29:13 PM


Prima dici (e sono d'accordo) che la natura intrinseca di Dio è incomprensibile (il creato non può capacitarsi del Creatore), poi affermi che Dio è razionale, attribuendogli una caratteristica tipicamente umana molto bella ma, appunto perché umana, tipicamente limitata. Potremmo addirittura affermare che la razionalità, basata sul dubbio critico ad oltranza, sia il principale nemico della fede in Dio.

Non so cosa tu abbia capito nè cosa tu stia dicendo.  Nel post precedente qualcuno si chiedeva se il Signore Dio sia razionale oppure  no ed io ho ho risposto che è la razionalità in persona. Il che implica di per sè che la razionalità sia razionale.  Ammesso che la razionalità appartenga agli umani, secondo te dove gli umani l'hanno comperata? O forse è una virtù insita nell'intelligenza che è anch'essa di origine divina?

 
Dici poi che l'uomo, invece di cercare di conoscere l'essenza di Dio (tanto è già descritta nelle Sacre Scritture) dovrebbe cercare sé stesso dedicandosi alla lettura delle Sacre Scritture. Perbacco ! Sembre proprio che tutto quello che è stato scritto dopo le Sacre Scritture sia stato solo una perdita di tempo !! E poi...scusa.....non si capisce perché per sapere dei propri contenuti ci si debba rivolgere agli scritti di qualcun altro.

Ma tu ci fai o ci sei?
Io non ho detto che l'uomo deve cercare se stesso, ma che l'uomo deve conoscere se stesso, scoprire chi è con l'aiuto delle scritture. Per essere più chiaro l'uomo deve scoprire di essere l'immagine e somiglianza del Signore Dio ma che ha  sporcato questa immagine a causa del peccato. (Qui sei in buona compagnia perché ogni volta che  dico questa cosa il numero dei nemici aumenta. Nessuno è disposto a  mettere se stesso in discussione, te compreso stando alle risposte,  perché il peccato lo impedisce).



La religione è apparsa nel genere umano dopo la filosofia. Senza la riflessione - inziata quando il primo uomo aprì gli occhi - sul perché e sulla natura di ciò che lo circondava, nessuno avrebbe mai concepito o sentito il bisogno di una qualsiasi religione.

Non conosco le fonti delle tue affermazioni, ma ti ricordo che Adamo ed Eva non  si erano mai dedicati alla riflessione perché lo Spirito che era in loro, la voce della loro coscienza, parlava loro e li guidava. Tant'è  che quando satana propose ad Eva di mangiare la mela, che non era un frutto,  Eva rispose che il Signore lo aveva vietato pena la morte. Se questo non ti basta, il Signore  Gesù, in Giovanni dice: Nessuno può venire a me senza la volontà del Padre mio. Quindi chi cerca il Signore  lo cerca solo perché è chiamato non perché ha riflettuto.  In ogni caso c'è un nutrito gruppo di persone che cercano, anzi credono di cercare,  perché hanno riflettuto ma sono quelli del quale il Signore dice: Questo popolo mi adora con lebbra ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi adorano. Il mio augurio è che tu non ne faccia parte.
#24
Dobbiamo renderci conto che mettere in dubbio una qualche positività del Signore Dio vuol dire dubitare della Sua onniscienza  quindi bestemmiare (bestemmiare non consiste solo nel dire nomi di animali ecc, ma anche  abbassare il Creatore a livelli che non gli appartengono) Il Signore Dio non è razionale è la razionalità in persona e nel contempo la logica. E' mai possibile che Colui che ha creato la natura, l'uomo ecc.. e li tiene in vita vita  con tutta la Sua precisione non sia razionale?  Il problema è che, a Suo,  dire le nostre vie non sono  le Sue vie e tanto il cielo sovrasta la terra tanto i Suoi pensieri sovrastano i nostri pensieri.  E' un grande atto di superbia esaminare o pretendere di conoscere il perché delle Sue opere. Un po' come se una zanzara volesse  conoscere l'uomo. Ma, ammesso che si riuscisse a scopre il senso profondo di quello che Lui fa, a cosa ci servirebbe? Forse a intrattenere   i nostri ospiti sciorinando la "sapienza"? Qualcuno è arrivato a dire in un post precedente  che Adamo fece fare brutta figura al Signore Dio!  Chi afferma di aver compreso questo, possiamo considerarlo uno che ha capito qualcosa?
L'uomo che cerca il Signore Dio non pretenderà di scoprire chi è il Signore Dio ma CHI E'  SE STESSO e  leggerà le sacre scritture con questa apertura mentale e di cuore. Costui comprenderà perché chi cerca la sua verità è già amico del Signore Dio e per questo riceverà la luce divina.
La moltitudine delle altre angolazioni lasciamole ai cultori della filosofia i quali chiacchierano tanto perchè  il loro "dio" è il loro io! Purtroppo.
Buona serata a tutti.
#25
Citazione di: Angelo Cannata il 10 Ottobre 2017, 15:48:53 PMOccorre innanzitutto precisare che la volontà del Signore Dio(vi prego di chiamarLo Signore Dio/SignoreGesù visto che nel mondo si da del signore anche ai delinquenti, bestemmiatori ecc.. e oltretutto certi religiosi  vengono chiamati Don, eccellenza, eminenza ecc..)  per quanto ci riguarda , la volontà del Signore è ciò che il Signore stessa si aspetta da noi.  La rivelazione non è la Sua volontà , ma lo strumento per facilitarci nel fare la Sua volontà. Il perché Lui faccia certe cose  o permetta a noi di farle appartengono sempre  al  progetto per facilitarci e più precisamente per aiutarci a salvare le nostre anime, cosa oggi data per scontata, ma che non è verità. Il "dio" bonaccione non esiste, esiste il Signore Dio Onnipotente che è giusto.  La Sua volontà, ripeto  La Sua volontà, non le vie che segue per salvarci,  è racchiusa nei comandamenti, in particolare nel primo, e ribadita da San Paolo quando dice : La volontà del Padre nostro e la nostra santificazione.   Tutto il resto è curiosità negativa non gradita a Lui. In ogni caso per sapere della Sua volontà e, volendo, del perché di tante cose bisogna entrare nell'amore.

In questo senso, anche se la Chiesa può attribuire autenticità, ad esempio, ai cosiddetti segreti di Fatima, se sono segreti ne consegue automaticamente che non sono indispensabili alla nostra salvezza e quindi non possono in nessun caso essere considerati qualcosa di importante.

Sì, ma se fossero segreti non indispensabili alla nostra salvezza perché li avrebbe rivelati?
Se al contrario servissero  alla nostra salvezza  quale sarebbe la ragione di tenerli segreti?
La verità è che servono per la nostra e  sono stati rivelati per questo, ma a qualcuno non fa comodo che si sappia cosa il Signore dice. Infatti parla della sua  brutta condizione in cui è caduta, e la stessa   per non perdere credibilità/potere  ha preferito che rimanessero un segreto. La volontà del Signore è che fossimo a conoscenza della Sua rivelazione.








Sull'imperscrutabilità sorgono però problemi fondamentali, perché non ci vuole molto ad accorgersi che essa in fin dei conti è comunque un male. Da questo punto di vista, la ribellione di Adamo al comandamento di non mangiare dell'albero fu un rifiuto di questo non conoscere, non scrutare, non sapere, visto che si trattava di albero della conoscenza. Qui faccio notare che in realtà il testo della Genesi, se esaminato con attenzione, non colpevolizza Adamo, anzi, fa fare a Dio brutta figura.

Che sciocchezza è questa, anzi che bestemmia è questa?
Adamo ormai peccatore fa fare brutta figura al Signore Dio?
Adamo ed Eva vengono  cacciati dal  Paradiso , ma secondo te o le tue fonti, non viene colpevolizzato?


Su questo problema la risposta di Dio a Giobbe difende l'imperscrutabilità, ma non elimina il problema. Ci si può comunque chiedere come mai Dio ci ha creato così inferiori a lui a tal punto da essere costretti ad avere tutti questi punti oscuri nei suoi riguardi: non poteva crearci un tantino più super, più intelligenti, più forti, più capaci di amare?

Insomma vuoi insegnare al Signore Dio come doveva crearci?
Questa è mancanza di umiltà!
In ogni caso il Signore Dio non ha creato l'uomo così come oggi è, bensì lo ha creato a Sua Immagine e somiglianza, simile al Signore  Gesù, cosa che abbiamo perso e che dobbiamo recuperare. Questa è la salvezza.
Se come tu dici non avesse  colpevolizzato Adamo, che siamo noi, non saremmo così come siamo. 


#26
Citazione di: viator il 09 Ottobre 2017, 14:57:17 PM
Buongiorno Mario, e grazie per la risposta. Mi ha colpito il fatto che tu abbia praticamente capito tutto di me. A cominciare dal fatto che io viva nelle tenebre (ma come hai fatto?? oltre ad essere un credente sei anche un indovino??). In effetti, se non proprio nelle tenebre io vivo in un appartamente assai buio. Ciò tra l'altro mi comporta bollette elettriche molto salate. Tu, che vivi nella luce, sapresti consigliarmo un gestore meno caro del mio attuale che si chiama Fiat Lux ??

Noto infine (probabilmente è solo una mia impressione) che la tua risposta aveva un tono leggermente....come dire......sferzante.

Ripeto, certo sono io a non aver capito, perchè altrimenti non capirei (come vedi, sono evidentemente uno che non capisce un tubo) un simile tuo atteggiamento a fronte del mio intervento così neutro e pacato.

Buone cose a te ed ai tuoi cari. Amen.
Come bisogna chiamarlo colui  il quale asserisce che l'uomo è si creato un "dio" a sua immagine e somiglianza? Per chi crede e sente la Sua esistenza , sentir asserire quanto sopra  è segno di tenebra o di luce? Transeat  sul resto e in particolare sul gestore dell'elettricità da parte di chi da dello sprezzante ad altri.
In ogni caso   il  tono pacato non implica l'assenza di sciocchezze.
#27
Citazione di: viator il 08 Ottobre 2017, 23:59:06 PM
Buongiorno. Anzitutto una ovvia considerazione, fatta la quale si potrebbero ben chiudere tutte le discussioni di tutti forum del pianeta : per ciascuno di noi la verità consiste in ciò in cui crediamo. Avete mai visto qualcuno trovar vero qualcosa in cui non crede ?? La verità oggettiva non esiste perché coinciderebbe con l'Assoluto il quale è appunto Unico, totalizzante, da noi concepibile ma non interpretabile o descrivibile.
Tutte le religioni contengono secche contraddizioni logiche, ma avere fede significa udire solamente la voce della psiche (che i religiosi chiamano anima) la quale ci parla dell'unico suo contenuto : l'istinto di sopravvivenza, il quale riesce a sopraffare qualsiasi altro contenuto mentale. In realtà l'avere fede rappresenta l'unico antidoto escogitato da una psiche per opporsi alla paura della morte individuale. Quindi solo la fede in una vita eterna permette di placare psichicamente il fedele. Quella per lui è la Verità.

Per quanto riguarda la tematica principale qui trattata (chi scrive, chi ha scritto, Dio esiste oppure no etc.), sempre in nome delle scelte di fede individuali, si veda quale delle due ipotesi sottostanti meglio soddisfa; quella sarà per noi la verità :

Ipotesi A) Dio esiste, ha creato il mondo e l'ha corredato con l'uomo, generato a sua immagine e somiglianza...........

Ipotesi B) Il mondo (il Tutto Assoluto) esiste, ha creato la vita poi l'uomo, quindi l'uomo, che attraverso l'acquisizione della coscienza era diventato consapevole di dover morire, per sperare di poter vivere in eterno ha dovuto crearsi un Dio QUASI a sua immagine e somiglianza (ad esempio, ha la barba bianca, possiede tutte le virtù umane, si occupa quasi esclusivamente di selezionare anime umane......stranamente Dio sembra possedere tutte e solo le caratteristiche che l'Uomo vorrebbe possedere in massimo grado !!).
Bravo!  Sei un esempio perfetto di persona che vive nelle tenebre e pretende di convincere altri che la luce non esiste.  Infatti la tua è la tipica convinzione di chi crede che credere sia un'idea che in ogni caso non è verificabile! Chi crede in Spirito e verità non è colui che ha aderito ad un partito diverso dal tuo ed ha ragione quanto te.  Infatti chi crede sente la presenza dello Spirito in lui che gli da forza, coraggio sapienza, compagnia , luce nel volto, amore, pace, gioia, serenità, dolcezza, umiltà, mitezza, bontà di cuore ecc..... in altri termini sente  di essere parte di un'immensa vita che generosa risplende intorno e dentro di lui.  Costui ha scoperto  che la fede non è un sapere ma un sentire. Chi è fuori da questa dimensione blatera, elucubra, ecc.. senza mai trovare vita o chiamando vita la morte in cui vive!
#28
Citazione di: altamarea il 06 Ottobre 2017, 14:19:11 PM
Mario ha scritto
CitazioneLa fede? significa non negare l'IO

Mario,aiutami a capire il tuo pensiero.
Come già ti ho scritto in un precedente post l'Io è un termine psicoanalitico ideato da Freud, invece la fede invita al trascendentale non all'Io.  Perché vuoi unire due argomenti diversi ?  Qual è il collegamento tra fede ed Io ?
E' giusta  la tua precisazione, la fede consiste proprio nel rinnegare se stessi - l'io. Dopotutto se ho fiducia in qualcuno - anche umanamente - non posso non  ascoltare questo qualcuno dal momento che gli riconosco delle capacità superiori alle mie.
Se guardiamo il Santo Vangelo già nel Pater Nostro troviamo: .... sia fatta la Tua volontà, fare la Sua volontà vuol dire rinunciare alla mia, ma nel momento che rinuncio alla mia volontà in tutto si scioglie l'io quale sintesi dell'autostima e si entra nella fede o nel credere a secondo di quanto spazio lascio alla Sua volontà.
In definitiva fede e io sono in antitesi fra loro!
#29
Citazione di: Elia il 05 Ottobre 2017, 22:16:46 PM
Caro Mario Barbella, vogliamo tagliare corto e dire chiaramente che tutto (o quasi tutto) ciò che è stato scritto, concretizzato, divulgato materialmente dall'uomo  è diventato ciò che chiamiamo "religioni"?
La "Parola di Dio" invece, quella autentica ( non i falsi, le interpretazioni e le elaborazioni che circolano nel mondo, cosí come le ha descritte Altamarea) la può trovare ognuno di noi nel momento in cui riusciamo a svilupparci spiritualmente (il che lo potrebbe fare anche un ateo); in tal modo riusciamo a individuare e capire i falsi (le religioni), andare oltre,  e assimilare la vera Parola di Dio. Col termine "Dio" non dobbiamo intendere quell'essere personificato delle religioni che immaginiamo, ma null'altro che la Forza Intelligente che ha dato origine a tutta la Creazione (o quello che noi chiamiamo creazione).
Questa Forza (con le sue leggi) probabilmente in qualche modo guida ancora l'Universo e l'Umanità all'evoluzione.
Finalmente qualcuno vede la verità.  E' proprio così, la parola del Signore Dio, quella autentica, è dentro ognuno di noi e riusciamo a trovarla nel momento in cui ci sviluppiamo spiritualmente. Questo sviluppo spirituale consiste nella purificazione della nostra anima che apre il rubinetto del nostro cuore dal quale sgorgano  Pace, Amore, Serenità, Coraggio, Speranza, Dolcezza, Sapienza, Umiltà, Mitezza, Bontà  e oltretutto Verità e Verità.  Quando si arriva a questo cessa il credere fondato sulla conoscenza teoculturale e la fede diventa non più un sapere ma un sentire.  In questo caso l'uomo crede perché  sente la presenza dello Spirito dentro e fuori di se.
Solo così possiamo sentirci figli Suoi  e se io sono figlio lo è anche ogni persona che vive sotto la tenda Celeste il cui pavimento è la terra e il cui tetto è il Cielo.  Questo pone fine alle guerre, alle contese, alla superbia, all'orgoglio ecc.. generando rispetto verso  ogni persona e ci permette di comprendere il vero significato della preghiera che il Signore in persona ci ha insegnato: Pater nostro....... Se Lui è il nostro Padre noi siamo fratelli.
Buona giornata.
Giuseppe.  

PS
Una piccola precisazione terminologica.
Ciò che guida l'universo non è una forza, ma la vera potenza che è al disopra di ogni forza.  
Nel cuore dell'uomo non abita/dimora la sete di felicità che è un qualcosa di terreno, ma la sete di gioia che si appaga scoprendo il Signore Dio dentro di noi.
#30
Non condivido tutto ma solo in parte  quello che è stato scritto, in ogni caso lo trovo logico nel senso che rispetta i presupposti iniziali. 
Proviamo ora a rifare il percorso partendo dal fatto che l'uomo,  il quale  si dibatte fra tante difficoltà e non trova amorevole ciò che lo circonda e/o deve subire, è esattamente lo stesso uomo che non ha rispettato la legge datagli dal suo Creatore.
Forse le conclusioni saranno diverse!