Pensare che, qualora Dio esistesse, dovrebbe essere visto con i 5 sensi corporei, vuol dire non tenere conto della distinzione tra piano spirituale e materiale, intelligibile e sensibile, e ciò che sovrintende a questa distinzione è la filosofia. Confondere i piani epistemici dunque è la conseguenza di una lacuna filosofica, non scientifica, dato che l'epistemologia è una branca della filosofia, non della scienza. Non spetta alla scienza porsi il problema dei suoi limiti e possibilità, e di conseguenza dei suoi rapporti con la metafisica, perché non è logicamente possibile che, restando all'interno di un certo sapere specifico (scienza) ci si possa rendere conto dei propri limiti.