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Messaggi - myfriend

#16
Citazione di: Eutidemo il 01 Gennaio 2020, 07:01:34 AM
Citazione di: myfriend il 31 Dicembre 2019, 17:42:34 PM
Certo che il futuro si può prevedere. Visto che è stato già ampiamente dimostrato che il "tempo" non esiste...o meglio è una percezione creata dal nostro cervello.
Tuttavia, proprio perchè il nostro attuale cervello è "costruito" per creare la percezione dello spazio-tempo, il nostro attuale cervello non può prevedere il futuro.
Ma futuri cervelli nella scala evolutiva sicuramente supereranno l'illusione del tempo.

Non lo escludo! :)
Però, se il nostro attuale cervello non può prevedere il futuro, come è possibile che il tuo sia in grado di prevedere che i  futuri cervelli nella scala evolutiva "sicuramente" supereranno l'illusione del tempo? ???
Obiezione più che legittima.
Faccio questa previsione in base all'analisi dello sviluppo evolutivo del cervello.
Il cervello (insieme al sistema sensoriale), nell'arco di miliardi di anni di evoluzione, è diventato uno strumento sempre più sofisticato.
Cosa significa "sempre più sofisticato"?
Singifica che la sua struttura, nel corso di miliardi di anni, si è modificata per "percepire" livelli sempre più complessi della realtà dell'universo.
Quindi, analizzando la storia evolutiva passata, sono in grado di affermare che futuri cervelli riusciranno a "percepire" quella realtà dell'universo in cui il tempo non esiste.
Perchè questo? Perchè l'evoluzione ha proprio questo scopo: creare organismi sempre più sofisitcati in grado di "percepire" la vera essenza dell'universo.
#17
@viator
Carissimo, il nostro attuale cervello (insieme al sistema sensoriale) - che è solo uno step intermedio nel processo evolutivo - "costruisce" per noi lo spazio-tempo. Lo spazio-tempo, come già ampiamente dimostrato dalla fisica, NON E' una realtà oggettiva, ma è, appunto, una costruzione del nostro cervello. Il nostro cervello costruisce lo spazio-tempo e nello spazio-tempo "percepisce" la realtà come collezione di oggetti distinti e separati.
Lo spazio-tempo è quindi una dimensione creata dal nostro cervello ed è la dimensione nella quale il nostro cervello percepisce la realtà. Ma è, al tempo stesso, un limite invalicabile per il nostro cervello.

L'universo è una realtà molto più articolata. L'entanglement ha dimostrato che NON esiste separazione e che tutte le cose sono interconnesse senza limiti di spazio-tempo. Tuttavia, il nostro attuale cervello NON E' costruito per percepire questa realtà dell'universo.
Quindi, la telepatia esiste nell'universo. Ma il nostro sistema cervello-sensi NON E' ancora strutturato per avvalersi di questa facoltà.
Specie successive alla nostra con un sistema cervello-sensi più evoluto del nostro saranno in grado di "comunicare" attraverso la telepatia.
#18
Tematiche Filosofiche / Re:Si può prevedere il futuro?
31 Dicembre 2019, 17:42:34 PM
Certo che il futuro si può prevedere. Visto che è stato già ampiamente dimostrato che il "tempo" non esiste...o meglio è una percezione creata dal nostro cervello.
Tuttavia, proprio perchè il nostro attuale cervello è "costruito" per creare la percezione dello spazio-tempo, il nostro attuale cervello non può prevedere il futuro.
Ma futuri cervelli nella scala evolutiva sicuramente supereranno l'illusione del tempo.
#19
Il problema non è il migrante.
Il problema è l'immigrazione clandestina di massa.
Chi capisce la differenza sa già il motivo ed è inutile ripeterlo.
Chi non capisce la differenza....apre 3d come questo.
#20
La telepatia, ovviamente, esiste.
Solo che il nostro cervello attuale non è in grado di avvalersene.
#21
Attualità / Re:Migranti: lavandini e vasi comunicanti!
23 Dicembre 2019, 09:14:03 AM
@niko
Difendere e preservare la propria cultura e quindi l'identità di un popolo, della sua storia e delle sue tradizioni, non significa pensare che la propria cultura sia superiore. Ma solo che è preziosa e importante.

Si ritiene invece superiore agli altri "culturalmente" colui che dice "le culture sono una cosa arcaica, dobbiamo spazzarle via, dobbiamo mischiarle, dobbiamo creare una società multiculturale". E' questo il vero "razzista culturale", cioè colui che vuole imporre una propria cultura "multiculturale" ritenuta superiore rispetto alle altre ritenute arcaiche.
#22
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Razze
23 Dicembre 2019, 09:02:27 AM
Citazione di: anthonyi il 23 Dicembre 2019, 07:45:58 AM
Citazione di: viator il 22 Dicembre 2019, 22:25:18 PM
Salve. Scrivo qui poichè considero che l'eventuale esistenza - all'interno della specie umana - di categorie definibili come "razze" rappresenta - in tutta evidenza - tematica di carattere squisitamente CULTURALE e SOCIALE nonostante l'argomento poggi su basi biologiche peraltro, come certamente vedremo - IPERCONTROVERSE.

Naturalmente, anche se cercherò di esprimermi nel più neutro dei modi possibili, ne nascerà il solito putiferio superideologicizzato. Ma tant'è. Come fai, farai sempre male.

Dunque......sembrerebbe che per quanto riguarda TUTTI i MAMMIFERI (ma non solo) esisterebbero delle basi biologiche, genetiche ed evoluzionistiche (per chi accetta l'evoluzione darwiniana) COMUNI.

Dico sembrerebbe, poichè si è liberi di considerare quanto ho appena detto come una falsità, o una dubbiosità.

Nel caso però si accetti la premessa che ho esposto appena sopra, volevo sottolineare la situazione assai curiosa in cui sembra trovarsi il mammifero umano nei tempi recenti.
Mi risulta infatti che negli ultimi anni siano fioriti gli studi che hanno dimostrato l'avvenuta deriva genetica del genere umano, deriva che l'ha privato dell'attributo razziale.

Ormai la scienza è concorde in proposito : le razze umane non esistono.........anzi, secondo molti non sono proprio mai esistite.........si era trattato di un abbaglio o di un imbroglio !.
Mi è persino capitato di udire o leggere commenti derisori da parte di eminenti studiosi verso chi si mostrava incredulo circa tale notizia !

Personalmente sono molto contento del fatto che la scienza sia riuscita a "levare" letteralmente la terra sotto i piedi dei razzisti, però devo anche confessarvi di essere parecchio disorientato da un fatto : ma se l'uomo è tuttora un mammifero e se i mammiferi hanno avuto evoluzione e genetica in comune............come mai le razze sono rimaste appiccicate SOLO AGLI ANIMALI (non sto a ricordarvi la varietà clamorosa di RAZZE canine, equine, bovine etc. etc. etc.) e dappertutto leggo ed odo di "mucche di razza frisona", cagnetti di razza chihuahua", "cavallini di razza haflinger".....................?

Che abbiano ragione i creazionisti e che l'uomo sia veramente un essere del tutto speciale ? Voi che dite ?. Saluti.

Ciao viator, il concetto di razza è in concetto usato in biologia applicabile ad alcune specie, ma non ad altre. Mi risulta ad esempio che anche per i cani l'uso di questo concetto sia problematico per alcune razze canine.
Poi per carità, possiamo anche parlare di etnie, d'altronde non ci sono limiti alla creatività concettuale umana, come dimostrate te e myfriend che avete coniato questo concetto di "razzismo culturale" che forse avrebbe bisogno di essere chiarito meglio visto che mischia aspetti genetici e aspetti socio-culturali.
Riguardo all'idea che questo razzismo sia caratterizzato dall'idea che la propria cultura è superiore, credo che questo farebbe definire razziste tutte le culture che conosciamo. Altro discorso è l'idea che la propria cultura possa venir imposta ad altri. Ancora altro discorso è l'idea che, siccome la propria cultura è superiore allora è legittimo dominare coloro che sono portatori di altre culture.
Un saluto
Prima di tutto io non ho coniato nessun concetto di "razzismo culturale". Te lo stai inventando o te lo sei sognato.
Secondo, le differenze esistono...etniche, di razza o culturali. Ma non per questo qualcuno è superiore a qualcun altro.
#23
Attualità / Re:Migranti: lavandini e vasi comunicanti!
22 Dicembre 2019, 18:16:10 PM
Citazione di: niko il 21 Dicembre 2019, 19:54:21 PM
Citazione di: viator il 21 Dicembre 2019, 15:04:20 PM
Salve Niko. Dopo aver letto la tua semidelirante "tirata" in favore di tutti i bisognosi (ma anche di tutti i piccoli delinquenti ed i fancazzisti) del mondo, mi limito a selezionare la seguente tua piccola perla ; "Chi preme per entrare ha diritto di entrare".

A questo punto ti daremo retta e, oltre ai muri, elimineremo pure le porte, per prima (l'esempio dovresti darlo tu) quella di casa tua.

Comunque, se premendo si acquista il diritto di entrare, ciò dovrebbe risultare vero anche per le potenze capitalcolonialiste del passato e del presente, no ?. Vorremo mica negar loro la possibilità di migliorare il proprio futuro ! O ci deve essere qualcuno che giudica chi ha il diritto di entrare dove, come e quando invece no ??. Saluti.

Eppure è semplice, siamo tutti umani, la nostra casa è il mondo, abbattere i privilegi, cioè le "porte" in senso lato, delle "case" in senso lato, dove per motivi arbitrari -e ingiusti- non si può entrare, ci farebbe stare tutti meglio.

Siamo già tutti a casa in quanto terrestri, chi sostiene il nazionalismo e la proprietà privata pretende di essere ancora più a casa in un punto in particolare della terra di quanto non lo sia già ovunque in tutti in punti della terra. La casa mia, il paese mio, l'orticello mio eccetera. I politici che io eleggo su scala locale che devono privilegiare me in quanto elettore, quindi prima gli italiani, prima i padani, prima il paesino mio eccetera. La morte di ogni progetto universalista e realmente collaborativo su scala mondiale. E questo ci pone in una condizione di conflitto permanente, soprattutto con gli altri abitanti della terra meno fortunati.

Il problema è il razzismo culturale di chi pretende che i suoi privilegi, il suo mangiare mentre gli altri muoiono di fame, derivino da una maggior laboriosità o da un'elezione storica o divina di qualche tipo (il fardello dell'uomo bianco, le conquiste da difendere dei nostri avi, magari condite in salsa sinistroide come conquiste dei lavoratori) e non da una maggior fortuna che lo ha visto nascere dalla parte "giusta", cioè fortunata,  in un sistema mondiale di sfruttamento, come ho già illustrato nel mio intervento. Ma il re è nudo. Sarà la storia a decidere se c'è un nesso causale di qualche tipo tra quelli che mediamente mangiano e quelli che mediamente muoiono di fame, e se essere nati in un luogo o in un altro della terra sia questione di merito, virtù, fortuna o privilegio.

A me piace pensare che quelli che nel novecento, prima e seconda metà del novecento, hanno lottato per i diritti dei lavoratori, welfare, pensioni, salario, dignità, erano in maggioranza socialisti o comunisti, e quindi inorridirebbero se questo sogno di estensione dei diritti sociali, che è un sogno intrinsecamente mondiale, fosse declinato su scala locale, come privilegio di qualcuno da difendere contro qualcun altro. Come privilegio che i politici eletti nel paesino x devono difendere contro gli abitanti dell'altro paesino y per raggranellare effimero, e a lungo termine disastroso, consenso.

E mi piacerebbe che chi è razzista, anche solo culturale, cioè chi sente in cuor suo di appartenere a una cultura, o peggio ancora a una religione, superiore, lo ammettesse una volta per tutte.
Niko, la realtà è che sei un po' immaturo.
Non è che non si vuole aiutare le persone e i paesi in difficoltà. E' che deportare tutta l'Africa in Italia non significa aiutarli.
E' esattamente la stessa differenza che passa tra "diamogli un pesce o insegnamogli a pescare".
Ma la tua totale IMMATURITA' ti impedisce di vederlo.
#24
Mi fanno piacere le manifestazioni di creatività. E mi fa piacere quando esercito la mia creatività.
#25
@bob

Mi spiace Bob, non ti seguo.

Se viceversa la "consapevolezza" è coscienza dell'Etica, ossia del Bene assoluto, allora la crescita di consapevolezza non consiste in un accumulo di un "sapere" oggettivo, ma del nostro avvicinarci all'Uno.
Diventiamo cioè consapevoli della nostra Trascendenza. Ma non come sapere "provato", bensì solo attraverso la nostra fede nel Bene.


La "fede nel Bene" è un semplice "concetto mentale", cioè una semplice "idea". Cioè una "fede". E ogni "fede" è, per definizione, la negazione assoluta della consapevolezza.

Cioè...tu cammini per la strada, incontri uno a caso e gli dici: "Devi avere fede nel Bene". E quello ti dice: perchè?
Perchè mai dovrei avere fede nel Bene?
Che cos'è questo Uno? E perchè mai dovrei avvicinarmi all'Uno?
E perchè mai la tua "fede" sarebbe migliore di qualunque altra "fede"?
Con queste semplici domande cade tutto il tuo castello di "fede". Per il semplice fatto che tu non hai delle risposte a queste  domande. Ma pretendi che si creda nel Bene per "fede".

Invece la consapevolezza passa proprio attraverso un sapere "provato" e dato per definitivo. Cioè oggettivo.
Solo quando sperimentiamo una verità oggettiva siamo in grado di rielaborare le nostre mapper interiori e cambiarle. E quindi maturare una nuova consapevolezza.

Esempio:
Un bambino crede che i fulmini siano l'ira di Dio.
Tu dici a quel bambino: "I fulmini sono un fenomeno fisico, è così, abbi fede in quello che ti dico."
Anche se la tua affermazione è corretta, ciò che è sbagliato è che tu chiedi a quel bambino di crederti per "fede".
Lui potrà anche abbracciare la tua fede. Ma, interiormente, continuerà ad avere paura dei fulmini pensando che siano l'ira di Dio.
Perchè la "fede" NON PRODUCE la maturazione di una nuova consapevolezza. E' solo l'attaccamento a una idea tutta e solo mentale che però non scalfisce le nostre convinzioni intime profonde che risiedono nelle nostre mappe interiori di riferimento (cioè la nostra consapevolezza).

L'unico modo in cui quel bambino può maturare una nuova consapevolezza è metterlo davanti all'oggettività del fatto che i fulmini sono un semplice fenomeno fisico. E questo si può ottenere solo studiando la fisica e andando al Museo della Scienza e della Tecnica dove ti mostrano come nascono i fulmini.
Una volta davanti a questo sapere "oggettivo", quel bambino potrà rielaborare le proprie mappe interiori di riferimento e maturare la nuova consapevolezza che i fulmini sono solo un fenomeno fisico e non sono l'ira di Dio.
Cioè quel bambino deve apprendere un sapere "oggettivo" e usare questo sapere "oggettivo" per rivedere e rielaborare le proprie mappe interiori di riferimento.

La consapevolezza sono le nostre mappe interiori di riferimento dalle quali nasce la nostra intima visione del mondo.
Il semplice abbracciare una idea o una "fede" NON scalfisce e NON modifica le nostre mappe interiori di riferimento. La "fede" è solo l'attaccamento a una idea che NON modifica la nostra consapevolezza.
Per modificare le nostre mappe di riferimento interiori dobbiamo passare da un sapere "oggettivo". Solo davanti a un sapere "oggettivo" siamo in grado di modificare le nostre mappe di riferimento interiori e, quindi, maturare una nuova consapevolezza.

Questa è la storia umana. Possibile che non riesci a comprenderlo?
Prima di Pasteur si pensava che le epidemie fossero una punzione divina. Questa era la "fede" in cui si credeva.
Solo grazie a Pasteur, che ci ha messo davanti un sapere "oggettivo", abbiamo maturato una nuova consapevolezza.
Oggi ti fai una vaccinazione e nessuno pensa più che l'influenza sia una punizione divina.
O, grazie a Fleming, prendi un antibiotico e nessuno pensa più che un'infezione sia una punizione divina.

Mi spiace Bob...ma sei proprio fuori strada.
La ricerca della verità (e quindi la crescita di consapevolezza) passa attraverso il sapere "oggettivo". E non dall'abbracciare una "fede", qualunque essa sia.
#26
Citazione di: bobmax il 19 Dicembre 2019, 20:05:32 PM
Citazione di: myfriend il 19 Dicembre 2019, 17:22:22 PM
@bob

Il libero arbitrio non esiste.
Ma esiste la consapevolezza. Ed è sulla consapevolezza che si può lavorare.
La compassione non è la risposta.
Certo...quando guardiamo un bambino che ha paura dei fulmini e corre dalla mamma proviamo compassione. Ma subito dopo lo invitiamo ad andare a scuola a studiare i fenomeni atmosferici, cosa sono i fulmini e perchè ci sono i fulmini.
E magari lo portiamo al museo della Scienza e della Tecnica a vedere quella strana macchina che genera i fulmini.
In questo modo lavoriamo sulla sua consapevolezza e il bambino potrà maturare la consapevolezza che i fulmini sono un semplice fenomeno fisico del quale non avere paura.

Questo tuo insistere solo sul fatto che non esiste il libero arbitrio non ti fa vedere che noi abbiamo la consapevolezza e possiamo lavorare sulla consapevolezza.
Più siamo consapevoli e più siamo "liberi".
Certo....non potrà mai esistere la "libertà assoluta". Ma esistono gradi diversi di consapevolezza e inconsapevolezza. Che ci rendono più o meno "liberi".
Tutte cose che chi ha avuto figli sa benissimo.
Davanti ai comportamenti "inconsapevoli" dei nostri figli non basta provare compassione. Ma abbiamo il dovere di agire per far maturare in loro la consapevolezza in modo che possano agire con sempre maggiore "libertà".

Tu nemmeno te ne rendi conto. Ma questo tuo insistere sul fatto che non esiste libero arbitrio è un BLOCCO e un IMPEDIMENTO alla crescita della consapevolezza. E quindi è un BLOCCO e un IMPEDIMENTO al diventare più liberi.

Vedi la contraddizione?
Ammetti che il libero arbitrio non esista, poi descrivi il modo per diventare più liberi...

La Compassione non è una risposta.
Perché non si prova "compassione", si è Compassione!
E si è Compassione quando l'io si dilegua, cioè ne svanisce l'illusione.

Svanisce l'illusione, compare la Compassione.

E' l'Uno.
Siamo perfettamente d'accordo su questo.

Ma il problema è che l'io non si dilegua per magia.
Nè tantomeno si può far sparire l'io seguendo un'etica.
Se uno segue un'etica che gli dice di far sparire l'io senza averla compresa (cioè senza averla interiorizzata nelle proprie mappe di riferimento interiori attraverso un processo di maturazione interiore (consapevolezza)), si ottiene un solo risultato: l'ipocrisia (come ti ho già ampiamente spiegato).

L'io sparisce attraverso un processo di crescita della consapevolezza.
Più si cresce in consapevolezza e più l'io sparisce.
#27
La calamitina sono le nostre mappe di riferimento interiori, cioè quei convincimenti interiori (o fedi) dai quali nasce il nostro modo di vedere noi stessi, il mondo e noi stessi in relazione col mondo.
E' da queste mappe che originano i nostri pensieri e le motivazioni delle nostre azioni.
Queste mappe sono in larga parte inconsce, cioè risiedono nel sub-conscio. Si sono costruite dall'esperienza e dalla nostra formazione (per lo più nell'età infantile e della prima giovinezza).
E queste mappe determinano il nostro grado di consapevolezza.

Esse sono il nostro "centro di gravità". Il problema sta nella parola "permanente".
Quando queste mappe diventano "permanenti" smettiamo di crescere. Il nostro grado di consapevolezza rimane "bloccato" o "cristallizzato".

Ciascuno di noi ha le proprie mappe interiori.
La questione fondamentale è la distanza che esiste tra le nostre mappe interiori (la nostra personale rappresentazione della realtà) e la realtà per ciò che essa effettivamente e oggettivamente è.
Questa "distanza" misura il nostro grado di consapevolezza.
#28
Percorsi ed Esperienze / Re:La bontà
19 Dicembre 2019, 19:14:29 PM
A me non fa nessun effetto.
Preferisco pensare: "Voglio essere più giusto".
#29
Attualità / Re:Migranti: lavandini e vasi comunicanti!
19 Dicembre 2019, 17:35:24 PM
Citazione di: Eutidemo il 19 Dicembre 2019, 17:25:37 PM
Citazione di: myfriend il 19 Dicembre 2019, 16:51:35 PM
Sarebbe un po' come dire che, siccome la droga entra comunque illegalmente in Italia, allora tanto vale mandare le motovedette della GdF a caricare la droga direttamente in Colombia.  ;D

Senso dello Stato zero assoluto.
Pur di sostenere le proprie fallaci ideologie si farebbe di tutto. Anche negare l'evidenza e cioè: il commercio di SCHIAVI va combattuto sempre e comuqnue con ogni mezzo. A cominciare col bloccare le ONG che sul commercio di SCHIAVI lucrano.

Rileggi meglio quello che ho scritto, Myfriend, perchè lo hai capito esattamente al contrario :D
Ed infatti, secondo me, gli immigrati illegali (così come la droga), non devono essere accolti da noi; ed infatti, a mio avviso,, se non hanno il diritto di risiedere in Italia, e/o in Europa, devono essere rispediti al Paese di origine il prima possibile.
Come, appunto, Lamorgese sta facendo con procedure accelerate, molto più solertemente dei governi precedenti; come ho statisticamente documentato in chiusura del mio post.
Ma il mio discorso precedente era molto più generale!e e riguardava un diverso aspetto della faccenda, e, cioè, quello dei "flussi" :)
Veramente tu hai detto che siccome bloccando le ONG aumentano gli sbarchi non registrati, allora tanto vale aprire i porti alle ONG ed eliminare ogni blocco.
Che è esattamente come dire: siccome la droga entra comunque illegalmente in Italia, allora tanto vale non fare più il controllo ai porti e agli aeroporti per contrastare il commercio di droga e i trafficanti di droga.  ;D
Sei fuori dalla realtà Eutidemo. Fuori da ogni logica.
Lo Stato combatte L'ILLEGALITA' in ogni sua forma.
La Lamorgese ha riaperto i porti e ha oggettivamente aumentato gli sbarchi. E' esattamente come aprire i porti ai trafficanti di droga.
La Lamorgese ha aperto i porti ai trafficanti di SCHIAVI.
Hai le fette di salame ideologico davanti agli occhi.
#30
@bob

Il libero arbitrio non esiste.
Ma esiste la consapevolezza. Ed è sulla consapevolezza che si può lavorare.
La compassione non è la risposta.
Certo...quando guardiamo un bambino che ha paura dei fulmini e corre dalla mamma proviamo compassione. Ma subito dopo lo invitiamo ad andare a scuola a studiare i fenomeni atmosferici, cosa sono i fulmini e perchè ci sono i fulmini.
E magari lo portiamo al museo della Scienza e della Tecnica a vedere quella strana macchina che genera i fulmini.
In questo modo lavoriamo sulla sua consapevolezza e il bambino potrà maturare la consapevolezza che i fulmini sono un semplice fenomeno fisico del quale non avere paura.

Questo tuo insistere solo sul fatto che non esiste il libero arbitrio non ti fa vedere che noi abbiamo la consapevolezza e possiamo lavorare sulla consapevolezza.
Più siamo consapevoli e più siamo "liberi".
Certo....non potrà mai esistere la "libertà assoluta". Ma esistono gradi diversi di consapevolezza e inconsapevolezza. Che ci rendono più o meno "liberi".
Tutte cose che chi ha avuto figli sa benissimo.
Davanti ai comportamenti "inconsapevoli" dei nostri figli non basta provare compassione. Ma abbiamo il dovere di agire per far maturare in loro la consapevolezza in modo che possano agire con sempre maggiore "libertà".

Tu nemmeno te ne rendi conto. Ma questo tuo insistere sul fatto che non esiste libero arbitrio è un BLOCCO e un IMPEDIMENTO alla crescita della consapevolezza. E quindi è un BLOCCO e un IMPEDIMENTO al diventare più liberi.