Questa asimmetria ha a che fare con l'asimmetria della nostra capacità di immaginare, per cui immaginiamo l'infinitesimo, ma non l'infinito?
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Mostra messaggi MenuCitazione di: Alberto Knox il 08 Settembre 2025, 21:19:03 PMNon l'infinito, non puoi immaginare l infinito . Dicevo uno spazio vuoto finito.O almeno è così che è apparso alla mia immaginazione seguendo il tuo esempio.No, infatti. Dico che imaginare un oggetto unico e solo equivale a immaginare l'infinito, che quindi sono parimenti inimmaginabili.
Citazione di: Alexander il 08 Settembre 2025, 16:06:44 PMArrivo a dire che maturiamo per una parte della nostra vita una costruzione mentale della realtà in cui credere, e poi passiamo l' altra parte a difenderla dalle costruzioni altrui.Forse l'individuo ha proprio questa funzione, quella di essere una fortezza per le idee, e le difendiamo in quanto è la nicchia che ci siamo scavati nella realtà.
Citazione di: Kob il 08 Settembre 2025, 15:15:03 PMPoi che una civiltà differente avrebbe potuto sviluppare un'ontologia di base completamente diversa (ma quanto completamente diversa?Diversa quanto lo è la civiltà.
Citazione di: Kob il 08 Settembre 2025, 15:15:03 PMNon ci sono le cose da una parte e le descrizioni delle cose dall'altra. Tu ti pone di fronte a una cosa, per esempio un albero, sapendo già che cos'è per noi un albero.Ci sono diversi modi di interagire con la realtà, e ''l'albero'' è uno di questi modi.
Citazione di: Kob il 08 Settembre 2025, 11:17:16 AMps.: ma io, riflettevo, da che parte mi schiererei? Dalla parte dei collaborazionisti, dei traditori dell'umanità intera? O di chi si affannerebbe per ulteriori sviluppi tecnologici e cercare quindi di salvare la civiltà umana come se questa fosse il valore supremo? Il valore supremo è la sopravvivenza della civiltà umana? O c'è un limite oltre il quale si possa dire esausti: non vale la pena continuare...Di solito tentiamo tutte le strade, grazie al libero arbitrio.
Citazione di: Alexander il 08 Settembre 2025, 12:31:12 PMUna religione non si inventa, è sempre frutto di un processo storico e di un confronto dialettico tra visioni spirituali diverse. Il cristianesimo sbocco di correnti spirituali interne all'ebraismo. Ilbuddhismo come critica di posizioni neobrahamiche e vediche. Il protestantesimo come critica al cattolicesimo. Il taoismo come rifiuto del formalismo confuciano. E così via. C'è sempre all'origine la figura di un fondatore, ma questi non si sveglia una mattina e decide di fondare una religione. È piuttosto da vedere, come succede anche in politica, come il catalizzatore di forze, idee, sentimenti che già circolano e che spessissimo nascono già all' interno di un'altra forma religiosa e vi circolano in attesa di trovare la figura, spesso geniale , che sappia costruirne l'abito nuovo.Per tacere del fatto che questo vale per tutte le cose umane, che quando le descrivi le tradisci, ponendo poi in quella descrizione più o meno fede.

Citazione di: Alberto Knox il 08 Settembre 2025, 00:37:28 AMa stento riusciamo a immaginare la distanza fra la terra e il sole e sono solo 150 milioni di km ma quando si tratta di anni luce il contenuto immaginativo di distanza si perde, non riusciamo a contenerlo. E sì ed è impossibile immaginare un oggetto privo di forma se non il farlo coincidere con lo spazio vuoto stesso. Lo spazio vuoto non ha forma eppure possiamo immaginarlo. In piu se questo spazio vuoto fosse in movimento noi non lo potremmo dedurre dalla nostra immaginazione anche ammettendo di essere noi stessi un metaosservatoreMi fai pensare che immaginare un oggetto, unico e solo esistente, come ho proposto all'inizio di questa discussione, equivalga a immaginare l'infinito: impossibile.
Citazione di: fabriba il 05 Settembre 2025, 17:12:32 PMSe Einstein non avesse teorizzato E=mc2.... come piace dire agli americani: a quest'ora in Europa parleremmo tutti tedesco!Se i geni avessero tutto questo potere sarebbe un bel problema.
Citazione di: niko il 06 Settembre 2025, 18:19:28 PMNoi abbiamo memoria, quindi, per noi le cose si muovono anche rispetto a loro stesse: non ho bisogno di alcun punto di riferimento, ne' di alcun altro oggetto, per capire se una forchetta, o una pallina, stiano, o no, ruotando su loro stesse. Semplicemente le guardo, e lo capisco. Al volo. Anche se io e la forchetta, o la pallina, fossimo nel vuoto assoluto, senza alcun altro punto di riferimento. La cosa implica semplicemente la coscienza, e la memoria, di ogni loro posizione precedente, o successiva. E la naturalmente la mera funzionalita' dei miei sensi. In realta', capisco pure se si avvicina, o si allontana. Basta un osservatore, per generare una dualita' di oggetti, e quindi un punto di riferimento in base al quale definire un movimento. Se una cosa invece, in generale non e' "vista", o in altro modo percepita, da nessuno, non sappiamo nemmeno se esista. Figuriamoci se si muova, o no.Sono d'accordo, però quando tu immagini, non sei l'osservatore, ma colui che immagina.