Citazione di: Jacopus il 25 Agosto 2024, 21:54:54 PMTeresa Forcades, e meravigliosamente presenta la diversità delle tendenze di genere dell'umanità come un dono, che non può in nessun modo essere in contrasto con le leggi bibliche, almeno con quella più notaA me sembra che la suora propenda per un "cristianesimo da manuale", nel senso di originario (il "manuale" tramandato dai vangeli); almeno in due sensi. Sia nel senso che il cristianesimo ha proposto di elaborare le avversità come "dono": la sofferenza è un dono che può portare persino alla santità, le avversità sono un dono per guadagnarsi il paradiso, la stessa morte di Cristo è stata il dono all'umanità, etc. non voglio dire che Dio manda solo "doni" (anche come "offerte che non possiamo rifiutare" di "padrinale" memoria), ma quasi.
Sia nel senso che nella radicalizzazione dell'uguaglianza ("siamo tutti figli di Dio", etc.) e nella rivalutazione di poveri, disabili e bisognosi in quanto nostri fratelli, è già inclusa l'accoglienza di differenze che non vadano contro i valori di Cristo (notoriamente differenti da quelli della chiesa, autoproclamatasi infallibile, autrice di concili, encicliche, etc. sotto ispirazione non meglio rivelata).
Se Cristo ha salvato un'adultera dalla lapidazione, seppur a scopo didattico (non intendo affatto sostenere che il figlio di Dio sia a favore dell'adulterio), probabilmente oggi salverebbe le sfilate dei Pride dalla "sassaiola dell'ingiuria". Certo, qualcuno dirà che invece li curerebbe come fatto con il lebbroso, il cieco, etc., ma non credo si possa biasimare la suora se pone l'accento anzitutto sulla fratellanza e sulla accoglienza (di cui il cristianesimo, cinicamente ed "ecumenicamente" parlando, ha "bisogno" oggi più che in passato).