Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - odradek

#151
CARLO
I tuoi sono degli ingannevoli giochi di parole. Nella sua accezione propria, "metafisica" (= "oltre la fisica") indica una realtà ALTRA dalla realtà fisica (materiale) e non riducibile a questa, sebbene le DUE realtà siano concepite come potenzialmente complementari ad un'unità superiore ultima. Quindi "materiale" significa "fisico"; e l'autocoscienza non è una proprietà delle entità fisiche, ma appartiene alla realtà metafisica (mente, psiche, anima, spirito) che trascende la realtà fisica. Il corpo è materiale-fisico, lo spirito è immateriale-metafisico.

Eugenio
Fai corrispondere la realtà metafisica con mente, psiche, anima e spirito.
Ammesso che esistano mente e psiche (oggetto ancora di dibattito), l'anima e lo spirito che base metafisica hanno ?
Ci sono schiere di metafisici che non prendono minimamente in considerazione l'anima e lo spirito.
Anima e spirito sono invenzioni o concetti appartenenti alla metafisica religiosa o pseudoreligiosa e non alla metafisica tutta.
#152
a iano :

citazione :
Ma come si definisce una sequenza numerica autenticamente casuale?
Per poter dire che una sequenza è casuale bisogna infatti che esista una precisa definizione operativa di casualità , e a me questa definizione sfugge.

I numeri casuali infatti non ci sono (se non in statistica, ma con accezione diversa).
Esistono i numeri pseudo-casuali, che sono generati da diversi algoritmi, e che quindi essendo algoritmici non possono essere casuali venendo così definiti pseudo-casuali.
#153
Tematiche Spirituali / Re:E se Eva...
05 Maggio 2019, 17:07:08 PM
a Jacopus e Altamarea

citazione:
Se hai la compiacenza di leggere alcuni miei interventi in altri topic capiresti che non sono un credente. E ciò che dici di Mosé nel deserto quel post l'ho scritto io  in questo forum.

E infatti se avesti avuto la compiacenza di leggere dichiaravo che quel che seguiva erano tue citazioni
L'ho detto subito che erano tue citazioni.

Se non sei un credente allora il tuo intervento era una provocazine ai credenti.
E poi giudizi, raccomandazioni, moniti, ma leggere mai, solo violenza

Solo violenza solo aggressione che poi rinfacciate ad altri....violenza violenza ed ancora violenza ed aggressione...sempre, eternamente
#154
Tematiche Spirituali / Re:E se Eva...
05 Maggio 2019, 16:30:47 PM
citazioni da Altamarea, a caso, qui e la..

se hai la certezza della tua fede perché ti preoccupi di chi non crede ?
Sei in questo forum per fare proselitismo ? Pensi di convincere gli atei di ciò che è scritto nella Bibbia ?


Chi rimane a livello di religiosità popolare s'intestardisce nell'interpretazione letterale e fondamentalista del Vecchio e Nuovo Testamento. 

Comincia a studiare e capire bene il libro dell'Esodo. Ricerche archeologiche e storiche da parte di studiosi israeliti ed americani evidenziano che l'esodo dall'Egitto non è mai avvenuto. Mosé non è esistito e nessun dio ha dettato il decalogo, perché tali precetti e numerosi altri erano già elencati da secoli prima di Mosé nell'egizio "Libro dei morti".

Ti sembra normale che "milioni" di persone abbiano girovagato per 40 anni nella semidesertica penisola del Sinai, che in quell'epoca apparteneva all'Egitto ? Israele, nome voluto dal tuo Dio per quel popolo, fuggì dall'Egitto per rimanere in territorio egiziano ?

Devi tener presente che Belzebù è uno chef a 5 stelle, è un grande cuoco, e la sua specialità è "il pollo alla diavola".


Siete la stessa persona o qualcuno si è impadronito dei tuoi dati di accesso ?
#155
citazione:
Sarebbe eccome responsabile, e tantissimo, del male obiettivo e reale che fa indipendentemente dalle cause, di cui onestamente me ne faccio un bel baffo e credo sia giusto.

quindi una persona è responsabile indipendentemente dalle cause.  Quindi il boia che uccide è colpevole di omicidio.  
Che tu ti faccia un baffo delle cause è assolutamente evidente, che sia giusto fa mucchio con il resto delle tue considerazioni.

citazione:
Le cause del crimine sono infatti materia di giurisprudenza che serve agli avvocati per far assolvere i peggiori criminali perché "tanto, poverini, sono malati" e via discorrendo

le cause del crimine sono oggetto di giurisprudenza nella tua concezione.
Oggetto di giurisprudenza è altro.
Le cause del crimine son oggetto della ricerca sociale e non della giurisprudenza.
Da quel che "dici" la giurisprudenza servirebbe ad assolvere i criminali, e sicuramente per te è così ,ma tieni a mente (parole tue) che  sei una persona che si fa un baffo delle cause e delle ragioni, quindi a che ti serve la giurisprudenza, a te servono solo plotoni di esecuzione o un branco di facinorosi con le pietre in mano.

citazione:
Non voglio comprendere il delinquente e non lo farò, mai.

Nessuno ti chiede di farlo, ma non pretendere che la tua "concezione" possa essere coindivisa da persone intelligenti.
#156
ad Oaxdeadbeef Parte 2

citazione:
Che la "necessità antropologica della convivenza sociale" abbia un fondamento, diciamo, "tangibile"
nell'istinto di conservazione della specie è un qualcosa su cui si può essere d'accordo.

Si può essere d'accordo perchè ogni tanto anche Ipazia ha qualche "scivolatina". La scivolatina consiste nello statuire (ma probabilmente era una "scorciatoia\necessità" dialettica più che un pensiero meditato a lungo) un principio di conservazione della specie.
L' "istinto di conservazione della specie" infatti non esiste. Esiste il proprio istinto di conservazione.
La specie (concetto scivoloso anche in biologia) è un taxon, una categorizzazione culturale. Quindi non può possedere alcun tipo di istinto.

citazione:
Probabilmente (anzi certamente...) mi ripeto, ma la tua "moralità laica", il tuo "ethos", è
filosoficamente il medesimo di quello della religione tradizionale.

Lo spero tanto per lei...non uccidere non rubare non mentire non se lo è inventato l'antico testamento.

citazione:
Quanto la religione tradizionale, hai infatti bisogno di riferire quel "sistema operativo
neurologico" di cui si parlava ad un riferimento "altro", cioè che non è se stesso.

No, la religione si riferisce ad altro; Il sistema operativo neurologico si riferisce alla realtà che esperisce nei limiti delle sue funzionalità e non ad altro.

citazione :
Sei infatti costretta a teorizzare la "naturale" bontà dell'essere umano

no, l'essere umano è buono tanto quanto un alce un bue od un leone. E' buono quando gli conviene e cattivo quando gli serve, o viceversa, non fa differenza.

citazione:
in maniera del
tutto analoga a quella di certa filosofia anglosassone (in particolare la teoria morale
di A.Smith, che è a fondamento del liberalismo politico).
Con tutto quel che ne consegue, naturalmente (coerentemente dovresti ad esempio pervenire
al sostenere quello che negli USA viene chiamato "anarcoliberismo")

Quindi sei entrato nella testa di Ipazia, gli hai messo le tue considerazioni, e poi gli hai pure suggerito le conseguenze (speciose e non giustificate ) che consisterebbero nel "giungere" all'anarcoliberismo, da cui, in un successivo passaggio "dialettico" (le virgolette non esprimono abbastanza il discredito che gli vorrei assegnare) eliminando l'anarco, l'avresti equiparata alla peggio reazionaria destra americana.  Mah..

citazione:
In parole povere, la storia dell'uomo dimostra inequivocabilmente che il concetto di istinto di
conservazione della specie è più facilmente applicabile agli animali (che non mi risulta siano,
almeno all'interno della stessa specie, usi a massacrarsi l'un l'altro...).

Ancora; l'istinto di conservazione della specie è una cosa inesistente, non esiste.
E invece si, si massacrano eccome, ma senza volontà, si massacrano per istinto, quando lo devono fare. La competizione intraspecifica è mortale, solo che non usano armi.
#157
ad Oxdeadbeef  Parte 1

citazione :
Ad esempio, per poter parlare di "legittimità" bisogna che questo "sistema operativo neurologico"
possegga un riferimento che non è se stesso.

Le "cose" sono riferite a se stesse o stanno in relazione ad altre. Il sistema operativo neurologico si riferisce alla realtà che esperisce nei limiti delle sue funzionalità

citazione :
Però i valori morali sono assunti, diciamo, "come se" fossero oggettivi; e questo è
facilmente riscontrabile nella legge (che dal valore morale deriva), "uguale per tutti" proprio
in quanto assunta in maniera "ab-soluta" (cioè sciolta dall'interpretazione individuale).

sono assunti "come se". Ma non sono affatto oggettivi. Le leggi derivavano dai valori morali ai bei tempi in cui le leggi le facevano i preti, cosa di cui anche io ho una immensa nostalgia.

citazione :
se non esiste una realtà-altra ove questi
concetti, per così dire, "acquistano oggettività", i valori morali sono mera illusione.

La "realtà altra" è relativa alla funzionalità che hanno di tenere coesa la società. I valori morali non sono illusione, sono sovrastruttura, e cambiano con i tempi.

citazione :
Mah guarda, secondo me una oggettività "pura" non esiste nemmeno nell'ambito delle scienze
cosidette "esatte",

Secondo te rimane secondo te e basta; non è che uno possa sostenere tesi con il secondo me. Non è un argomentazione il "secondo me".

citazione:
Credi forseche non ci sarebbe una generale presa d'atto che, in fondo, è solo la volontà di potenza
che fonda la moralità?

La volontà di potenza che fonda la moralità non l'avevo davvero mai sentita; la volontà di potenza distrugge morali, non ne crea.

citazione :
Naturalmente non ho la benchè minima intenzione di intavolare un discorso "razionale"
sulla difesa dei valori morali tradizionali. La questione è infatti prettamente politica,
perchè riguarda direttamente la "decisione" come atto di una scelta coscienziale (e, in
fondo, profondamente irrazionale)

Non potresti intavolare un discorso razionale sulla difesa dei valori morali tradizionali, sarebbe un impresa oltre ogni senso del ridicolo.  I valori morali non sono una decisione politica, e le scelte coscenziali non sono profondamente irrazionali.

citazione:
Pensi che l'uomo è o sarà mai capace di accettare che la storia millenaria del suo pensiero
finisca nell'accettazione razionale (perchè questo è l'unico esito possibile, cioè l'unico esito
razionale) della volontà di potenza?

Non lo so cosa farà l'uomo ma la storia millenaria del pensiero non è certo quella che dici tu. Accettare una "accettazione" tua non è lo scopo dell'uomo

citazione :
Allo stesso modo ritengo però che chiunque si illuda di fare un ragionamento razionale su queste
tematiche si inganni di brutto. Perchè, come in un circolo vizioso, la convenzione

quindi i valori morali sono convenzione. Giustissimo.
#158
Tematiche Spirituali / Re:E se Eva...
05 Maggio 2019, 13:20:02 PM
Se Eva non avesse mangiato la mela le cose sarebbero andate nella stessa maniera nella quale sarebbero andate se Gilgamesh non fosse riuscito ad uccidere il toro celeste.

Sarebbero andate come sono andate.
#159
a Socrate :
Può esistere anche la crudeltà genetica, non è dimostrato, ma se ad esempio una persona ha dei geni che fanno sì che ci sia (ipotizzo....) insufficiente secrezione cerebrale di neurotrasmettitori o squilibrio ecco che proprio quella configurazione particolare del suo cervello potrebbe corrispondere ad una tendenza di base alla crudeltà,magari non sempre manifesta, ma che si manifesterà quando l'ambiente avrà la sua influenza. Ti posso aggiungere molti altri casi peggiori ancora, ma non voglio influenzarti, tu tieni le tue opinioni come le mie.

Quindi questa persona non sarebbe responsabile delle sue azioni.
Quindi questa persona dovrebbe essere o curata od internata e non certo uccisa.
#160
a Apeiron

citazione :
.Anzi, se uno accetta, ad esempio, il super-determinismo, può anche mantenere la località.

Il superdeterminismo io non lo accetto per nulla.

citazione :
Come dice @sgiombo, conferme della violazione delle disuguaglianze di Bell non implicano il rigetto del realismo.

Manca però la spiegazione del perchè le conferme  delle disuguaglianze di Bell non implicano i rigetto del realismo locale. Un conto è il realismo, un conto è il realismo locale.
#161
a Freedom :

citazione :
Chiedi una risposta che nè la teologia nè il buon senso possono darti. Hai certamente ragione quando affermi che la resurrezione della carne è il dogma cristiano fondamentale, di gran lunga il più importante.

Finalmente un cattolico vero. Grazie per l'intervento.

citazione :
Ma cosa si intende per resurrezione della carne? Questa sarebbe già una domanda leggermente più appropriata la cui risposta, tuttavia, come tenterò di dimostrarti, è tutt'altro che semplice.

Per resurrezione della carne si intende quello che dici tu alla fine del tuo post. Esattamente quello   :)

citazione :
Mi domando, per esempio, quale dovrebbe essere l'età giusta della resurrezione della carne. Intendo: si resuscita con lo stesso corpo che si aveva al momento della morte? Magari con il corpo di un novantenne consunto dalla vecchiaia oppure di un trentenne che è deceduto devastato e reso orribile da una malattia degenerativa tremenda? E se fossimo morti da bambini o, addirittura, da neonati? Oppure affetti da malformazioni congenite o mutilazioni occorse durante la nostra vita?

Si rinasce con il corpo glorioso.  http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a11_it.htm
Tutte le risposte stanno li.  Fuori da quelle risposte sei fuori dalla chiesa.

citazione:
Quelle appena elencate sono perplessità, forse banali, che tuttavia ci esortano a riflettere sul senso che può avere la resurrezione della carne. Riflessioni da farsi senza l'aiuto della teologia, del magistero della chiesa o dei santi che hanno vissuto dalla morte di Cristo sino ad oggi.

Se mi dici che gli esercizi spirituali sulla morte e sulla resurrezione hanno un senso nella esistenza cattolica siamo d'accordo.
Se anche tu "rifletti" al di fuori del magistero della chiesa  sei "in errore"
La chiesa è dogma, non è che  uno riflette per conto suo, o meglio riflette eccome, ma poi crede e basta; non c'è uscita. Si chiama umiltà della ragione, ed è caldamente raccomandata, non da me.

citazione :
Per quel poco che vale la mia opinione penso che con la resurrezione della carne si voglia intendere che, dopo morti e risorti, si abbia una vita che, in qualche modo, si avvalga delle stesse facoltà di cui disponiamo da vivi.

La tua opinione vale moltissimo invece, primo perchè è la tua, e secondo perchè effettivamente allineata con la dottrina della chiesa.
Quel che hai detto è quello che un cattolico deve dire senza tanti giri di parole se vuole che la sua fede e la sua religione siano rispettate, anche dagli animali come me.  
Il resto sono parole che vanno e vengono; riflettiamo che tizio e caio han detto e voncastrus disse che vonbaltasar affermò.
Pagliacciate degne di sofisti della razza mia.  O credi o non credi.
#162
a Socrate :

Le parole di Gesù... a sostegno della pena di morte?
E a proposito di Vangelo, alcuni obiettano che sembrerebbe sussistere un appiglio esegetico per giustificare la pena di morte partendo dalle parole di Gesù. Si tratterebbe del passo matteano della "macina da mulino":



cf. Mt 18, 6-7

Una sorta di "lodo pedofilia", dunque? Esisterebbe una colpa passibile di morte nell'umano consesso, stando a Gesù? E quella colpa sarebbe la pedofilia? Sembra un'interpretazione isterica, viziata da un clima (anche comprensibilmente) elettrizzato, sull'argomento: in realtà nulla lascia pensare che parlasse dei bambini (almeno in via esclusiva), e se il contesto rende più che plausibile che i bambini c'entrino basta avere un minimo di attenzione critica, su quel medesimo contesto, per cogliere anche la distinzione. Il contesto infatti si estende dal v. 1 al v. 10 del cap. 18 di Matteo: l'ultimo versetto riprende i termini del v. 6 e dell'1 per chiudere la pericope. All'interno dei dieci versetti si evidenzia, per quanto ci interessa, una significativa distinzione: in 18,1-5 si pone la domanda sulla grandezza (usando la parola greca μείζων [mèizon], letteralmente "più grande"), ma la risposta di Gesù si compie col gesto di chiamare e additare un bambino (l'evangelista usa la parola παιδίον [paidíon], che significa "fanciullo" e che non si contrappone dialetticamente, di per sé, a "grande" o a "più grande"): il discorso diretto di Gesù, poi, spiega che bisogna "diventare come i bambini" [παιδία] per entrare nel regno; che chi diventa come quel bambino [παιδίον] è "il più grande" [μείζων] nel regno; e che chi accoglie anche un solo bambino [παιδίον] come quello nel suo nome sta accogliendo Gesù stesso. Dunque la parola "bambino" torna tre volte sulle labbra di Gesù e una sulla penna dell'Evangelista. Quattro volte in quattro versetti. E nessuna in tutti gli altri sei.   al versetto 6, infatti, Gesù continua a parlare di quelli di cui ha detto fino a quel momento (usa il dimostrativo "questi"), ma non usa più la parola "bambino" [παιδίον], bensì quella "piccolo" [μικρός] (mikròs, che si contrappone, dialetticamente e di per sé, a "grande" e a "più grande"). La parola non tornerà più fino al versetto 10, dove appunto ricompare nel medesimo sintagma del v. 5 riprendendo il tema dei cieli, che era stato posto nel v. 1.

Quello che accade nei vv. 7-9 spiega dunque chi sono i "piccoli" e in che senso si distinguano (se si distinguono) dai "bambini": Gesù si mette a parlare in seconda persona, impiegando il "tu generico", e spiega cosa vuol dire evitare gli scandali e come fuggirli. "Tagliati la mano o il piede" e "cavati l'occhio": in ballo c'è sempre il regno del v. 1. Il "piccolo" è l'uomo che ascolta Gesù e «torna e diventa bambino» (perché l'infanzia spirituale non è conseguibile tramite un "regresso" psicologico o un'impensabile inversione dei processi biologici – cf. Gv 3, 1-8), e quel piccolo – che è in ciascun discepolo – deve essere difeso dallo scandalo e al contempo ha il dovere di preservarsene.

Dunque i bambini non c'entrano e quindi possono essere scandalizzati? Ma figuriamoci! Gesù invita gli uomini a diventare come i bambini per permettere poi di scandalizzarli? Non ha senso. Il fatto è che chiunque si conosca un minimo sa bene – e la sua grandezza sta solo in questo – di essere piccolissimo e fragilissimo davanti a qualunque alito di vento. Ormai diversi anni fa Georges Cottier, teologo della casa pontificia, commentava così il passo:

È dopo aver invitato i discepoli a farsi piccoli e ad accogliere i bambini, che Gesù parla, con grande severità dello scandalo arrecato ad altri: «Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!» (cf. Mt. 18, 6-7).

Necessità non vuol dire evidentemente fatalità. Significa che lo scandalo è inevitabile essendo il mondo segnato dal peccato. Ma questo non deve portare alla passività e alla rassegnazione. L'animazione evangelica della vita sociale è un dovere dei cristiani. Quindi devono alzare la voce ed impegnarsi in favore dei «piccoli» senza difesa e prendere delle iniziative per correggere i costumi il cui degrado offende la dignità dell'essere umano creato ad immagine di Dio.

www.aleteia.org
#163
Quindi, la resurrezione della carne è una pirlata per i sempliciotti o c'è davvero ?
Perchè qua sta la faccenda; si o no, ed invece sempre parole su parole su parole.
O credi nella resurrezione dei corpi o non sei un cattolico.
Punto e basta; le parole servono qua, non in chiesa.

Cattolicesimo = resurrezione della carne.  Chi non ci crede è fuori. Anche se scrivessi 1000 pagine.
#164
a Sariputra

citazione :
Senza entrare nel merito della catechesi dell'attuale pontefice Francesco sulla resurrezione, che è rivolta a tutti e quindi non rientra in un discorso dotto teologico, faccio semplicemente notare che proprio il suo predecessore come vescovo di Roma, Benedetto decimo sesto, è stato una dei massimi esponenti e fautori di questo rinnovamento della riflessione sui novissimis...

ma come senza entrare nel merito;
come fai a dire che la catechesi di Francesco è rivolta a tutti e non rientra in un dotto discorso teologico ?  Quindi i dotti teologi sarebbero dispensati dal seguire quel che dice il Papa (infallibile) ;
quindi la faccenda della resurrezione della carne sarebbe una cosa per sempliciotti (io la penso così, non certo il Papa e nemmeno i teologi) che i dotti teologi potrebbero pure tralasciare.  La catechesi del Papa è rivolta a tutti , ed è infallibile.  
La tua conclusione è che la catechesi non rientra in un dotto discorso teologico.
E' una assurdita e qualsiasi cattolico te lo potrà confermare.  
Il papa è infallibile e la resurrezione della carne è una realtà, anche e sopratutto per i teologi.
Chi non crede in questo è fuori dal cattolicesimo, e la tua è una eresia bella e buona.

E' bello fare il "cattolico"; certezze e nessun dubbio; mi piace  :)

p.s.: per chi non sapesse cosa sono i "novissimi" e si aspettasse clamorose novità può verificare qui
https://it.cathopedia.org/wiki/Novissimi
#165
Risposta di Sgiombo:

Falso: le interopretazioni deterministiche ontologiche "a variabili nascoste" della MQ, per quanto "anticonformistiche" sono vive e vegete, mai falsificate!

In particolare il fatto che i risultati delle misure su due particelle fisicamente separate risultano concordi, indipendentemente da quali proprietà abbiamo scelto di misurare non confuta affatto il determinismo e il realismo ontologico "einsteiniano" (e non solo): deterministicamente accade realmente la concordanza fra le caratteristiche reali osservate.


Se è falso  allora    https://arxiv.org/abs/quant-ph/9810003     ;     saranno molto felici di averne la dimostrazione, non a me, a loro.  A me puoi dire quel che vuoi , a loro bisogna farlo sapere.