Nell'antica lingua greca l'immagine mentale era detta "eidolon" (= apparizione, fantasma), in seguito tale parola venne ampliata di significato per definire anche un tipo di immagine materiale, per esempio la statua che raffigura una divinità: l'idolo, da "eidos" (= simile a...).
Gli idoli erano rappresentazioni degli dei e agli idoli erano dedicate le pratiche religiose perché credevano che le immagini fossero compenetrate dalla potenza divina. Gli idoli venivano consacrati con complesse cerimonie, diventando contenitori della divinità.
Le immagini mentali possono esprimersi in dipinti, sculture, poesie, musica, danze, ecc.
Il pittore surrealista René Magritte realizzò il dipinto titolato "Il tradimento delle immagini": raffigura la pipa su uno sfondo uniforme e l'aggiunta della seguente frase: "Questa non è una pipa".
E' vero non è un oggetto reale, ma solo la sua raffigurazione, che l'artista belga ripropose più volte nei suoi dipinti.

René Magritte, Ceci n'est pas une pipe, dipinto a olio su tela, 1929, Los Angeles County Museum of Art
Gli idoli erano rappresentazioni degli dei e agli idoli erano dedicate le pratiche religiose perché credevano che le immagini fossero compenetrate dalla potenza divina. Gli idoli venivano consacrati con complesse cerimonie, diventando contenitori della divinità.
Le immagini mentali possono esprimersi in dipinti, sculture, poesie, musica, danze, ecc.
Il pittore surrealista René Magritte realizzò il dipinto titolato "Il tradimento delle immagini": raffigura la pipa su uno sfondo uniforme e l'aggiunta della seguente frase: "Questa non è una pipa".
E' vero non è un oggetto reale, ma solo la sua raffigurazione, che l'artista belga ripropose più volte nei suoi dipinti.

René Magritte, Ceci n'est pas une pipe, dipinto a olio su tela, 1929, Los Angeles County Museum of Art