Citazione di: paul11 il 21 Maggio 2019, 01:33:03 AM
La realtà è unica e una sola. Non capisco semmai la divisione fra materiale e immateriale, solo perchè i pensieri non sono "visibili" dagli amplificatori sensoriali che sono gli strumenti scientifici? Allora dovremmo aggiungerci anche l'antimateria, dovremmo aggiungerci la ma teria oscura e l'energia oscura. Rimarrebbe dell'intero universo solo un 5%, il conoscibile scientifco attuale sulla totalità.Citazione
A parte i miei personali dissensi sulla "materia -massa e/o energia- oscura" più o meno pretesa, la divisione dipende dai fatti empiricamente constatabili da ciascuno, che:
a) la (fenomenica) materia é misurabile (si possono stabilire rapporti numerici fra caratteristiche reciprocamente omogenee delle "cose" materiali), mentre il (altrettanto fenomenico) pensiero no;
b) la (fenomenica) materia é postulabile (e non dimostrabile: Hume!) essere intersoggettiva, mentre il (altrettanto fenomenico) pensiero no (si può postulare che chiunque si collochi ed osservi nei modi e tempi opportuni necessariamente concorda con ciò di materiale che percepisce; per esempio l' altezza del monte Bianco o la lunghezza del fiume Po. Invece non é possibile postulare che si possa arrivare ad un concordare intersoggettivo sul fatto che la mia felicità per il bel giro in bici che ho finalmente potuto fare nella bellissima mattinata odierna sia uguale, maggiore o minore -e men che meno "di quante volte"- della tua per -poniamo- aver finalmente compiuto una bella corsa a piedi).
La differenza é (oltre che non affatto arbitraria: sfido chiunque a negarla!) rilevante in quanto fa sì che la materia (fenomenica) sia scientificamente conoscibile (in senso proprio o stretto, quello delle scienze naturali), mentre il pensiero (altrettanto fenomenico) no.
Noi conosciamo con la totalità della coscienza, non solo con la conoscenza formale scientifca, conosciamo emotivamente, psichicamente, noi viviamo la conoscenza perchè la coscienza tende intenzionalemnte ad apprendere, a fare esperienza. questa esperienza è totalizzante nel senso che ogni cosa , un albero, una casa, è descrivibile scientifcamente, artisticamente, spirtualmente, emotivamente, psichicamente,
Utilizzare un solo linguaggio è sempre parziale, mai totalizzante, quando noi invece vivamo la totalità.Altro semmai è dire che in questa nostro vissuto la conoscenza è sempre continua,, perchè limitante, ma questo non signifca non vivere totalmente le esperienze.Citazione
Ma se non vogliamo cadere nell' hegeliana notte in cui tutte le vacche sembrano nere dobbiamo saper fare distinzioni (per esempio fra ciò che é conoscibile scientificamente e ciò che é conoscibile altrimenti; per non parlare di ciò che é inconoscibile: i "misteri", per definizione; se esistono).
Le coerenze fra cause ed effetti plurimi e anche su diversi domini, materia, natura,cultura umana, mostra regole e ordini comuni e sono importanti come essenze metafisiche.Cogliere le essenze dalle dinamiche, ha una signifcazione come sintesi per passaggi che uniscano il senso di un paramecio con il senso di una verità originaria se si vuol comprendere e quindi collegare tutto dell'unuiverso,Diveramente avremo tante misere verità non correlabili fra loro e quindi prive di senso.Citazione
La conoscenza complessiva della realtà é diversa cosa dall' indiscriminata confusione delle diversità.
La chiusura causale del mondo fisico (che necessariamente si dà se questo é conoscibile scientificamente) impedisce la confusione fra pretese cause mentali e pretesi effetti fisici-materiali e viceversa.
E non invece dualismo parallelistico.