Citazione di: Il_Dubbio il 24 Luglio 2025, 23:49:35 PMNon so, probabile che abbia quella visione lì.Anche il lavoro diplomatico é un fatto, è può certo avere effetti evidenti, ma dipende dalla buona volontà delle parti. Solo che una cosa é aggredire militarmente, altra é quella di non arrendersi. Parlare di "concorso di colpa" per chi non si arrende é un po travisare lo stato delle cose. Il reato infatti é l'aggressione, non la guerra. La guerra é certo una conseguenza anche del fatto che l'Ucraina non si arrende, è nel far questo opera in piena legittimità.
Solitamente il lavoro diplomatico non è segnato dagli storici. La storia è un elenco di fatti. Chi abbia avuto il merito o il demerito di quegli avvenimenti è lasciato alla libera interpretazione.
Per cui pare che la parola diplomazia sia davvero una parola vuota di contenuti.
Alla fine sembra che le parole non abbiano piu il potere, ma ce l'ha l'azione violenta.
La diplomazia, in senso idilliaco, è invece un sofisticato stratagemma pari quasi al gioco degli scacchi. La storia non ti insegnerà a giocare a scacchi, ti insegnerà solo come si muovono i pezzi sulla scacchiera.
Dietro una guerra c'è sempre una partita a scacchi mai giocata, o giocata male.
Un conto è volere la guerra, senza cercare una mediazione e anche se ci fosse negarla.
Un conto è risolvere con la guerra i problemi che si potrebbero risolvere con la mediazione.
Si può dire che Putin cercasse la guerra? Ok! Per cui non si sarebbe fermato davanti ad alcuna mediazione. Ma l'hai detto tu stesso...nemmeno si è tentato di fermarla. Come incidente stradale direi che c'è concorso di colpa.