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Messaggi - InVerno

#151
Attualità / Re: Negazionismo climatico
09 Luglio 2025, 12:11:46 PM
Il solare termico non raggiunge da solo le temperature necessarie ad un riscaldamento invernale salvo soluzioni a basse temperature come il riscaldamento a pavimento, comunque produce la sua parte di calore che attraverso sistemi di accumulazione e scambio riduce i consumi. Ridacchi facendoti i conti della serva con le caffettiere come unità di misura, ma ci sono strumenti più precisi e tecnici preparati per farti delle proiezioni di ammortamento dell'investimento e non costano tanto, io dato indietro la firma quindi non posso e non voglio aiutare oltre! 
#152
Attualità / Re: Negazionismo climatico
09 Luglio 2025, 07:22:52 AM
Insomma il tuo problema è che i "pannellini" sono grossi e non li puoi mettere sul terrazzo, tu vorresti pannelli molte volte più densi energeticamente (senza diventare esplosivi) e che la spesa ti ritorni alla svelta, prima degli 8 anni che hai calcolato tu. Credimi non saresti l'unico a volerli, il problema base della transizione tecnologica è che le fonti fossili sono impareggiabili per densità energetica in rapporto alla sicurezza di stoccaggio\trasporto, la quantità di energia che sei in grado di impiegare con una semplice lattina di benzina è un vero e proprio miracolo della natura che non siamo capaci di replicare, solo surrogare con un annessa perdita di efficienza. 

Se ti stufi di aspettare questo guizzo tecnologico comunque puoi realizzare l'impianto di cui parli già ora comprandoti Xpannellini, Xinverter, Xlinee dedicate per ogni voce di spesa energetica in casa, ti manca  penso una maniera wireless di distribuirla, ma la matassa di fili l'hai generata tu volendo quindici pannelli separati, come si fa normalmente ne bastavano tre. Perchè non ripiegare a comprare dei panelli per acqua calda sanitaria? Quelli si ammortizzano in pochi anni se ti lavi spesso, e se non ti lavavi invece potrai cominciare a farlo, è un investimento facile che ti introdurrà al tema delle energie rinnovabili in sicurezza per il tuo portafogli, davvero è impossibile che ci perdi dei soldi, a meno che non ti metti a fare impianti separati tra bidè e doccia, ma sono sicuro che lo sguardo sbalordito dell'idraulico ti indirezzerà verso altre soluzioni.
#153
Attualità / Re: Negazionismo climatico
08 Luglio 2025, 17:15:42 PM
Perché ogni elemento è un punto di rottura e ogni trasformazione e trasferimento perdi energia, 10 pannelli da 1kw rendono meno che 1 pannello da 10kwh, o meglio renderanno la stessa energia ma a costi diversi. Idealmente vorresti una singola fonte di energia che produca il tuo intero fabbisogno, non una fonte di energia separata per ogni caricabatterie che hai in casa.
#154
Attualità / Re: Negazionismo climatico
08 Luglio 2025, 15:01:00 PM
Citazione di: Il_Dubbio il 08 Luglio 2025, 13:13:46 PM50x12=600 - 5000:600=8,3 anni...giusto il tempo di cambiare il pannello perchè vecchio e non ho messo le varie manutenzioni.

Capisci che non ne vale la pena...
I pannelli durano molto più di 8 anni, i miei che sono di vecchia generazione ne hanno già 17 e hanno calato il rendimento di picco da 4.5kwh a 3.2-3.5. La spesa per il fuori rete sono le batterie e incentivi che distorcono il mercato a parte, è una spesa con veramente pochi frutti se non la soddisfazione onanistica di essere per gli affari propri. Io sto cercando di sviluppare un sistema fuori rete ma non solare o eolico ma idroelettrico, con una turbina Pelton e un modesto flusso di acqua/salto si può fare parecchia energia a costi di manutenzione limitati, ed essendo l'acqua costante non sono necessarie batterie. La tua idea di avere minipannelli "wireless" per ogni elettrodestico non ha senso a livello termodinamico, ecco perché nessuno la propone.
#155
Attualità / Re: Negazionismo climatico
08 Luglio 2025, 10:04:17 AM
Citazione di: anthonyi il 07 Luglio 2025, 11:08:28 AMNon é completamente detto, l'amico Donald, infatti, ci sta dimostrando come si può innestare una profonda decrescita nell'economia USA raccontando Che serve a fare l'america grande, alla fine il vero ecologista risulterà proprio lui.  ;D
Beh, spersonalizzando le politiche americane da Trump si potrebbe dire che la sua reazione sia stata "da manuale", il ritorno del protezionismo economico e il successo recente di gruppi populisti-autoritaristici, non è esattamente quello che ci dovremmo aspettare quando la "terra" non garantisce più quei profitti così succosi che tenevano buoni e sazi tutti? Tu tralaltro che neghi che la distrubuzione diseguale del capitale sia un problema, ancora di più dovresti spiegare questa ondata di instabilità politica con questa motivazione, gli interessi scendono e i debiti aumentano, non importa che l'economia lo registri o meno, la demografia in picchiata parla chiaro.

La storia indica un "set" di conseguenze che sembrano costanti all'apparire di problemi come i nostri, non c'è da preoccuparsi troppo, le cose si risistemeranno come dici tu, una volta il Sahara era verde e rigoglioso, una "piccola era glaciale" ha colpito l'Europa, i romani vissero un periodo di riscaldamento, come si è aggiustata quelle volte lì lo sappiamo, ci siamo amazzati finchè le persone sono finite nel numero giusto al posto giusto, nel Sahara non c'è rimasto vivo nessuno per esempio e i migranti hanno affondato l'impero egiziano, la mano invisibile agisce in misteriose maniere ma alla fine conduce le persone ad un esistenza sostenibile, il prezzo da pagare per vivere questi eventi "redistributivi" in maniera passiva è tutto da scoprire quando si arriva alla cassa. "Ma io mi ero comprato la casa in montagna" disse un abitante del Sahara che pensava di sfangarla mettendosi in cima ad una duna di sabbia. 
#156
Attualità / Re: Negazionismo climatico
07 Luglio 2025, 09:24:57 AM
Su questa Anthonyi ha ragione, non è scritto da nessuna parte che il capitalismo o qualsiasi altro sistema economico sia requisito della "crescita infinita", non c'è motivo di credere che non funzioni altrettanto bene a crescita zero o negativa. Quello che non funziona bene a crescita negativa è la democrazia, o perlomeno non si vincono elezioni promettendola. Rimane evidente il fallimento di mercato che permette alle persone di comprarsi agevolmente oggetti che velocizzano la loro dipartita dal pianeta, se il mercato fosse efficiente nel contabilizzare i costi indotti da un jet privato anzichè esternalizzarli nel nulla, nessuno se ne potrebbe permettere uno. Altrettanto si può dire delle soluzioni che hanno provato ad integrare nel mercato queste esternalità come la compravendita di quote di co2, immediatamente diventato un inutile giochino per speculatori. Perciò la gravità della situazione è data dal fatto che la democrazia è irresponsiva alla vicenda ed incapace di virare verso il sacrificio, e allo stesso tempo il mercato coi suoi fallimenti poco aiuta a stringere le maglie del problema.
#157
Attualità / Re: Negazionismo climatico
06 Luglio 2025, 19:27:52 PM
Marco Rizzo parla con i suoi elettori nel linguaggio dei suoi elettori, perchè val la pena ricordare in un era dove alcuni sostengono tutte le iniziative sono strangolate dalle BIGlobby che l'evidenza al momento indica che i partiti politici sono ancora piuttosto responsivi nei confronti dell'elettorato, piuttosto tanto. Ergo, se e qualcuno fregasse qualcosa la politica risponderebbe, ma l'apatia del cittadino medio non conduce a politiche frizzanti.

Anthonyi, che cosa pensi che fosse quel limite di 1.5-2 gradi che la maggioranza dei climatologi considera il punto di non ritorno e che era diventato l'obbiettivo della conferenza di Parigi? Consideri il termine "punto di non ritorno" troppo o poco allarmistico? In ogni caso è il frutto di studi scientifici. Non esiste nessuno che sappia predire le conseguenze di eventi come la cessazione del corrente del golfo, il livello dei mari potrebbe salire o scendere di millimetri o di metri,perchè sono eventi estremamente caotici, di cui non abbiamo misurazioni empiriche nel passato, e che i nostri modelli riescono a contemplare solo in decima parte delle loro conseguenze. Una volta entrati in uno scenario dove è il riscaldamento climatico stesso a generare riscaldamento (feedback loop) e diminuire la co2 produce ancora più riscaldamento, ci troviamo su un autobus in discesa senza freni , e le varie idee dei passeggeri su quale sia il posto più sicuro dove sedersi, o se basti rinforzare i finestrini, se mettere la testa in mezzo alle gambe o tra le braccia, sono fondamentalmente irrilevanti.
#158
Attualità / Re: Negazionismo climatico
06 Luglio 2025, 15:38:06 PM
Ed infatti su documenti come l'IPCC persino gli aggettivi hanno dei controvalori numerici, ma essendo che è un documento letto dallo 0.000000000001% della popolazione, quel che importa è la valanga di divulgatori che lo rimasticano per il pubblico generale trasformando il dato in narrazione, perlomeno allo scopo del topic, perchè alcuni non ci credono? Perchè è una narrazione debole e mal impostata, aspettarsi che il pubblico capisca quali sono le conseguenze dello spostamento degli aereali di germinazione delle cerealicole ed estrapoli da tale minaccia un giudizio di rischio non ha portato a buoni risultati. Che fanno i negazionisti, se non sminuire i rischi che non capiscono? Salgono i livelli del mare = compro la casa in montagna, il terreno diventa infertile = zapperemo la Groenlandia, c'è il riscaldamento globale = pago meno la legna. Non si è capito proprio il livello di ramificazione e complessità del problema, si è fallito nel comunicare i rischi di questa vicenda, proprio per la pretesa di stare troppo aderenti alla scienza, anche i "non negazionisti" sottovalutano ampiamente le conseguenze.
#159
Attualità / Re: Negazionismo climatico
05 Luglio 2025, 23:11:39 PM
Ho partecipato ad alcuni seminari a riguardo e posso testimoniare che chi si incarica di fare divulgazione scientifica sul tema è a conoscenza (o dovrebbe esserlo) che usare un lessico poco allarmista provoca l'inazione, allo stesso tempo usare un lessico troppo allarmista produce lo stesso identico risultato (se tutto è perso perchè far qualcosa), perciò si ritrova a dover camminare un sottilissimo equilibrio retorico per risultare convincente verso l'azione. L'intera discussione se chiamarlo "cambiamento" o "riscaldamento" perlomeno a livello divulgativo era centrata esattamente su questo dilemma, il primo risulta eccessivamente deterministico come qualcosa in cui è difficile intervenire, il secondo suona molto come una corsa contro il tempo che genera un tale stress da indurre le persone a volerserlo scrollare di dosso. Ma questo sforzo per convincere, questo studio metodico del linguaggio, sebbene possa essere qualcosa a fin di bene, produce comunque argomentazioni molto sterili, seppur logicamente corrette non sono in grado diventare "virali" o "meme" perchè sono studiate a tavolino. Su internet la pretesa è quella di dare valore all'autenticità, questa maniera "burocratese" di porre il problema è francamente avvilente, gli unici che apparentemente ci mettono un pò di passione sono dei ragazzi con delle lattine di sugo nei musei, che a parer mio danneggiano la causa più di quanto la aiutino, per il resto non c'è capacità di contaminare la cultura, di religare persone verso un obbiettivo comune, ci dovrebbe essere una "chiamata alle armi" ma non ci proviamo neanche perchè sappiamo che nessuno risponderebbe, è così che è caduto anche l'impero romano.
#160
Attualità / Re: Negazionismo climatico
05 Luglio 2025, 15:23:24 PM
La curiosità di Jacopus forse è attratta dal fatto che il negazionismo climatico è una bugia dalle gambe veramente corte, solo su un echochamber di internet potrebbe sopravvivere dice Anthonyi. Non siamo a livello di terra piatta ma è veramente semplice verificare da soli i fondamentali del fenomeno, ma come dice Niko la gente crede ciò che gli fa comodo; e siccome le spese aumentano, ci ricorda Baylham, a nessuno fa comodo spendere di più, specialmente ai più poveri (quelli che le balle se le bevono) ma anche ai più ricchi (quelli che le balle le producono) di mezzo ci restano quelli come noi che non sanno cosa farci, la maggioranza.
#161
Citazione di: PhyroSphera il 05 Luglio 2025, 13:37:48 PMNelle Scritture in uso dai cristiani i Testamenti sono due, i Vangeli quattro, e ci sono pure le Lettere. In una di queste (1Giovanni 4, 12) è scritto:


"Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi."
[Versione: CEI]

"Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e il suo amore diventa perfetto in noi."
[Versione: Nuova Riveduta]

La religione e fede cristiane non fanno uso di idoli, tantomeno se a far da idolo è un uomo.
Dio-uomo non è uomo=Dio.



MAURO PASTORE
Se vuoi concordare con me che l'esaltazione di Gesù a Dio sia un invenzione teologica del 1-4 secolo dc, benvenuto nel club degli evemeristi, altrimenti dovrai riconoscere che la teologia cattolica indica che sono la stessa persona, in quale relazione tra di loro se uguale o trattino o parentesi, come diceva Don Gallo (e curiosamente, come dicono i fisici della quantistica) chi dice di averci capito tutto non ci ha capito niente. Giovanni poi, il più convinto a riguardo, che dica il contrario magari pagina dopo non sorprende visto la coerenza di quei testi, ma possibile che non sapesse di tutti gli incontri tete a tete che Dio ha avuto con l'uomo nell'antico testamento?  
#162
Attualità / Re: Negazionismo climatico
05 Luglio 2025, 10:58:05 AM
Distinguerei il complottardo generico dal negazionista climatico vero e proprio, per il primo e' solo un altra medaglietta da appuntarsi al petto attratta dal magnete dei propri problemi psichiatrici, il secondo ha diverse strade di cui la più comune la propaganda pagata dalle industrie petrolifere, che sono state le prime (anni 60) a studiare accuratamente il fenomeno e hanno impiegato ingenti mezzi per occultarlo. Siccome sparano sia da destra (Russia) che da sinistra (USA) tutto sommato mi sembra che la situazione non è così grave come ci si potrebbe aspettare al centro del fuoco incrociato. Più recentemente c'è anche la strada antiaccademica antintellettuale (cioè fascista) dei vari anarco capitalisti americani (Thiel etc) che investono grandi capitali per denigrare qualsiasi cosa esca da un università, climatologia compresa. Onestamente al momento ritengo più preoccupanti gli "apatici climatici" , che pur riconoscendo la scienza non riescono a saltare fuori dalla pentola dove la rana pian piano bolle..
#163
Come nessuno l'ha visto ? Ci sono quattro testamenti , anche qualcuno di più, che testimoniano che è stato visto, gli han pure messo le dita nel costato ... Più corretto dire che non si è più fatto vedere, ma tutta la religione cristiana è imperniata sul fatto che qualcuno l'ha visto, ci ha parlato, ci è uscito a cena, si è fatto uomo... è il Dio dei teologi che nessuno ha mai visto, ma quello sarà un problema loro. Non c'è nessuno bisogno di tacere a riguardo.
#164
Attualità / Re: "Effetto san Matteo"
03 Luglio 2025, 09:26:34 AM
Anthonyi potrebbe aver ragione, ammetto di non essere mai andato a leggere gli studi in questione ma solo articoli che li citavano e potrei ricordarmi male o aver letto brutti riassunti, nutro una certa "incertezza epistemologica" riguardo gli studi che si basano sull'autoreport dei propri stati interiori quindi non ci perdo troppo tempo, allo stesso tempo "effetto nullo" non saprei cosa significhi in questo contesto. Nel senso che se aumentare il mio reddito contiene la promessa di migliorare il mio benessere psicologico, nel momento in cui invece ricevo un "effetto nullo" sulla mia felicità, non è esattamente un risultato neutro, perlomeno in riferimento alle aspettative. Suppongo sul lato economico abbia a che fare con il valore marginale, sul lato psicologico potrebbe riferirsi al proverbiale effetto asino-carota, continuare ad accumulare ricchezze e non raggiungere mai la carota della felicità deve provocare una certa frustrazione? Sto facendo quel che non andrebbe fatto, speculare su studi che non ho letto, ma il nocciolo del problema risiede nell'origine della felicità, se essa è endogena o esogena, la cultura occidentale moderna tende a enfatizzare l'idea che la felicità sia esogena, questo il problema collegato all'utilità marginale. La prima auto che compro potrebbe aiutarmi ad avere un lavoro o a trovare degli amici, la seconda auto che compro non cambia nulla a riguardo, la prima macchina soddisfa un mio bisogno endogeno, contribuire alla società o avere una vita sociale, la seconda nasce dalla errata premessa che fosse l'auto stessa ad essere il motivo per cui sono felice, e fallisce nel riprodurre gli stessi risultati della prima.
#165
Attualità / Re: "Effetto san Matteo"
02 Luglio 2025, 11:01:06 AM
La monarchia è stato il sistema di governo di maggior successo nella storia dell'umanità, l'ereditarietà del potere tiene a bada l'invidia, con la caduta delle monarchie il potere diventa più contendibile e l'invidia diventa un valido strumento per avanzare nella società. Ma anche nelle monarchie era necessario dare la colpa a qualcuno e quale miglior candidato delle classi mercantili, le uniche che avevano una ricchezza facilmente misurabile e la capacità di generarla in maniera non ereditaria, Gesù si inserisce senza elementi di rottura in questa tradizione ribaltando i tavoli dei mercanti mica quelli dei romani, il suo popolo subirà per secoli le conseguenze dell'essere troppo vicino ai soldi. Ci sono studi che descrivono come anche nel mondo animale vi sono forme di regolazione della diseguaglianza, un ratto grosso e un ratto piccolo fanno la lotta per un pò, il ratto grosso vince continuamente finchè il ratto piccolo si stufa di giocare per perdere, a quel punto il ratto grosso perde "volontariamente" per incoraggiorare il ratto piccolo a giocare ancora, il fair play nei ratti è un interessate spunto sull'origine della morale. Sono anche segnalate molte tribù aborigerene dove il miglior cacciatore anzichè essere premiato viene deriso, si ipotizza che serva a prevenire che il bravo cacciatore alla fine chieda una fetta di zebra più grande degli altri, si sacrifica un pò di efficienza nella caccia per salvaguardare la coesione nel gruppo, io l'ho visto accadere anche negli "spogliatoi tribali" di calcio. Altri studi suggeriscono che la relazione tra il denaro e la felicità comincia a diventare inversamente proporzionale oltre ad una certa soglia di reddito (se ricordo bene 70mila?) personalmente mi rallegro di aver ancora tanto da guadagnare prima di cominciare a sentirmi triste, ma sarebbe sicuramente un argomento interessante per aumentare le tasse ai ricchi, per il loro bene e per evitare che finiscano in depressione. Quando si è pieni di soldi le persone intorno smettono di vedere l'uomo e cominciano a vedere un portafoglio deambulante, si diventa un opportunità per gli altri di arricchirsi, si rimane soli in mezzo a tanta gente, probabilmente non un grosso problema per chi era già sociopatico di suo. Alla Tv passava sempre quel film con il ragazzino biondo straricco che cercava di farsi degli amici poveri ma rimaneva sempre solo, un messaggio controtendenza visto che era un film americano, servirebbero altri romanzi e film sulla tristezza di essere ricchi, purtroppo i ricchi sono soli anche nei film, con l'eccezione di Batman sono quasi tutti cattivi e nessuno vuole empatizzare con loro neanche per finta, fortuna che Bezos ha fatto un cortometraggio a Venezia!