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Messaggi - myfriend

#151
Citazione di: bobmax il 01 Dicembre 2019, 12:22:33 PM
Citazione di: myfriend
E' vero che TUTTO è UNO.
Ma ognuno ha un proprio grado di consapevolezza o inconsapevolezza rispetto a questo fatto.

La vedi la contraddizione?
Guarda che tutto è UNO.
Ma se vai nella savana a piedi e incontri un leone, quello ti MANGIA.
Perchè, anche se tutto è UNO, lui non ne è consapevole.
Tu puoi raccontargli quello che vuoi.
Lui ti mangia lo stesso.
#152
Citazione di: bobmax il 01 Dicembre 2019, 10:16:56 AM
Ma il Gesù storico non ha nessuna importanza!
Può pure non essere mai esistito, non cambia nulla.

È il messaggio che conta, non il messaggero.

E il messaggio ha valore solo dentro di noi, nella profondità del nostro essere.

D'altronde l'esistenza è comunicazione.
Pura comunicazione, che prescinde dai poli che paiono comunicare.

Perché questi poli non esistono!
Non vi è infatti nessuna effettiva separazione.

Anche se ciò può risultare paradossale. Non vi è nessuno che comunichi, vi è solo Comunicazione!

Che poi altro non è che l'Esistenza che diventa consapevole della propria Trascendenza, dell'Uno.

Sono perfettamente d'accordo sul fatto dell'UNO.
Non è vero, però, quando dici: "Non vi è nessuno che comunichi, vi è solo Comunicazione".

Questo non è vero.
L'UNO si manifesta in noi.
Ma ciascuno di noi ha un diverso grado di CONSAPEVOLEZZA di questo fatto.
E, dal proprio grado di CONSAPEVOLEZZA, comunica.

C'è Paolo che dice una cosa. C'è Giovanni che dice un'altra cosa. E c'è Nietzsche che dice un'altra cosa ancora.
La loro Comunicazione parte e origina dal loro grado di CONSAPEVOLEZZA.
Una CONSAPEVOLEZZA assai mediocre.... mi viene da dire.

E' questo il concetto che ti sfugge.
E' vero che TUTTO è UNO.
Ma ognuno ha un proprio grado di consapevolezza o inconsapevolezza rispetto a questo fatto. Ed è da questo grado di consapevolezza o inconsapevolezza che scaturisce la Comunicazione. E scaturiscono le idee piuttosto bizzarre sia di Paolo, che di Giovanni che di Nietzsche.
#153
@Inverno

I tuoi assunti sul "Gesù storico" sono completamente infondati per il semplice fatto su Gesù gli storici possono andare d'accordo su due o tre punti al massimo (è esistito\è morto\era celibe) e niente è storicamente chiaro riguardo a ciò che egli credesse, anche se desumendo dal contesto, pare improbabile la tua versione.

La mia versone sostiene che il Gesù storico non parlò mai della "salvezza" come evento universale.
E la prova si trova proprio nei testi.

Infatti, dai vangeli, emerge che Gesù avrebbe parlato della "salvezza" come evento universale e, DOPO LA RESURREZIONE, avrebbe invitato i suoi discepoli a predicare la salvezza a tutte le genti.
Vediamo cosa avrebbe detto Gesù ai suoi discepoli dopo la resurrezione:

Matteo cap.28
18 E Gesù, avvicinatosi, disse loro: «Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra. 19 Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, 20 insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».

Marco cap.16
15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato.».
20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

Addirittura, in Marco, si sostiene che i discepoli partirono e, seguendo le parole di Gesù, predicarono dappertutto proprio perchè così Gesù risorto aveva detto loro di fare.

Luca cap.24
Allora aprì loro la mente all'intelligenza delle Scritture e disse: 46 «Così sta scritto: il Cristo dovrà patire e risuscitare dai morti il terzo giorno 47 e nel suo nome saranno predicati a tutte le genti la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. 49 E io manderò su di voi quello che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall'alto».

Ora la questione è: se davvero Gesù avesse detto queste cose dopo la resurrezione, come mai da tutti gli altri documenti in nostro possesso emerge chiaramente che gli apostoli sono disorientati e non sanno che pesci pigliare?
E, soprattutto, se il Gesù storico avesse chiaramente parlato della salvezza universale e delle regole per ottenere la salvezza - come traspare dai vangeli - come mai si rese necessario fare il concilio del 50dc per sanare le divergenze?
E, soprattutto, perchè nei documenti del N.T. non si fa MAI riferimento alle parole di Gesù per sanare queste divergenze?

Il caso eclatante è quello di Pietro e del pagano Cornelio. Cornelio era un centurione romano - un pagano - che voleva essere battezzato.
Negli Atti degli apostoli Pietro appare riluttante. Anzi, inizialmente afferma: «Voi sapete che non è lecito per un Giudeo unirsi o incontrarsi con persone di altra razza; ma Dio mi ha mostrato che non si deve dire profano o immondo nessun uomo. [29]Per questo sono venuto senza esitare quando mi avete mandato a chiamare. Vorrei dunque chiedere: per quale ragione mi avete fatto venire?».

E' strano! Pietro non dice: "Ok, fratello...nessun problema. Gesù, dopo la resurrezione, ci ha detto di andare da tutte le genti e, quindi, tu mi hai chiamato ed eccomi qui pronto a battezzarti senza nessun problema"...Ma come? Dai vangeli emerge chiaramente che Gesù, dopo la resurrezione, avrebbe detto di andare da tutte le genti. Come mai, allora, Pietro e titubante e riceve SOLO da una "visione" l'ordine di andare dai pagani?
Forse Pietro aveva la testa dura e si era dimenticato delle parole di Gesù dette dopo la resurrezione? E Gesù è dovuto tornare in una "visione" per ricordargliele?

Ma non solo. Sempre secondo gli Atti, quando i cristiani di Gerusalemme vengono a sapere che Pietro era entrato in casa di un pagano e lo aveva battezzato, insorgono scandalizzati: [1]Gli apostoli e i fratelli che stavano nella Giudea vennero a sapere che anche i pagani avevano accolto la parola di Dio. [2]E quando Pietro salì a Gerusalemme, i circoncisi lo rimproveravano dicendo: [3]«Sei entrato in casa di uomini non circoncisi e hai mangiato insieme con loro!».

Addirittura! Quelli di Gerusalemme insorgono! Sei andato da un pagano!
Ma come? Anche quelli di Gerusalemme si sono dimenticati delle parole di Gesù dette dopo la resurrezione e che i vangeli riportano in modo particolareggiato?
E quando Pietro gli risponde non dice: "Ma come, fratelli, non ricordate le parole che Gesù ci ha detto dopo la resurrezione?"...ma dice "Ho avuto una visione".

Ma non solo.
Quando negli Atti degli apostoli si fa il resoconto del risultato del Concilio del 50dc viene detto questo (Atti ca.15):
«Gli apostoli e gli anziani ai fratelli di Antiochia, di Siria e di Cilicia che provengono dai pagani. Abbiamo saputo che alcuni da parte nostra, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con i loro discorsi sconvolgendo i vostri animi. Abbiamo perciò deciso tutti d'accordo di eleggere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Barnaba e Paolo, uomini che hanno votato la loro vita al nome del nostro Signore Gesù Cristo. Abbiamo mandato dunque Giuda e Sila, che vi riferiranno anch'essi queste stesse cose a voce. Abbiamo deciso, lo Spirito Santo e noi, di non imporvi nessun altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: astenervi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalla impudicizia. Farete quindi cosa buona a guardarvi da queste cose. State bene.»


Nei documenti che gli stessi cristiani hanno scritto, NON SI DICE MAI: "Vi diamo queste indicazioni perchè le parole di Gesù sono state a, b, c e d".
Eppure dai vangeli traspare chiaramente quali sarebbero state le parole di Gesù rispetto a questi problemi. Addirittura, in Matteo, Gesù AVREBBE affermato che nemmeno uno iota della Legge può essere disatteso...e chi insegna a non rispettare ogni minimo precetto della Legge sarà minimo nel Regno.

In sostanza...gli stessi documenti scritti dai cristiani (e quindi non da fonti "nemiche") attestano che ci fu grande confusione rispetto alla conversione dei pagani. Non si sapeva se i pagani dovessero essere convertiti oppure no. Non si sapeva se i pagani dovessero seguire tutti i precetti della Legge oppure no. Non si sapeva se gli stessi giudei convertiti dovessero continuare a seguire la Legge oppure no.
Inoltre, in nessun documento scritto dai cristiani, per dirimere queste questioni, si fa MAI riferimento alle parole che Gesù AVEVA o AVREBBE detto.
Eppure dai vangeli traspare in modo chiaro che Gesù AVREBBE parlato chiaramente di tutte queste cose.

Cosa ne ricaviamo?
Che le parole messe in bocca a Gesù dagli evangelisti non furono le parole vere del Gesù storico. Se infatti Gesù avesse davvero detto quello che c'è scritto nei vangeli non ci sarebbero potuti essere i dubbi e i contrasti che emergono dagli altri documenti (caso eclatante è la diatriba tra Paolo e Pietro ad Antiochia riportata dallo stesso Paolo nella lettera ai Galati).

Quindi anche qui abbiamo una prova storica che le parole di Gesù riportate nei vangeli non furono le vere parole del Gesù storico (il Gesù storico non ha mai detto quelle cose)...ma erano le idee teologiche degli evangelisti che hanno messo le loro idee in bocca a Gesù. Ed è evidente che queste idee nacquero DOPO la morte di Gesù e non avevano NULLA a che fare con ciò che Gesù aveva davvero detto. E su queste idee c'erano visioni contrastanti e queste idee furono oggetto di scontri teologici.
#154
La teologia di Paolo e la teologia di Giovanni sono due teologie diversissime.
Questa è l'ennesima prova che i cosiddetti "testi sacri" sono stati scritti da uomini che, a partire dalle vicende del Gesù storico, hanno costruito delle visioni teologiche che, col Gesù storico, non c'entrano nulla.

Inoltre, nel vangelo di Giovanni (che non fu scritto dal discepolo Giovanni...ma da uno pseudo-Giovanni ignoto e sconosciuto), abbiamo la prova storica che le parole di Gesù riportate nei vangeli NON SONO le parole effettivamente dette dal Gesù storico, ma sono le idee teologiche degli evangelisti che hanno messo le loro idee in bocca a Gesù.
La prova storica consiste proprio nelle differenze abissali che troviamo nel Gesù dei vangeli sinottici e nel Gesù di Giovanni. Non può, evidentemente, essere la stessa persona.
Ad esempio: può essere lo stesso Gesù quello dei vangeli sinottici che "nasconde" il fatto di essere il Messia e - dopo i miracoli - impone ai miracolati di "non dire niente a nessuno" e quello dello pseudo-Giovanni in cui, invece, Gesù compie i miracoli pubblicamente, in stile hollywoodiano?
Evidentemente no.
I differenti modi di essere di Gesù che traspaiono dai vangeli non sono il Gesù storico. Ma sono le idee degli evangelisti che hanno messo le loro idee in bocca a Gesù.
Quindi, ad esempio, la famosa frase "Io sono la via, la resurrezione, la vita" che troviamo nello pseudo-Giovanni è una frase detta dal Gesù storico? No. Era una idea dello pseudo-Giovanni e che lo pseudo-Giovanni ha messo in bocca a Gesù.
Perchè questo?
Perchè un contro è dire: Io, Peppino, ho avuto questa splendida idea. Altra cosa è che io, Peppino, scrivo un vangelo e metto questa idea in bocca a Gesù e la faccio dire da Gesù.
Questo è l'inganno.

L'inganno è evidentissimo se mettiamo a confronto la teologia di Paolo con la teologia dello pseudo-Giovanni.

In particolare, la teologia di Paolo è una teologia orizzontale...dove l'asse orizzontale rappresenta la "storia del mondo" e i vari momenti della storia del mondo.
Nella storia del mondo di Paolo, le persone muoiono e finiscono in un limbo in attesa della risurrezione, poi arriva Gesù (prima volta), poi Gesù muore, poi Gesù risorge, poi ritorna Gesù (secondo avvento...e secondo Paolo il ritorno era imminente...imminente 2000mila anni fa)...solo a questo punto c'è la risurrezione dei morti, il giudizio, e l'instaurazione del Regno (e l'inferno per i peccatori).

La teologia di Giovanni, invece, è una teologia verticale....dove l'asse verticale rappresenta la "storia personale di ciascuno".
Noi nasciamo, poi moriamo...se abbiamo avuto fede in Gesù, dopo la morte "risorgiamo spiritualmente" in paradiso (passiamo dalla morte alla vita)...altrimenti andiamo all'inferno. Alla fine dei tempi (collocata in un futuro indefinito) ci sarà la risurrezione dei corpi col giudizio finale (quella prevista da Paolo).

La teologia di Giovanni, quindi, prevede un "doppio" giudizio...il primo dopo la morte e il secondo alla fine dei tempi.
Mentre Paolo prevedeva un giudizio unico al momento del ritorno di Gesù....che considerava imminente.
Paolo, inoltre, prevedeva che la resurrezione sarebbe avvenuta per tutti nel secondo avvento di Gesù. Nella visione di Paolo, la resurrezione dei corpi era propedeutica al Giudizio finale che sarebbe avvenuto una volta sola e per tutti nel momento del ritorno di Gesù. Paolo non prevedeva una resurrezione spirituale dopo la morte (come invece prevedeva Giovanni).

In sostanza....la teologia di Giovanni crea una anticipazione dopo la morte di tutto ciò che Paolo aveva previsto sarebbe successo col secondo avvento di Gesù.
Ed è evidente il perchè. La promessa di Paolo del ritorno imminente di Gesù si era rivelata una BUFALA COLOSSALE. E bisognava correre ai ripari...perchè la gente ormai aveva capito l'inganno e tutto il castello stava crollando miseramente.
Per continuare a propagandare la menzogna, quindi, Giovanni crea una teologia in cui anticipa il giudizio finale previsto da Paolo e lo colloca al momento della morte di ciascuno...e il giudizio finale previsto da Paolo al momento del secondo avvento di Gesù (che Paolo prevedeva essere imminente) Giovanni lo sposta in una imprecisata e indefinita "fine dei tempi" futura.

Ma come è possibile questo radicale cambio di teologia tra Paolo e Giovanni?
E' possibile...eccome se è possibile. Ed è possibile perchè le lettere di Paolo sono state scritte tra il 50dc e il 60dc.
Il vangelo di Giovanni, invece, è stato scritto intorno al 100dc quando era ormai del tutto evidente che la teologia - quella di Paolo - basata tutta sull'imminente ritorno di Gesù si era rivelata una BUFALA. Paolo era morto da ormai 40anni...e il ritorno imminente di Gesù non si era ancora visto.
Nacque quindi l'esigenza di fare un restyling alla teologia di Paolo...di rivederla e correggerla perchè era ormai considerata una BUFALA già allora.

Inoltre, il vangelo dello pseudo-Giovanni recepisce le idee gnostiche che già si stavano diffondendo tra il I e il II secolo.
In particolare recepisce l'idea centrale della teologia dello gnosticismo: questo mondo, il mondo materiale, è un luogo di peccato...noi siamo esseri venuti dal Cielo e la nostra vera casa è il Cielo...ed è lì che dobbiamo tornare ("Il mio regno non è di questo mondo"...l'idea del "paradiso nei cieli" al quale si accede dopo la morte).
Ed è proprio da questa idea dello gnosticismo che derivano le parole che lo pseudo-Giovanni ha messo in bocca a Gesù nel suo vangelo.
Questo è un concetto teologico del tutto estraneo a Paolo. Nella teologia di Paolo, infatti, il "Regno" è una realtà che irrompeva nella Storia e avrebbe trasfigurato la Terra. Con l'avvento del Regno, secondo Paolo, si sarebbero creati "cieli nuovi e terra nuova"...cioè sarebbe nata una nuova Realtà. E la resurrezione dei corpi era propedeutica all'instaurazione di questa nuova Realtà....che sarebbe nata a seguito della distruzione di questo mondo (concetto poi ripreso nei vangeli sinottici con la "fine imminente dei tempi e la distruzione del mondo"...profezia che gli evangelisti sinottici hanno messo in bocca a Gesù ma che, evidentemente, il vero Gesù storico NON HA MAI DETTO).

E, allora, si ripropone la domanda: chi era davvero il Gesù storico? Cosa voleva fare? E cosa ha detto veramente?
Di certo NON E' quello che traspare dai vangeli. E NON HA MAI DETTO quello che traspare dai vangeli. Perchè il Gesù che traspare dai vangeli (e dalle lettere di Paolo e degli altri) sono le idee teologiche degli evangelisti e che gli evangelisti hanno messo in bocca a Gesù. NON E' il Gesù storico.
Tra l'altro, nel Nuovo Testamento, esistono molti FALSI. Le FALSE lettere di Paolo...le FALSE lettere di Pietro.
Il nuovo testamento è pieno di FALSI....cioè di lettere di perfetti sconosciuti (Peppino) che hanno scritto lettere facendosi passare per Paolo, Pietro, Giacomo e Giovanni.
Perchè un conto è dire: Io Peppino (perfetto sconosciuto) vi dico questa nuova presunta verità....altra cosa è che Peppino annunci le sue presunte verità scrivendo una lettera di Pietro o di Giacomo. Cioè un FALSO.
#155
La materia è lo "spirituale" nell'atto del suo manifestarsi istante-per-istante. La materia si produce - istante-per-istante - come EFFETTO dell'atto del manifestarsi - istante-per-istante - della Coscienza cosmica.
#156
Citazione di: Kephas il 30 Novembre 2019, 13:51:47 PM
Possiamo dire però che la materia si evolve sempre verso lo spirituale?

La più bella espressione la troviamo nella mistica islamica, nel cosiddetto Sufismo, nei seguenti versi del famoso mistico persiano Dschelal ed Din Rumi (1207-1273)

Morìì come pietra e divenni pianta.
Morìì come pianta e divenni animale.
Morìì come animale: ecco divenni uomo.
perchè allora temere la morte? divenni mai peggiore o inferiore, morendo?
Una volta morrò come uomo e diverrò un essere fatto di luce, un angelo del sogno.
La mia strada continua; tutto, all'infuori di Dio, scompare.
Io divento ciò che nessuno ha visto o udito.
Divento stella sopra tutte le stelle
e splendo sopra nascita e morte.

Bè...il concetto è che il dualismo tra "materia" e "spirituale" non esiste. Poichè la materia altro non è che un modo di essere dello "spirituale"....o, se preferisci, una "forma transitoria" che assume lo "spirituale".
La materia è lo "spirituale" nell'atto del suo manifestarsi. La materia si produce come EFFETTO dell'atto del manifestarsi della Coscienza cosmica.

Abbiamo due aspetti, però: l'evoluzione dell'universo e della vita in generale sul nostro pianeta...e poi abbiamo l'evoluzione di noi come singoli individui.

Per quanto riguarda l'evoluzione dell'universo e della vita in generale, la Coscienza cosmica si manifesta (cioè manifesta le sue qualità) e, questo atto del manifestarsi istante-per-istante, determina - prende forma in - quello che noi chiamiamo processo evolutivo. E le "forme" che noi osserviamo nel processo evolutivo altro non sono che qualità o caratteristiche della Coscienza cosmica che si manifestano: abbiamo, quindi, la Galassia, poi il Sistema solare, poi la Terra, poi le piante, poi i pesci, poi i rettili, poi i mammiferi, poi l'homo sapiens e poi quello che verrà dopo l'homo sapiens.

Per quanto riguarda noi singoli individui, noi manifestiamo specifiche qualità della Coscienza cosmica. Noi "nasciamo", "cresciamo" e "moriamo" proprio per manifestare queste qualità. Noi siamo una particolare "vibrazione" della Coscienza cosmica...in noi c'è già tutto quello che siamo (esattamente come in un seme c'è già tutta la pianta che verrà) e la nostra "vita" (nascita, crescita, morte) è proprio il dispiegarsi o il manifestarsi delle "qualità" che noi siamo e rappresentiamo e che non cesseremo mai di essere..... perchè "le qualità che noi siamo e rappresentiamo" sono indipendenti e antecedenti e susseguenti la "forma transitoria" che assumiamo col nostro corpo materiale.
Assumiamo un corpo materiale come EFFETTO del manifestarsi delle qualità che noi siamo. Ma le qualità che noi siamo esistono da sempre ed esisteranno per sempre, perchè noi siamo Coscienza cosmica...e la Coscienza cosmica semplicemente E', indipendentemente e al di là dello spazio-tempo.

La Realtà....quella che noi chiamiamo Realtà (cioè l'universo materiale e lo spazio-tempo) è il "teatro" in cui si manifestano (tramite l'assunzione di una "forma transitoria") le qualità o caratteristiche della Coscienza cosmica. Ma la Coscienza cosmica ESISTE indipendentemente dallo spazio-tempo. Semplicemente la Coscienza cosmica si manifesta istante-per-istante...e l'atto del manifestarsi determina - istante-per-istante - lo spazio-tempo e le varie "forme" che noi osserviamo nello spazio-tempo (cioè il "teatro" dell'Universo).
#157
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
30 Novembre 2019, 11:36:14 AM
@Phil

Lo "svanire" e il "crearsi" della materia dal vuoto non vanno intesi in senso letterale. Perchè, come hai giustamente sottolineato tu, nell'universo nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto cambia forma.
Il diventare materiale (il "crearsi") e il diventare immateriale (lo "svanire") sono due diversi modi di essere (o forme) della stessa "cosa"....che continua ad esistere in forme diverse. E ciò che esiste è solo questo vuoto (o campo) dal quale la materia "emerge".

La materia altro non è che un "modo di essere" (o "forma") di questo campo. Cioè un modo in cui questo campo si manifesta...passando da una "forma" o "stato" immateriale a una "forma" o "stato" materiale.
Immateriale e materiale sono due modi di essere (o forme) della stessa cosa.

Nulla si crea e nulla svanisce. E' la stessa cosa che si manifesta in modi diversi e assume forme diverse.
#158
Citazione di: viator il 29 Novembre 2019, 22:34:29 PM
Salve Ipazia. Citandoti : "Ciò che non ammetto è il condimento supponente dell'ariafrittologo.......................".
Appunto. Credo di capirti perfettamente. L'ariafrittologo possiede modi nè persuasivi nè diplomatici. In particolare credo NON AMMETTA l'esclusione aprioristica di una prospettiva metafisica dalla visione del mondo dei suoi interlocutori.
Certo, gli nuoce continuare a citare il concetto di "coscienza cosmica" senza mai darsi la pena di definire (compito peraltro arduo) cosa mai la "coscienza" in sè possa essere. Già chiamandola "consapevolezza condivisa" un piccolo passo si sarebbe potuto fare.
Saluti a entrambi.
La Coscienza cosmica (l'UNO) è l'entità immateriale, intelligente e autoconsapevole, che si manifesta (assume "forma") nella materia.
Cioè, la materia è una "forma" dell'UNO...la materia è la "forma" attraverso la quale la Coscienza cosmica si manifesta.
E cosa manifesta? Manifesta le sue "qualità" o caratteristiche: intelligenza, compassione, libero arbitrio...ma anche violenza, aggressività, sopraffazione, potenza.

Ogni cosa che noi "osserviamo" in natura - e ovviamente anche noi stessi - sono "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che escono dal loro stato potenziale (o immateriale) e si manifestano.
Tutto ciò che noi osserviamo in natura (Soli, Galassie, piante, sassi, animali, homo) sono specifiche qualità o caratteristiche della Coscienza cosmica che si manifestano. E si manifestano come "forma" (o materia).
La materia altro non è che la manifestazione della "qualità" o "caratteristiche" della Coscienza cosmica che escono dal loro stato di "qualità potenziali". La "forma" (o materia) altro non è che il manifestarsi di queste "qualità" o "caratteristiche".

Per usare una frase ad effetto - o una metafora - si potrebbe dire: la Coscienza cosmica è la Mente di Dio e la materia sono i pensieri di Dio (cioè il modo attraverso il quale la Mente si manifesta istante-per-istante). Non esiste dualismo tra Coscienza cosmica e materia. Poichè la materia è la "forma" che assume la Coscienza cosmica ed è, essa stessa (cioè la materia), Coscienza cosmica (cioè un particolare "modo di essere" della Coscienza cosmica). Cioè la Coscienza cosmica esiste sia nel suo modo di essere IMMATERIALE, che nel suo modo di essere MATERIALE. Immateriale e materiale sono modi di "essere" diversi della stessa Coscienza cosmica...o sono "forme" (o manifestazioni) diverse della stessa Coscienza cosmica.
#159
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
30 Novembre 2019, 10:44:53 AM
Citazione di: baylham il 29 Novembre 2019, 23:57:20 PM
Citazione di: myfriend il 29 Novembre 2019, 20:50:27 PM
La scienza, nello studiare come è fatta la materia, ha dimostrato che se tu prendi una molecola e la apri, dentro trovi l'atomo. Se tu apri l'atomo dentro trovi le particelle sub-atomiche. Se tu apri una particelle sub-atomica dentro trovi NIENTE. Cioè alla base della materia c'è il NIENTE.
Il percorso scientifico del novecento nel mondo sub-atomico ha mostrato che il concetto di massa come propietà intrinseca della materia non esiste più.

In pratica, la massa non esiste: essa SCATURISCE (cioè appare) come effetto dell'energia delle interazioni che coinvolgono particelle elementari che per loro natura ne sono prive (vedi bosone di Higgs e campo di Higgs). I fisici hanno continuato a dividere, a spaccare, ad aprire i mattoncini primordiali della materia e, alla fine, hanno trovato un "campo immateriale". La materia è intrinsecamente costituita da un'entità immateriale e scaturisce (emerge o appare) da questa entità immateriale.


Questa "entità immateriale" che è alla base della materia e dai cui la materia scaturisce (o emerge, o appare) è il Campo Unificato teorizzato da Einstein.
Cioè alla base della materia esiste un Campo IMMATERIALE dal quale scaturisce la materia, cioè la massa.
Questo è l'UNO e non è affatto una semplice ipotesi.
Certo...non lo possiamo MISURARE o RILEVARE...perchè essendo IMMATERIALE non esiste strumento che lo possa RILEVARE o MISURARE.
Ma questo Campo Unificato IMMATERIALE che è in tutto l'Universo...è il TUTTO - o l'UNO - dal quale scaturisce o emerge o appare la materia.
Questo dice la Scienza. Ed esistono numerose conferme sperimentali di questo fatto.

Il fatto che tu dica "non è vero" è una tua opinione che nasce dal NON conoscere le conclusioni OGGETTIVE alle quali è giunta la scienza.

La mia ipotesi è diversa: mi sembra ovvio che sotto determinate soglie gli strumenti di indagine non siano in grado di rilevare alcuna differenza della materia, perciò non trovano nulla.

Che poi dall'Uno ( o Tutto) possa scaturire o emergere la materia, e quindi si abbia l'Uno (o Tutto) e la materia, la cui somma a rigore fa due, mi appare logicamente inconsistente.
L'Uno (o Tutto) è lo "stato" o la "forma" antecedente la materia.
Non abbiamo l'UNO + materia = 2.
Abbiamo l'UNO che si manifesta nella materia...che assume una "forma" nella materia. Cioè la materia è una particolare "forma" che assume l'UNO.

Lo stesso concetto lo abbiamo nell'energia.
L'energia cinetica dell'acqua che cade da una cascata fa muovere le turbine e si trasforma in energia elettrica.
Non abbiamo energia cinetica+energia elettrica=2 energie.
Ma abbiamo la stessa energia che cambia forma....passa da una forma ad un'altra. La quantità totale di energia, infatti, è sempre la stessa. Solo che è passata da una forma ad un'altra (poichè l'energia non si crea e non si distrugge, ma cambia forma).

L'effetto Casimir ha dimostrato che le particelle "appaiono" o "emergono" dal vuoto e poi scompaiono (annichiliscono e "ritornano" nel vuoto). Vale per i fotoni (la luce emerge dal vuoto e poi scompare)...e vale per elettroni e positroni (materia e antimateria, che emergono dal vuoto e poi annichiliscono e "ritornano nel vuoto").
L'effetto Casimir dimostra che la materia emerge dal "vuoto quantistico"....cioè da un "campo IMMATERIALE" che permea tutto l'universo.

Questo "campo IMMATERIALE" è l'UNO. Perchè questo "campo IMMATERIALE" è lo sfondo dal quale emerge la materia.
E la materia è la "forma" attraverso la quale l'UNO si manifesta.
Non abbiamo l'UNO+materia=2.
Ma abbiamo l'UNO che passa da una forma ad un'altra. Cioè, l'UNO esiste nella sua forma IMMATERIALE ed esiste, anche, nella sua "forma" MATERIALE. Sono due "stati", o "forme", diverse dell'UNO. Ma ciò che esiste è sempre e solo l'UNO, che esiste in "forme" diverse.


http://www.lescienze.it/news/2013/02/16/news/luce_vuoto_quantistico_particelle_virtuali_fotoni_effetto_casimir_dinamico-1511221/

ENERGIA DEL VUOTO
Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che non è possibile misurare contemporaneamente posizione e velocità di una particella con precisione assoluta, lo stesso vale per energia e tempo.
Da questo principio consegue che nel vuoto è possibile la creazione di un bosone virtuale (ad esempio un fotone) pur che esso venga riassorbito dal vuoto dopo un brevissimo intervallo di tempo. Oppure è possibile la creazione di due fermioni virtuali (sempre nella composizione particella-antiparticella...ad esempio elettrone-positrone) purchè questi annichilino in un piccolo intervallo di tempo.
Effetto Casimir.

https://doc.studenti.it/tesina/fisica/fluttuazioni-quantistiche-vuoto.html

Il vuoto quantistico è la sorgente di incredibili fenomeni, dalle conseguenze inaspettate. Per esempio, una conseguenza del principio di indeterminazione di Heisenberg è che il grado di indeterminazione esistente tra energia e tempo fa sì che delle particelle, ad esempio una coppia elettrone-positrone, o un fotone, al più piccolo livello esistente, che è il livello della scala di Planck (10^-35 m) emergano dal vuoto per svanire nuovamente, a meno che non vengano catturate da altri sistemi e quindi accrescano il nostro universo di nuove particelle ed energia, come può avvenire nel caso dei cluster d'acqua.
Nel nostro universo, le particelle si creano e svaniscono contemporaneamente.

https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/le-meraviglie-del-vuoto-quantistico
#160
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
30 Novembre 2019, 10:26:15 AM
Citazione di: Phil il 29 Novembre 2019, 23:09:30 PM
Citazione di: myfriend il 29 Novembre 2019, 20:50:27 PM
questo Campo Unificato IMMATERIALE che è in tutto l'Universo...è il TUTTO - o l'UNO - dal quale scaturisce o emerge o appare la materia.
Questo dice la Scienza. Ed esistono numerose conferme sperimentali di questo fatto.
Incuriosito da un eventuale approfondimento su come l'immateriale producesse il materiale, ho consultato Wikipedia dove, stando a questa introduzione sul tema, pare che si tratti di teorie scientifiche non sperimentate né verificate, quindi non esattamente "oggettive", ma perlopiù teoriche e ancora molto problematiche. Dunque finora, almeno stando a Wikipedia, sono teorie pertinenti ad uno scientifico «così è se vi pare» (come simbolicamente rappresentato dal cambio di prospettiva di Hawking). Tuttavia non è da escludere che si tratti semplicemente di una wiki-pagina non aggiornata.
Non confondiamo, per cortesia, la "teoria del tutto" con la comprensione della essenza della materia.

La "teoria del tutto" è un tentativo di creare un'unica teoria che metta insieme la meccanica quantisitca con la fisica classica. E questo è un discoro.
Ma è un discorso che non c'entra nulla con la comprensione della essenza della materia.

L'effetto Casimir ha dimostrato che le particelle "appaiono" o "emergono" dal vuoto e poi scompaiono (annichiliscono e "ritornano" nel vuoto). Vale per i fotoni (la luce emerge dal vuoto e poi scompare)...e vale per elettroni e positroni (materia e antimateria, che emergono dal vuoto e poi annichiliscono e "ritornano nel vuoto").
L'effetto Casimir dimostra che la materia emerge dal "vuoto quantistico"....cioè da un "campo IMMATERIALE" che permea tutto l'universo.
Questo "campo IMMATERIALE" è l'UNO. Perchè questo "campo IMMATERIALE" è lo sfondo dal quale emerge la materia.

http://www.lescienze.it/news/2013/02/16/news/luce_vuoto_quantistico_particelle_virtuali_fotoni_effetto_casimir_dinamico-1511221/

ENERGIA DEL VUOTO
Il principio di indeterminazione di Heisenberg afferma che non è possibile misurare contemporaneamente posizione e velocità di una particella con precisione assoluta, lo stesso vale per energia e tempo.
Da questo principio consegue che nel vuoto è possibile la creazione di un bosone virtuale (ad esempio un fotone) pur che esso venga riassorbito dal vuoto dopo un brevissimo intervallo di tempo. Oppure è possibile la creazione di due fermioni virtuali (sempre nella composizione particella-antiparticella...ad esempio elettrone-positrone) purchè questi annichilino in un piccolo intervallo di tempo.
Effetto Casimir.

https://doc.studenti.it/tesina/fisica/fluttuazioni-quantistiche-vuoto.html

Il vuoto quantistico è la sorgente di incredibili fenomeni, dalle conseguenze inaspettate. Per esempio, una conseguenza del principio di indeterminazione di Heisenberg è che il grado di indeterminazione esistente tra energia e tempo fa sì che delle particelle, ad esempio una coppia elettrone-positrone, o un fotone, al più piccolo livello esistente, che è il livello della scala di Planck (10^-35 m) emergano dal vuoto per svanire nuovamente, a meno che non vengano catturate da altri sistemi e quindi accrescano il nostro universo di nuove particelle ed energia, come può avvenire nel caso dei cluster d'acqua.
Nel nostro universo, le particelle si creano e svaniscono contemporaneamente.

https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/scienza_e_fisica_quantistica/le-meraviglie-del-vuoto-quantistico
#161
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
29 Novembre 2019, 20:50:27 PM
@bobmax

La Scienza non dimostra un bel nulla, né lo potrebbe mai.
Proprio perché l'Uno non può essere "mostrato".


Un momento....calma.
La scienza, nello studiare come è fatta la materia, ha dimostrato che se tu prendi una molecola e la apri, dentro trovi l'atomo. Se tu apri l'atomo dentro trovi le particelle sub-atomiche. Se tu apri una particelle sub-atomica dentro trovi NIENTE. Cioè alla base della materia c'è il NIENTE.
Il percorso scientifico del novecento nel mondo sub-atomico ha mostrato che il concetto di massa come propietà intrinseca della materia non esiste più.

In pratica, la massa non esiste: essa SCATURISCE (cioè appare) come effetto dell'energia delle interazioni che coinvolgono particelle elementari che per loro natura ne sono prive (vedi bosone di Higgs e campo di Higgs). I fisici hanno continuato a dividere, a spaccare, ad aprire i mattoncini primordiali della materia e, alla fine, hanno trovato un "campo immateriale". La materia è intrinsecamente costituita da un'entità immateriale e scaturisce (emerge o appare) da questa entità immateriale.


Questa "entità immateriale" che è alla base della materia e dai cui la materia scaturisce (o emerge, o appare) è il Campo Unificato teorizzato da Einstein.
Cioè alla base della materia esiste un Campo IMMATERIALE dal quale scaturisce la materia, cioè la massa.
Questo è l'UNO e non è affatto una semplice ipotesi.
Certo...non lo possiamo MISURARE o RILEVARE...perchè essendo IMMATERIALE non esiste strumento che lo possa RILEVARE o MISURARE.
Ma questo Campo Unificato IMMATERIALE che è in tutto l'Universo...è il TUTTO - o l'UNO - dal quale scaturisce o emerge o appare la materia.
Questo dice la Scienza. Ed esistono numerose conferme sperimentali di questo fatto.

Il fatto che tu dica "non è vero" è una tua opinione che nasce dal NON conoscere le conclusioni OGGETTIVE alle quali è giunta la scienza.

Cosa vale, davvero? La Logica? Oppure l'Amore?

Qui ti rimando al post precedente che ho scritto sulla tua "etica dell'Amore" (al quale non hai risposto perchè non sai cosa rispondere). L'affermazione "Cosa vale davvero? La Logica? Oppure l'Amore" parte da un tuo convincimento SOGGETTIVO che vale l'Amore. Ed essendo un tuo convincimento SOGGETTIVO è NULLO.

Tutta la tua storiella che l'unica etica che vale davvero è quella dell'Amore è NULLA.
Cosa diceva Nietzsche?
Nietzsche accusa la religione cristiana di essere uno pseudo-umanesimo, colpevole di «agire pietosamente verso tutti i malriusciti e i deboli».[39] Opponendosi alla vera filantropia e all'aggressività naturale della lotta per l'esistenza: «I deboli e i malriusciti devono perire, questo è il principio del nostro amore per gli uomini.»[40] Egli contesta soprattutto il fatto che «l'individuo fu considerato dal cristianesimo così importante, posto in modo così assoluto, che non lo si poté più sacrificare, ma la specie sussiste solo grazie a sacrifici umani».[41] A questo proposito afferma anche che «"L'uomo è cattivo", così parlano con mio conforto i più saggi. Ah se fosse pur vero anche oggi! Giacché il male è la migliore energia dell'uomo».


Come vedi, anche N. parlava di "amore"....ma per lui, la massima espressione dell'Amore, era sopprimere i deboli e i malriusciti. Per N. il sacrificio umano dei deboli era la massima espressione di Amore per l'umanità.
Per N. il MALE è la migliore energia dell'uomo!

Ora, dimmi perchè, secondo te, sarebbe migliore la tua etica che vede il male come "un abisso di distruzione" e non è invece migliore l'etica di N. che sostiene che la massima espressione di Amore nei confronti dell'umanità è sopprimere il debole...e che, addirittura, il MALE è la migliore energia dell'uomo.
Se non mi dai una spiegazione e motivazione OGGETTIVA allora non c'è altra conclusione: la tua etica è il NULLA. Perchè come è giusta e bella la tua etica....è giusta e bella anche l'etica di N.

Se NON esiste una spiegazione e motivazione OGGETTIVA sul perchè la tua etica sarebbe migliore di quella di N., allora tutte le etiche sono valide...e quindi, se tutte le etiche sono valide, allora nessuna etica è davvero valida e necessaria.
#162
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
29 Novembre 2019, 19:13:15 PM
@bobmax
Anche il nazismo aveva un'etica.
Se tutto è etica, allora anche il nazismo è "tutto".

Tutta la tua impostazione crolla miseramente perchè tu non sei in grado di dire qual è migliore. L'etica del nazismo o l'etica dell'amore?
Non puoi portarmi qui un criterio oggettivo per stabilire quale etica sia migliore...perchè il criterio oggettivo non appartiene alla tua costruzione filosofica.
Tu hai stabilito che tutto è etica...e che la tua etica è bellissimissima. Punto.
E sai noi cosa ci facciamo con ciò che tu hai stabilito essere giusto e bello? La birra!
Tranquillo eh....guarda che direi le stesse cose a un nazista che volesse impormi la sua etica nazista. Gli direi esattamente le stesse parole che dico a te.

Se per te è migliore l'etica dell'amore....perchè è migliore?
Per gli effetti che si producono a livello sociale? Ma guarda che per un nazista gli effetti sociali prodotti dalla sua etica sono i migliori del mondo...sono il "paradiso". Il nazista GODEVA nello sterminare gli ebrei. Si sentiva felice e realizzato. Quindi, dal suo punto di vista, quella era l'etica migliore.
E perchè il suo punto di vista dovrebbe valere meno del tuo?

Quindi...se non esiste un criterio OGGETTIVO per stabilire quale etica sia migliore (e nella tua costruzione filosofica questo criterio OGGETTIVO non esiste), tutto il tuo castello crolla miseramente. E sai perchè? Perchè se il criterio che stabilisce che l'etica migliore è la tua risiede SOLO nella tua soggettività, a me che me frega della tua etica che tu soggettivamente reputi migliore? Perchè mai io dovrei vivere secondo l'etica che TU ritieni soggettivamente migliore?
Se permetti la mia vita la decido io...e non vivo certamente secondo l'etica che piace a te e che tu, sogggettivamente, reputi la migliore.
Se non esiste (e NON PUO' esistere nella tua costruzione filosofica) un criterio oggettivo per stabilire quale etica sia migliore...perdonami...ma io non vivo secondo l'etica che piace a te. Vivo secondo l'etica che più mi piace...che più piace a me.
Perchè...in fondo...di quello che piace a te mi importa assai poco.

Non ti arrabbiare eh....non c'è nulla di personale. Perchè, se permetti, come decido di vivere la mia vita lo stabilisco io...e non lo faccio decidere a te che vuoi impormi la tua etica. E poi....chi ti dà il diritto di impormi la tua etica SOGGETTIVA? Il fatto che tu la reputi SOGGETTIVAMENTE l'etica più bellissimissima del mondo?
E chi se ne frega....se permetti!
Pensa alla tua vita...che alla mia ci penso io.

Ecco che in pochissime righe abbiamo smontato tutto il tuo castello di carte....e di aria-fritta.
E non dire che non sono umile.
Preoccupati invece per te...preoccupati di dire e pensare cose che abbiano un senso logico.
#163
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
29 Novembre 2019, 10:55:01 AM
Citazione di: bobmax il 29 Novembre 2019, 09:44:56 AM
Myfriend,

l'oggettività non c'entra nulla con il cervello, i sensi, gli infrarossi e compagnia bella!

Qui siamo di fronte  al fondamento stesso del nostro esserci! Cioè al limite insuperabile della nostra realtà.

Limite che costituito dalla scissione originaria soggetto/oggetto.

Non vi è oggetto senza un soggetto, e viceversa non può esservi soggetto senza alcun oggetto.

Il soggetto e l'oggetto devono essere compresenti, in caso contrario non vi è realtà!

Sono due poli in se stessi irraggiungibili. Perché coglierne uno significherebbe perdere l'altro.

I tentativi di assolutizzarne uno sono soltanto frutto di fantasie.
Sia che si voglia privilegiare la soggettività, sia che si voglia credere nell'assoluta oggettività.

Nel primo caso finiamo in un vuoto solipsistico.
Nel secondo caso il mondo non è nient'altro che vuoto meccanismo.

Occorre pertanto fare un passo indietro. E chiederci cosa conta davvero in questa nostra vita.

La scissione originaria può allora essere superata.
Ma non vi è più soggetto come non vi è più oggetto.

Vi è solo Amore.
La Fisica ha già affrontato questo problema.
In Fisica si parla di "osservatore" e "osservato". Cioè di "soggetto" e di "oggetto".
E la Fisica ha dimostrato che la Realtà oggettiva (cioè l'universo) è fatto a "livelli". E ogni "livello" ha la sua "verità".

C'è il livello del macrocosmo (lo spazio-tempo che percepiamo e in cui esistiamo e ci muoviamo come "individui") dove "l'osservatore" e "l'osservato" sono due entità distinte e separate...cioè tu ed io - al livello del macrocosmo - ci percepiamo come due oggetti (o corpi) distinti e separati che si muovono nello spazio-tempo....ciascuno portatore di una propria individualità e soggettività.
E poi c'è il livello del microcosmo (livello atomico e sub-atomico) dove "l'osservatore" e "l'osservato" hanno una orgine comune - cioè sono la stessa cosa - dove non esiste separazione e dove non esiste lo spazio-tempo.

Cioè...al livello profondo della realtà oggettiva (al livello della realtà sub-atomica), tu ed io siamo la stessa cosa...cioè siamo UNO. Mentre al livello del macrocosmo tu ed io ci percepiamo come due entità distinte e separate che si muovono nello spazio-tempo, ciascuno con la propria individualità.

Quindi, noi - nel profondo della realtà sub-atomica...cioè là dove la materia inizia ad assumere una "forma" - siamo UNO....cioè abbiamo un'origine comune e non c'è separazione. Diventiamo due entità distinte e separate nel livello del macrocosmo, dove il nostro cervello costruisce la nostra individualità e la percezione sensoriale del nostro corpo come entità distinta e separata nello spazio-tempo.

Questa è come funziona la "realtà oggettiva". E questa è la "verità oggettiva". Cioè...la "scissione" o "separazione" che noi percepiamo è una "costruzione" del nostro cervello che costruisce per noi la percezione sensoriale di un "corpo" e di una "individualità" separata nello spazio-tempo.
Ma come (dirai tu)? Il mio corpo - che io percepisco come entità distinta e separata nello spazio-tempo - non è una realtà oggettiva? Non è "reale"? E solo una costruzione del mio cervello, dei miei sensi e del mio sistema nervoso periferico?
La risposta è SI.
Questo ci dice la Scienza...questo ci dice la Fisica. Questa è la "realtà oggettiva" e la "verità oggettiva".
Tu ed io non siamo separati. A un livello profondo, tu ed io siamo la stessa cosa. E' il nostro cervello che crea la percezione della separazione.

Questa è la "realtà oggettiva" e la "verità oggettiva" che prescinde da ogni etica...che viene PRIMA di ogni etica...e che non ha bisogno di un'etica per essere affermata. Perchè è una verità OGGETTIVA dimostrata dalla Scienza...cioè è come OGGETTIVAMENTE funziona la realtà.

Detto questo, andiamo avanti.
Tu dici:
E chiederci cosa conta davvero in questa nostra vita.
La scissione originaria può allora essere superata.
Ma non vi è più soggetto come non vi è più oggetto.
Vi è solo Amore.


Cioè, secondo te, la scissione originaria può essere superata SOLO facendo ricorso a un'etica.
Io invece ti ho dimostrato che è la Scienza/Fisica - e NON l'etica - a dirci che la scissione originaria non esiste (o meglio...è solo una costruzione del nostro cervello)...e quindi è la Scienza a farci superare la scissione originaria, perchè la Scienza ci dice che, a un livello profondo, tutto è UNO e non esiste separazione.

Ma andiamo avanti.
Tu dici che l'unico modo per superare la scissione originaria è abbracciare l'etica dell'amore.
Bene.

Ma l'etica deve avere un suo fondamento credibile, razionale e logico...altrimenti chi ci crede?
Non solo. L'etica ci deve ANCHE dare una visione universale. Per essere CREDIBILE, un'etica deve dare una visione coerente e universale. Altrimenti è aria-fritta.

Per cui la domanda è: dov'è l'amore nel leone che sbrana la gazzella? Dov'è l'amore nel leone che uccide il suo avversario per dominare il branco e poi uccide anche i cuccioli del suo avversario? Dov'è l'amore nell'insetto che inocula le sue larve nella preda e le larve poi si aprono e iniziano a mangiare la preda dal di dentro mentre questa è ancora viva?
Se non mi dai una spiegazione universale, l'etica dell'amore NON E' credibile!

Perchè mai noi homo - e solo noi homo sapiens - dovremmo superare la separazione abbracciando l'etica dell'amore se TUTTA la natura si basa sulla separazione, sulla violenza, l'aggressività, la crudeltà verso i più deboli e sulla competizione?
In base a quale fondamento logico-razionale noi dovremmo abbracciare l'etica dell'amore se la natura si basa sulla violenza, sulla crudeltà, sull'aggressività, sulla soppressione del più debole?
Hai mai visto un leone o un lupo che vanno a caccia?
Cercano di catturare una preda sana...ma questa corre veloce e non la prendono. Allora si concentrano sui cuccioli...che non riescono a scappare...oppure si concentrano sugli animali malati o zoppi che non riescono a scappare.

Come mai noi homo sapiens dovremmo abbracciare l'etica dell'amore se la natura è separazione, violenza, crudeltà e sopraffazione del più debole?
Se non sei in grado di rispondere a queste domande, tutta la tua etica dell'Amore (che io condivido...sia chiaro) finisce nel CESSO.
#164
Tematiche Filosofiche / Re:Così è se vi pare!
29 Novembre 2019, 00:14:48 AM
Citazione di: bobmax il 28 Novembre 2019, 21:12:25 PM
Myfriend,
non hai evidentemente alcuna idea di cosa significhi "oggettivo".

Così produci perle come questa:
"E quindi la Verità oggettiva NON PREVEDE la separazione."

A causa della mancanza di umiltà, le tue intuizioni, che hanno a mio avviso un qual fondo di verità, sono irrimediabilmente stravolte.

Oggettivo per me significa indipendente e svincolato dalla nostra soggettiva percezione sensoriale e dal nostro soggettivo punto di vista concettuale.
Cioè, OGGETTIVAMENTE E', perchè è indipendente e svincolato da come io lo percepisco. E quindi è OGGETTIVO perchè è al di là (cioè non deriva) della mia personale percezione, e da ciò che il mio cervello/sensi umano percepisce e che il mio pensiero percepisce.

Ora...mentre 5mila anni fa questa affermazione non aveva senso poichè l'indagine della realtà si basava solo sul pensiero e sulla osservazione sensoriale...cioè su ciò che il pensiero - il cervello e i sensi- poteva percepire osservando la realtà (quindi non esisteva niente di oggettivo perchè l'osservazione e la comprensione della realtà era effettuata solo dal pensiero umano e dalla nostra percezione sensoriale che è - per definizione - soggettiva) OGGI NON E' PIU' COSI'.
OGGI la Scienza indaga la realtà NON con gli occhi umani e con la percezione sensoriale umana....ma con strumenti (macchine) di misura che quindi sono in grado di "osservare" la realtà per ciò che oggettivamente è....cioè osservano la realtà al di là di ciò che il nostro cervello e i nostri sensi possono percepire.
Secondo te come li hanno scoperti gli infrarossi e gli ultravioletti? Con gli occhi umani o con un pensiero filosofico umano? No. Perchè gli occhi umani semplicemente non li vedono e non li percepiscono.
Oggi abbiamo il CERN con il laboratorio per le collisioni tra particelle che ci permette di osservare la realtà per ciò che oggettivamente è (e quindi la Verità OGGETTIVA ad essa associata) al di là della nostra percezione sensoriale....5mila anni fa non avevano nemmeno i cannocchiali e quindi la conoscenza nasceva solo dall'osservazione sensoriale e da elucubrazioni del pensiero...cioè era esclusivemente soggettiva (cioè aria-fritta) infatti si erano inventati mille scuole di pensiero filosofico...dove ciascuno inventava la propria verità soggettiva che più gli piaceva e quella che più gli garbava (cioe aria-strafritta).

Io sarò anche non-umile...ma questi sono concetti elementari.
#165
Citazione di: viator il 28 Novembre 2019, 21:32:12 PM
Salve myriend ed Ipazia. Voi pensate che per intendersi basti usare una lingua comune, ad esempio l'italiano.

Anche solo da questopunto di vista i vostri rispettivi linguaggi sono incompatibili al di là di ogni loro merito poichè nessuno li traduce culturalmente.

Abbiamo una Ipazia che si esprime restando nell'ambito material-positivistico ed ignorando (non ammettendolo) un ambito ad esso esterno.
C'è invece myfriend il quale - ben consapevole dell'esistenza e del significato dell'ambito espressivo e mentale di Ipazia, da una parte non si sogna di contestarlo mentre da un'altra non lo ritiene sufficiente a contenere la propria visione del mondo, la quale risulta appunto proiettata nell'ambito (metafisico) che Ipazia - abbiamo detto - non riconosce adatto alla descrizione della realtà. Saluti.
Mah...io posso anche essere d'accordo con quello che dici.
Ma una volta che la Scienza ha ampiamente dimostrato che "ciò che chiamiamo materia non è fatta di cose materiali" decade oggettivamente la distinzione tra fisico e metafisico.
Questo lo capirebbe anche un bambino.
E, quindi, rimanere ancorati a una vecchia filosofia che distingue fisico dal metafisico...o addirittura rimanere ancorati a una visione filosofica materiale non ha alcun senso.
O meglio....ce l'ha per chi vuole continuare a parlare di aria-fritta facendo finta di ignorare le verità oggettive alle quali è giunta la Scienza.
La Scienza ha scavato nella materia scendendo sempre più nel microcosmo...ha rotto le molecole, ha rotto gli atomi, ha rotto le particelle elementari e ha scoperto che i fondamenti della materia (cioè le particelle elementari) non sono fatti di materia....cioè sono "immateriali".
Quindi la materia NON E' materiale ma E' metafisica.
Ignorare questa verità oggettiva e continuare a filosofare di "materia" significa parlare di aria-fritta.
Ora...io posso capire che qualcuno sia particolarmente innamorato dell'aria-fritta.
Per me può farsi anche i bagni di aria-fritta.
Ma non si può ragionare facendo finta che la Scienza non ci sia e ignorando le verità oggettive a cui è giunta la Scienza.