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Messaggi - green demetr

#1501
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
17 Giugno 2022, 19:10:03 PM
Citazione di: niko il 17 Giugno 2022, 18:47:44 PMA parte il ridicolo del neonazista nucleare

( se tu conosci produttori di missili nucleari immacolati e pacifici, di qualsiasi nazione, e che non intrallazzano e non fanno lobby per alzare la tensione internazionale e venderli, e aumentarne la richiesta, fammi un fischio)

Io non mi schiero con niente e con nessuno, dico solo che mettere fuori legge partiti comunisti nel 2015 con la scusa di "decomunistizzare" un paese come hanno fatto i "nazionalisti" ucraini, è un atto non da nazionalisti, ma da topi fascisti, e che attacca la mia stessa opinione e libertà di opinione in un contesto che essi spacciano per democratico ma che chiaramente non è democratico (i partiti non graditi a Zelensky, e prima a Poroschenko, vengono messi fuori legge), quindi, quelli che per la propaganda ufficiale sono "i liberatori", ai miei occhi sono solo e soltanto i toponi che di fatto, se potessero, mi individuerebbero come pericoloso comunista e mi metterebbero il bavaglio, motivo in più per non schierarmi.

Questi signori hanno voluto "decomunistizzare" nel 2015 un paese dove il comunismo era già bello che finito nel 1991?

Ebbene questi signori, adesso, mi facessero il favore! Io, per me, altroché armi pesanti per difendere l'obbrobrio di paese e di società che hanno creato, non gli manderei nemmeno una miccetta, e spero siano in tanti a pensarla così...

Poi vogliamo parlare di lingue vietate, media censurati, stragi, autori delle stragi cooptati nell'esercito regolare, simbologie fasciste cooptate nell'esercito regolare?

Un bambino non può più parlare la sua lingua a scuola perché un cretino fa un colpo di stato? Va bene, possiamo assumere anche questo, di punto di vista, ma allora siamo sempre dalla parte dei potenti.

Il nazionalismo ucraino è un fascismo, e questo fascismo è stato sostenuto dall'occidente perché prometteva di portare l'Ucraina, nella sfera di influenza dell'occidente stesso. Quindi, in linea generale, e non solo in questo caso, ci tengo a sottolineare che noialtri occidentali non sosteniamo "quelli che sono democratici come noi", ma quelli che in un modo o nell'altro ci portano, nel senso portano nella nostra sfera di influenza, risorse, lavoratori sfruttati, nuovi mercati e soldi (perché questo è l'oggetto di spartizione della guerra imperialista) che siano "democratici come noi", o no.

Insomma facciamo politica alla stessa maniera degli altri, non in un modo eletto o spiritualmente superiore rispetto agli altri.








Il punto non è tanto in quel che è successo prima (che pure io cadendo dal pero non conoscevo e mi sto aggiornando).
Il punto è su quello che succederà dopo.
La propaganda che insieme è #cancel culture e interessi mondialisti #wef, si disinteressa del fattore storico e impiega la politica, che ormai è solo burocrazia, verso orizzonti sempre più emergenziali, ossia senza profondità di pensiero (il pensiero questo sconosciuto direi in sintesi filosofica).
Di questo attualismo (lasciando perdere per un attimo Gentile) è meglio smarcarsi caro Niko, e in effetti mi chiedo se tu veda una reale via d'uscita a questa divisone delle sfere di influenza, anche perchè già lo sappiamo che sono finte sfere d'influenza, poichè le lobby finanziarie sono ubique e perseguono le stesse politiche di neo-feudalesimo mondialista che siano russe cinesi inglesi indiane australiane (giapponesi?) poco importa.
Comunque è apprezzabile la tua battaglia da trincea, sebbene chi esprima queste tue stesse opinioni è poi tacciato dal mainstream (seguo lasette, essendo tv di "sinistra") di miopia intellettuale.
E in effetti mi paiono posizioni deboli, non tanto per quanto riguarda la presunta veridicità, ma per il fatto che ognuno di questi fatti viene MINIMALIZZATO, e invece MASSIMIZZATA la necessità del fronte comune.
Naturalmente essendo la questione meramente burocratica, tutto ciò è già stato deciso, e in america esiste già il ministero della verità con le sue follie gender e di acquisizione culturale delle minoranze (un vero orrore di dimensione epiche, a cui nessun intellettuale sembra muovere alcunchè riflessione se non le solite nozioni di identità).
Come dici anche tu (intellettualmente) è impossibile schierarsi e questo è gravissimo.
Vediamo come la storia provvederà (ossia male  ;) )



#1502
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
17 Giugno 2022, 18:44:44 PM
Citazione di: anthonyi il 17 Giugno 2022, 16:24:41 PMScusa green, visto che mi hai chiamato in causa, giacche penso e credo di essere un liberale. Tu non lo sei? Tu non credi che le libertà vadano protette compatibilmente con altre esigenze tipo la salute?
A me fa ridere chi afferma di non essere liberale, non perché non ci siano illiberali, ma perché chi é illiberale non ha convenienza a dirlo prima di aver messo le catene a quelli ai quali vuole togliere la libertà.
Evidentemente Putin & Co. fanno parte di questa categoria e, per quanto mi riguarda, nei confronti di individui del genere io non sono molto pacifista, o meglio non mi illudo che con tali individui si possa contrattare la pace, al limite la si può imporre aumentando il più possibile il costo della guerra per loro.
Con liberale io intendo dire chi è a favore di quel tipo di economia da cui prende il nome.
E da cui poi degenerano (mia opinione certo) tutte le forme di coercizione "soft" comprese quelle riguardo la salute, e che vanno contro i diritti dell'uomo.


Tu anthony in questa mi stai parlando suppongo della libertà di espressione.

L'unica che sta per ora, ma non penso per molto, forma di vita civile ancora ammessa in occidente.

Per il resto io vedo solo odio e repressione.

Ora il tentativo di farsi passare come i buoni solo perchè c'è un cattivo è ridicolo ai miei occhi.

Ripeto l'unica cosa che conta è l'esito della guerra (futura) che si terrà in Europa.
(frattanto l'Ucraina subirà una guerra lunga quanto serve...e su questo forse riusciremo a confrontarci l'anno prossimo).
In effetti dovrei tornare a leggere il 3d per vedere se qualcuno fra le cause ha messo la questione economica, perchè da che mondo a che mondo è sempre una questione economica.

Ma ricordiamoci della questione del WEF, tutto queste complessità sono messe sotto stress da un agire politico di livello globalista che interferisce e insieme collabora con gli interessi del deep state.

Questo non vuol dire che io sposi le idee di un Fusaro (che vorrebbe una svolta a destra).

Io sono nato in un alveo di pensiero democratico che pensava al sociale.

Oggi il sociale è diventato utopia e il democratico è scomparso, mi interessano perciò le scritture della sinistra che ormai è resistenza, chiusa in lembi di blogger vari e che sto cercando di recuperare.

Di certo la sinistra non è liberale, pensa ancora e nonostante tutto, ovvero nonostante l'utopia, ad una economia sociale che non sfoci nella privazione delle libertà personali.

Poi basta ascoltare i canali liberali, per capire che ci sono mille e uno liberalismi.
(mi sto adoperando anche ad ascoltare questi ultimi sai!)
Liberale è diverso da libero. Continuiamo discussione il prossimo anno accademico  ;), sono curioso di conoscere la tua visione liberale.

O forse era semplicemente visione condivisa di libertà. Sempre la libertà.
#1503




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Citazione di: niko il 17 Giugno 2022, 15:01:44 PMBelle regole, quelle che ti dicono che cosa provare, e cosa credere, e cosa pensare, e cosa dire, e cosa scrivere...

Regole che vanno bene per una religione, ma non per una filosofia.



Naturalmente, la filosofia si pone in maniera critica, e al suo massimo imbocca la religione, che dovrebbe ascoltare la filosofia.

Rispetto al pensiero ebraico, il pensiero ebraico non conosce la filosofia, e dunque non sa nemmeno rispondergli adeguatamente.

Infatti ripeto ci sono dei lati affascinanti di Spinoza che attendo vengano affrontati.
#1504
Citazione di: daniele22 il 15 Giugno 2022, 20:34:21 PM
Ciao Green, lasciamo il professor Sini al suo corso, forse hai toccato un tasto particolare, quindi dovrei chiederti che tipo di distinzione attui tra osservatore e conoscitore. Per come la penso, non vi sarebbe alcuna distinzione tra questi soggetti. Nel senso che tu non potresti realizzare qualcosa fintanto che questo qualcosa non venga armonizzato nel divenire. Per essere realizzato (ovvero armonizzato) questo qualcosa dovrebbe compiere almeno qualcosa nel tempo (o nello spazio, che è lo stesso). Dato questo principio, nel momento in cui tu realizzi sei osservatore e conoscitore, poiché conosci quel che fa il qualcosa. Al contrario tu non potresti realizzare qualcosa partendo da una semplice immagine immota. In sintesi, il processo della conoscenza non è posto in atto prima da un osservare e poi da un conoscere. Osservazione e conoscenza partono dal medesimo punto temporale che si dà nel notare ... notare quel che fa una cosa a prescindere che quel che si nota sia l'informazione più adeguata o condivisa per quella cosa. Tu citi la mela, è pur vero che una mela è sempre una mela, ma nella realtà diveniente un conto è una mela che stai per addentare, altro è una mela che ti sta giungendo nel muso scagliata da qualcuno. Una mela per un operaio, o un dirigente della Melinda non è la mela per uno che vive a cento km da un albero di mele e magari se ne va a spasso tutto il giorno col suo gregge. Nel mondo del divenire il concetto diviene molto fluido, sicuramente storico, ma sempre effimero nel suo presentarsi ad un dato istante al cospetto del tuo presente
Si concordo, come già detto la dimensione armonica eveniente non interessa tanto hegel, quanto quella dei due funtori della correlazione.

Il tempo della conoscenza di questa correlazione è lasciato cadere in una domanda, a cui credo Hegel appunto non può rispondere.

Nel senso che la correlazione è anzitutto istantanea, l'oggetto conosce te, solo quanto tu conosci l'oggetto.

E' proprio per via della impossibilità temporale di conoscere quel quid che permette la correlazione che porta Hegel in direzione spirituale.

La dimensione successiva a quella istantanea diviene così proprio per via del mistero di quel quid qualcosa a cui si dedica la ricerca dialettica ossia storica.

Ossia noi conosciamo solo dopo, perciò tutte le considerazioni che hai fatto sono valide.

Mancherebbe la questione avanzata da Hegel sulla radicalità di quel quid istantaneo.

In questo senso l'oggetto di Hegel diviene l'oggetto conoscitore del dopo, ossia il soggetto.

La filosofia indaga la nascita del soggetto come soggetto del dopo, e infin dei conti come fine della storia. A partire dalla fine della storia.
Ma questo sarà oggetto successivo al nostro dialogo. Ciao!!
#1505
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
17 Giugno 2022, 14:13:20 PM
Cari Inverno e Niko, ma qui stiamo facendo la guerra alle parole, come fossimo una gazzetteria qualsiasi.

Vogliamo veramente pensare che la nostra democrazia è sana solo perchè vi sono paesi totalitari alle spalle?

Tutte parole senza alcuna sostanza.

Il punto da capire a livello geopolitico è se è vero o meno che l'America si sta sgretolando.

Se fosse falso, allora prima o poi vi sarà una guerra mondiale senza ma e senza se, e mi pare che la propaganda stia spingendo su questo lato.

Ma se fosse vero allora prima o poi l'Europa dovrà fare i conti in casa propria, e su questa china vedo che ancora nessuna sta pensando in maniera concreta.
Perchè è ovvio che Inghilterra e Polonia non accetteranno MAI una condizione di subalternità.
I casi Finlandia e Svezia, che secondo LIMES sono molto attrezzati militarmente non mi pare di seconda linea.
Mi pare cioè che Germania e Italia se dovessero cambiare "idea" si troverebbero impossibilitate a fare altro se non che adeguarsi.
Mi pare cioè che la guerra sia il naturale imbuto di tutta questa faccenda.

Oppure visto la assurdità del tutto bisogna riferirsi ad una terza geopolitica (non limes non terra-mare), che si rifà ai complottisti, che  vedono in tutto questo subbuglio un grande bluff alla gattopardo (tutto cambia perchè niente cambi).

Ecco io sarei per un sano attenersi ai fatti di guerra e poi ragionare sulle inevitabili conseguenze.
Il punto è appunto sull'inevitabile, sul destino, di cui Heidegger già aveva detto.




Annoto a margine le cose dette nel nostro paese:

Per lo più ci si divide fra pacifisti (ci hanno appena tolto i diritti fondamentali in Italia, e stiamo parlando d'altro, annoto a margine per questa gente) e pro nato (come se essere pro nato sia una scelta, ma appunto questa gente fa di mestiere il propagandista).

Non vi sono scelte solo si raccoglie l'immenso sacca di ignoranza politica che la gente in primis ha creato e poi subito: in pieno stile sadico-masochista, frutto di una nevrosi che non ha proprio mai fine.

Mi fanno ridere coloro che si pensano liberali  :D

Vabbè dai ci sentiamo dopo questa estate torrida (se sopravvivo  ;) )
#1506
Citazione di: niko il 14 Giugno 2022, 16:07:31 PME' tipico degli integralisti, soprattutto religiosi, confondere il dissenso (non essere d'accordo con alcuni concetti, pensieri o principi che nel proprio contesto sociale vanno per la maggiore, e pensarla diversamente) con l'odio (volere il male di qualcuno o offendere una data comunità o società): Spinoza era un libero pensatore, non un odiatore, rientrava nel caso del dissenso, non dell'odio.

Bisogna assumere il punto di vista, irrazionalistico, dei veri odiatori, quelli che lo hanno scomunicato, per vederlo come un odiatore, e io non sono disposto a farlo.

Nascere presso una data comunità o società poi, non significa manco per niente "essere accolti" presso una data comunità o società, non è un concetto o uno status sovrapponibile, quello della nascita e della mera esistenza, con quello, molto più nobile, dell'accoglienza: accoglienza sarebbe stato al massimo tollerare il dissenso, di Spinoza, e non espellerlo, e ciò non è avvenuto.

Il vitalismo correttamente inteso è quello secondo cui la vita vale solo se vissuta bene, quindi io, da vitalista, non sono grato alle famiglie e alle comunità che aiutano i singoli meramente a vivere, cioè in un modo o nell'altro tutte, ma solo alle famiglie e alle comunità che aiutano i singoli a vivere bene, cioè solo le migliori. Altroché:

"onora il padre e la madre"

io dico:

"onora il padre e la madre se se lo meritano".

Il dissidente non è un ingrato, e non va calunniato come se lo fosse.


Riguardo a quanto affermato su materialismo e modernismo, Spinoza non crede che Dio sia -solo- materia, crede che Dio sia sostanza, quindi -anche- materia.

Ma anche infiniti altri attributi.

Ci sono altre infinite cose o eventi, o meglio altre infinite meno 2 cose o eventi, oltre allo spirito e oltre alla materia, nel
Dio-Natura, e questo dovrebbe far capire quanto sia piccolo l'uomo, che solo lo spirito e la materia conosce.

Tutte queste infinite cose, sono perfettamente accordate tra di loro, accordate causalmente, se si resta nell'ambito dei dettagli di una singola cosa, delle sotto-cose in cui si può scindere una singola cosa, e accordate consustanzialmente, accordate per il semplice fatto di essere due attributi della stessa sostanza, se si esce dalla contemplazione dei dettagli di una singola cosa e davvero si contemplano insieme due o più cose: se un gatto è marrone e miagola, io che lo contemplo avvertirò sempre insieme sia il marrone che il miagolio, senza che il miagolio sia causa del marrone o che il marrone sia causa del miagolio.

Tutto in dio è legame necessario e tutto ciò che esiste è in dio, quindi tutto ciò che esiste è collegato a se stesso e al resto, ma c'è un tipo di legame derivato dall'essere -mediatamente- parte della parte di dio, parte che si conosce in rapporto a se stessa suddividendosi in sotto parti, e questo legame è la causalità, e un tipo di legame derivato dall'essere immediatamente e direttamente parte di dio, parte che si conosce in rapporto ad altre parti, e questo altro tipo di legame è la consustanzialità.

Venendo dunque all'uomo, l'uomo è quella cosa che conosce una piccola parte del legame causale presso l'estensione, del legame causale presso il pensiero, e del legame consustanziale intercorrente tra l'estensione e il pensiero. E basta, per quanto riguarda l'uomo.

Ma vale la pensa di considerare che la sequenza di infinite catene "verticalmente" legate causalmente, e "orizzontalmente" legate consustanzialmente, si continua infinitamente oltre l'uomo, che ne è e ne conosce in minima parte due (e tutte le altre non le è, e non le conosce, affatto).

Il dualismo tra spirito e materia, questo nostro due-tra-le-unità, è dunque un fatto relativo e relativizzato all'uomo, ma quel dualismo in realtà, dal "punto di vista di Dio", se noi potessimo per un attimo assumerlo, è solo un parte non privilegiata e non particolare di un "infinitismo" derivato da una danza di unità tutte coordinate, un numero infinito vivente, in cui ogni unità è semplicemente se stessa e semplicemente collegata con tutte le altre.

L'unità psicosomatica è già un punto di vista, una rescissione, un perdere l'accesso a tutti gli altri possibili punti di vista di dio sul nostro "centro", sull'incrocio di infiniti flussi e trame che noi siamo, o meglio che noi potremmo essere: con l'unità psicosomatica diciamo addio, (a-dio in un senso anche un po' levinassiano) a tutti gli altri legami infiniti che universalmente e particolarmente potrebbero corrisponderci e di fatto, non visti, ci corrispondono, meno i due che ci toccano in sorte, e il loro singolarmente contemplato incrocio.

La mente è l'idea del corpo, ma questo legame può essere soddisfattivo di un sottostante, e vitalistico, desiderio di infinito perché deriva, realmente, da un legame infinito, da una sovra-posizione infinita: la mente e il corpo non sono semplicemente due, ma sono due nell'infinito, due tratto dall'infinito.

Non si resiste alle avversità per guadagnare tempo, ma per essere eterni in quanto auto-causati nelle proprie rispettive almeno due sequenze causali che ci sono, appunto, toccate in sorte: massimo stoicismo nel saper resistere e sopportare, perché il corpo non è causa attivante della mente, e massimo pragmatismo perché la mente non è causa movente del corpo, perché è accettata fino in fondo la chiusura causale del mondo fisico: i due dell'unità psicosomatica, la mente e il corpo, si amano perché non hanno bisogno l'uno dell'altro, ma desiderio l'uno dell'altro.

Si amano liberamente.

Il soggetto che offre i casi particolari alla legge trovata dalla mente, per il sacrificio della loro generalizzazione (è il corpo), e il soggetto che desidera consciamente i desideri del corpo (è la mente).

Non c'è contesa dell'oggetto del desiderio, ma desiderio in comune, legge del desiderio.









Come già detto a Ipazia accetto le critiche di autoritarismo e dogmatismo, ma d'altronde ogni comunità ha le sue regole, e quello di Spinoza non è un semplice dissenso, ma un andare contro.
Siamo troppo abituati a rimanere nel nostro individualismo e non riusciamo più nemmeno a capire cosa vuol dire aprirsi all'Altro.
Non è una operazione semplice, infatti l'amore non aiuta per nulla.
E' pura poesia, nella verità è invece la guerra, il polemos.
E d'altronde rimanere nel proprio individualismo non ci si accorge di come il polemos sempre ci accompagna, anche se non lo sappiamo.

La soluzione è la comunità dentro il polemos (come Nietzche insegnava), ossia il progetto ebraico.
#1507
Citazione di: Ipazia il 14 Giugno 2022, 07:18:02 AMLa macedonia è inscritta nella natura umana: siamo corpo e pensiero. Lanciare il pensiero oltre il corpo ci è semplicemente impossibile. Evocare cose in sé oltre le cose per noi porta ai sentieri interrotti, all'impotenza. Alla volontà più nefasta: la volontà di potenza fondata sull'impotenza, alla tarantola.

La soluzione metafisica di Spinoza, il suo monismo panteistico, è l'estremo limite di una spiritualità che ci permette di restare umani, espungendo il male dal mondo. Peccato mortale irredimibile per i mercanti dell'anima insediati nei sogli dell'azionariato spirituale.

Resta irrisolta la questione del male, ma si intravedono almeno le possibili soluzioni a misura umana,  il demone che si può sconfiggere.
Si ma la tua è come al solito una visione materialista.
La macedonia è riferita all'incapacità di fare comunità.
L'ebraismo mi pare un progetto di difesa del pensiero contro le atrocità della guerra.
E' solito tramite il pensiero, pensiero umano e giammai divino, che il progetto si svolge.
La differenza rispetto al socialismo è che il pensiero non è solo pensiero sociale, ma è anche pensiero spirituale, ossia della miseria umana rispetto a ciò che è in grado di pensare come alto e bello.
Le metafore che dal popolo sono lette (o vengono imposte) come dogmi, dall'intelletuale religioso sono interpretate come simboli.
Naturalmente accetto le tue critiche al primo aspetto, d'altronde sono anche le mie, e conosco da filosofo, il rischio di fare del simbolo una totalità.
#1508
Citazione di: Alberto Knox il 13 Giugno 2022, 23:35:56 PMMa spinoza non ha negato Dio , anzi ha detto che Dio è l'unica realtà , ha scritto nella sua etica " l'amore verso Dio deve occupare la mente in sommo grado" e ancora " questo amore verso Dio è il bene più alto che possiamo appetire secondo il precetto della ragione" e ancora " l'amore intellettuale di Dio che nasce dal terzo genere di conoscenza è eterno" e ancora " da ciò comprendiamo chiaramente in cosa consiste la nostra salvezza, la nostra beatitudine, la nostra libertà, consiste nel costante ed eterno amore verso Dio" .
E per finire " tutto ciò che è , è in Dio e nulla può essere ne essere concepito senza Dio" Insomma Spinoza sta dicendo che tutto ciò che esiste è natura e se Dio esiste cosa può essere , se non ha sua volta natura?
questo dice Spinoza, che non è quella visione materialista che riduce tutto a causa effetto fortuito e riduce il pensiero e la ragione a un sotto prodotto di cieche forze fisiche. Tutto quello che esiste è natura e la natura è Dio . è questa infine la tanto temuta eresia di Spinoza
Capisco che ci stiamo riferendo tu e altri utenti alla antica divisione forma sostanza di aristoteliana memoria, ma appunto aristotele era un materialista, quando dico che Spinoza è il campione ante-litteram del modernismo, dispongo dell'inequivocabile controcanto della storia, storia di odio e non d'amore.
Alle menzogne del cristianesimo, l'ebraismo ormai ci ha fatto la corazza.
Poi certo possiamo sempre credere e avere fede che l'amore trionferà, a me paiono barzellette.
Diciamo che quindi questo lato dello Spinoza non mi affascina.


#1509
Citazione di: Ipazia il 13 Giugno 2022, 23:30:26 PMMi sembra una lettura col senno di poi, demonizzante fin troppo il povero tornitore di lenti dal vivace ingegno metafisico. Io credo che la razionalizzazione del bene in salsa spinoziana sia mosso dalle migliori intenzioni (di cui è lastricata la via dell'inferno assai spesso, è vero ...) di combinare lo spirito antico con quello moderno, sulla scia della mathesis universalis galileiana altrettanto in buona fede teista. Il tutto per trarre lo spirito dalle secche di un dogmatismo pecoreccio (ebraico, cristiano, musulmano ...) incapace di sfidare il nuovo che avanzava anche in termini spirituali.

Che poi il compromesso storico non abbia funzionato è vero. Ma il deus sive natura ce l'ha messa tutta per farlo funzionare.

Ipazia concordo. Ma non volevo demonizzarlo.

Poi ripeto non so se chi ha aperto il topic continuerà, ma vi è anche la parte vitalistica che a me interessa.

Purtroppo ho deciso per una biblioteca molto selezionata per i prossimi anni, quando uno butta 20 anni di possibile ricerca intellettuale, è poi costretto a scelte molto selettive e in linea con le mie emozioni.
Spero continuerete, vi seguo con interesse. (oddio ho segato una discussione  :-[ )
#1510
Citazione di: Alberto Knox il 13 Giugno 2022, 23:35:56 PMMa spinoza non ha negato Dio , anzi ha detto che Dio è l'unica realtà , ha scritto nella sua etica " l'amore verso Dio deve occupare la mente in sommo grado" e ancora " questo amore verso Dio è il bene più alto che possiamo appetire secondo il precetto della ragione" e ancora " l'amore intellettuale di Dio che nasce dal terzo genere di conoscenza è eterno" e ancora " da ciò comprendiamo chiaramente in cosa consiste la nostra salvezza, la nostra beatitudine, la nostra libertà, consiste nel costante ed eterno amore verso Dio" .
E per finire " tutto ciò che è , è in Dio e nulla può essere ne essere concepito senza Dio" Insomma Spinoza sta dicendo che tutto ciò che esiste è natura e se Dio esiste cosa può essere , se non ha sua volta natura?
questo dice Spinoza, che non è quella visione materialista che riduce tutto a causa effetto fortuito e riduce il pensiero e la ragione a un sotto prodotto di cieche forze fisiche. Tutto quello che esiste è natura e la natura è Dio . è questa infine la tanto temuta eresia di Spinoza

Si d'accordo, ma rimane il fatto che per Spinoza Dio è materia.
E' lo stesso problema che l'ebraismo ha con Gesù, ossia che sostengono che Gesù è dio, e dunque materia.
Questo non vuol dire che uno non possa trovare una spiritualità in Spinoza!
Ma fuori dalla Sinagoga, e dal progetto politico del popolo ebraico.

Esprimo solo la mia idea che Dio non esiste in quanto Dio, ma solo come evenienza, spirito, soffio vitale. Noi ne cogliamo il potere cosmico da lontano. Dio non vive con noi.
Siamo noi che dobbiamo custodire questa risonanza cosmica. E' il popolo che deve proteggere il suono di Dio, la Parola, la Bibbia.
Dire che Dio esiste materialmente è l'esatto opposto, vuol dire che DIO è con noi.
Ma noi viviamo dentro il male. E qui ci colleghiamo al topic omonimo.
Insomma dico solo che rispetto alla comunità di cui voleva far parte, le sue idee erano impossibile da accettare.
Oggi noi da atei, possiamo benissimo fare tutte le macedonie che vogliamo.  ;)



#1511
Citazione di: Alberto Knox il 13 Giugno 2022, 11:44:35 AMsemplicemente perchè lo spirito non è qualcosa di materiale , non è fatto di atomi. Lo spirito è quella parte razionale di noi che crede , che ha fede, che prega, che entra in comunione con il divino che è in noi e fuori di noi. Esso dunque è più simile a un pensiero che a qualcosa di fisico. dire spirito o anima spirituale è la medesima cosa

Si ma appunto è proprio sul concetto di comunione che vorrei stimolarti a parlare.
Noi (che a mio parere siamo pensiero di pensiero, una scaglia di un pensiero più grande) abitiamo il mondo materiale, ma quando ci sentiamo a casa?
Quando siamo in comunione con quel fluire che è il pensiero dentro ad un pensiero più grande.
Quando siamo a casa siamo in comunione con l'altrove.

L'umlicht studiato da Freud, scritto da Kafka è il suo contraltare: "l'esser fuori casa", essere angosciati, impauriti, depressi.

Cosa ci riporta a casa? E' questo secondo me il cammino spirituale.




#1512
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
13 Giugno 2022, 22:51:49 PM
Citazione di: Ipazia il 12 Giugno 2022, 17:25:14 PMMarx è metodo, non contenuto. Il contenuto economico ottocentesco Marx è superato da quello che i marxisti chiamano sviluppo delle forze produttive, cui corrisponde, a livello di soggettività sociale una ricomposizione di classe e di autopercezione dei soggetti economici.

Di ciò, il primo ad esserne consapevole fu lo stesso Marx che indagò l'economia sapendone la mutevolezza storica e concentrando pertanto l'attenzione sugli inediti del processo di produzione capitalistica e sulla evolvente metafisica di merce e denaro sub specie capitalis.

Specie mutata profondamente con la dilagante conversione del denaro, già potente di suo, in merce, fino ad occupare l'intero orizzonte dell'economia istituzionale, il cui vessillo ideologico è la $cienza economics.

Tale processo era appena in nuce, come dicono i marxisti d'antan, all'epoca di Marx, invece oggi è maturo fino alla putrefazione: dai titoli tossici alle criptovalute. Mentre nel medio economico non sta la virtus aristotelica, ma la merda della finanza globale e delle sue ferree istituzioni pubbliche, ovvero private, dove si signoreggia e disumanizza alla grande.

Quanto all'economia reale dei beni d'uso e dei produttori, che ai tempi di Marx incideva pesantemente sul "mercato" e il "valore" delle merci, il potere finanziario fa di tutto per metterla al e sotto il tappeto. Ma il corpo ha le sue ragioni che il capitale non conosce.

E ogni tanto si inventa pure una rivoluzione.

Laddove oltre ai beni si redistribuisce pure il bene; il valore etico insieme al valore economico. Sempre se cose andranno per il meglio, altrimenti ...
Ovviamente sono alle prime armi, anche se sto leggendo una mare di articoli per una ricomposizione della ideologia.
Infatti la ricomposizione sociale avviene solo sotto l'egida di una ideologia.

Tu a metà brano dici che il soggetto sociale si riaddatterà alle nuove ricchezze produttive.
Si ma solo quando capirà che la ricchezza produttiva è il frutto del lavoro sociale, come sto arguendo dalla prime intense pagine di MARX.

Oggi come oggi vige il liberalismo senza testa dei liberali di ieri, dove la ricchezza produttiva è frutto del lavoro schiavile, prontamente dimenticato, e Marx fin dalle prime pagine parla dello stato di salute dei lavoratori.

La stato di indegenza dei lavoratori da cui parte l'analisi di Marx, è il moto pulsante per una ricompattazione sociale (questo lo suppongo).
Ma era proprio questa la domanda: nel neo-feudalismo la salute è requisita!

Così a prime impressioni mi sembra che invece sarà proprio la crisi del soggetto che seppure non indagata mai da nessuno, verrà fuori con virulenta evidenza.
Le spinte degli indegenti senza più identità patriarcale (visto che tanto hanno insistito sulla genderizzazione) saranno di tipo maniacale depressivo all'inizio, ma poi io temo si formeranno nuove figure patologiche, ossia del discorso, che messo all'estremo angolo della volontà di potenza dei potenti, ossia del loro odio, in cerca della loro fine stessa, divergerà come le figure della negatività storica insegnano verso nuovi orizzonti di degenerazioni mai viste.
Il new normal di cui parlano è talmente idiota che stento a credere che ci credano ancora.

Frattanto insieme a questa crisi, ci sono le nuove guerre.

Per intellettuali come noi Ipazia, è ora di rinsavire e tenere salde le corde dell'intelletto.
#1513
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
13 Giugno 2022, 22:26:28 PM
Citazione di: InVerno il 12 Giugno 2022, 19:59:10 PMNon si è direttamente paragonato a Pietro il Grande, ha detto che sta riportando indietro terre perse come fece Pietro il Grande, irredentismo spicciolo, paragoni giganti. Dire che non ha intenzione di isolarsi  dal mercato internazionale è come dire che non è caduto dall'asino ma voleva scendere. Le prospettive dalla collaborazione con la Cina sono tutte da vedersi, più che premunito sembra postmunito, dal frizzante traffico aereo russo si capisce bene che la Cina non può fornire quello che può il regno della perfida Albione, e stando a Pavlovskij la dirigenza russa conosce benissimo quanto abbia bisogno dell'ovest, semplicemente non può dirlo. I nuovi gasdotti verso la Cina non saranno pronti per un pò, il prezzo del petrolio è destinato a scendere.. ma sopratutto a livello politico, l'ultima volta che la Russia si è alleata con una potenza imperialista con ambizioni sul territorio russo, non è andato esattamente tutto secondo i piani. Con grande dispiacere di una parte dell'entourage Putiniano che ancora si morde le unghie, se quel piccolo ebreo con i baffetti non avesse fatto il birbante ci saremmo tolti di mezzo una volta per tutte i maledetti liberali eurotlantici. Anche qui sul forum l'astio contro i liberali euroatlantici serpeggia, i russi lo sanno, ma come al solito gli Italiani sono inaffidabili, Salvini ha fatto di tutto per mettersi in testa il fez, e ha fatto solo la figura della testa di caz. Possiamo perlomeno goderci un pò di muZica insieme


Si infatti quello che sta avvenendo in questa fase storica, è proprio il disperato tentativo russo di portarci dalla loro parte.
L'europa, ovvero la germania ha però scelto una strada diversa.
A questo punto bisogna vedere come si svilupperanno le cose.
Se non si forma una nuova guerra fredda, l'europa affonderà o galleggierà insieme agli imperi del mare. Ovviamente dell'asse tedesco italiano, l'unico che può fare qualcosa sarà la germania. Perchè che l'italia cade in una recessione senza fine, è facile che accada senza dire niente, ma le acciaierie tedesche cosa diranno?
A mio modo di vedere sarà l'economia come al solito a determinare il corso lungo delle cose.
Inoltre come ho tentato di dire bisogna vedere come va la guerra in centrafrica.
La disperazione russa è proprio relativa come dici tu inverno al fatto che con la cina la pace è solo in questa prima fase, è ovvio che una volta sconfitti (se riusciranno ovviamente) gli imperi del mare, vi sarà una guerra cina-russia. Queste cose le si trova in LIMES.
E' per questo che in caso di necessità la russia affonderà anche in europa costringendo con la guerra a collaborare anche gli europei (tesi terra-mare).
Quando parlo di guerra fredda penso a sfere di influenza democratiche (e non simil democratiche come le nostre) che sappiano parlare con le sfere di influenza autarchiche.
Mi pare l'unica soluzione sensata per l'europa o da qui a vent'anni, ma potrebbe anche essere domani, la guerra verrà portata sul nostro suolo.
A me non interessa schierarmi, tanto chi vince domina: i poveracci rimarranno poveracci.
Noi siamo solo spettattori Inverno, ancora non l'hai capito?
Quello che mi preoccupa è invece la deriva civile a cui stiamo per andare in contro senza ma e senza però in casa nostra.

NB
Ecco nella geopolitica terra-mare, si dice che la francia obbedisce alla inghilterra.
Qualcuno mi sa dare qualche spunto, perchè casco dal pero.
Per questo parlavo di asse italia-germania futuro (non questo ovviamente che chiaramente ubbidisce all'america, a torto o a ragione non me ne frega).
Ecco vedere le cose in prospettiva, respirare, questo serve (a livello intellettuale, mica pratico, mica sono scemo ;)  )
#1514
Citazione di: niko il 13 Giugno 2022, 12:10:12 PMecco qui il testo della scomunica di Spinoza dalla sua comunità ebraica di appartenenza:


Con il giudizio degli angeli e la sentenza dei santi noi dichiariamo Baruch de Spinoza scomunicato esecrato maledetto ed espulso con l'assenso di tutta la sacra comunità [...]. Sia maledetto di giorno e maledetto di notte; sia maledetto quando si corica e maledetto quando si alza; maledetto nell'uscire e maledetto nell'entrare. Possa il Signore mai piú perdonarlo; possano l'ira e la collera del Signore ardere d'ora innanzi quest'uomo far pesare su di lui tutte le maledizioni scritte nel Libro della Legge e cancellare il suo nome dal cielo; possa il Signore separarlo per la sua malvagità da tutte le tribú d'Israele opprimerlo con tutte le maledizioni del cielo contenute nel Libro della Legge [...]. Siete tutti ammoniti che d'ora innanzi nessuno deve parlare con lui a voce né comunicare con lui per iscritto; che nessuno deve prestargli servizio né dormire sotto il suo stesso tetto nessuno avvicinarsi a lui oltre i quattro cubiti e nessuno leggere alcunché dettato da lui o scritto di suo pugno


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Come tutti possono leggere, inequivocabili parole di odio e di persecuzione contro un innocente, colpevole solo di aver pensato liberamente e laicamente fuori dal gregge, rispetto alle quali le parole di Spinoza che ci sono giunte sono solo parole di amore, parole di filosofia: rimanendo razionale, egli non ha risposto all'odio con altro odio, all'idiozia fondamentalista con altra idiozia fondamentalista.

La mente è l'idea del corpo: se esistono idee adeguate, e dunque eterne in relazione al loro oggetto, allora esiste anche un corpo eterno, un corpo luminoso e trasfigurato, anche se noi non lo percepiamo.

Il corpo come manifestazione, e dunque il corpo non consumato dalla differenza ontologica, dal ciclo di nascita e morte, è a fondamento della verità.

Ecco che Spinoza se ne può altamente infischiare che il suo nome, secondo alcuni (fondamentalisti intolleranti...) sarà cancellato dal cielo, perché il suo corpo non sarà, cancellato dal cielo.


L'odio è quello di Spinoza verso la sua comunità, il suo tentativo di pervertire l'ebraismo nel materialismo contemporaneo val bene la maledizione.
Che poi i cristiani materialisti oggi sposino Spinoza, questo non mi interessa, egli ha negato e umiliato la comunità che lo aveva accolto. E questo è tutto.
Mi par di ricordare che questa scomunica ha valso molto per Spinoza che ha rivisto all'infinito il suo "more geometrico", non capendo mai che l'errore non è logico, ma fondamentale.
Spinoza ha pervertito la spiritualità ben oltre Cartesio per chi ci ragiona seriamente, egli è il campione ante-litteram del modernismo.



#1515
Citazione di: Alberto Knox il 12 Giugno 2022, 19:54:56 PMlasciando in sospeso cosa pensava SPinoza riguardo Dio e il resto vorrei capire perchè hai detto questa breve frase...
Perchè la natura è res estensa, e dio è natura.
Ma se noi come cogitans partecipiamo di dio, ecco che per la proprietà transitiva noi stessi siamo natura.