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Messaggi - bobmax

#1516
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
09 Febbraio 2022, 11:57:57 AM
Iano, la coscienza non produce nulla. È semplicemente uno specchio.

Uso il termine "razionalità" e non "ragione". Perché la razionalità chiarisce, attraverso la distinzione, ciò che c'è.
Mentre la ragione include la razionalità ma non vi coincide, la trascende.

Il bene e il male non sono frutto del pensiero razionale, ma appartengono alla ragione.

Per la razionalità, ovvero per il pensiero logico, non vi è alcun bene e alcun male.

E infatti tu li metti in discussione. Perché consideri la razionalità fonte di Verità.
Ma questa tua idea è l'origine del nichilismo!

Per averne contezza è sufficiente guardare il mondo con i soli occhi della razionalità. Ossia senza né il bene né il male...

Ecco il Nulla assoluto!
#1517
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Decadenza
09 Febbraio 2022, 09:34:32 AM
Citazione di: InVerno il 09 Febbraio 2022, 06:38:35 AM
Sempre che il nichilismo non sia un sinonimo per la cara e vecchia come il mondo accusa di empietà, magari il nichilismo stesso è collegato alle pance piene, in fondo il termine è stato popolarizzato proprio in concomitanza con l'arrivo dei doni avvelenati della rivoluzione industriale.

Non sono d'accordo che Marx e Nietzsche siano in qualche modo interscambiabili, mutuando dalla terminologia di R.Rorty, tendo a dividere tra filosofi che si occupano della sfera privata e della sfera pubblica, e penso sia un grave errore analizzare la sfera pubblica con filosofi "privati", tra i quali il misticismo di Nietzche rappresenta una sorta di apoteosi. Chi ha portato Nietzsche al pubblico, generalmente ha fatto un disservizio a lui, alle sue opere e agli altri.

Pur essendo un termine relativamente recente, il nichilismo indica una componente ineliminabile del sentire umano.

Nasce con la stessa razionalità.
Ne è l'inseparabile compagno.

E più la razionalità avanza, chiarendo il mondo, e più il nichilismo trova conferma della sua "verità".

Ma era già presente agli albori.
La cacciata dal paradiso terrestre  non è che una allegoria della nascita della razionalità e quindi... del nichilismo.
Espresso magnificamente nel Qoelet.

Marx, a mio avviso, sbaglia non considerando la componente nichilista nelle vicende umane.
Ritiene di poter affrontare l'ingiustizia scientificamente.

Ma la scienza, di per se stessa, è espressione razionale, quindi... ha in sé il germe del nichilismo!

La lotta contro il nazi-fascismo non ha motivazioni razionali, ma valoriali!

Il valore autentico, infatti, prescinde dalla razionalità.

Ed è proprio questo il pregio di Nietzsche o di Leopardi, cercare di superare la gabbia razionale.

L'umanità ha bisogno di loro.
Ma non per avere delle risposte, per iniziare a porsi delle domande.

#1518
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Decadenza
09 Febbraio 2022, 09:06:21 AM
Citazione di: daniele22 il 08 Febbraio 2022, 22:57:52 PM
Citazione di: bobmax il 08 Febbraio 2022, 18:33:24 PM

.... il benessere di per se stesso non implica l'indifferenza verso il giusto e il vero.

L'indifferenza, come da mio commento precedente, deriva dal nichilismo.
Il quale si sviluppa più agevolmente quando c'è la pancia piena e nessun valore.

Se la pancia è vuota, il valore è riempirla, sia la propria sia di chi si ama. Non vi è indifferenza.

Indifferenza non significa accettazione, tutt'altro. È invece una reazione cinica al non senso della vita.

Hai perfettamente ragione vecchio bob, però dovrai pur mettere in dubbio il fatto che non sia possibile che non vi sia più alcun valore. Forse sarà che vivo in un paesotto di ventimila anime, ma non mi sembra che i miei concittadini si comportino come se non vi fosse più alcun valore ... saranno magari degli ipocriti, degli inebetiti, ma non hanno ancora perso il senso delle misure. Certo è che se quel che gli si propone è il comunismo, o le buone pratiche ti ridono in faccia e con piena ragione. Meglio allora il pensiero liberale nella speranza che con qualche colpo di fortuna riesca a tenere in piedi la baracca, magari con qualche uomo forte al comando

Sì, non è possibile vivere senza alcun valore.
Ma la questione è quanto quello sia "vero" valore.
(Gira e rigira sempre si tratta della Verità...)

Infatti, se in effetti non c'è... ce lo inventiamo.

Magari abbrancando con forza "valori" del passato, a cui sotto sotto però non crediamo più, ma guai a chi ce li tocca!

Sono infatti la nostra maschera.
Se cade... vi è dietro il nulla.

I "Dio, patria, famiglia" fascisti, per esempio, erano funzionali alla maschera.
Il fascismo, infatti, non è una manifestazione nichilista.
#1519
Riflessioni sull'Arte / Arte, Bibbia ed economia
08 Febbraio 2022, 18:52:02 PM
Citazione di: Ipazia il 08 Febbraio 2022, 14:51:22 PM
Citazione di: bobmax il 07 Febbraio 2022, 21:37:25 PM
I talenti dati ai tre servi nella parabola rappresentano il dono della vita.

Non importa quanti talenti hai ricevuto nella tua vita, ciò che importa è cosa ne farai.

La cosa peggiore è non farne nulla, non farli rendere.
In effetti il carattere metaforico delle due parabole è evidente, ma perché usare la parabola affaristica, economica, luterano-finanziaria ?

Trarre un guadagno da un investimento non è di per sé un male. Lo diventa se implica uno sfruttamento altrui.

Ritengo che il denaro sia calzante nelle metafore. Proprio nel caratterizzare, da un lato l'egoismo totalizzante di Dio (vuole tutto!) e dall'altro il premio, che è altrettanto totalizzante, perché prescinde dai talenti ricevuti (è lo stesso per tutti quelli che fanno la volontà di Dio).
#1520
Tematiche Culturali e Sociali / Re:Decadenza
08 Febbraio 2022, 18:33:24 PM
Citazione di: InVerno il 08 Febbraio 2022, 13:28:51 PM
Citazione di: bobmax il 03 Febbraio 2022, 12:06:18 PM
Insomma, proprio adesso che il benessere economico medio giunge probabilmente il suo culmine, è ormai evidente il declino.

Il segnale forse più emblematico, di questa involuzione, è l'indifferenza.
Secondo me ti sei risposto da solo, ti aspetteresti forse il contrario? Ovvero che con la pancia piena tutti fossero sulle barricate per cercare un mondo diverso? I bisogni primari sono relativamente soddisfatti, e chi non li ha soddisfatti, è stato convinto che "se lo è meritato" perchè appartiene ad una minoranza e perciò "deve" aver sbagliato qualcosa... è un panorama che a mio avviso è destinato a cambiare drasticamente ed in fretta, ma data la situazione, potrebbe andare diversamente?

Detto questo, è curioso che senza che nessuno l'abbia invitato è arrivato anche qui prezzemolino, intendo Marx. Siamo sicuri di saper riconoscere l'indignazione, prima di dire che il mondo ne è privo? Se cerchiamo di riconoscerla attraverso il modello in voga qualche secolo fa, lo studioso che scrive il libro, nessuno lo legge perchè è troppo lungo e complesso a parte una decina che vanno in piazza ad aizzare le forche.. ho paura che aspetteremo invano, non è così che l'indignazione circola oggi, non è così che l'insofferenza e la voglia di cambiamento viene espressa. Viene espressa secondo me per cose assolutamente futili e assurde, ed in modi che non portano da nessuna parte, però da lì a dire che tutti stiano supinamente accettando il migliore dei mondi possibili, la strada è lunga.

Sì, penso anch'io che ci sia una relazione, ma non diretta.
Cioè il benessere di per se stesso non implica l'indifferenza verso il giusto e il vero.

L'indifferenza, come da mio commento precedente, deriva dal nichilismo.
Il quale si sviluppa più agevolmente quando c'è la pancia piena e nessun valore.

Se la pancia è vuota, il valore è riempirla, sia la propria sia di chi si ama. Non vi è indifferenza.

Indifferenza non significa accettazione, tutt'altro. È invece una reazione cinica al non senso della vita.

Sì, Il Capitale è difficilmente proponibile.
Da giovane, pur leggendo di tutto, non sono mai riuscito a finirlo.
Molto più proponibile, a mio parere, Il manifesto del partito comunista.

E comunque la lotta di classe ha fatto il suo tempo.
Ora, forse, potrebbe essere più utile Nietzsche che Marx.
#1521
Riflessioni sull'Arte / Arte, Bibbia ed economia
07 Febbraio 2022, 21:37:25 PM
I talenti dati ai tre servi nella parabola rappresentano il dono della vita.

Non importa quanti talenti hai ricevuto nella tua vita, ciò che importa è cosa ne farai.

La cosa peggiore è non farne nulla, non farli rendere.
#1522
Idee per migliorare il forum / Opportunità sprecata
07 Febbraio 2022, 20:07:36 PM
Grazie a te Ivo!
Ammiro questa tua fede, che si traduce in opera.

Non ne sarei in grado.
La mia fede non è salda, e mi lascio trasportare dalla passione...

Questo tuo impegno è fonte per me di consolazione e speranza.
Con stima.
#1523
Idee per migliorare il forum / Opportunità sprecata
07 Febbraio 2022, 18:26:53 PM
No, Viator, il Forum non ha lo scopo di essere un passatempo.
Perché se così fosse non avrebbe alcun motivo di esistere: richiede impegno!

Il Forum ha lo scopo di fornire una possibilità per riflettere.
Magari persino migliorare noi stessi.

Il Forum è un dono offerto con generosità per il nostro sviluppo.

Davvero non lo vedi?
#1524
@Socrate78

È la percezione dell'io in quanto tale ad essere illusoria.
Non vi è alcun io.

Perché l'io è generato dal cervello per effetto delle sue elaborazioni.

Ma non vi è alcun luogo dove sia l'io, nessuna parte di noi è l'io.
Perché l'io non esiste.

Quando perciò si avverte che l'altro non è che me stesso, cosa significa, visto che l'io è una illusione?

Significa che ciò che esiste, per davvero, è pura comunicazione.

Cioè quello di cui abbiamo contezza è sempre e solo relazione.
Pura relazione, insuperabile relazione.

Dove... i poli che si relazionano, che comunicano... sono solo funzionali alla stessa comunicazione!
In realtà i poli che appaiono comunicare, non esistono!

Ciò che esiste è soltanto comunicazione.

Di modo che non è questione di "io", che richiede inevitabilmente un "tu", ma di Dio!

Non c'è nessuno, se non Dio.

Che non è un io. Che senso mai avrebbe?

Dio ama se stesso.
E si manifesta, a se stesso, attraverso la comunicazione.

So che è difficile. Ma ti assicuro che è difficile solo perché estremamente semplice.
#1525
Idee per migliorare il forum / Opportunità sprecata
07 Febbraio 2022, 14:26:04 PM
Devo innanzitutto ringraziare per l'opportunità offerta da questo Forum.
Rara oasi dove poter esprimere le proprie idee e, eventualmente, discutere, confrontarsi.

L'impegno profuso nel mantenere attivo questo sito è prezioso.
Soprattutto ora che la coltre del sonno della ragione sta calando un po' ovunque.

Questa opportunità di dialogo meriterebbe di essere utilizzata molto meglio di quanto non avvenga.
Che peccato!

Vi è infatti una sostanziale diffusa incapacità di analisi, che impedisce qualsiasi autentico confronto.

La libertà di espressione si traduce in un liberi tutti. Dove ci si sente legittimati a scrivere la prima idea che frulla nella testa, senza preventive verifiche e senza sentirsi impegnati a doverla poi difendere a fronte di contestazioni.

Come fare per mantenere viva la fiamma?

Come superare il banale chiacchiericcio inconcludente?
#1526
Tematiche Filosofiche / Caso e necessità.
07 Febbraio 2022, 10:12:00 AM
Citazione di: paolo il 07 Febbraio 2022, 05:59:14 AM
Caso , Necessità e Causa sono oggetti o insiemi di oggetti?   Se sono da considerarsi insiemi, quali sono i loro elementi ( oggetti )?  E' lecito assegnare agli insiemi e agli oggetti lo stesso grado di "realtà" (Ipostasi).  Mi spiego: ciascun essere umano soffre e fa la pipì,  L'Umanità non soffre e non fa la pipì.  Se diciamo che Daniele22  "esiste",   L'Umanità  "esiste" in ugual misura?

Pur essendo stata senz'altro uno strumento utile per il nostro inoltrarci nel mondo, la teoria degli insiemi ci ha allontanato dall'autentica realtà.

Perché ciò che era mera categoria ha iniziato a vivere di vita propria.

Concetti utili, indispensabili, per il nostro capire come il mondo funziona, come le categorie, hanno finito per diventare essi stessi realtà!

Mentre non lo sono affatto.
Anzi, ne sono una mistificazione.

Nella ricerca della Verità, la direzione da intraprendere sarebbe invece l'opposta.
Ossia l'annullamento delle categorie.
Che sono solo il risultato di una nostra distinzione, necessaria, ma che implica inevitabilmente una perdita.

Che avvenga una perdita, nell'operare ogni distinguo, lo si può avvertire nel momento in cui, di fronte all'amato, cerchiamo di comprendere chi, cosa veramente amiamo.

Potremmo allora forse cogliere che, lì di fronte, non c'è nessuno.

PS
A mio parere, discutere della realtà degli insiemi, partendo dal caso e dalla necessità, è abbastanza arduo.
#1527
Secondo me, occorre considerare che si persegue sempre ciò che si ama.
Quindi la ricerca del bene consiste inevitabilmente nel volere il bene dell'amato.

Di modo che è l'amore a determinare le scelte che man mano facciamo.

Questa azione è totalizzante.
Infatti l'amore esprime ciò che siamo.
Al punto... che noi siamo ciò che amiamo.

Ciò che amiamo "veramente", non ciò che riteniamo di amare...

Di norma, si inizia amando se stessi.
Un amore che può durare tutta la vita.

Tuttavia questo amore per se stessi può esaurirsi. Cioè finire per rivelarsi sbagliato, da rinnegare.

L'empatia rientra in questa possibile transizione.
Perché tramite l'empatia, l'amore prima rivolto esclusivamente a noi stessi, chiede di più.
L'egoismo si amplia chiedendo di amare anche ciò che prima era escluso.

Perché avviene questo ampliamento?

Perché l'egoismo non può che trasformarsi man mano in altruismo, una volta che l'empatia ha iniziato a fargli percepire di essere, almeno un po', pure l'altro.

L'altro non può più essere ignorato.
Il legame che ci lega a lui si fa sempre più evidente.
Il suo dolore diventa il nostro dolore.

"Ama il prossimo tuo come te stesso"

Perché mai?

Perché è te stesso!
#1528
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
06 Febbraio 2022, 15:02:38 PM
La crescita dell'indifferenza ha comunque una sua motivazione.

Perché siamo indifferenti davanti a ciò che appare evidentemente ingiusto, sbagliato?
Perché lo relativizziamo, cercando di depotenziarne il pathos?

Secondo me, la causa principale può essere trovata nella visione nichilista. Ossia nel convincimento, magari pure inconsapevole, che niente abbia valore.

Ma questo convincimento deriva a sua volta dallo stesso pensiero razionale, per il quale Essere = esistere.

Tuttavia un pensiero razionale non del tutto maturo. Cioè ancora acerbo, perché inconsapevole di se stesso, dei propri intrinsechi limiti.

Un pensiero che non avverte ancora lo sforzo necessario per manifestarsi. Perché "pensare razionalmente" richiede una forzatura, cioè una continua falsificazione della realtà.

Una falsificazione necessaria, ma appunto... falsità.
#1529
Riflessioni sull'Arte / Arte, Bibbia ed economia
06 Febbraio 2022, 14:33:38 PM
Citazione di: viator il 05 Febbraio 2022, 21:08:40 PM
Salve bobmax. Citandoti : "Il prossimo, non è il compare dello svago, della bevuta al bar o della partita a tennis, ma colui con cui hai a che fare nel concreto, quindi anche economicamente.
Di modo che qualsiasi aspirazione spirituale non può esimersi dal considerare pure l'economia".
Conoscendo (mi illudo di conoscere un poco, attraverso i tuoi troppo  monotoni interventi) il tuo entroterra psicofilosofico.

Vorresti (INNANZITUTTO DARTI, POI QUINDI DARCI) a credere che qualsiasi aspirazione spitiruale può essere in parte o del tutto convertita in moneta sonante e soppesata, confrontandola con  l'opportunità economica. Saluti.

Eppure, Viator, nonostante questa tua continua, insistente manifestazione di cinismo, resta in me l'impressione che ciò che mostri sia solo una scorza.

Che si tratti cioè di una barriera protettiva, per non soffrire troppo.

E così lasci le vele ammainate, perché un porto vale l'altro, e comunque in questo modo si evita la tempesta in mare aperto.

Ma il cinismo può servire solo per infine rifiutarlo.
Perché non può non giungere a interrogare te stesso.

E la risposta consiste con lo spiegare le vele e... rischiare.

Buona avventura.
#1530
Riflessioni sull'Arte / Arte, Bibbia ed economia
05 Febbraio 2022, 19:55:38 PM
È diffusa l'idea che negli affari non vi sia nulla di veramente personale, perché solo di affari si tratta. Cioè che le modalità, con cui si svolgono i rapporti economici, seguano procedure a prescindere dalle specifiche persone.
Una persona vale l'altra, negli affari.

Ma questa idea è una fola.
Perché è invece proprio negli affari, quando sono in gioco interessi economici, che i rapporti tra le persone si fanno importanti!

Il prossimo, non è il compare dello svago, della bevuta al bar o della partita a tennis, ma colui con cui hai a che fare nel concreto, quindi anche economicamente.

Di modo che qualsiasi aspirazione spirituale non può esimersi dal considerare pure l'economia.