Il momento è cruciale.
Grazie ad Ipazia siamo giunti finalmente davanti alla porta che genera le nostre divergenze sulla visione della realtà.
O si abbatte l'ostacolo, oppure bisogna rassegnarsi a ciò che sostiene fino ad oggi la filosofia che per simpatìa (fino ad un certo punto) associo all'onesta intellettuale di Ipazia e alla sua competenza.
L'informazione fornitaci da lei sul suggerimento di LW è fondamentale e ci dice in modo sottinteso che a formare le nostre idee sia l'azione e non le cose.
Riporto quindi l'attenzione su quello che sostengo sulla natura del sostantivo pretendendo che nella sua cristallizzazione (fermezza dell'immagine) contenga invece (come informazione) la sua natura diveniente.
Questa dunque è la mia ipotesi. Confermandola il gioco è fatto e la strada che conduce alla realtà diveniente è tutta in discesa, negandola mi ritengo sconfitto e mi adeguo alla conoscenza filosofica vigente.