La coscienza non è un fatto individuale ma occorre prima stabilire cosa si intende con coscienza. Per quanto riguarda l'argomento qui trattato, la coscienza potrebbe essere la struttura contemporaneamente culturale e cerebrale che fa dire al bambino "chi sono io?", " perché ci sono le stelle?" "Dove finisce il mondo?". La coscienza si sviluppa, in questo senso, nella cultura, fondando però la sua radice nella conformazione del cervello di homo sapiens. Se avessero inventato un alfabeto non escludo che la coscienza, in questo senso, sarebbe potuta scaturire anche negli altri primati superiori.
Detto questo, ribadisco che ogni specie ha dei limiti che sono organici in primo luogo e che possono modificarsi nel corso di decine di migliaia di anni. Se si accetta la variazione genetica darwinista e si accetta l'evoluzionismo, allora di può dire che la specie puó cambiare, ma cambia entro i limiti dell'ambiente che la ospita.
Il fatto nuovo è il potere dell'uomo di modificare l'ambiente a suo piacimento ed in ciò ha effettivamente trovato pochi limiti, " finora"! L'altro fatto nuovo è l'incapacità della natura di riassorbire i mutamenti prodotti dall'uomo, provocando una situazione di emergenza.
La tesi di Viator è che questa situazione non è governabile. L'uomo non si darà limiti e vi sarà un redde rationem prima o poi. Possibilissimo. Ma che le specie non abbiano limiti è contraddetto dalla biologia, dalla psicologia e dalla medicina, e per quanto riguarda l'uomo, anche dalla storia.
Detto questo, ribadisco che ogni specie ha dei limiti che sono organici in primo luogo e che possono modificarsi nel corso di decine di migliaia di anni. Se si accetta la variazione genetica darwinista e si accetta l'evoluzionismo, allora di può dire che la specie puó cambiare, ma cambia entro i limiti dell'ambiente che la ospita.
Il fatto nuovo è il potere dell'uomo di modificare l'ambiente a suo piacimento ed in ciò ha effettivamente trovato pochi limiti, " finora"! L'altro fatto nuovo è l'incapacità della natura di riassorbire i mutamenti prodotti dall'uomo, provocando una situazione di emergenza.
La tesi di Viator è che questa situazione non è governabile. L'uomo non si darà limiti e vi sarà un redde rationem prima o poi. Possibilissimo. Ma che le specie non abbiano limiti è contraddetto dalla biologia, dalla psicologia e dalla medicina, e per quanto riguarda l'uomo, anche dalla storia.