Ciao Flying Dutchman.
In ordine al tuo gradito intervento, osservo quanto segue:
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1)
L'operazione di rastrellamento degli ebrei il 16 ottobre 1943 e la conseguente deportazione nei campi di sterminio, fu sicuramente una "operazione di polizia" e non certo una "operazione di combattimento"; fermo restando che si trattò di una delle più vergognose e disumane "operazioni di polizia" compiute a Roma dai nazisti .
Tra l'altro Kappler aveva promesso la liberazione dei prigionieri, se gli Ebrei di Roma gli avessero consegnato 50 chilogrammi d'oro; in cambio dell'oro, Kappler promise agli ebrei l'incolumità.
Gli ebrei gli consegnarono 50 chilogrammi d'oro (più tre etti in eccesso), che Kappler spedì immediatamente a Berlino, al capo dell'ufficio centrale per la sicurezza del Reich, generale Ernst Kaltenbrunner; il quale, però, si tenne l'oro e dette l'ordine di deportare lo stesso gli ebrei nei campi di sterminio!
Che brucino entrambi all'inferno!
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2)
Quanto al "Fallschirm Artillerie Regiment, Panzer Grenadier Regiment, 362 Infanterie Division", ad essere sincero, non ne sapevo assolutamente niente; ma, indubbiamente, anche qualora si fosse trattato soltanto di un reggimento della FLAK, se era acquartierato effettivamente a Roma, questo avrebbe comunque comportato una violazione della condizione di "Roma Città aperta".
Però, se questo è vero, non si capisce per quale ragione la "Resistenza" abbia attaccato proprio il Polizeiregiment "Bozen", che era un reparto della "Ordnungspolizei" (polizia d'ordine), e non invece un reparto della "Fallschirm Artillerie Regiment, Panzer Grenadier Regiment, 362 Infanterie Division" (che, invece, era un reparto combattente).
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Un saluto!

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