Citazione di: niko il 11 Giugno 2022, 23:01:20 PMNaturalmente, lo spostamentoto geopolitico dell'ucraina e il disastro della Jugoslavia, si possono spiegare di piu' , e meglio, con il vampiriso del blocco euroatlantico, che ha in un caso infiltrato e filodiretto l'euromaidan e nell'altro razzolato fin dall'inizio come un avvoltoio sulle macerie della ex jugoslavia (li' si sono combattute le "guerre di unificazione europea", unificazione che naturalmente non e' stata un processo pacifico, come lo e' nella sua ideologia); solo che cosi' questo signore non ci venderebbe libri sopra...
Venendo al dunque, la ricchezza comporta in linea di principio cessione di sovranita' solo se e' distribuita sperequatamente, quindi solo se e' ricchezza direttamente rappresentativa dell'ingiusto potere dell'uomo sull'uomo, e quindi, al limite, anche dello stato sullo stato; dunque "ricchezza", tra mille virgolette, finalizzata all'acquisto della prostituzione e del lavoro servile, come ogni ricchezza sperequatamente distribuita fondamentalmente in un modo o nell'altro lo e'.
Finche' nel rapporto tra due uomini un uomo potra' comprare un altro uomo (lavoro salariato, servitu' della gleba, schiavitu') , nel rapporto tra due stati uno stato potra' comprare un altro stato, perche' il grande e' lo specchio del piccolo.
E' il modo in cui il desiderio e il bisogno si distribuisono intorno alla ricchezza, a determinare la cessione di sovranita', non la ricchezza stessa.
Sia tra individui, che tra stati.
La ricchezza equamente distribuirà invece, non comporta nessuna cessione di sovranita', perche' i cittadini socialmente equi-potenti, con lo stesso effettivo potere, e non solo giuridicamente parificati, potranno organizzarsi in una vera e reale democrazia, quindi anche commerciare liberamente tra paesi, senza importare necessariamente, insieme alle "merce", anche usi e costumi che l'etica di un luogo o di un popolo rifiuta e considera per se' incompatibili rispetto all'etica di un altro.
Si puo' essere ricchi senza essere colonie, solo che bisogna intendersi socialmente e culturalmente su cosa significa essere ricchi.
Ho finalmente iniziato a leggere marx, dai che tra 3 vite lo finisco

Magari a settembre (Sempre che la guerra non ci abbia già preso, possibilità remota, ma non del tutto a zero) vedremo di dire qualcosa con qualche pagina in più letta questa estate.
Mi chiedo inanzitutto però se la questione della giustiza del prezzo della merce, ossia del salario, sia ancora pensabile, laddove i nostri corpi verrano requisiti.
Infatti se il mio corpo verrà violato (come sembra) e così quello di milioni di persone, che meccanismi psicologici verrano avviati?
L'OMS ha già preventivato l'ondata di depressione che sta per investire il mondo, mi stupisco della loro illusione però che i farmaci possano da soli sistemare le cose.
La depressione è invalidante, e il farmaco non può da solo creare il servo perfetto.
Serve una ristimolazione al fare.
Ma in un mondo che sta alienando non solo l'uomo economico, ma la persona (ossia l'uomo identitario) oltre alla depressione vi saranno anche crisi del soggetto.
Una crisi del soggetto (in quanto identità, ideologia) che investe milioni di persone francamente mi sa che non l'abbiamo mai vista. Mi sa che arriviamo giusto un filo impreparati un filo corti e non ho letto contributi da parte dell'OMS, che per giurisdizione, manco lo vede questo problema, men che meno la politica, che si sta sempre più mettendosi contro la filosofia piuttosto.
Ecco all'interno di questo tsunami perfetto di alienazione economica E personale come faremo ancora a parlare di redistribuzione dei beni?





