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Messaggi - Phil

#1546
Citazione di: Lou il 08 Ottobre 2018, 18:32:16 PM
pare un tantino paradossale che esistano contratti per cui chi lavora otto ore al giorno abbia una retribuzione netta di 800€, magari pur non facendo  un lavoro " congruo ", e chi con 8 ore alla settimana prenda 780. €.
Sulla carta effettivamente suona male... tuttavia va anche considerato che quel lavoro da 800€ verserà contributi utili a fini pensionistici (il RDC dovrebbe essere sterile in merito) e concorrerà a maturare il sussidio di dissoccupazione, che per ora pare sarà cumulabile con il RDC fino al raggiungimento della soglia di 780€ (se non si abita in una casa di proprietà, altrimenti scende).
Da quel che ho capito, tali 8 ore settimanali di lavori sociali non sono obbligatorie, ma è obbligatorio solo "dare la disponibilità" (non è detto che di fatto ci siano poi 8 ore da fare per tutti...).
Mi lascia piuttosto perplesso invece il dover dimostrare la ricerca attiva di lavoro per 2 ore al giorno: bisogna andare a presidiare il centro per l'impiego o si mostrano i cookies del proprio pc?  ;D

Citazione di: InVerno il 09 Ottobre 2018, 02:06:19 AM
avere un reddito di copertura mentre si svolgono corsi professionali e si ci mette in attesa per un altro lavoro più dignitoso è un lusso non da poco, avere uno stato che ti protegge ti da il potere di rifiutare offerte di lavoro neoschiavistiche.
Se ne possono rifiutare al massimo tre ("eque e non lontane dalla residenza"), poi si perde il RDC; aspettare la terza sperando che sia la meno "neoschiavistica" potrebbe non essere sempre una buona idea...

Citazione di: Lou il 09 Ottobre 2018, 17:56:10 PM
non capisco come d'improvviso si trovino non una, non due, bensì tre offerte e oportunità di lavoro "congruo", spuntano come funghi?
In fondo la norma dice, se non erro, che se spuntano, non se ne possono rifiutare tre; se non spuntano... buon RDC a tutti (gli aventi diritto)!
#1547
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
08 Ottobre 2018, 12:29:06 PM
Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 11:30:38 AM
Perché continui a parlare di un bene metafisico? Se io parlo di un bene esistenziale innato da scoprire dentro di noi?
Con bene "metafisico" (ammetto che il termine è un po' vago) intendo in generale ogni Bene concettualizzato come esistenzialmente o spiritualmente innato o trascendente o assoluto; nei miei discorsi non mi riferivo esclusivamente a te, ma parlavo anche più in generale.

Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 11:30:38 AM
Mi sembri ossessionato, e te l'ho già rilevato, da questa benedetta (maledetta per te, evidentemente... :) ) "metafisica".
Se parliamo di morale, bene/male, etc. mi concederai che parlare anche di metafisica non è un'ossessione, ma piuttosto una necessità argomentativa (e guarda come finisce chi prova ad uscirne...  ;D ).

Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 11:30:38 AM
La tua avversione è palese. Lavora su questa avversione e forse vedrai che non tutte le vacche sono nere... :)
Perché "avversione"? Negazione, non-fede-in ("a" non è "anti", ricordi?  ;) ).
Ho detto e ripetuto che il discorso metafisico funziona, tiene coesi i popoli e mi fa decisamente comodo perché mi risparmia colpi di clava; non direi che questa è avversione ;D

Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 11:30:38 AM
Ma , per non essere "piccolo borghese", penso che si debba mettere in discussione anche il proprio di 'bluff'...cosa che non vedo fare in questo caso.
Quale è il bluff di una personale morale-bricolage, del tipo "lavori in corso"?

Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 11:30:38 AM
Hai già trovato i 'colpevoli' e non ti senti parte di questi
Colpevoli? Chi? Di cosa? In base a quale morale? ;D

Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 11:30:38 AM
Siccome però questa discussione sta generando uno stato di avversione reciproca , sentimento certo non da coltivare, personalmente la pianto qui.  Vedi un pò tu... ;D
Nessuna avversione, cerco solo di chiarirmi (in entrambi i sensi del termine...).
#1548
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
08 Ottobre 2018, 11:21:02 AM
Citazione di: paul11 il 08 Ottobre 2018, 00:32:37 AM
vale a dire non ho ancora capito in cosa credete.
la morale è ontologica?  E' plastica è liquida, è un vestito da indossare al pret a porter?
Personalmente, vedo la morale come una rielaborazione personale di ciò che si è ricevuto (dalla famiglia, dal contesto culturale, etc.) e di ciò che si è vissuto (di come sono state assimilate e interpretate alcune esperienze significative).
Essendo le (mie) esperienze di vita non ancora concluse, la (mia) morale si evolve tuttora in itinere, è costantemente in fieri come la riflessione che accompagna la vita; ovvero non ci sono dogmi, ideali, valori che do per certi e intoccabili, fondati in una tradizione "migliore", in un culto "vero", in un'ideologia "giusta".
Se mi chiedi dunque in cosa credo moralmente (domanda la cui forma rivela molto dei presupposti sottesi), non posso indirizzarti ad alcun "ismo", né a testi (sacri o meno) di riferimento; posso solo darti la mia opinione personale, di volta in volta che mi presenti una questione etica. Magari sarà per te una risposta deludente o evasiva, ma (se mi credi) è la più onesta che ho (e ovviamente ognuno è libero di etichettarla come vuole, in buona o cattiva fede).
Questa morale personale "abbozzata a matita" è necessariamente sinonimo di opportunismo, di genuflessa accettazione dell'attualità, di incapacità di vedere le differenze fra le altre morali, di mancanza di criteri con cui valutare la realtà? Secondo me, decisamente no; semmai è sinonimo di una visione tanto personale quanto debole delle varie possibilità... tuttavia, in fondo, sono di parte (e dall'esterno può ben sembrare tutt'altro).


Citazione di: paul11 il 08 Ottobre 2018, 00:32:37 AM
Phil in realtà il grande bluff ti è funzionale, ringrazia che c'è.
Indubbiamente! Come già scrivevo a Sariputra, il bluff metafisico (e il contro-bluff moderno) che tiene coesi i popoli, compreso quello di cui faccio parte, è una bella fortuna per me (solo per me?), e il riconoscerlo come bluff (narrazione affabulatrice per le genti) non significa minimamente volerne sminuire la funzionalità civile e il ruolo di perno della coesione sociale (su cui mi sembra di aver già insistito molto).
Rilevare che qualcosa è una convenzione immanente, storicizzata e plurale, non significa necessariamente leggerla come insignificante o volersene emancipare; pensiamo al linguaggio: non ci è stato dato dagli dei, non ha nulla di perfetto o assoluto, combina spesso casini intercontinentali (come diceva qualcuno, talvolta ne uccide più la penna che la spada), eppure per fortuna che c'è!


P.s.
Avevo già scritto sinteticamente: "valori malleati dai vissuti più di quanto [tali valori, n.d.r.] condizionino a priori la lettura del mondo" ed effettivamente era una frase troppo ermetica (che poteva fuorviare verso l'opportunismo selvaggio), grazie per avermi chiesto di disambiguare.
#1549
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
08 Ottobre 2018, 11:09:03 AM
Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 08:46:40 AM
Si "scrive a matita" per cancellare velocemente e senza lasciar tracce... ;)
Esatto, ed è inevitabile che ciò che verrà riscritto sarà guidato necessariamente solo dal tornaconto e dall'opportunismo? In assenza di un Bene metafisico, non si può proorio cercare un'altra forma di bene (che non sia egoistica)?
La spontaneità con cui si crede che l'abbandono di una metafisica comporti necessariamente cinismo e tornacontismo (con buona pace della "compassionevole natura umana che tende spontaneamente al bene", direi ;) ), è sintomo eloquente di quanto alcuni sentano davvero il bisogno "analgesico" del bluff... mentre se si prova a sospettare che il bluff sia tale, allora si è automaticamente banderuole e "piccolo borghesi" (adoro il fascino vintage delle categorie tardo novecentesche  ;D ).
Secondo me, in questo caso, tertium datur (sebbene alla cattiva fede non ci sia sempre rimedio...).

Citazione di: Sariputra il 08 Ottobre 2018, 08:46:40 AM
Infatti tu stesso ammetti che, se fossi per caso alto, grosso e prestante la tua filosofia...potrebbe essere del tutto diversa! Potresti forse perfino accettare la "barbarie dell'anarchia primordiale", perché questa , in quel caso, tornerebbe a tuo vantaggio. Forse ti fornirebbe delle "opportunità"...
Ma non parlavi di bluff? Di insincerità, ecc.? Mah!...Perplesso... :(
[Fallacie rilevate: non sequitur, spaventapasseri/uomo di paglia, pendio scivoloso (tracce di ad hominem e ad popolum).]
Affermare che in contrasti fisici sono/sarei in difficoltà (ho scritto solo questo, il resto è un'aggiunta gratuita dell'esegeta  ;) ), non comporta affatto che se fossi grosso e muscoloso sarei ben contento di vivere fra mazzate e colpi di clava (le fallacie logiche sono spesso indice di... v. sopra).
#1550
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
07 Ottobre 2018, 21:40:18 PM
@Sariputra

Capisco che è una battuta  :) ... tuttavia, essendo ghiotto di input, provo, per gioco, anche a prenderti sul serio: direi che se finissi con lo spararti, non sarebbe per ideali metafisici, né di bandiera o per mera convenienza, ma probabilmente perché sul momento mi parrebbe sensato farlo (anche se faccio fatica ad immaginarmi a premere un grilletto, considerando che mi mette a disagio uccidere una zanzara...).
Essere "plastici" non significa necessariamente, assecondando uno scadente pregiudizio, essere mercenari e subdoli (come si potrebbe anche pensare in cattiva fede); significa solo avere un paradigma scritto a matita, una visione del mondo dinamica, così come è dinamica la vita (e ciò, se ci pensiamo, è un modo per destreggiarsi nel classico conflitto fra il mutare degli eventi e la presunta stabilità dei valori universali). 
Certo, non a tutti piace navigare a vista sotto un cielo senza stelle fisse, mentre altri marinai sfrecciano sicuri della loro rotta e sanno sempre dove andare e cosa fare perché è già tutto scritto nelle loro mappe sacre, che li guideranno in fine al tesoro promesso; per me invece, la terra è tonda e non c'è un premio per chi riesce a fare più giri del globo prima di colare a picco e non c'è nessun tesoro mitologico da rincorrere (e, in fondo, se anche ci fosse, per me non ne varrebbe la pena).

Quando ho detto che mi troverei male nella "barbarie dell'anarchia primordiale"(autocit.) è ad esempio perché non sono violento né fisicamente prestante, quindi molto probabilmente farei una finaccia  ;D  non ho problemi ad ammettere che mi fa molto comodo non dover duellare fisicamente con altri pretendenti per una donna (finirei molto prima sottoterra che a letto con qualcuna) o per il cibo (morirei presto di fame). Riconosco gli indubbi vantaggi del vivere in società, ma farne una questione di valori etici metafisici (universali, assoluti, trascendenti, etc.) significa, secondo me, credere ad un bluff (necessario per chi ha bisogno di vedere un piatto ricco di fiches sul tavolo; irrilevante per chi sa che lo scopo del gioco è giocare e crede, magari sbagliando, che nessuno cambierà mai quelle fiches in altro...).
#1551
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
07 Ottobre 2018, 19:16:29 PM
Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 16:00:49 PM
Capisco che hai capito, ma tu vedi coerenza?
L'assenza di coerenza è l'essenza del bluff (e del contro-bluff); se ci fosse coerenza non sarebbe un bluff, semmai un fidarsi in buona fede (come per tutti quelli che, non avendo visto le carte, credono davvero che il perpetuo rilanciare la posta in gioco sia indice di carte forti... mentre invece si rilancia solo perché altrimenti il gioco finisce).
Intendiamoci, prendere atto di tale bluff non comporta affatto l'esserne entusiasti o voler collaborare felicemente alla sua riuscita. Una volta intuite le regole del gioco e convinti che il bluff ci sia (opinione personale, quindi con dignitoso margine d'errore) non resta che continuare la partita, ognuno con la sua strategia (chi bluffando, chi sperando di poter cambiare carte, chi usando assi nella manica, chi "passando", chi ritirandosi...).

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 16:00:49 PM
Chi è nella condizione di potere e denaro si serve del bluff, ma se davvero fosse innata la morale come da mia tesi,
lo smascherare il dispositivo culturale sarebbe la missione per mettere a nudo il re.
E sarebbe persino un bene impegnarsi in tale missione, poiché tale bluff sarebbe (se ho ben inteso) un male, sebbene non il peggiore.
Tuttavia, se invece la morale non è innata (ipotesi in cui mi sento più a casa), che il re sia nudo o vestito non fa molta differenza, l'importante è che egli riesca efficacemente a scongiurare la barbarie dell'anarchia primordiale (almeno per chi è convinto che in tale "inciviltà" si troverebbe davvero male, come il sottoscritto).
Ciò significa che una morale vale l'altra? Assolutamente no; significa che una morale aggregante (non una qualsiasi) è necessaria per una comunità, fintanto che la maggioranza la condivide e, soprattutto, a differenza di altre possibili, funziona e viene accettata.
Se poi questa morale venga dichiarata fondata sui dettami di un re nudo e con il vizio del poker, oppure su quelli di un illuminato pastore di uomini o addirittura di una divinità benevola, dipenderà da quanto si vuole rendere tale morale intoccabile e "ben commerciabile" fra i proseliti (e quanto si vuole essere onesti in rapporto alla posta in gioco; d'altro canto, si sa, più questa aumenta, più si riducono le persone che giocano solo per partecipare...).

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 16:00:49 PM
Phil a mio parere, e lo scrissi anni fa nel vecchio forum ,è fondamentale in quello che noi crediamo e non è detto che sia vero.
Ma l 'importante è che ci crediamo.
Un fanatico religioso con una cintura di bombe è più vero e forte di un capitalista in una piscina di Beverly Hills?
Eppure, magari sbaglio, proprio questa inclinazione al credere fermamente in qualcosa è la condizione necessaria e sufficiente per rendere credibile ogni bluff (ed eventuale contro-bluff): si tratta di distinguere fra il credere al sistema biecamente umano che ci circonda o il lasciare aperta la porta ad un'alterità eccedente le contingenze terrene... è poi possibile un vivere senza credo, ma con un pensiero tendenzialmente plastico, un'attitudine distaccatamente adattativa, con valori malleati dai vissuti più di quanto condizionino a priori la lettura del mondo?
#1552
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
07 Ottobre 2018, 12:01:16 PM
Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
Il cosiddetto "bluff"come pensi tu, se resiste come fondativo  ed è quindi premessa metafisica,potrebbe dimostrare che invece il pensiero occidentale è entrato in contraddizione quando ha pensato di focalizzarsi sui propri interessi economici, su ciò che è opportuno e convenite al momento.
Non è contraddizione, è cambio di paradigma: la premessa metafisica è stata decostruita, "hackerata" e ricontestualizzata in un palcoscenico differente (non si poteva semplicemente abbandonarla, perché funziona ancora troppo bene).

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
Se togli i l fondativo ognuno non percepirebbe  più intimamente il legame morale che lega l'individuo al sociale,
Lo percepisce intimamente perché è innato oppure è acquisito con educazione sin da piccoli, dal contesto culturale, etc.?
Ognuno può fare la sua scommessa, per ora non credo ci sia risposta certa (anche se una delle due proposte ha il vantaggio di essere quasi infalsificabile...).

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
Ma devi chiederti perchè culturalmente resiste,nonostante la modernità l'abbia sostanzialmente obnulata e abiurata, e ha necessità di esistere a prescindere dal bluff, il fondativo metafisico.
Perché sbarazzarsi di ciò che ha dimostrato (storicamente) di poter funzionare ancora su larga scala?
La modernità l'ha capito e (disincantata anche in questa scelta) l'ha infatti strumentalizzata con il contro-bluff: laico e globalista, ma formalmente identico come (auto)giustificazionismo.

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
La mia risposta è la sua innatezza nell'uomo,fa parte della natura umana che non è la parte animale e se la modernità lo ha mascherata è solo perchè non può farla scomparire, ma solo strumentalizzarla.
Tentare di farla scomparire (come forse avevano in mente alcuni nel '900) è fallimentare perché comporterebbe la disgregazione della società e una sua rifondazione radicale (scenario piuttosto utopico), strumentalizzarla è l'unica (cinica) scelta percorribile in itinere.

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
l'uomo ha necessità di leggi coercitive grazie ad una classe dirigente che incarni la sovranità, [...] sarebbe solo e semplicemente un rapporto di forza e di poteri e domini.
Questa mi sembra una descrizione ben calibrata sul mondo "reale" (per quanto possa suonare forse sconsolante...).

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
A cosa ci servirebbe allora la cultura, nel momento in cui il bene e il male, la morale e le etiche fossero solo illusioni?
L'indicibile e l'inammissibile è esattamente questo: (se) sono illusioni, la massa non ci può/deve/sa credere davvero (sarebbe il caos a discapito di tutti), e non a caso chi lo afferma viene spesso ostracizzato o non creduto (non-accettazione, tipico meccanismo di difesa e autotutela psicologica).
Per questo serve la copertura del bluff di matrice metafisica, e la cultura (in larga parte) non può che reggere il gioco (più o meno consciamente) di ciò che ha ereditato e in cui, in gran parte, essa stesse crede (e deve crederci per autogiustificarsi e darsi un senso, per non restare annichilita...).

Citazione di: paul11 il 07 Ottobre 2018, 01:36:28 AM
Attenzione, io non scarto affatto questa tesi, perchè esce anche dal "bluff", il mondo diventa trasparente, ma dovremmo accettare i lager, stermini di massa, poteri finanziari che mandano in miseria persone e tutto ciò che oggi viene definito "male",sparirebbe.
Sparirebbe solo l'etichetta, non ciò a cui si riferisce... questo è uno dei classici fraintendimenti (non mi riferisco a te, parlo in generale) riguardo il relativismo "pluralismo debole": in assenza di un fondamento maestoso e metafisico, si resta talvolta spaesati al punto da disconoscere anche i piccoli fondamenti fattuali e i giudizi contingenti che gli si possono applicare. Come dire "o esiste il Bene, oppure tutto è indifferente"; semplificazione smentita quotidianamente sia dall'esistenza del diritto (con il suo bluff: trasvalutare il bene in Bene), sia, soprattutto, dai vissuti quotidiani di ognuno di noi, che non abbiamo mai rapporti reali con il sommo Bene, ma ci giostriamo fra un dedalo di mille "beni" (con la minuscola e al plurale) incerti e problematici (e proprio per questo il bluff del Bene ci ammalia, ci solleva e ci irretisce facilmente). Si tratta di ricordarsi la distinzione fra i fatti e le interpretazioni (come ci ammoniva qualcuno), distinzione che per l'etica è inaudita e scandalosa.

Accettare il passato è ovviamente inevitabile (al di là della retorica, storicamente ingenua per quanto condivisibile, del "mai più!" e simili), tuttavia non avrebbe senso negare all'uomo la rincuorante possibilità di dire "ciò è male!" (tradotto: "spero non capiti mai a me e alla mia tribù"): l'uomo necessita di consolazione (passato) e di speranza (futuro), proprio come chi bluffa perché ha carte deludenti, ma sotto sotto spera ancora di poter vincere...
#1553
Riflessioni sull'Arte / Re:Arte moderna?
06 Ottobre 2018, 21:42:02 PM
Dopo la vendita all'asta di un quadro di Banksy per 860.000 dollari, qualcuno (lo stesso autore plausibilmente) ha innescato un meccanismo pre-montato nella cornice (forse addirittura anni prima!) che, fra lo stupore dei presenti, ha iniziato a tagliare a strisce il dipinto:
ecco il video
Si dice che dopo tale performance a sorpresa (che forse voleva essere un attacco al "sistema dell'arte"... o ciò che ne resta) il valore del dipinto sia sensibilmente aumentato (il che apre molti scenari interpretativi possibili...).
#1554
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
06 Ottobre 2018, 21:32:05 PM
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 17:07:33 PM
Il bluff di partenza phil è una modernità che ha spostato la verità nell'evidenza del sensibile  e nell'economia dell'interesse privato, pur mantenendo istituti metafisici fondamentali, come "il bene comune", come "lo Stato", come i valori morali divenuti prinicipi delle Costituzioni.
Esattamente per questo, secondo me, il bluff della modernità è un contro-bluff: spostare il focus sul sensibile, sul contingente, sulla volatilità dell'economia, etc. è il modo inevitabile di alimentare il bluff metafisico asservendolo però ad altri fini (magari non troppo metafisici), proprio partendo da e strumentalizzando la nitida consapevolezza che
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 17:07:33 PM
nessuna comunità sta in piedi senza un principio metafisico che la unisce

Il fatto che
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 17:07:33 PM
è la coscienza che non fa andare oltre un limite
contrasta un po' con la constatazione che proprio il non affidarsi alla coscienza originaria è il motivo per cui sono necessarie leggi e metafisiche normative (v. poco sopra) e perché senza di esse (senza alcuni "idola" baconiani)
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 17:07:33 PM
Sarebbe guerra di ognuno contro tutti finchè ne rimarrà uno solo.
La questione dell'uomo che non è solo animalità ma ha Coscienza e tensioni etiche innate (verso il cosiddetto "bene"), a prescindere da sovrastrutture culturali, è quasi una contraddizione, altrimenti non si dovrebbe temere l'"homo homini lupus".

Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 17:07:33 PM
Quelle figure metafisiche sono "imago" che hanno loro solo la forza di pacificare il mondo civile
Sul "pacificare" il mondo civile sono piuttosto titubante (dipende cosa si intende per "pace"); sul "regolamentarlo" non ho molti dubbi.



P.s.
Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 17:07:33 PM
Mi pare ovvio che se il fondativo è diverso, le argomentazioni lo saranno altrettanto.
Non posso che concordare; ad esempio, personalmente non scomoderei la visione hegeliana di "coscienza" (né di "spirito"), altrimenti si torna indietro a filosofie della storia adatte alla storia della filosofia, ma forse un po' meno all'attualità  ;)
#1555
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
06 Ottobre 2018, 14:16:37 PM
Citazione di: sgiombo il 06 Ottobre 2018, 12:06:35 PM
Forse, se ben capisco (e sarei d' accordo in tal caso), in un certo senso é un bluff il fatto che spesso nella storia (e per ragioni ben comprensibili) si ascrivono tali naturalissime tendenze comportamentali a eventi "soprannaturali" (come comandamenti divini) o comunque "metafisici", "preternaturali"..
Si, per "bluff" intendevo questo slittamento di contesto (dal fisico al metafisico); ho usato le virgolette perché il bluff nel poker è sempre stratagemma voluto, mentre quello in questione è talvolta fatto in buona fede e/o inconsciamente (comunque corroborato nei fatti dalla sua funzionalità di collante comunitario, al netto dei conflitti fra le differenti comunità e prospettive).


Citazione di: viator il 06 Ottobre 2018, 13:32:25 PM
La chiave del riconoscimento di ciò che esiste è tutta qui.
Il percepibile E-SISTE, il concepibile (almeno finchè non avremo la fortuna o la disgrazia di incontrarne la percezione) NON E-SISTE (non è fuori di noi bensì solo dentro di noi !) poichè si limita appunto ad IN-SISTERE dentro di noi.
L'esser morta di una pianta o l'esser vuoto di un vaso non sono forse percepibili?
Direi almeno tanto quanto l'esser viva di una pianta o l'essere pieno di un vaso...
Il fatto che il vaso non sia realmente vuoto ma pieno di molecole, atomi, etc. è percepibile o solo concepibile (salvo avere un laboratorio in casa)?

Mi pare che il percepibile esista sempre come concepibile (Kant, neuroscienze, etc. docent  ;) ): abbiamo una mente/cervello/altro che identifica e concettualizza istantaneamente il percepito.
Il bene, il caldo, il pieno, la luce, etc. sono identità concettuali (concepite), mai solo percezioni; lo sarebbero forse in un corpo che percepisse senza elaborare cognitivamente tali percezioni (tuttavia non è il nostro caso...).
#1556
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
06 Ottobre 2018, 11:20:44 AM
Citazione di: viator il 06 Ottobre 2018, 01:10:07 AM
Quando l'alternativa è tra l'esistere ed il non esistere, occore scegliere tra l'affermazione o la negazione dell'esistenza di uno dei due termini.
Eppure i due termini non si escludono, né logicamente (v. sopra), né sul piano interpretativo (v. dualismi vari).
Il mio discorso sulle graduazioni di bene e male partiva non a caso dal presupposto:
Citazione di: Phil il 06 Ottobre 2018, 00:51:01 AM
Se assumiamo uno sguardo interpretativo del reale, giudicante-valutante, la "duplicità binaria" è logica
se invece crediamo che il male e il bene appartengano al piano ontologico, ovvero esistano non come valutazione/interpretazione, ma come fatti(?) o addirittura sostanze(??), allora chiamiamo in causa l'epistemologia che dovrebbe indagarne le modalità di esistenza, oppure la fede che ci fornirà qualche testo sacro contenente le "istruzioni per l'uso" del bene.
La terza via, come sempre, è quella personalista del "paradigma fai-da-te", che tuttavia è un'interpretazione, e così si torna alla prima riga del post... ;)


Citazione di: paul11 il 06 Ottobre 2018, 01:15:55 AM
Se identifico il bios,la vita,  come bene, ciò che le appartiene e la propaga sarà il bene.
[...] E'quì l'identificazione della regola naturale con quella divina.E' bene assecondare la vita, è male uccidere la vita, con tutto ciò che ne consegue nelle morali e nelle etiche
Esatto, e questo è il "bluff ermeneutico-culturale" (di cui parlavo con Sariputra): proiettare dissimulatamente il fisico (istinto di sopravvivenza, pulsione alla riproduzione, etc.) sul piano metafisico (Bene/Male, l'Etica, etc.), costruendo un orizzonte di senso in cui il nomos biologico (la "programmazione genetica" dell'auto-tutela individuale) assurge a nomos civile (difesa della vita, etc. nella comunità).
Sulle differenti modalità con cui tale nomos comunitario difende il Bene (= la Vita, solitamente della maggioranza) si apre il dibattito pluralista che svela tacitamente il bluff di partenza.
#1557
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
06 Ottobre 2018, 00:51:01 AM
Citazione di: viator il 05 Ottobre 2018, 23:10:25 PM
quando confrontiamo tra loro due aspetti contradditori, antagonistici in realtà stiamo esaminando una situazione che non contiene una duplicità, ma sempre consiste nella necessaria constatazione dell'esistenza di uno solo dei due termini opposta alla mancanza di esso, mancanza che invece semplicisticamente noi chiamiamo con nome diverso attribuendogli complementarietà od opposizione nei confronti del primo termine.
Se assumiamo uno sguardo interpretativo del reale, giudicante-valutante, la "duplicità binaria" è logica: posto "a", è inevitabile avere logicamente "non a", negazione di "a"; questa negazione possiamo identificarla con "b", così che "non b" equivale ad "a" (al posto di "a" e "b", puoi porre vero/falso, bello/brutto, buono/cattivo, etc.).
Questo funziona sia parlando di giudizi, sia di enti, di proposizioni, etc.
Talvolta possiamo quantificare "a" o "b", utilizzando "molto", "poco", etc. ma dare la priorità logica ad "a" o "b" è arbitrario: nel nostro caso, si potrebbe dire che il punto di partenza sia il male, e il bene soltanto una sua mancanza-carenza (magari affermatasi tramite inibizioni psicologiche e compromessi civili finalizzati a giovarsi dei vantaggi del vivere in società).

Ripeto il banale esempio del voto scolastico: dire che nel compito ci sono molte risposte giuste equivale a dire che ci sono pochi errori; possiamo contare indifferentemente le une o gli altri, ma un errore resta di fatto diverso da una risposta giusta e, alla fine, un giudizio positivo (maggiore o uguale a 6) è diverso da un voto negativo (inferiore a 6); parimenti, ciò che giudichiamo "bene" (o "non male") resta distinto da ciò che giudichiamo "male"(o "non bene"), sebbene ognuno possa avere la sua personale "soglia di sufficienza".


P.s.
Nel famigerato bicchiere mezzo pieno/mezzo vuoto, l'acqua è una mancanza d'aria o l'aria una mancanza d'acqua?
#1558
Citazione di: 0xdeadbeef il 05 Ottobre 2018, 16:57:31 PM
può la morale assolutamente intesa contrapporsi frontalmente al diritto giuridico?
Quando la propria morale ("assolutamente intesa" o, più umilmente, personalmente intesa e interpretata) confligge con il diritto, è sufficiente rammentare che i tribunali del diritto vigono sulla terra, mentre per il giudizio dei tribunali celesti bisogna aspettare un (eventuale) "dopo": finché si è sulla terra si è chiamati a fare i conti con i primi (terrestri), senza che i secondi (celesti) possano intervenire; ciò non toglie che si possa pascalianamente scommettere che il premio dei secondi valga più del castigo dei primi (scelta su cui hanno puntato molti martiri...).
Oppure, laicamente, si può mettere in gioco la propria incolumità per principi ritenuti "assoluti", degni del sacrificio estremo o di rischiare la propria vita (da Socrate a Che Guevara, passando per i samurai giapponesi, tanto per fare esempi originali  ;D ); d'altronde molte rivoluzioni culturali hanno avuto come importante propulsore la morte dei loro esponenti di spicco e/o del fondatore.
La contrapposizione frontale fra "morale assolutamente intesa" e diritto, è un buon test per la prima e una proposta di cambiamento (da valutare) per il secondo.
#1559
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
04 Ottobre 2018, 11:26:43 AM
Citazione di: Sariputra il 04 Ottobre 2018, 00:32:27 AM
"Non pensi che ciò che è fatto con intonaco di gesso, possa diventare ancora più bianco sotto la luce della Luna piena?"
Bella... la questione è cosa c'è sotto l'intonaco che riflette la luce lunare: l'intonaco è artificio che copre, colora, traveste ("in-tonaco": mettere dentro una tunica).
Si può credere che sia tutto intonaco oppure che sotto ci sia altro materiale, il problema è che per saperlo con certezza dovremmo violare "la cosa", compromettendo il candido riflesso della luce lunare e, forse, sarebbe un peccato (sacrificare l'estetica per la conoscenza è spesso scelta mortificante...).
#1560
Tematiche Filosofiche / Re:Tutto bene e niente male
03 Ottobre 2018, 21:14:58 PM
Citazione di: Sariputra il 03 Ottobre 2018, 15:58:05 PM
Beh!...Non è che tutto il 'male' sia imputabile alla volontà d'imposizione di un 'bene' sovra-mondano e sovrumano da parte del pensiero religioso fondamentalista.
Per sovra-umano non intendevo soltanto religioso (altrimenti l'avrei specificato  :) ), ma semplicemente eccedente l'umana contingenza e la umane opinioni, ovvero il Bene con la maiuscola (dunque anche gran parte degli ideali politici e dei sistemi metafisici in genere si presentano come sovra-umani).

Citazione di: Sariputra il 03 Ottobre 2018, 15:58:05 PM
Il pensare che l'essere umano, miracolosamente, diventi 'buono' e altruista se non ci fosse alcuna morale...credo rientri anche questo nel libro delle pie illusioni (per dirla come @Sgiombo... :) ).
Ri-concordo, e proprio per questo invece non concordo con te quando sostieni che per natura la mente dell'uomo "contenga" compassione e benevolenza e tenda spontaneamente al "bene"...