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Messaggi - bobmax

#1546
@Niko

La teoria del Big Bang prevede la nascita del tempo e dello spazio.
Questa è la teoria.
Se poi la si vuole contestare, va bene, ma è un'altra teoria, che occorre però sostenere scientificamente. Cioè basandosi sui dati e non su semplici ragionamenti arbitrari.

Il tempo e lo spazio derivano dal qualcosa.
È il qualcosa che, essendoci, crea lo spazio e il tempo.
Senza il qualcosa non vi è spazio né tempo.

Dal nulla nasce nulla.

Benissimo.

Allora o ci affanniamo a ipotizzare qualcosa che doveva certamente esserci "prima", e quindi un altro tempo e un altro spazio, oppure... il qualcosa è esso stesso nulla!

Orrore...

Tutt'altro!
L'autentico orrore deriva dal qualcosa, dal disperato bisogno che ci sia.

Che l'universo sia nulla ce lo dice pure il fotone. Per il quale non vi è né spazio né tempo, l'universo è una pura singolarità.

PS
L'analisi è importante, ma lo è pure la sintesi.
Senza la sintesi l'analisi resta sospesa, e soprattutto non passa il nostro stesso vaglio.
Il confronto può avvenire concretamente solo con la sintesi.
#1547
Con il Big Bang nasce il tempo e lo spazio.

Quindi non vi è un luogo e un tempo in cui il Big Bang avviene.
Semplicemente perché non c'è nulla, né spazio né tempo.

Di modo che il Big Bang non è propriamente un evento, ma la fondazione di ogni evento.

Creando lo spazio, la materia non si espande nel vuoto, ma il vuoto e il pieno sono creati dalla stessa espansione. Espansione che non avviene in alcun luogo e in alcun tempo.

Non esiste perciò alcun "fuori".

Non esistendo alcun fuori, l'universo non è qualcosa.
#1548
A mio parere, il vero problema che i partiti devono affrontare non riguarda l'elezione del PdR.
Ma chi potrebbe essere il nuovo Presidente del Consiglio.

Draghi ormai deve essere eletto PdR. Pena la caduta del governo e inevitabili elezioni anticipate.

I contatti di Draghi con le forze politiche non riguardano la sua elezione, ma il nome del futuro PdC.

Ed è su questo nome che le forze politiche sono in fibrillazione.

Ritengo che alla fine su questa figura ci sarà l'accordo, anche perché in sostanza imposta da Draghi.
Che sarà così eletto dall'intera maggioranza di governo.
#1549
Citazione di: daniele22 il 25 Gennaio 2022, 10:01:07 AM
Citazione di: bobmax il 25 Gennaio 2022, 09:16:10 AM

Noi chi?

Tu bobmax naturalmente. Tu in relazione a qualcosa. Nel caso specifico all'essere umano, dato che di fatto produci post in questo forum

Bene, quindi io.

La cosa in sé è per me.

E la cosa in sé coincide con la cosa per me.

Non vi è alcuna differenza.
#1550

Noi chi?

Noi in quanto umanità?
E perché non noi in quanto mammiferi, o animali, o cose...?

Non vi è alcun noi, che non debba necessariamente espandersi sino ad abbracciare il Tutto.

E allora, la cosa per il Tutto?

Posso solo ritornare a me stesso.

La cosa in sé coincide con la cosa per me.
#1551
Non si formulano infiniti nomi.
Per cui mi fermo qui.
#1552
Penso che la sostanza della formulazione non cambi.

Se possiedi una infinità di cose hai attualizzato l'infinito.

A questo punto ti chiedi se puoi avere un'infinità di nomi.

Ma se già possiedi l'infinito...

L'infinito è meglio lasciarlo stare, non c'è.
Se ci si ostina a renderlo presente, non si può che girare a vuoto.
#1553
L'argomento proposto ha un problema di circolarità:
Se avessi attualizzato l'infinito, lo potrei attualizzare?
#1554
Citazione di: iano il 24 Gennaio 2022, 14:03:12 PM
@ Bobmax.
Se l'amore è sintonia si può provare anche per qualcosa di inanimato, ma mancherebbe di reciprocità.

Non penso sia sintonia.

E certamente non vi è reciprocità.

Infatti non è uno scambio, non vi è rapporto. Anche se si dice "rapporto d'amore", il rapporto in sé non è amore.

L'amore è annullamento.
Vi è solo l'amato.

E a ben guardare... non vi è neppure l'amato!

Vi è solo Amore.
#1555
Citazione di: daniele22 il 24 Gennaio 2022, 11:13:23 AM
Prendo spunto dal primo enunciato di bobmax e lo modfico a mio piacimento, soprattutto perchè non so se a bobmax sia nota una definibile sostanza del sostantivo.

Dico pertanto: se non esiste la cosa in se', o la cosa "per noi" dato che Ipazia ha corretto giustamente tale definizione  di "cosa in sè", allora ha senz'altro ragione bobmax nel dire che esiste solo il nulla. Ma "tra la cosa in se" e la "cosa per noi" sussiste un differenza fondamentale che fa divenire l'enunciato di bobmax quello che enuncio io: se non esiste "la cosa per noi" allora esiste solo il morto.

Non vi è alcuna differenza tra "l'esistenza della cosa in sé" e "l'esistenza della cosa per me" (non è mai un per noi ma sempre un per me).

Perché l'esistere è sempre e solo per il soggetto: me stesso.

Ciò premesso, condivido pienamente:
Citazione
se non esiste "la cosa per noi" allora esiste solo il morto.

Questa osservazione è cruciale!

Esiste solo il morto.

Ma adesso, che si rivela morto, ossia vuoto meccanismo... vi è comunque amore oppure no?

Amo questo morto, che è sempre stato morto, oppure rinnego il mio amore perché era stato solo il frutto di una illusione?

E l'amore che ricevevo dal morto era anch'esso illusione?

Ma davvero ho bisogno del vivo per amare ed essere amato?

Non è invece il vivo solo una opportunità offertami per favorire questo amore, ma in sostanza inessenziale?

Davvero ho bisogno di qualcosa di concreto per amare ed essere amato?
#1556
Ciao Viator
Non so se Ipazia comprende ciò che scrivo. Di certo la sua replica non me lo conferma.

Il fatto che io stia replicando a qualcuno oppure no non mi sembra così importante.
Nella discussione emergono posizioni che suscitano un mio intervento, tutto qui.

A chi mi rivolgo?

Beh a chiunque voglia leggere, quindi senz'altro a te.

Sono dell'idea che i concetti che cerco di esprimere si possano cogliere.
Ma richiedano, diciamo così, un'apertura. La messa in discussione dell'ovvio.
E soprattutto la fede nella Verità.

Chiunque, in qualsiasi momento, può avere questo slancio di fede.

Dipende solo da te.
#1557
Citazione di: Ipazia il 22 Gennaio 2022, 18:44:42 PM
Citazione di: bobmax il 22 Gennaio 2022, 18:23:39 PM

Solo che... la Verità è Nulla.
Per cui ogni cosa, fatto, sono puro nulla.

Ma è allora un nulla valoriale?
È il trionfo del nichilismo?

No!!!

Lo è solo se mi arrendo di fronte all'orrore. Orrore del Nulla.

Non lo è affatto, invece, se apro il mio cuore all'amore.
Se libero lo sconfinato amore racchiuso in me, il Nulla splende di infinite possibilità.

Che l'amore sia un atto di volontà che nasce dal "nulla" e non tende a "nulla" ma trova ragione solo in sè,  ci può anche stare, ma confondere l'etica con l'ontologia non rende una gran servizio alla verità.

Il solo supporre che possa esservi una ontologia a prescindere dall'etica apre la porta al nichilismo.

O l'ontologia è sottesa da uno slancio etico, o è a servizio della "verità" nichilista.

È l'etica che fa la differenza.
Tra il Nulla assoluto e il Nulla fonte di infinite possibilità.

E lo vediamo dovunque.
#1558
Citazione di: iano il 22 Gennaio 2022, 14:20:33 PM
Citazione di: bobmax il 22 Gennaio 2022, 12:32:52 PM
Se non esiste la cosa in sé, allora non esiste nulla.

Nemmeno il soggetto, che altro non è che un riflesso della cosa in sé.

Quindi va benissimo ipotizzare che la cosa in sé non esista, ma poi occorrerebbe trarne le dovute conseguenze...

Che la cosa in sé non esista... è comunque necessario.

Necessità squisitamente etica.
Non è vero che se non esiste la cosa in se' allora non esiste nulla, significa che con ciò che ha esistenza assoluta non possiamo avere un rapporto diretto, ciò che immagino equivarrebbe a vedere la verità, che tu infatti credi di poter raggiungere solo col tuo annullamento in essa, nella realtà una, nel farti uno con essa.
Il tuo ragionamento quadra, se non fosse che vedi nella molteplicità percepita dell'essere un accidente passeggero, una corruzione della verità che di buono ha solo che passerà.

Iano, esiste solo e soltanto ciò con cui abbiamo un rapporto.

È questo il significato di "esistere".

Di modo che se la cosa in sé non esiste, vuol dire che il rapporto è un'illusione.
E se qualsiasi rapporto è illusorio, e lo è in quanto la cosa in sé non esiste, allora niente esiste.

Non può esservi corruzione della Verità.

Supporlo, vuol dire intendere la Verità come altro rispetto a ciò che c'è.

Ma ciò è assurdo.
Non può esservi niente che sia "altro". È la Verità!

Dove diavolo sarebbe questa corruzione se non nella stessa Verità?

Il molteplice non è un accidente che prescinde dalla Verità, cioè un errore.
Come potrebbe esserlo?

Quindi anche il male è senz'altro Verità.

Solo che... la Verità è Nulla.
Per cui ogni cosa, fatto, sono puro nulla.

Ma è allora un nulla valoriale?
È il trionfo del nichilismo?

No!!!

Lo è solo se mi arrendo di fronte all'orrore. Orrore del Nulla.

Non lo è affatto, invece, se apro il mio cuore all'amore.
Se libero lo sconfinato amore racchiuso in me, il Nulla splende di infinite possibilità.
#1559
Se non esiste la cosa in sé, allora non esiste nulla.

Nemmeno il soggetto, che altro non è che un riflesso della cosa in sé.

Quindi va benissimo ipotizzare che la cosa in sé non esista, ma poi occorrerebbe trarne le dovute conseguenze...

Che la cosa in sé non esista... è comunque necessario.

Necessità squisitamente etica.
#1560
La verità del divenire è la verità nichilista.
Il nichilismo, infatti, si fonda su questa "verità": nulla permane.

Tuttavia, il divenire non è una verità autosufficiente. Perché trova il proprio senso nell'essere, ossia nel permanere.

Solo presupponendo che qualcosa permanga vi può essere divenire.

Quindi l'essere, inteso come esserci, dona senso al divenire.
E a sua volta il divenire dona senso all'essere.

Entrambi non possono sussistere senza l'altro!

Un essere che non divenga è un assoluto non senso.
E un divenire che non si riferisca a un essere, che divenire sarebbe? Cosa mai diverrebbe se non un essere?

L'essere e il divenire si sorreggono a vicenda, in un gioco senza fine. Ma di per stessi... non esistono.

Di modo che, la Verità sta necessariamente oltre questi due fantasmi.

E stando oltre, possiamo ben osservare come sia Nulla.