Citazione di: myfriend il 06 Aprile 2017, 17:45:42 PMe quì c'è un errore metodologico.
Ma nessun percorso spirituale è possibile se non c'è il "risveglio". E nessun risveglio è possibile se, invece di farci delle domande, mettiamo la testa sotto la sabbia e continuiamo a farci guidare unicamente dalla nostra natura di leone o di gazzella.
O, se preferisci, di scimmia. Con tutte le "fedi" che una scimmia può avere.
Se si accetta che tutto, ma proprio tutto è interno al cosmo, all'universo, il "risveglio" implica la razionalità, diversamente si fa il solito errore di categorizzazione, di costruzione di steccati disciplinari incomunicabili..
Direi, se tutti noi siamo interni alla sintassi universali, addormentati e risvegliati, il punto di vista dell'addormentato e del risvegliato può solo comunicare per via razionale,diversamente quello che tu chiami fedi e io definirei fin quì "credenze" sono frutto soprattutto della nostra esperienza, del nostro trascorso di individualizzazione che ci differenzia e che non riesce più a comunicare per differenze, per superare il momento negativo.
Il risveglio è possible se siamo consapevoli di una coscienza, di una conoscenza e di far comunicare le differenze, le diversità con quel tutto, con la sintassi universale che ha costruito le regole in cui e per cui esistiamo.
Semplicemente perchè materia e antimateria, come addormentato e risvegliato, fanno parte dell'immenso "gioco".