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Messaggi - daniele22

#1576
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
03 Febbraio 2022, 22:30:54 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2022, 14:42:23 PM
Citazione di: daniele22 il 03 Febbraio 2022, 14:24:42 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2022, 13:51:03 PM
L'idea di decadenza non è poi così negativa. Solitamente la decadenza segue un periodo nel quale il mito della grandezza di un popolo e dei suoi valori è stato forte.
Il mito, appunto, non necessariamente i valori.
La decadenza, quindi, coincide col disincanto rispetto al mito ed è segno di una visione della realtà più concreta.
Vogliamo fare un esempio: quella cultura di sinistra democratica e liberale che ha ampliato il suo spazio nella sinistra in generale, a danno della visioni marxiste ortodosse, a seguito del crollo dei regimi comunisti dell'89.


Perfetto Anthonyi, fino all'esempio, come ha detto pure atomista. Marxismo ortodosso a parte, il fatto è che questa cultura di sinistra fa parte della decadenza. Non è innovativa di fronte ai supposti miti crollati
Infatti io credo che il pensiero liberale sia una struttura tipicamente decadente, pragmatico e privo di utopie.
Le utopie infatti sono parte delle strutture mitologiche, di destra come di sinistra. Quello è il suo limite, perché purtroppo gli uomini hanno in maggioranza bisogno di un'idea alla quale legarsi, Dio, patria o eguaglianza che sia.


Il pensiero liberale privo di utopie ... utopia, che parola affascinante ... Da un punto di vista diciamo fenomenologico, l'utopia, così come la distopia, corrisponde né più né meno ad un luogo nel futuro. Non trovi che un progetto corrisponda a un'utopia? Fare un ponte è la posa in opera di un progetto. Un programma politico è la posa in opera di un progetto. Il mito non è una invenzione tratta dal nulla, corrisponde invece ad uno svelamento simbolico delle vicende umane. L'essere umano svela, svela, svela e non può impedirsi di svelare, altrimenti rinuncia ad una verità che lo precipita nell'ignoranza più sordida. Porteremo infine alla luce, tramite una tragedia in diretta, il mito della nostra (mia no, a dire il vero) ignoranza catatonica. Nella Bhagavadgita, in relazione alla conoscenza umana si svelano le qualità che pertengono all'individuo (traduzione dedicata al lettore italiano): la purezza, la passione, l'ignoranza. Queste giocano tra loro per quel che riguarda il dominio dell'una rispetto all'altra nella vita dell'individuo. Quando la fisica ha rinunciato ai problemi con la relatività per proseguire con altre teorie (utopie) siamo per me entrati nel dominio dell'ignoranza, giacchè mi prendo la libertà di estendere le qualità dell'individuo alle qualità delle discipline umane. Sento spesso Ipazia parlare di liberal-liberismo. Non vorrei che anche l'economia, e tu ne sai sicuramente qualcosa più di me, fosse incappata negli stessi problemi della fisica, e li abbia risolti a modo suo, perché, se così fosse ... beh, per la fisica passi (fino ad un certo punto), ma per l'economia il discorso cambia. Tutto questo naturalmente in merito alle utopie
#1577
Tematiche Culturali e Sociali / Decadenza
03 Febbraio 2022, 14:24:42 PM
Citazione di: anthonyi il 03 Febbraio 2022, 13:51:03 PM
L'idea di decadenza non è poi così negativa. Solitamente la decadenza segue un periodo nel quale il mito della grandezza di un popolo e dei suoi valori è stato forte.
Il mito, appunto, non necessariamente i valori.
La decadenza, quindi, coincide col disincanto rispetto al mito ed è segno di una visione della realtà più concreta.
Vogliamo fare un esempio: quella cultura di sinistra democratica e liberale che ha ampliato il suo spazio nella sinistra in generale, a danno della visioni marxiste ortodosse, a seguito del crollo dei regimi comunisti dell'89.


Perfetto Anthonyi, fino all'esempio, come ha detto pure atomista. Marxismo ortodosso a parte, il fatto è che questa cultura di sinistra fa parte della decadenza. Non è innovativa di fronte ai supposti miti crollati
#1578
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 13:51:03 PM
Citazione di: Eutidemo il 03 Febbraio 2022, 12:51:02 PM
Ciao Daniele22. :)
L'arsenale bellico dei due paesi non ci è noto con precisione, ma quasi; ed infatti, a meno che non spostino truppe e carri armati sotto terra, ormai con i satelliti si vede quasi tutto.
Il resto, comunque, lo sappiamo benissimo attraverso altre quattro fonti:
- HUMINT (human intelligence)
- SIGINT (signals intelligence)
- IMINT (imagines intelligence)
- MASINT (measurement and signature intelligence)
Ma un discorso approfondito su tali fonti ci porterebbe troppo lontano; sebbene meriterebbe anch'esso un topic a parte.
***
Quanto alla NATO, l'Ucraina non ne fa parte nè ha chiesto di farne parte; per cui, così come nel 2014, questa è solo una scusa di Putin per "sbocconcellarsela" un po' alla volta (un po' come la favola del lupo e dell'agnello al fiume).
L'idea che i Paesi della Nato abbiano intenzione di invadere la Russia, per cui questa è giustificata a "prevenirla" invadendo l'Ucraina, è semplicemente "ridicola"; solo un ingenuo potrebbe abboccare ad una simile "fake news" da "troll".
***
Quanto alla Scandinavia, la crisi ai confini tra Russia e Ucraina, ha ovviamente  suscitato  la preoccupata attenzione della Finlandia e della Svezia; le due nazioni scandinave avevano fatto una scelta "equilibrista" nel corso della Guerra Fredda e finora avevano sempre mantenuto tale posizione, pur collaborando sempre, in materia di sicurezza, con i partner dell'Alleanza Atlantica.
I recenti sviluppi hanno tuttavia portato nuovamente alla ribalta il tema dei rapporti fra Stoccolma, Helsinki e il quartier generale di Bruxelles, coinvolgendo al contempo gli Stati Uniti e la Nato.
Soprattutto la Finlandia, infatti, non ha dimenticato l'aggressione russa del 30 novembre 1939, quando Russi e Tedeschi si erano alleati per spartirsi sia la Polonia che gli altri territori di quell'area (in particolare i Paesi Baltici).
***
Quanto ai Tedeschi, visto che la Russia si è annessa l'intera Prussia, che stava alla Germania come il Veneto sta all'Italia, non è certo che possano vedere di buon occhio l'espansionismo imperiale Putiniano (però vedi nota).
***
Tuttavia è vero che, storicamente, la Russia ha forse subito più tentativi di invasione da occidente di quanti non abbia cercato di effettuarne; a partire dai Cavalieri Teutonici e da Carlo XII di Svezia, fino a Napoleone e ad Hitler.
Ed è anche vero, come dici tu, che i Russi (in genere) giocano molto meglio "di rimessa"!
Però non dimentichiamoci che le truppe russe non solo sono arrivate fino a Berlino, ma persino fino a Parigi: dove, per qualche tempo, governò direttamente lo zar (vedi il proclama affisso ai muri della città di Parigi, firmato da Alessandro I Romanov, il mattino del primo aprile 1814, il giorno successivo all'ingresso in città delle truppe russe).
Roma, invece, almemo fino adesso, se l'è cavata!
***
Però hai ragione nel ritenere che la Russia non manderebbe mai giù l'adesione dell'Ucraina alla Nato; ma quanto a questo non c'è pericolo, perchè è la stessa Ucraina a non volerlo, per paura della reazione russa.
Il presidente, Volodymyr Zelensky e il ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, lo hanno ribadito più volte.
D'altronde, lo stesso numero due del Ministero della Difesa ucraina, Hanna Maliar, attraverso i social network ha smentito, mentendo, le ultime rivelazioni dell'intelligence Usa riguardo ai movimenti al confine di truppe russe; i quali sono indubbiamente reali, ma il Ministero della Difesa ucraina ha tutto l'interesse a smentirli.
Il che, per due ordini di ragioni:
- non irritare ulteriormente Putin, sperando che così non li attacchi;
- far credere a Putin che le loro informazioni sui movimenti di truppe russe non siano aggiornati, per meglio reagire in caso di effettiva aggressione.
***
In effetti, anche considerando che un intervento NATO al massimo riuscirebbe a fermare l'avanzata russa sul Reno, ma non certo sul Don, Zelensky deve prima di tutto evitare che il suo paese sia trascinato in guerra, o che alcuni settori delle sue forze armate possano addirittura provocarla; per questo ora sta addirittura accusando l'Amministrazione Biden di usare l'arma della disinformazione contro il suo paese, per carpire come meglio può la "benevolenza" dello Zar Putin, ed evitare che lo aggredisca infuriato.
***
Spero proprio che gli riesca, poveraccio!
***
Un saluto! :)
***
NOTA:
A dire il vero, anticamente, i "Prussiani" (o meglio, i "Prussi") erano una popolazione slava, successivamente conquistata dai Tedeschi; anzi, a dirla tutta, originariamente al centro del Brandenburgo (dal nome slavo Brennabor: bor "foresta"), la stessa Berlino non era  altro che un villaggio di pescatori slavi ("berl" o "brlog", in slavo significava di "villaggio di pescatori")

P.S.
Siamo andati troppo OFF TOPIC; per favore rientriamo ON.


Ciao Eutidemo. Stultum est dicere putabam. Pensavo che l'Ucraina volesse entrare nella Nato.
Nota sulla nota: non sapevo di questa incursione slava fino al centro, che però è stata nel tempo fagocitata dai germani.
Dal discorso che fai ne deduco che il tuo topic sia dedicato ad un far finta che la Russia attacchi la Nato. Beh, allora attendo il prossimo, sempre che nel frattempo la Russia non invada l'Ucraina
#1579
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
03 Febbraio 2022, 09:31:37 AM
Citazione di: Eutidemo il 03 Febbraio 2022, 04:44:13 AM
Ciao Daniele :)
Le tue sono considerazioni molto interessanti, ma, come ho detto, mi riservo di valutare tali questioni a tempo debito con un apposito TOPIC; lo farò non appena una delle due parti avra mosso il suo "pedone di re".
Questo TOPIC, invece, è circoscritto solo all'aspetto strategico-militare dello specifico scenario (o "scacchiere", se preferisci).
Un saluto :)


Mi spiace Eutidemo ritornare in campo off topic. Se la faccenda si sviluppasse attraverso gli eserciti dovrai considerare che a noi non è noto l'arsenale bellico dei due paesi nella sua interezza. Dove si andrebbe a finire? Intanto la Nato si presenta più a nord suscitando le giustificate proteste russe, e Biden fa pressione sull'indecisione finnica e svedese rispetto alla Nato. I tedeschi non vedono l'ora di rompere le palle ai russi, anche se ultimamente sono un po' più cauti. Penso comunque che la Russia le sue guerre le abbia vinte giocando più in difesa che in attacco, dove tra l'altro ha subito clamorose sconfitte. Concludo esprimendo il pensiero che la Russia non accetterà mai (teoricamente) di avere una serpe in seno alla propria cultura (l'adesione dell'Ucraina alla Nato), giacché la madre Russia è nata a Kiev coi suoi rapporti con gli scandinavi, e la lingua ucraina, a differenza di altre lingue slave, sta nello stesso bussolotto del russo. Non di solo pane vive l'uomo, e la Russia di pane ne ha molto
#1580
Perdona la mia ambiguità. Penso metaforicamente, da quel che ho capito, ma non lo so, non lo specifica o non vi ho fatto caso. All'inizio della fiaba si parla di un "incidente" che ha prodotto la morte di tutte le persone maggiori dei 15 anni. Nel sito di ibs, ma anche in altri penso, trovi le prime pagine in anteprima. In pratica ci si tuffa in un mondo in cui ha prevalso la fantasia infantile incontrandosi con i residui culturali del mondo precedente l'incidente. Il resto ovviamente non te lo dico ... non per farti un dispetto, sempre ovviamente
#1581
Attualità / L'Ucraina: Monaco o Danzica?
02 Febbraio 2022, 14:23:05 PM
Ciao Eutidemo, mi chiedevo da qualche settimana come mai non fossi ancora sceso in campo nel merito della questione in oggetto. Eccoti qua infatti. Risponderò alla domanda che poni all'inizio senza addentrarmi nelle forze in campo. Naturalmente parto dal pregiudizio che i russi abbiano un livello di consapevolezza in un certo senso superiore rispetto a quello americano. Questa è una classica partita a scacchi dove i russi sicuramente possiedono competenze maggiori rispetto agli americani. Chiaro è che ciascuno dei due vorrebbe vincere, in subordine fare pari. Come dici qui si scherza col fuoco. Putin predica ufficialmente da tanto tempo la distensione, ma in cambio di cosa? Ho come l'idea che gli schieramenti siano solo fumo negli occhi, e, che Biden, a differenza di Putin, non se ne renda conto. Oppure se ne rende conto, ma allora non mi fido delle sue motivazioni volte alla protezione di uno stato sovrano
#1582
Ovviamente la scrittrice ammette di essere stata anche influenzata dall'evento covid19.


Letto qualche giorno fa, si tratta di una bella fiaba fantascientifica con risvolti di natura antropologica. Portata avanti con un linguaggio diciamo furbesco certamente allusivo. Il punto di vista è quello della donna. Non capita tutti i giorni di leggere buona letteratura
#1583
Tematiche Filosofiche / Della fede e della verità.
02 Febbraio 2022, 10:56:56 AM

Una premessa: Touring proponeva per la coscienza un modello computazionale. Questo contrasta con critiche che giungono da qualche neuroscienziato che avvversano tale modello sostenendo che la vita non è un nastro che sottopone la coscienza a scelte obbligate. Naturalmente io mi associo alle critiche.
Citandoti:
"Per come la vedo io la domanda è: una volta che sulla fiducia accettiamo che non bastano due valori per fondare la matematica, ma c'è ne vogliono almeno tre, verità, falsità e indecidibilta', da cosa nasceva la nostra fede che ne bastassero due? Perché' su questa fede si fondava la verità."


Immagino perché non si rendevano conto che se solo 1 cosa apparteneva alla realtà della mente di ciascuna delle due cose, ciascuna di queste 2 cose non poteva scorgere l'eventuale differenza tra loro. Uno guarda l'altro senza rendersi conto che lui stesso è. Accade così che manchi loro un punto di riferimento per scorgere una diversità dell'uno rispetto all'altro. Arriva il terzo incomodo. Chi, tra loro, può a questo punto stabilire quale sia tra i tre il diverso? E' forse per questo che la matematica, se non erro, pone il 2 come primo numero primo
#1584
Tematiche Filosofiche / Metafisica del coronavirus
01 Febbraio 2022, 18:51:32 PM

Metafisica, essere, Dio, faccio di tutto questo un fascio ... parole ... sostantivi appunto. Nego cose, nego fatti, eppure tutte queste cose e questi fatti li vediamo ogni giorno. Nego quindi pure il virus. Ecché !! Siamo impazziti? Da sempre sento dire che i virus ci attaccano, e giù farmaci, tra le quali come si suol dire gli antibiotici. Immagino che pensassero che in conseguenza di un'infezione virale un antibatterico potesse esser utile in caso che un'infezione batterica potesse sormontarsi a quella virale. Ma il verso dell'azione non può essere quello giusto solo se si nega che il virus sia un "agente patogeno". Vale a dire se si ammette che la cellula si mangia qualcosa. Genoma e sistema immunitario incontrano il virus. Se lo lasciassero lì senza relazionarsi con lui, come potrebbe il virus replicarsi? Allora, se il nostro genoma rappresenta la nostra storia compressa, cosa rappresenta il nostro sistema immunitario? Probabilmente un intreccio tra genoma e qualcosa d'altro. Lecito dubbio filosofico, almeno dal mio punto di vista, visto che di storia si tratta, che possa essere la storia della nostra psiche, e quando parlo di psiche parlo pure di gente che dice che il virus non lo può sconfiggere, mentre in realtà se la fanno sotto e si alleano con altri sotto l'egida di bandiere anche incognite. "Esistono scuole di pensiero in seno alla medicina che sostengono tale via". Me l'ha detto il barbiere ... suo figlio è bravissimo a suo dire negli studi, auguri a lui, e anche al barbiere dai ...  Ovvio che io opti per la via del siamo noi che attacchiamo, in fondo era per quello che non mi fidavo, più che alle più che legittime accuse di Ipazia, ma almeno finora ho avuto buona sorte ... fin qui tutto bene diceva quello mentre precipitava dal trentesimo piano

#1585
Se togliamo la vita eterna, la chiesa cristiana dovrà per forza assestarsi sulle posizioni dell'islam, considerando cioè Gesù come un profeta e negando quindi che con lui si sia attuata la rivelazione. C'è da evidenziare tra l'altro come nel corano (sura del grumo di sangue o dell'aderenza) si affermi che Dio abbia insegnato all'uomo ciò che non sapeva tramite il calamo, e quindi non tramite la parola
#1586
Citazione di: daniele22 il 31 Gennaio 2022, 22:40:49 PM
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2022, 19:24:06 PM
Anche il vangelo apocrifo di Tommaso parla di regno dei cieli, Paradiso, immortalità.  Che il Padre regni anche in terra è scontato, ma il "mondo dietro il mondo", rimane. Ovvero la trascendenza inaccettabile per FN.


Meraviglie della tecnologia, con un semplice ctrl+f nel vangelo di Tommaso non compare nè immortalità, nè paradiso. Compare una volta "regno dei cieli", ma sono i discepoli a chiedere, e non lui a dire. Gesù parlava loro con delle parabole e si riferiva al loro mondo.
Per quel che riguarda il mondo dietro il mondo, io ne parlo con una terminologia colloquiale, più che sufficiente. Il mondo dietro il mondo siamo noi che ci riferiamo a persone con le quali non riusciremo più a dialogare. Ma è pure il mondo di chi è obbligato a fidarsi. A fidarsi del cosiddetto mondo dell'intellighenzia, ivi comprese le discipline scientifiche, che ci toglie un dialogo diretto con il mondo, appunto.
La trascendenza l'aveva vista Kant, ma non seppe vedere che si costituiva nella sensazione.


Detto poi da uomo a donna, l'ho già detto: l'uomo è uomo e la donna è donna. Nella vita di ogni giorno uomo e donna vivono in diretta questa esperienza. Qui si attua la loro idea del mondo, e come ho già detto, la donna ne avrebbe da dire


Come il solito mi sono sbagliato. In effetti è vero che si parla pure di paradiso. Resta cmq che sono autori con cui non si può di fatto dialogare, dato che son morti seppelliti a suo tempo da altri morti (lasciate che i morti seppelliscano i loro morti). Il vangelo di Tommaso resta comunque un testo che rivela una comunicazione di tipo esoterica da parte di Gesù, cioè per persone da iniziare ad una via di conoscenza che contrasta con una conoscenza di tipo essoterica.
Stavo per inviare, ma mi hai preceduto.
Per quel che riguarda Kant, la conoscenza a priori a noi nascosta coincide col mondo delle sensazioni dal mio punto di vista. E mi sembra di averlo messo in mostra senza arrampicarmi sugli specchi


#1587
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2022, 19:24:06 PM
Anche il vangelo apocrifo di Tommaso parla di regno dei cieli, Paradiso, immortalità.  Che il Padre regni anche in terra è scontato, ma il "mondo dietro il mondo", rimane. Ovvero la trascendenza inaccettabile per FN.


Meraviglie della tecnologia, con un semplice ctrl+f nel vangelo di Tommaso non compare nè immortalità, nè paradiso. Compare una volta "regno dei cieli", ma sono i discepoli a chiedere, e non lui a dire. Gesù parlava loro con delle parabole e si riferiva al loro mondo.
Per quel che riguarda il mondo dietro il mondo, io ne parlo con una terminologia colloquiale, più che sufficiente. Il mondo dietro il mondo siamo noi che ci riferiamo a persone con le quali non riusciremo più a dialogare. Ma è pure il mondo di chi è obbligato a fidarsi. A fidarsi del cosiddetto mondo dell'intellighenzia, ivi comprese le discipline scientifiche, che ci toglie un dialogo diretto con il mondo, appunto.
La trascendenza l'aveva vista Kant, ma non seppe vedere che si costituiva nella sensazione.


Detto poi da uomo a donna, l'ho già detto: l'uomo è uomo e la donna è donna. Nella vita di ogni giorno uomo e donna vivono in diretta questa esperienza. Qui si attua la loro idea del mondo, e come ho già detto, la donna ne avrebbe da dire
#1588
Citazione di: Ipazia il 31 Gennaio 2022, 16:39:08 PM
Perché Cristo dice: il mio regno non è di questo mondo.

Il regno dell'oltreuomo nicciano è totalmente di questo mondo, non esistendo alcun "mondo dietro il mondo". Che, detta papale papale, per FN è una cialtroneria da rigettare. Di qui: Dioniso contro il Crocifisso (cit.)


Pensavo che fosse per via della legge che Gesù giustificava, ma dato che nell'aforisma lui cita il genio della giustizia come un'evidenza necessaria della vita umana, era altrettanto evidente che non era quello il motivo. Se però Nietzshe avesse potuto attingere al vangelo di Tommaso (1945) si sarebbe subito reso conto che Gesù era uno gnostico. Detto ciò, l'affermazione "il mio regno non è di questo mondo" è quanto meno ambigua se la si confronta con gli ultimi due o tre detti del vangelo di Tommaso (comodamente reperibili in rete). E anche questo è un fatto
#1589
Citazione di: paul11 il 29 Gennaio 2022, 10:06:47 AM
L' aforisma 291 di Nietzsche, in Umano troppo umano, è un capolavoro.


Prudenza degli spiriti liberi.
Gli uomini di spirito libero, viventi unicamente per la conoscenza, troveranno ben presto raggiunto lo scopo esterno della loro vita, la loro definitiva posizione verso la società e lo Stato, e per esempio si contenteranno volentieri di un piccolo impiego o di una sostanza che basti strettamente alla vita; perché si aggiusteranno per vivere in modo che un grande rivolgimento nei beni esterni, e persino un rovesciamento delle istituzioni politiche non rovini la loro vita. In tutte queste cose essi spendono il meno possibile di energia, onde immergersi con tutta la loro forza accumulata e per così dire con un lungo respiro nell'elemento della conoscenza. Così possono sperare di immergersi totalmente e forse anche di guardare nel fondo. Di un avvenimento uno spirito simile prenderà solo un lembo, egli non ama le cose in tutta l'estensione e l'abbondanza del loro sviluppo: perché non vuole impigliarsi in quelle. Anch'egli conosce i giorni feriali della mancanza di libertà, della dipendenza, del lavoro servile. Ma di quando in quando giunge per lui una domenica della libertà , altrimenti non sopporterebbe la vita. E' probabile che anche il suo amore per gli uomini sia prudente e di corta lena, perché egli vuole occuparsi del mondo delle inclinazioni e delle cecità solo tanto, quanto è necessario ai fini della conoscenza. Egli deve aver fiducia che il genio della giustizia dirà una parola in favore del suo discepolo e pupillo, se voci accusatrici lo chiameranno povero d'amore.
C'è nel suo modo di vivere e di pensare un eroismo raffinato, che ha vergogna di offrirsi alla venerazione delle grandi masse come fa il suo più rozzo fratello, e ama andarsene tacito per il mondo e fuori del mondo . Qualunque labirinto egli attraversi , tra qualsiasi scoglio  egli abbia temporaneamente costretto il suo fiume, quando giunge alla luce, se ne va sereno, leggero e quasi senza rumore per la sua via ,e lascia che la luce del sole giuochi fino nella profondità in cui egli si trova.


Debbo ancora una volta complimentarmi con te. Nonostante io abbia in questo forum decretato la morte del pensiero di FN, questo suo pensiero è per me vero, vivo, splendente. Non so per quale motivo, non conoscendo il pensiero del pensatore tedesco, egli non abbia riconosciuto in Gesù il superuomo, motivo per il quale io decretai la morte del suo pensiero, almeno in parte, data l'evidenza nel mio scrivere sulla verità di questo aforisma. E ne ho decretato la morte proprio identificandomi con una espressione che compare in questo aforisma ".... Così possono sperare di immergersi totalmente e forse anche di guardare nel fondo. Di un avvenimento uno spirito simile prenderà solo un lembo, egli non ama le cose in tutta l'estensione e l'abbondanza del loro sviluppo: perché non vuole impigliarsi in quelle."
Qual è il motivo dunque, per cui Gesù è considerato solo un annunciatore?
#1590
Citazione di: niko il 27 Gennaio 2022, 12:28:27 PM

Ok, saro' sintetico: la songolarita' non esiste perche' se esistesse avrebbe tempo ed energia simultaneamente significativi e violerebbe il principio di indeterminazione, percio' laddove tu dici: "la nascita di spazio e tempo", io dico: "la nascita di durata ed estensione", cioe' degli attributi che sono propri dello spazio e del tempo e che li presumono, e quindi il vuoto preesiste e sopravvive all'universo, e quindi e' plausibile anche che ci sia piu' di un universo.


Quindi cosa e', e cosa sarebbe veramente un nulla? Un nulla sarebbe, ad esempio, quello che si otterrebbe riavolgendo il filmato dell' espansione dell'universo fino al punto massimo possibile, cioe' fino al punto in cui la distanza di tutti i punti dell'universo l'uno dall'altro e' zero, e dunque in un singolo punto sono sovrapposti tutti i punti.


E' un qualcosa la cui esistenza viene congetturata solo perche' c'e' una tendenza, e si puo' legittimamente,  ma non certo con certezza, supporre che questa tendenza origini da quelle che sono le sue estreme conseguenze a ritroso, cioe' "dal punto composto di tutti i punti".


Ora, siccome pero' tale oggetto e' assurdo ed e' una singolarita', e' altamente probabile che il processo fisico del possibile riavvolgimento si arresti ad una estensione minima (un punto in cui tutti i punti sono vicinissimi ma non sono perfettamenre a distanza zero) che corrisponde a un ribalzo in cui la natura di espansione/contrazione si inverte, e/o quel punto minimo, ma non inesteso, corrisponde ad una apparizione discreta di un universo gia' parzialmente "formato" nelle sue dimensioni fondamentali, lasciando solo il processo matematico, che a questo punto devi immaginare come separato da quello fisico, a digradante fino a corrispondere al punto, geometrico, contenente tutti gli altri punti.

Spero di essere stato chiaro, e sintetico.



In attesa che tu possa o voglia rispondere al mio post in questo topic del 27 gennaio ore 10.07, volevo fare un'osservazione. Secondo quel che dici vi sarebbe un luogo di punti vicinissimo al punto zero. Allora dico: se quel che noi cerchiamo, invece di stare all'interno del luogo dei punti vicinissimo al punto zero, fosse invece il luogo dei punti stesso, non si potrebbe dedurne che ciò che colma la distanza del luogo dei punti dal punto zero, sia in realtà un campo magnetico? Cioè, la famosa gravità non potrebbe essere una manifestazione del magnetismo?