La "psicosi persecutoria delirante" è una patologia psichiatrica molto grave; ma non è affatto così rara come si potrebbe pensare, perchè colpisce fino al 3% della popolazione, senza distinzione di sesso o di età.
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Tra i vari sintomi della malattia, si riscontrano:
a)
L'"eloquio disorganizzato" precedente la fase acuta della crisi (come, ad esempio, testimoniato da Marilena Ceste, riguardo all''"eloquio disorganizzato" della sorella Elena Ceste il giorno prima della sua sparizione).
b)
Il "denudamento" concomitante la fase acuta della crisi (come, ad esempio, testimoniato da R.Rava riguardo al "denudamento" di Elena Ceste nel suo giardino in pieno inverno, il giorno della sua sparizione).
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Lo stato psicotico è una condizione che provoca la "perdita del contatto con la realtà"; per cui i soggetti in preda al delirio ed alle allucinazioni possono mettere in atto dei comportamenti imprevedibili, insensati ed assurdi, a volte letali per se stessi e per gli altri (Ugo Cerletti, Scritti sull'elettroshock, Roberta Passione, Franco Angeli Editore).
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Spesso i segnali di "psicosi" sono indici di un "esordio subacuto" della malattia, per cui, purtroppo, nella maggior parte dei casi, essi possono essere identificati e gli può essere attribuito un giusto significato solo "a posteriori".
Cioè, solo dopo che la crisi psicotica si è manifestata nella sua interezza con la morte del soggetto; nel qual caso, sia pure impropriamente, si parla di "autopsia psichiatrica".
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Come premesso, il "DENUDAMENTO P.U." (paradoxical undressing) è una tra le anomalie tipiche del comportamento psicotico, descritto nel DSM- 5 (Diagnostic and Statistical Manual of mental disorders number five); la casistica in merito è "sterminata", in quanto fotografie di soggetti nudi in stato psicotico vengono pubblicate quotidianamente sui giornali di tutto il mondo e su INTERNET.
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Durante le fasi finali dell'"ipotermia" conseguente al denudamento, o per la paralisi dei centri vasomotori che altera la percezione della temperatura corporea o per la vasodilatazione indotta da una paralisi dei nervi delle pareti dei vasi soggetti in precedenza a vasocostrizione che provoca un "hot flash" ovvero una nuova affluenza di sangue alle estremità, questi soggetti, confusi e disorientati, mettono in atto un comportamento istintivo conosciuto come "LETARGO TERMINALE".
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Cioè, così come documentato in numerosi studi, gli esseri umani, nelle fasi terminali dell'"ipotermia", durante le quali perdono completamente il senso della realtà, cercano "SPAZI RISTRETTI DOVE RIFUGIARSI E RIPARARSI", come gli animali quando vanno in letargo; e, proprio per questo motivo, le vittime dell'"ipotermia" vengono spesso trovate in "luoghi angusti e inusuali" ("terminal burrowing behaviour"), nei quali, talvolta, muoiono per "asfissia" prima ancora che per "assideramento".
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Il letargo terminale, infatti, rappresenta null'altro che un ultimo infruttuoso tentativo di questi soggetti, ormai in condizioni psichiche alterate (distacco dalla realtà), di proteggersi dalla perdita di calore e/o di sfuggire ad immaginari persecutori.
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In conseguenza di questi fenomeni, di "denudamento paradosso" e "hide and die syndrome", i soggetti che muoiono in seguito all'"ipotermia" e/o l'"asfissia" possono essere erroneamente ritenuti vittime di omicidi, principalmente perché vengono ritrovati senza vita, nudi e semi occultati; è una cosa i medici legali (almeno nel resto del mondo) sanno molto bene.
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I casi più famosi, all'estero, sono quelli di Elisa Lam, Gaia Pope e Larry Ely Murillo-Moncada.
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1)
Il 19 febbraio 2013, il corpo nudo di Elisa Lam venne ritrovato semidecomposto in una cisterna dell'acqua posta sul tetto del Cecil Hotel di Los Angeles insieme ad alcuni suoi effetti personali; e, cioè, la chiave della sua stanza, l'orologio ed i suoi abiti, di cui si era completamente spogliata.
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Le sue compagne di stanza testimoniarono che stava cominciando ad avere un comportamento quantomeno "bizzarro".
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Le sue compagne di stanza testimoniarono che stava cominciando ad avere un comportamento quantomeno "bizzarro".
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Le capillari ricerche svolte dalla polizia non avevano dato alcun frutto, in quanto, si pensava:
- o a un allontanamento volontario;
- o a un omicidio;
- o a un suicidio.
Però nessuna delle tre ipotesi era stata ritenuta compatibile con l'affogamento in una cisterna sul tetto; per cui avevano cercato in cantina, negli armadi e sotto i letti, ma non certo in un luogo così "assurdo"!
Solo dopo che alcuni ospiti dello storico hotel si erano lamentati dello strano colore e dell'odore dell'acqua che usciva dai rubinetti, alcuni operai addetti alle cisterne fecero la macabra scoperta.
Si pensò ad un omicidio da parte di ignoti; ma poi si comprese che si era trattato soltanto di un incidente determinato dalla "psicosi delirante" della vittima.
Ma non mi dilungo oltre sul caso, perchè l'ho dettagliatamente esaminato in un apposito TOPIC:
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2)
Il cadavere nudo di Gaia Pope, una ragazza di diciannove anni scomparsa il 7 novembre 2017 da Swanage, Dorset, Inghilterra, venne ritrovato ben nascosto tra piante di ginestre e sottobosco su una scogliera dell'isola di Purbeck, a circa un miglio di distanza dal luogo in cui la Pope era stata vista l'ultima volta.
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Dopo il ritrovamento del suo cadavere nudo, Gaia Pope venne sottoposta alla cosiddetta "autopsia psicologica" (così come impropriamente definita).
Al riguardo:
a)
Il padre ed i familiari di Gaia riferirono che nel periodo precedente alla scomparsa, lei sembrava "spaventata e confusa".
b)
Rosemary Dinch, l'ultima persona che la vide, riferì che Gaia si era presentata a casa sua il giorno della scomparsa, in uno stato mentale manifestamente alterato.
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La circostanza che il suo corpo sia stato ritrovato in un'area particolarmente accidentata e di difficile accesso è la riprova che Gaia intendeva nascondersi ai suoi immaginari persecutori.
Anche in questo caso si pensò ad un omicidio (mi pare da parte di un fidanzato); ma poi si comprese che si era trattato soltanto di un incidente determinato dalla "psicosi delirante" della vittima.
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3)
Nel luglio 2019, alcuni operai addetti alla rimozione di un freezer in disuso da un ex supermercato dello Stato americano dello Iowa hanno trovato il cadavere nudo di un ragazzo scomparso circa 10 anni prima, Larry Ely Murillo-Moncada, 25 anni.
Il 28 Novembre 2009, durante una tempesta di neve, Larry Ely Murillo-Moncada si era allontanato a piedi da casa senza scarpe, né calzini.
I parenti avevano riferito a chi indagava sulla sua scomparsa che il ragazzo, nei giorni precedenti la sua scomparsa, era apparso disorientato ed impaurito e credeva che qualcuno lo perseguitasse.
Anche in questo caso mi pare che si pensò ad un omicidio dovuto ad una faccenda di droga; ma poi si comprese che si era trattato soltanto di un incidente determinato dalla "psicosi delirante" della vittima.
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Ma di casi analoghi ce ne sarebbero tanti altri da raccontare.
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FONTI
Hirvonen J. (1977), Hartwig S., Suicidal burrowing behavior, a special kind of the "hide and die syndrome".
Tsokos M. e Sperhake Jan P., Forensic Pathology Reviews, Springer, Berlin, 2004
AVVERTENZA
Non intendo qui "assolutamente" riaprire il THREAD di Elena Ceste, che, per me, considero concluso per incomunicabilità tra i partecipanti (me compreso); qui l'ho citato solo due volte, parenteticamente e molto sinteticamente, a mero titolo di esempio esplicativo!
Però non nascondo che il THREAD di Elena Ceste mi ha dato lo spunto per scrivere questo TOPIC di più ampio respiro!