Salve Atomista. Ti faccio fraternamente notare che l'alzare od abbassare gli obiettivi (cioè il personalizzarli) realizzerebbe forse una qualche specie di giustizia, ma cancellerebbe ogni egualitarismo. Ti propongo due casi :
- Caso A : tutti nascono avendo di fronte a sè una vita che offre a ciascuno le stesse possibilità. Ciò significa che nessuno è penalizzato fisicamente, intellettualmente, economicamente. Tutti sani, intelligenti. bellocci e moderatamente benestanti. Non importa se questa ipotesi si avveri per miracolo naturale, divino, marxiano o socialdemocratico. Avremmo ottenuto l'eguaglianza ed inoltre avremmo abolito pure le ingiustizie (o gli svantaggi iniziali). Naturalmente, davanti ad una simile (per gli sciocchi e gli idealisti) paradisiaca prospettiva, allo scopo di poterne godere permanentemente......qualsiasi governo emetterebbe subito delle Leggi che vietano a chiunque di infrangere l'eguaglianza per cercare di avere o cercare di essere qualcosa di più di ciò e di come si è nati.
Tali Leggi mi sembra sia giusto che vengano rispettate da tutti, no?.
Il piccolo problema consisterebbe nel fatto che, se nessuno può o vuole diventare diverso da quello che è, nel mondo si creerebbe una certa stagnazione. Occorrerebbero decine e decine di migliaia di Leggi che vietino – in via esplicita e particolare – tutto ciò che può generare una diversa ricchezza, un privilegio etc., ovvero tutto ciò che potrebbe infrangere un rigoroso e paradisiaco egualitarismo.
In pratica, quindi, per mantenere un meraviglioso equilibrio egualitaristico, occorrerebbe eliminare le LIBERTA'.
- Caso B : tutti nascono come ora, in modi e situazioni diversissimi e schifosamente discriminatorii. Solamente, diciamo nel 2024, scoppia una rivoluzione egualitaristica guidata da un tal Battista il Marxista, la quale travolge l'attuale andazzo del mondo.
La prima ovvia preoccupazione di Battista sarà allora quella di instaurare la Giustizia, mentre la seconda sarà l'instaurare l'Eguaglianza.
Memore dei suoi studi dottrinari, ecco che Battista proclamerà "Da ciascuno secondo le proprie capacità, a ciascuno secondo i propri bisogni !".
Dopodichè nominerà delle commissioni che stabiliranno quali siano le capacità ed i bisogni (approssimativi) di ciascun cittadino, senza che nessuno trovi da obiettare qualcosa.
Realizzata così felicemente la Giustizia (ricevendo da sette miliardi di capacità diverse e dando a sette miliardi di bisogni individuali diversi), Battista potrà così dedicarsi alla costruzione della Civiltà dell'Eguaglianza........dopo però avere eliminato con una mazzata in testa un vecchietto che voleva fargli notare che l'Eguaglianza forse non consiste nella diversità di capacità e di bisogni.
In pratica, quindi, per realizzare una presunta GIUSTIZIA basata sulla personalizzazione di capacità e bisogni, occorrerà appunto eliminare l'EGUAGLIANZA. Saluti sempre fraterni ma per nulla egualitari.