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Messaggi - niko

#1591
Citazione di: Phil il 02 Dicembre 2023, 21:50:27 PMDate le osservazioni ad personam, mi sento obbligato a rispondere per educazione (ancora per poco, onestamente), e cercherò di mantenere il discorso semplice e breve, poiché l'ironia e le argomentazioni articolate (mal espresse dalla mia prosa, di certo), a quanto pare disorientano.
Se ciò che segue non è una petitio principii, non so cosa possa esserlo:Noto solo adesso che il problema non sono i dati o la loro interpretazione, ma la logica.


E invece e' una spiegazione dal momento che non ce n'e' una migliore.

La petitio principi sarebbe quella di pensare che ogni donna uccisa dall'ex sia sintomo di patriarcato a prescindere.

A prescindere da cosa?

Dal fatto che c'e' una sproporsione rispetto agli uomini uccisi dalle ex.

Cosa che tu hai omesso per far passare per scemi i tuoi interlocutori. Come se loro saltassero alle conclusioni per ogni donna uccisa cosi' senza senso, tanto per ideologia e per saltare alle conclusioni.

E il fatto della spropirsione tra un certo tipo di caso e il suo "reciproco" inverso al femminile, e' determinante perche' rende il dato statisticamente rilevante.

E quindi concettualmente esistente.

E quindi passibile di spiegazione.

Quella del patriarcato e' uns spiegazione.

Quelle finora sentite da te e inverno sono delle non spiegazioni.

Se non l'abozzo di "spiegazione", aberrante, secondo cui, siccome l'uomo e' piu' violento in generale e in mille altri contesti, ogni specifica e contestuale espressione di questa sua generica "maggior violenza", calata in un contesto reale e ricorrente intendo, e' per definizione statisticamente irrilevante, perche' statisticamente necessaria.

Femminicidio compreso.

Ci sono cose abberranti a questo mondo... anche se statisticamente necessarie, e anche ammesso che lo siano, e verificato in che grado lo siano.

E la non spiegazione della maggior forza fisica dell'uomo. Con un coltello in mano, o colpendo nel sonno, potrebbe essere, in teoria, relativamente "piu' forte" anche una donna. Eppure le cose vanno in un certo modo. E non in un altro.

#1592
Citazione di: Phil il 02 Dicembre 2023, 19:22:03 PMQualche volta mi sono chiesto se il mondo (sia dei social sia reale) sarebbe impercettibilmente diverso se anziché usare il «mi piace» si usasse il... rullo di tamburi... «grazie» (che a volte meriterebbe di essere "trinitario", come insegna un certo vernacolo, ma non divaghiamo). La differenza psicologica per l'utente sarebbe quella, secondo me non trascurabile, di passare da "giudice che vota" a "debitore che ringrazia", e, per chi è dall'altro lato, fra il ricevere consensi e ricevere gratitudine, tra il dire «io piaccio a x persone» e «mi sono grate x persone». Chiaramente so bene che «mi piace» e «grazie» non sono affatto sinonimi (né nel mondo social né in quello reale) e, ovviamente, contestualizzandola, è solo un'idea ridicolmente balzana, perché l'utente medio vuole essere giudice (soprattutto di chi è meglio di lui), non certo umile debitore per quello che riceve gratuitamente. Tuttavia, non nego di essermelo chiesto.
L'analisi di dati, anche se con velleità amatoriali, non è impresa facile; il web ce ne porge molti e di differente tipo (ed attendibilità); nondimeno, non vedo altra risorsa per non navigare a vista in certe questioni, che più sono "calde" e meno sono facili da analizzare freddamente. Se il nostro assioma di partenza è «ogni donna uccisa dall'ex è sintomo del patriarcato» in quanto ogni femminicidio è fuor di dubbio «violenza familiare di natura squisitamente patriarcale», allora non c'è nulla da argomentare o analizzare, abbiamo già trovato la vera chiave interpretativa, anzi non c'è nemmeno più niente da interpretare e ogni dato, ogni episodio di cronaca, non fanno che portare acqua al nostro mulino.
Se invece usiamo la domanda al contempo più radicale e banale della storia dell'uomo, allora, forse, ci tocca riflettere, interpretare ed argomentare, con tutta la fatica che ne può conseguire. «Perché ogni donna uccisa dall'ex è sintomo del patriarcato?» «Perché i femminicidi avvengono in società con cultura patriarcale», rispose il saggio;


NO, nessuno di noi qui, in nove pagine di post ha mai detto questa stupidaggine.

Che sarebbe una petitio principii. Che non terrebbe conto di alcuna statistica.

Non l'ho detta io, non l'ha detta Ipazia, non l'ha detta baylham, non l'ha detta nessuno.

Quindi, e' troppo facile fare la parodia delle idee dell'interlocutore e confrontarsi con quella.

Confrontati con le idee vere di quelli con cui parli.

Il passaggio corretto, che tu adesso non fai perche' non ti fa comodo di farlo (poi altrove fai il paladino della statistica) e', banalmente quello statistico.

Domanda:

Perche' ogni donna uccisa dall'ex e' sintomo del patriarcato?

Risposta:

Perche' il fenomeno supera di 10 a uno quello di ogni uomo ucciso dall'ex, e circostanze simili.

Quindi bisogna riformulare: non "ogni donna uccisa dall'ex e' sintomo di patriarcato", ma, semmai: una sproporzione do dieci a uno di donne uccise dall'ex rispetto a uomini uccisi dall'ex, e' sintomo di patriarcato.

C'e' chi questa cosa la sta dicendo chiara e tonda da nove pagine, non puoi arrivare tu, adesso a rigirare la frittata.

Quindi la domanda successiva e':

Perche' c'e' una sproporzione di dieci a uno di donne uccise dall'ex rispetto ad uomini uccisi dall'ex?

E SOLO a questo punto, si puo' rispondere:

Perche' siamo in una cultura patriarcale.

Che e' una rispista occamiana, perche' non moltiplica le cause e ricerca la semicita'.

Ed e' pure una risposta empirica, perche' si basa su quello che, in piccolo e in misura minore abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni.

Poi puo' darsi che ci sbagliamo.

E' che c'e' questa sproporzione di dieci a uno perche' la fila al casello autostradale della roma napoli causa una ionizzazione dell'aria che penetra selettivamente solo nel cervello degli uomini, li fa impazzire e li induce sistematicamente a uccidere la ex mentre il rimbalzo delle pallottole usate nelle rapine dalla banda della uno bianca causa un effetto farfalla per cui le donne si spaventano dell'eco del rumore, si drogano di crack anfetamine e non trovano la forza di denunciare l'ex (stronzo) prima che sia troppo tardi.

La societa' non e' patriarcale, e' tutto un invisibile insieme di piccole cause.

E comunque, siccome i signori uomini e' gia' appurato e gia' cosa nota che tra i due generi sono quello che  ammazza di piu' in assoluto e in ogni circostanza (e soprattutto nelle gare di rutti, nelle simultanee di gran theft auto online e nelle guerre), allora hanno tutto il diritto a pretendere che quand'anche ammazzino la ex o lapidino la figlia il fenomeno sia considerato puramente statistico, anzi, una riga di testo e uno spicchio di diagramna, una coda burocratica di statistica.

Soprattutto dalle figlie e dalle ex stesse. Che non devono rompere. Ne' da vive, ne' da morte.


#1593
Citazione di: InVerno il 02 Dicembre 2023, 17:22:28 PMIo uso il "mi piace" principalmente per dire concordo o per dire "ho letto" a chi mi risponde direttamente, questo non significa che non concordo con le cose a cui non metto mi piace o che non leggo, se qualcosa davvero non mi piace lo cito e vi rispondo (o bestemmio leggendolo e non rispondo, ognuno di voi ha subito il trattamento almeno una volta).. non so se il sito ha opzioni per diversificare le risposte automatiche, sarebbe all'uopo nel 2023, ma essendo che lo schema è copiato dai "social maggiori" non saprei se queste opzioni sono disponibili in amministrazione. Essendo che Nardi è un santo e legge tutti i post di tutti i topic vedrete che risponderà (ciao Ivo).

Il tema posto da Pio volevo porlo provocativamente a te, Phil, anche per rompere questa idea che esistano "squadre" (almeno qui niente classi, niko?) nel senso, anche se trovano la statistica è sempre una collezione di perizie di terzi, peggio c'è solo l'autodiagnosi. Se avessi un istituto di statistica a mia disposizione chiamerei 25milioni di uomini italiani per chiedergli quanti anni secondo loro merita il Turetta, e scommetto il portafoglio che la media delle risposte sarà il doppio della pena che dovrà scontare. Questo immediatamente darebbe adito ad accuse di "ingiustizia istituzionale", ma ci sarebbe anche una folta schiera di ingenui che obbietterebbero che "chi doveva rispondere diversamente è già in prigione" tenendomi fermo l'ultimo chiodo da mettere sulla bara della "solidarietà patriarcale".
E il 99% degli stupri è fatto da uomini contro donne, il tuo intuito da maschietto ti farà capire che non c'entra il sessismo sistemico in questo sbilanciamento, come proponi di ribilanciare la questione? Promuovendo gli stupri anali finchè maschi e femmine non subiranno in egual modo lo stupro o urlando in strada "zero stupri per tutti" ?


A parte che ora diventi anche volgare, io personalmente trovo difficile uccidere qualcuno, uomo o donna che sia, solo tramite l'utilizzo del mio integrato "pistolino", che e' tale di nome ma non anche di fatto, quindi fai meno sofismi, meno voli pindarici e attieniti a quello di cui si parla, che e' l'omicidio, non lo stupro.

#1594
Citazione di: Phil il 02 Dicembre 2023, 13:16:19 PM@InVerno

Stavo quasi per mettere un «mi piace» al tuo post, poi ho sospettato che qualcuno l'avrebbe additato prontamente come "bieca solidarietà patriarcale" o l'avrebbe inteso come un fazioso dire «mi piace» solo a ciò che... piace (insolito, vero?). D'altronde l'uso del «mi piace» è di per sé ambiguo: può significare letteralmente «mi piace ciò che hai scritto (perché è divertente o profondo o mi fa riflettere)», ma anche «concordo» (palesemente viene spesso usato così, quando qualcuno è dalla nostra parte), o può persino essere usato in modo sarcastico (ebbene sì, non nego di averlo fatto, un paio di volte, pur sapendo che magari non sarebbe stato interpretato in quel modo; trastulli da briccone, "voi a casa non fatelo"). Quale «mi piace» fra questi ti saresti beccato, non lo dico (perché già so che per molti è evidente, inutile contraddirli). A proposito, rivolgendomi all'InVerno-moderatore, forse si potrebbero differenziare le reazioni in modo più preciso, distinguendo appunto il «mi piace» dal «concordo», il «grazie della segnalazione» dal «mi interessa», senza poi voler scoperchiare la questione sulla "legittimità etico/funzionale" del «non mi piace» o del «non concordo» (che solo apparentemente rischierebbero di ridurre la qualità della conversazione, perché di fatto molti post circonvoluti e allegorici, in sostanza, esprimono solo quello).
In realtà, forse c'è più "argomentazione latente" nel tuo post ironico che in molti (non tutti) post il cui senso rivelatorio è «ci sono uomini che uccidono donne» o addirittura «se non lanci una pietra al patriarcato è perché hai la "sindrome di Turetta"» oppure «non esistono gli individui, solo le classi; se hai gli occhi verdi e uno con gli occhi verdi mi riga la macchina, mi devi delle scuse anche tu, complice!» (sorvolando su quelli che considerano l'usare fonti e statistiche un peccato capitale, in cui d'altronde indulgono la nefasta scienza, gli articoli di ricerca in ogni campo, le tesi di laurea, etc. tutto "vizio di forma" che nei forum dovrebbe essere vietato per regolamento; non sia mai si finisse con l'argomentare fondandosi sui fatti e non solo su interpretazioni "di pancia", notoriamente punto di arrivo dei migliori minestroni; così poi, al pur statistico «troppo spesso sono donne», si aggiunge il fatto che gli uomini hanno la fortuna di essere uccisi anche fuori casa ed anche da sconosciuti, tutti loro i privilegi...).
La mia rinuncia ad alimentare ulteriori fraintendimenti (anche se sicuramente quello che ho scritto appena sopra non aiuta) è comunque arrivata giusto in tempo, poco prima che Ipazia affermasse che «quelli ["i bambini"] venuti male [sfogano la loro aggressività] sull'orsacchiotto umano»; dove quel «venuti male» sa poco di imprinting patriarcal-culturale e molto di altro... ma sicuramente è un lapsus, intendeva altro e non voglio giocare su un finto fraintendimento (in fondo, anch'io ho parlato per numerosi post di «femminicidio», ma in realtà intendevo altro, no?).
La questione che pone Pio, secondo me (che, da bravo "negazionista", ho la "libidica perversione per l'uso di dati"), meriterebbe invece un approfondimento, perché apre ad un ulteriore e interessante problematica metodologica, prima che interpretativa. Se la vorrà approfondire, la seguirò con sincero interesse.

Le classi esistono. E se io muoio sul lavoro o di lavoro, mi deve delle scuse il mio padrone, e poi mi devono delle scuse tutti i padroni del mondo.

E non solo delle scuse.

E spiegare il perche' a chi non lo vuole capire e' stucchevole, e anche abbastanza inutile.

Il perche' ce lo avete sotto gli occhi tutti i giorni.

Non servono le statistiche.

E comunque le statistiche sono quelle di Ipazia.

Quando ci saranno altrettanti uomini uccisi in contesti di gelosia di coppia o familiare o di tentato stupro, che donne, avra' senso contestare il patriarcato con le statistiche.

Per adesso, siamo tipo 10 a uno.

E poi non so, ha un che di nazista, dire che chi mediamente uccide di piu' in assoluto, ALLORA, siccome costui (uomo) gia' uccide di piu' in assoluto e ha gia' "a monte" vinto l'orsacchiotto insanguinato sul piano universale/generale, (quello che notoriamente danno a chi ne ammazza di piu' in generale) ha "diritto", diritto statistico/cognitivo, intendo, ad uccidere mediamente di piu', capillarmente e microfisicamente, ANCHE nel contesto e nelle modalita' che gli pare, ad esempio in famiglia o in contesti di tentato stupro, senza che questo crei sdegno, reazioni "di categoria" o allarme sociale.

Matematicamente ineccepibile, ma nazista.

Certi contesti di omicidio, sono e restano particolarmente abberranti.

Abbiamo sul tavolo, da considerare, sdegno per chi uccide di piu' in assoluto, e sdegno per chi uccide di piu' in contesti particolarmente abberranti.

I due sdegni in un mondo ideale si dovrebbero SOMMARE tra di loro (sdegno+sdegno) mica annullare (sdegno-sdegno=0)

Ma poi viene il mondo della statistica dei posapiano, piu' fantozziana che trilussiana, in cui, purtroppo, invece si annullano eccome. Il maschio fregnone e bambinone ammazza di piu' gia' a monte nel computo terrestre, figiriamoci se non ammazza di piu' in famiglia.

Non deve scuse a nessuno. Il patriarcato/fratriarcato non esiste. E' la natura. La natura venuta male.








#1595
Citazione di: anthonyi il 02 Dicembre 2023, 13:40:24 PMIo non scambio nulla, quando affermo che la mascolinità nella chiesa cristiana é una necessita strategica sto proprio sottolineando questo, si tratta di una necessità per un fine superiore, cioè quello della diffusione universale dei principi cristiani.
D'altronde discutere del sesso di Dio non ha alcun senso, come discutere del sesso degli angeli.
Far passare questa per un disvalore é purtroppo la strategia perversa dei nemici della fede i quali guardano sempre in maniera superficiale e pregiudiziale la religione.
Nei fondamenti cristiani c'é il presupposto per
Il superamento di tutte le ingiustizie sociali, anche se non esplicitato, e questo presupposto ha agito concretamente nella storia.
Basta un esempio per spiegarlo, Gesù non proferisce nessuna parola di condanna della schiavitù, idem per il diffusore del cristianesimo Paolo. Ciononostante la diffusione del cristianesimo a livello di tutto l'impero porterà alla scomparsa della schiavitù.



:D LoL la malafede degli uomini cristiani (il Dio cristiano perfortuna non esiste, e' solo un personaggio letterario) si vede proprio nel non includere le donne nel sacerdozio e in una considerazione umana decente in generale anche dopo che la ventata illuminista O:-) prima e sessantottina :P poi, ha fatto in modo che potenzialmente le donne -tante belle sacerdotesse, e papesse intendo- potrebbero eccome essere ascoltate, quantomeno da un pubblico occidentale...

E Roma, mi risulta che stia in occidente, e pure nella nato...

o no?


#1596
Attualità / Re: Femminicidi
02 Dicembre 2023, 10:34:35 AM
Citazione di: anthonyi il 02 Dicembre 2023, 04:49:38 AMQualcuno ha scritto: "Dio sa scrivere diritto su righe storte".
La sacra scrittura é maschilista perché l'uomo é originariamente maschilista, ma é proprio grazie alla sacra scrittura che noi abbiamo quell'evoluzione della civiltà occidentale odierna, sul fondamento di valori cristiani che tanti pregiudizi li hanno comunque superati, e possono garantire a tante donne una condizione egualitaria. Certo pezzi di passato sopravvivono, ma sono comunque elementi patologici rispetto alla normalità.


Allora sarai ben felice di ammettere che, ad esempio, il non accesso delle donne al sacerdozio nel fantastico mondo della chiesa cattolica sia un elemento patologico rispetto alla normalita'!

Piu' papesse per tutti!



#1597
Citazione di: InVerno il 02 Dicembre 2023, 07:51:09 AMLa "resa" di Phil mi spinge ad un ulteriore intervento per dire che la sua insoddisfazione è immotivata, io penso che le argomentazioni poste da chi difende il patriarcato in questo topic siano esaustive, nel senso che negli anni ascoltando i "leader" di questo movimento non è che mi sia capitato di sentirne di sostanzialmente migliori. La scelta di sostenere l'idea di un patriarcato moderno, patriarcato quantistico per gli amici, è un scelta coraggiosa e che deve per forza tagliare gli angoli tra  causazione e correlazione, la non località del patriarcato lo rende complicato da catturare stasticamente, compare in un omicidio e scompare quando c'è un padre divorziato che dorme in macchina, è tutto un panopticon di statistiche e relazioni che si risolve con "nell'antica Sparta.." . L'idea stessa che nella "top10" delle motivazioni umane ci sia l' "interesse di genere", cioè la cura per il benessere ed il fitness biologico di altri genitali uguali al tuo (in concorrenza genetica con il tuo) è una teoria molto interessante dimostrabile bloccando il maiuscolo e scrivendo: SI, SI! Io non sono personalmente così interessato ad andare "filosoficamente" in fondo a questa vicenda, trovo però "sgarbato" che qualcuno possa accusarmi di associazione mafiosa senza che io possa denunciarlo per diffamazione, perciò mi difendo verbalmente, e farebbero bene a farlo anche gli altri maschietti che si sentono presi in causa da richieste di scuse di genere per responsabilità di genere. Voto ZERO al patriarcato, stavo pensando di dare indietro la tessera, perlomeno un "Je suis Turretta" da mettere su facebook per solidarietà di genere, invece un altro silenzio che danneggia la causa patriarcale nel mondo.

Sono sempre uomini che uccidono donne, ma per far piacere ai posapiano, bisognerebbe dire che sono entita' astratte che uccidonono altre entita' astratte...

Sia mai che si sentano obbligati a chiedere scusa.

La scusa e' gia' implicita nell'orsacchiotto.

In quegli eterni e plasticosi occhi dolci...

#1598
Citazione di: taurus il 01 Dicembre 2023, 18:18:33 PMInfatti lo aveva confermato anche il capo supremo del catto-cristianesimo !

Allorquando il suo predecessore (Luciani/G.Paolo I) _ azzardo' a dire che il dio-monoteista E' madre / una levata di scudi si levo' contro questa eresia da parte di un "illuminato" vicario del salvatore del mondo.

A correggere l' infelice (blasfema ?) eresia papale _ ci penso' Panzer Ratzinger !!

Ti posto la relativa spiegazione del teutonico servo dei servi  "Schaeferhund" come lo defini' il Manifesto (ovvero il Pastore Tedesco)..... 

Leggilo _ questo è la conferma di quanto sia Ottuso e nocivo il monoteismo !!

https://www.orticalab.it/Dio-non-e-Madre-Ratzinger-boccia

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Ho letto il link... si' in effetti "l'esclusione delle divinita' madri" di cui parla Ratzingher e' tutta un programma...

Figuriamoci se il monoteismo "celeste" e trascendente poteva tollerare l'esistenza di divinita' madri, cioe' immanenti, e fuori dalla pretesa di essere e rappresentare l'assoluto.

Dio e' unico e solo, e quindi e' metaforicamente il maschio umano, che non fa l'esperienza del "dividuo" corporeo della gravidanza e del parto.

L'uomo di potere e' sempre, competitivo e solo.




#1599
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 30 Novembre 2023, 11:55:50 AMTemo di non capire il nesso, anche perché l'anima non comanda un bel niente. Nel dialetto veneto c'è un proverbio che, tradotto suona più o meno così: il corpo si frusta e l'anima si aggiusta. Il che coincide con lo scritto che riporto:
La vita non ha fine, quindi non moriamo mai; non siamo mai realmente nati. Passiamo semplicemente attraverso fasi diverse, dimensioni diverse. Non c'è fine. Siamo anime, non corpi, e ci reincarniamo per comprendere la verità fondamentale dell'amore incondizionato. Questa conoscenza ti aiuterà a navigare in questi tempi turbolenti.

B.Weiss


Tu per tua stessa ammissione SEI un'anima e HAI un corpo e non ammetti di voler DOMINARE sul tuo corpo?

Identificarsi con l'essere, e ridurre l'altro all'avere e' la prima forma di dominio.

Io sono, un padrone, e ho uno schiavo. Io SONO un'uomo, e ho, una donna. Io sono un'anima, e ho un corpo. Chi e', comanda su chi e' avuto. Ed e' sempre piu' astratto, piu' spirituale, piu' intangibile, di chi e' avuto.

E' tutta la stessa malattia antropologica, per cui chi realmente domina, o meglio chi realmente domino', in passato, ci vuole autodominati.

Ci vuole convincere che abbiamo un'anima "pilota" del nostro corpo. O al limite che la dovremmo, eticamente avere. Ci vuole convincere che esistano poteri buoni.

Ci raccontano la favola del re buono, che puo' dominare gli altri perche', e nella misura in cui, egli domina prima di tutto se stesso. Enkrateia, il dominio interiore, e il suo platonico culto. Il re che e' degno di essere re perche' ha in se' il re interiore, il padre, interiore.

Falso, la storia del re buono con un piccolo re interiore e' falsa: il premio esistenziale e psicologico del potere e' quello di non essere dominati. Da niente e da nessuno, quindi nemmeno da se stessi. Nessuno, e intendo nessuno di sano e di vitale, intraprende una lotta per il potere per poi, banalmente, sottomettersi a se stesso. Per poi avere una coscienza e farne qualcosa di al di sopra di se'.

Per questo tutti gli animali intorno a noi lottano per non essere l'uomo, e l'uomo ha perso. Io gurdo l'uomo, e vedo tanti topolini spaventati, e ossessionati, che dominano il loro corpo e loro stessi, che hanno, o meglio credono di avete, l'anima/pilota, perche' hanno disimparato a realmente, dominare il mondo. A cacciare. A fare la tana. A farsi le coccole. A morire un bel giorno senza patemi d'animo, struggimenti e testamenti.
La patata bollente della coscienza gira e rigira, di specie in specie e nessuno la vuole. Ma, alla fine della musica, qualcuno la doveva pur prendere. Il piu' fortunato, di tutti. La specie, plastica, la specie cosmica, la specie religiosa, la specie giusnaturalista, la specie con la coscienza. Che ha toccato l'irreversibile. Che ha paura pure della sua stessa ombra.

Per questo, chi realmente ha fatto l'uomo non e' uomo. E' bestia, o Dio. Sono le stelle, sono le donne, sono i topolini normali, a cui la patata bollente della coscienza non e' toccata.

Rimettete al centro il corpo e' l'unica rivoluzione possibile.

Ma non l'estetica o la salute del corpo, come nel discorso attualmente dominante; proprio il corpo istintuale come impossibilita' (o comunque, anti-eticita') dell'autodominio.

Io SONO un'anima, e SONO un corpo.

Il mio corpo puo' tutto quello che potrebbe anche senza anima, e la mia anima puo' tutto quello che potrebbe anche senza corpo.

Anima e corpo non sono in un rapporto di causazione. Non si completano da un punto di vista del potere, e nemmeno dell'essere. Esistono insieme solo perche' l'essere e' sovrabbondante, e diveniente.
L'anima e' l'idea del corpo e, l'anima, se "deve" eticamente qualcosa, deve divenire l'idea adeguata, del corpo. Corpo di luce.
Solo cosi', anima e corpo si possono amare. Solo cosi', si possono sposare. Ognuno con in se' tutte le cause e tutti gli effetti di tutta la storia del mondo. Che nel loro amore, nel loro incontro, si riflettono, e si raddoppiano.
 
Che sia il mondo, purche' un singolo desiderio valga per due, purche' sia una legge.

O per infiniti di cui solo due, sono noti.


#1600
Citazione di: anthonyi il 30 Novembre 2023, 04:34:35 AMQuindi, secondo niko ed ipazia, senza Dio noi non avremmo violenza degli uomini nei confronti delle donne. E perché mai? L' uomo usa violenza sulla donna perché normalmente più forte fisicamente, e perché dotato di un maggiore istinto di aggressività necessario in natura per svolgere le funzioni di difesa della comunità dai pericoli e per l'attività di caccia.
In assenza di costruzioni ideologiche  come quella teologica che frenino questo potenziale di violenza maschile cosa potrebbe frenare gli uomini?


Ribadisco, il vostro Dio e' fondamentalmente maschio per i motivi che ho elencato, quindi non puo' frenare la violenza dei maschi, solo istigarla.

#1601
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 30 Novembre 2023, 10:02:28 AMIl corpo fisicamente inteso non è tutto l'essere umano. Questo è composto, oltre che dal corpo, anche da: mente, anima e spirito. Il nocciolo della questione è tutto qui! 
Il corpo è un vestito per l'anima (che non ha sesso). Qualcuno ha scritto: "io sono l'anima e ho un corpo!" Io concordo.


L'anima, vuole comandare sul corpo, perche' l'uomo, vuole comandare sull'uomo.

Un bel giorno, il leone ha detto alla gazzella:

"Cara gazzella, io regno e tu pure in un certo senso mi devi imitare, comandando il tuo corpo, e regnando su di esso.
Ecco, ora io mi prendo tutto tranne te. Con il mio ruggito, ti ricaccio in te stessa.
La TUA pelle, siano i confini del TUO regno. Ovvero, fuor di metafora tu non mi devi MAI, imitare. Io, in quanto Leone, sono il re della foresta, e tu, in quanto mente/gazzella sarai la regina di una te stessa oggettificata: la regina di una gazzella/corpo. Ecco io non ti uccido, io sparisco, io mi fermo. La vera violenza e' quella che non uccide."

Un bel giorno insomma, il leone e la gazzella sono diventati uomini. Magari un uomo e una donna. Con i loro patriarcati, le loro classi, le loro religioni e i loro stati.

Questa e' l'educazione condizionante che attraversa ogni uomo. In pochi, comandano realmente su altri uomini, in molti, comandano, per modo di dire, "sui loro corpi oggettificati da dentro una cabina di pilotaggio puramente mentale, in cui credono di essere", e quindi, di fatto sul nulla.

Il problema, non e' se esista l'anima o se esista il corpo, il problema e' la dimensione storica e temporale in cui questo "volere" riesce.

Noi non siamo con noi stessi in in rapporto di uno a uno, ma di molti a molti.

"Una" anima puo' "comandare" centomila, corpi, e centomila, corpi, possono "corrispondere" tutti alla stessa anima, ed "emanarla", come risultato sia singolare, che complessivo della loro esistenza.

E se gia' cosi' fosse, non ce ne accorgeremmo.

Sempre in rapporto di uno ad uno penseremmo di essere.

Sempre uno e un solo auriga, che guida uno e un solo carro.

Ma il mondo, o Dio, o la natura, non fanno mai solo il minimo necessario.



#1602
Citazione di: Aspirante Filosofo58 il 30 Novembre 2023, 08:18:25 AMIl vocabolo che lo definisce è maschile, ma un Papa (se non erro Giovanni Paolo II) una volta affermò che Dio fosse papà e mamma. In effetti che senso ha parlare di sesso di ciò che non ha corpo fisico? Io credo nessuno!

Il vostro Dio:

* se si e' neutro, ma guardacaso si incarnato in un maschio, preferisce i maschi.

* se e' neutro, ma guardacaso e' descritto da testi sacri che grondano maschilismo e oggettificazione della donna fino al midollo, preferisce i maschi.

* se e' neutro, ma guardacaso si lascia descrivere da un vocabolo al maschile, preferisce i maschi.

* se e' neutro, ma gardacaso tollera che nel suo nome vi sia da duemila anni una chiesa umana e umanoide patriarcale (e, dall'alto del suo cielo, non la incenerisce), preferisce i maschi.

* Se e' neutro, ma preferisce il cielo alla terra, il Regno al mondo, il trascendente all'immanente, la parola alla voce, la comunione all'unione, allora E', maschio.

Ed e' il problema, non la soluzione.

L'antipatriarcato che verra' e' ateo, o quantomeno anticristiano (e antiebraico e antislamico). L'Eurasia avra' una divinita' terrigna e femminile, o meglio ancora nessuna, divinita'.


#1603
Citazione di: InVerno il 29 Novembre 2023, 17:28:11 PMNon voglio fare quello che si congeda e poi rimane, tuttavia mi preme farti notare che hai sbagliato metafora, quello che vorrebbe le gazzelle mangiare i leoni è realmente un fesso, non è chi lo accusa di esserlo il problema. Peraltro argomentazioni giusnaturalistiche sono ancora assenti, come puoi vedere dall'assenza di neurologia e chimica in generale. Dovevi darmi del conservatore con qualche "risero di lui e poi andò sulla luna", perchè lo so che molti miei argomenti assomigliano a quelli dei conservatori, il problema è che loro sono fascisti, io no.

Annedoto personale: ho assistito per due anni una mia ex compagna affrontare la bulimia, mentre tutti additavano le riviste per uomini (lette cioè da uomini) riguardo a questo problema, ciò che realmente lo rafforzava in lei era il gineceo per antonomasia: la palestra di ginnastica artistica. Ci sono voluti due uomini per rompere la bolla tossica di "patriarcato" in quel harem di dolci donzelle, ma io ho imparato che generalmente le prime labbra che danno della troia ad una donna sono quelle di un altra donna.

:D  La gazzella che mangia il leone era una metafora della donna oppressa che "mangia" l'uomo patriarcale o dell'operaio sfruttato che mangia lo sfruttatore capitalista e borghese: una metafora del debole che mangia il forte in generale!

La rivoluzione non e' solo un'utopia "paritaria" e parificante... e' anche quando il debole diventa forte, e mangia il forte!

Dire che anche le donne possono opprimere o insultare altre donne...e grazie al cavolo... l'ennesimo sofisma vago e conservatore, per non affrontare la realta' e il reale problema!



#1604
Citazione di: PhyroSphera il 29 Novembre 2023, 15:30:02 PMSi cerca da molte parti di scoprire le ragioni della attuale violenza contro le donne e si raggiungono molti risultati plausibili, ma il fatto è che l'animo umano è imprevedibile e le circostanze determinanti in tali evenienze sono inconoscibili, nulla di certo si può ottenere con la prevenzione tranne che non si ricorra all'àmbito religioso.
Nell'esempio biblico di Abramo si trova un paradigma, si mostra come il volgersi all'Assoluto impedisca il compimento del delitto, tutto ritrovandosi anticipato ma smentito nella alternativa della fede. Questo esempio vale in generale per ciascuna violenza, non per una sola.
La filosofia che si chiude o resta indifferente alla opzione religiosa si illude ricercando ragioni generiche; ma, come aveva spiegato S. Kierkegaard nella sua opera pseudonima "Timore e tremore", quel che è determinante è il caso singolo e allora la soluzione è nel ricorso a qualcosa d'altro, di assolutamente Altro, Dio stesso.
Difatti viviamo in tempi estremi per cui solamente Dio può essere il rimedio ai gravi problemi che la vita va affrontando.

Si dia un'occhiata al principio dell'articolo visibile al link seguente:

https://www.laverita.info/cacciari-patriarcato-valori-famiglia-2666380487.html

Non trovate che Cacciari sia solo un illuso nell'affermare una causa generale dimenticandosi che ogni caso resta al suo fondo diverso? E non pensate che, se anche avesse ragione, il risultato della sua ricerca resterebbe vano? Se si mutassero i destini familiari, potrebbe accadere ugualmente il male per altre occasioni...
In definitiva oltre al pensiero di Dio il filosofo che volesse agire con successo nella nostra attuale società dovrebbe integrare il pensiero del diavolo: siamo sottoposti a coincidenze negative che si possono intendere solo postulando una negatività fuori dalle nostre capacità di indagini e reazioni, tranne che non si ricorra all'Assoluto e alla fede in Esso, cioè in Dio. Ciò vale anche per le risorse nella difesa: credere o credere di più potrebbe sembrare a molti un rimedio infantile e non adatto per difendere la propria vita, eppure la situazione della negatività e positività nel mondo attuale è giunta agli estremi e a tali conseguenze.
Il pensatore alla moda probabilmente riderebbe di un messaggio così, ma resta necessario il ricorso alle categorie della singolarità e della fede per affrontare i problemi della violenza contemporanea, non solo di quella contro le donne (ovviamente).


Mauro Pastore


Il Dio celeste e maschio e' il problema, non il rimedio...

#1605
Citazione di: InVerno il 29 Novembre 2023, 10:55:19 AMMi sottrarrò definitivamente alla vis polemica con uno pò di spirito di servizio, un riassunto per chi non masticasse spesso questi argomenti riguardo a cosa io abbia capito il patriarcato è, pur non essendo in possesso dei Protocolli dei savi di Priapo. Il patriarcato è: un sistema sociale transculturale e transnazionale dove gli uomini dalla "psicologia debole" collaborano telepaticamente a mantenere i propri interessi di genere attraverso la storia e il globo. Gli uomini sono gli unici ad aver espresso questa coscienza di classe, le donne non perseguono interessi di genere, se appare che lo stiano facendo è perchè ancora non si sono liberate dal long-patriarcato. Difficilmente nei paesi "sviluppati" viene rilevato dalla statistiche, dall'econometria, dall' antropologia e altre dottrine umanistiche che in quanto elaborate all'interno di un sistema patriarcale non possono rilevare la loro propria essenza. Non è necessaria essere misogini per essere patriarcali, solo le donne possono capire gli interessi dell'eterno femminino e solo una loro adeguata rappresentanza in ogni categoria dello scibile permetterà l'equipollenza tra i generi a livello globale. Se appare che qualche meccanismo di questo sistema sociale svantaggi i suoi carnefici è solamente una foglia di fico con cui il padrone si è voluto coprire l'uccello.

Capito questo, uno si chiederà: ci sono alternative?
Parecchie, per esempio considerare la donna all'interno non di un rapporto biunivoco con il padre\marito, ma come parte (incredibile, lo so) di un nucleo familiare, che determina molto più chiaramente le "aspettative" di una donna nel mondo tradizionale, oggi nel mondo occidentale quasi tutti i sistemi familiari europei sono unificati ma tradizionalmente questi sistemi familiari possono determinare se ad esempio una donna potrà ereditare, il suo rapporto coi figli, con la famiglia originaria, con la famiglia di "destinazione", se potrà contare dell'aiuto di parenti di secondo grando per la maternità etc etc etc. Come dice Jacopus le strutture familiari entrano "nelle ossa" della storia e della società, infatti usando questo parametro si può vedere come le "regioni rosse" italiane siano sovrapposte alle regioni tradizionalmente comunitarie, e come la struttura familiare sia collegata con le attitudini ideologiche di persone distanti generazioni. Si può anche ricondurre la violenza contro le donne nelle regioni islamiche ad aspetti specifici di queste strutture familiari, la legalità o meno dei matrimoni tra cugini per esempio è un "insospettabile" casus belli tra generi.

C'è anche il patriarcato, che non vorrei aver sbagliato qualcosa ma dovrebbe essere graficamente così rappresentato.
Con l'augurio di aver offerto riflessioni, mi congedo dal topic.


L'uomo non ha bisogno della telepatia, perche' ha la cultura e ha la parola, e queste due simpatiche "cose", anche tra genti lontanissime, possono essere diffuse ed essere tradotte, anche senza telepatia.


Il problema non e' che le donne non abbiano e non sostengano interessi di genere: li hanno e li sostengono, ma al momento essi a livello di un puro rapporto di forza non prevalgono: prevalgono quelli degli uomini. E ovviamente, l'interesse che prevale, diviene egemone, diviene "natura", e quindi, nella mente dei posapiano, diviene invisibile.

Solo gli oppressi, perseguono strani ed ingiusti, e bizzarri, interessi. Gli oppressori, sono candidi, e vogliono solo che noitutti si viva, e soprattutto si continui a vivere, secondo "natura", cioe' secondo lo stato di cose esistenti.

Si potrebbe pensare che anche i capitalisti non abbiano dei veri "interessi", che li abbiano solo i lavoratori in lotta rompiscatole, e magari comunisti.

Questo perche' l'interesse del potente e' sempre "invisibile" e fa parte dello "sfondo", sociale, che tutti accettano come una giungla (metropolitana) eterna in cui vivere, raccigliere bacche e cacciare, come una seconda natura: solo l'interesse del debole, purtroppo si fa visibile, quasi sempre per essere ridicolizzato e criticato.

"Ma come, questi scemi di anarchici vogliono una giungla in cui gazzelle e leoni vadano d'accordo? Che illusi..."

"Ma come, questi deficienti di comunisti vogliono addirittura una giungla in cui la gazzella insegua, e si mangi il leone? Che illusi al quadrato..."

La normalita', cioe' la giungla, sui tempi lunghi l'hanno fatta, o meglio, l'hanno stabilita, i leoni. A loro va bene, che rimanga cosi'. E che la specificita' e, la settorialita', e la dicibilita' a parole di certi interessi proprio non emerga.