Citazione di: Phil il 28 Novembre 2023, 22:47:25 PMProbabilmente non ho ancora capito: per te è a priori giusta ed etica una democrazia solo se ha anche una proporzione fra uomini e donne al potere? Ossia: gli esiti delle votazioni, i programmi, il "volere del popolo", etc. vanno subordinati al fatto che alla fine deve, dovere etico e politico, esserci un equilibrio numerico fra uomini e donne al potere? Non conta dunque chi il popolo vuole a guidarlo, fra i candidati; anche se il "genere x" (scegli tu), non ha rappresentanti abbastanza voluti, apprezzati e votati, è importante, per la giustizia etica e politica della democrazia, che quei pochi che ha siano comunque (anche se non abbastanza votati) circa la metà del totale degli eletti. Praticamente si vota il programma e il candidato, ma alla fine, fondamentale per la giusta democrazia, conta anche il genere?
In generale, non credo che un "sessismo su base statistica" rispetti il concetto base di democrazia che, a dirla tutta, mi sembra una forma di governo essenzialmente incompatibile con la "sessificazione paritaria" della politica che proponi (sicuramente non sei il solo, ma ciò non cambia la mia perplessità, tanto concettuale quanto pragmatica; tuttavia ammetto che sono digiuno di politica, quindi è solo un'opinione da profano).
La questione e' che la societa' civile, fuori dal parlamento dovrebbe essere cosi' libera e psichicamente evoluta da farmi sinceramente, (e non ipocritamente, come e' oggi) RITENERE, in cuor mio, che se un bel giorno, per ipotesi, su un parlamento di 100 posti venissero eletti proprio 100 uomini e 0 donne, potrei imputare la cosa esclusivamente ai programmi presentati, alle personalita' politiche e a uno stranissimo gioco del destino/caso. Stessa identica cosa, dovrei poter dire e pensare se venissero elette 100 donne e 0 uomini.
Mediamente, che capitino circa 49 donne e 51 uomini in una societa' evoluta ideale, dovrebbe capitare spontaneamente, e con frequenza spontaneamente superiore a quella di altre combinazioni "estreme" piu' polarizzate e meno entropiche, senza che nessuno stia col fucile, o con la quota rosa, spianata per farlo, artificiosamente, capitare.
Finche' ci sono in gioco ALTRI motivi, rispetto a programmi e puro caso, c'e' un problema.
Grosso come una casa.
A meno naturalmente di non pensare che le donne si facciano in linea generale governare formalmente dagli uomini perche' a loro piace cosi' e preferiscono fare l'uncinetto e al limite, a livello di spartizione reale del potere, inciuciare dietro le quinte.
In questo caso, il problema grosso come una casa non c'e'.
Con tale premessa, l'unica conclusione possibile e' che giusto, e sacrosanto, e' lo stato di cose esistente, e folle, e "comunista" chi pensa o pretenderebbe di cambiarlo.
Che scopro con grande "gioia", per modo di dire, essere un pensiero che va per la maggiore pure qui.

), ma oggettivamente, se fruita da gente normale e' innocua e anche potenzialmente catartica.