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Messaggi - daniele22

#1606
Tematiche Filosofiche / Lo starec Zosima
23 Giugno 2021, 09:36:54 AM
Ho predato qualche donna, e loro si son fatte predare, o è il contrario? Chi può dirlo? Ho anche versato qualche lacrima, ma non vi ho pensato.
La vita è assurda fintanto che uno specula sul senso della vita. Pensar troppo non fa bene, soprattutto perchè gli esiti del nostro pensare raramente tengono conto della stima o disistima che nutriamo verso noi stessi. Ma a guardar bene poche sono le persone che si disistimano sinceramente ... i più di fatto recitano, laddove tutti, nel nostro intimo più profondo sinceramente si stimano. Signori, son finite le epoche delle misurazioni pubbliche. Una dialettica costruttiva, a questo punto, può solo darsi nel discutere delle proprie esperienze personali qualora lo si voglia fare
#1607
Tematiche Filosofiche / Re:Lo starec Zosima
22 Giugno 2021, 22:40:40 PM
Citazione di: Jacopus il 21 Giugno 2021, 23:17:08 PM
"Perchè dovete sapere, miei cari, che ciascuno di noi è senza dubbio colpevole per tutti e di tutto sulla terra, non solo per la comune colpa universale, ma individualmente ognuno per tutti gli uomini e per ogni uomo sulla terra." Solo quando sarà raggiunta questa consapevolezza "ciascuno di voi avrà la forza di conquistare il mondo con l'amore e di lavare i peccati del mondo con le proprie lacrime".


Dostoevskij fa dire queste parole al monaco Zosima, che è steso sul letto, in articulo mortis. Vi lascio riflettere su questa frase senza alcun commento, almeno per ora.


Ciao a tutti. E' evidente che qui ci si trova di fronte ad un atto di accusa. Che naturalmente condivido. Però una correzione la metterei: non di conquistare il mondo, bensì di conquistare se stessi. Che senso ha star qui a discutere sull'assurdità della vita, sulla responsabilità, o sui sensi di colpa? Ma mi faccia il piacereeee!!
#1608
Citazione di: paul11 il 09 Giugno 2021, 11:15:06 AM
Citazioni di Daniele22
....la componente razionale del significato, mentre nel secondo caso ha agito di più la componente affettiva (altamente emotiva in questo caso specifico). Il significato non può separare queste due componenti facendo finta di nulla. Questa unità a mio giudizio rappresenta, è, il "quanto" dell'unità della conoscenza".

Io, al contrario, penso che noi non possiamo vedere le cose se non quando queste abbiano un significato.



Tale significato, personale e linguisticamente anche più o meno collettivo, non risponde però ad un'esigenza rivolta verso un progresso umano, o alla ricerca di una presunta verità universale delle cose, bensì alle esigenze di benessere di ciascun nostro singolo corpo.

Da qui inizia il post di Paul11 in grassetto
Penso che tu intenda dire che la scrittura non esaurisce ciò che è l'intento dello scrivente, in quanto appunto l'intento le motivazioni e direi persino gli scopi appartengono alla sfera affettiva, emotiva, L'autore quindi se focalizza la sua scrittura su una determinata argomentazione è perché, almeno per lui, sorge da un focalizzazione, significazione su quell'argomento che ha trovato, che vive, come importante.
Non intendevo quel che tu pensi, anche se è vero quel che dici. Come dici, personalmente ho focalizzato, mosso da esigenza, l'attenzione sulla lingua e ne è uscito un breve dialogo in 5000 parole.
E' vero. Sono pienamente d'accordo. Più volte si è scritto nel forum che la componente interiore umana,  è quella che in fondo davanti all'orizzonte del mondo coglie significazioni in particolari che lo scuotono. Nella modernità indicherei Nietzsche ed Heidegger coloro che forse più di tutti hanno cercato l'autenticità umana. Se hanno fallito, ..... in fondo falliamo tutti . Hai anche colto il problema linguistico, che infatti è in entrambi gli autori. Nietzsche oltre a trattati è soprattutto importante per la scrittura per aforismi. Nietzsche è un anti intellettuale, nel senso che la parola per lui non deve essere fredda, semplicemente descrittiva, segue un canone più poetico narrativo e quindi fortemente evocativo di ciò che è umano nell'uomo. Heidegger, seppur con un diverso, ma non troppo, punto di vista rispetto a Nietzsche (Nietzsche in realtà ha influito moltissimo in Heidegger, come per fare un altro  esempio in Adorno, ma ve ne sarebbero altri...), cerca l'autenticità umana nell'esistenza, nell'orizzonte temporale della vita umana. Inventa letteralmente un proprio "slang" filosofico, con termini nuovi, spesso quasi intraducibili dal tedesco all'italiano o comunque "italianizzati" come il dasein in "esser-ci". Adatto che il suo linguaggio rimane filosofico ,non utilizza come ad esempio in Nietzsche l'aforisma, gli diventa ancor più difficile recepire linguisticamente ciò che vorrebbe, desidererebbe argomentare, trattare. Lui stesso ammetterà che la poesia e l'arte potrebbero meglio svolgere le tematiche da lui espresse, tant'è che "Essere e tempo" rimane un lavoro incompiuto.


Il problema sta nell'incontro fra ciò che noi definiamo razionale, come logico, e irrazionale, come sfera affettiva. A mio parere forse è l'unica strada filosoficamente possible oggi, la via d'uscita dall'attuale impaludamento cultural filosofico ,sapendo che è difficilmente praticabile, perché bisogna essere una "via di mezzo" fra poeti e filosofi, con capacità da una parte di forte evocazione dello spirito umano, del suo disagio e difficoltà che incontra nella vita, e dall'altra la capacità di sistematizzare questa profonda interiorità umana dentro uno schema comunicabile, che sappia arrivare al lettore. Ecco in questo ,se ciascuno forse a loro modo, Nietzsche ed Heidegger ,rappresentano il tentativo di trovare in fondo "un mondo più umano".

Mi sembra quindi che avalli l'idea della duplice componente nell'unità di conoscenza. Un'analogia: C'è un detto di Gesù narrato nel vangelo di Tommaso che termina con una domanda: Quando sarete nella luce, cosa farete? Un giorno eravate uno e diventaste due. Ma quando diventerete due, cosa farete?
Quindi più che dire che abbiano "fallito", io direi che val la pena capire il loro "bel naufragio"........e proseguire il viaggio se il nostro intento è cogliere i significati autentici della vita.


Ciao Paul11, giungo solo oggi a rispondere. Se a qualcuno va di capire il loro bel naufragio lo faccia pure. Se qualcuno volesse impegnarsi a pianificare una strategia d'uscita da questa palude in cui ci si trova ancor meglio. Per come la penso la prassi migliore è nel movimento democratico verso l'anarchia. Se n'è discusso e sembra rimasto in sospeso (Filosofia dell'anarchia): le leggi non si fanno, ma si tolgono. Il senso della vita se lo cerchi ciascuno in base ai suoi talenti. Vi sono dei servizi da tenere in piedi, ma queste sono solo sciocchezze



#1609
Citazione di: iano il 19 Giugno 2021, 09:28:25 AM
Il punto è che studiare il greco per studiare la filosofia, come esorta a fare Green, non senza ragioni, scoraggia chi, non potendo/ volendolo fare, nondimeno vorrebbe filosofare perché a ciò lo spinge la sua natura.


..... etc ..... etc .....

Come scrive Maurizio Ferraris nella "Repubbilca" di giovedì, 17 giugno in una critica ad Heidegger:

Tra varianti e vaccini il virus forse se ne va'.
Quello che sono certo non se ne andrà, almeno a breve, è un assunto di fondo, l'idea che siamo padroni della natura e schiavi della tecnica.
È ovviamente vero il contrario ,il virus,  in quanto natura, ci ha messo in ginocchio, il vaccino, in quanto tecnica, ci offre una tregua. E allora perché neghiamo l'evidenza?


E allora, buttiamo via Hiedgeer?


Per quel poco che ne so' è uno che ha cambiato idea nel corso della sua vita.
E questo devono fare i filosofi.Questo significa essere filosofi, perché se cambi idea allora vuol dire che pensi.


Iano, se devi studiare un autore che scrive in una lingua straniera, sarebbe opportuno che tu ti impadronisca della sua lingua. Certo sarebbe che una lingua straniera di tempi che furono apre pure ad ulteriori problematiche. E' vero che esistono traduzioni, ma ciò implica mettere in mezzo tra te e l'autore un intermediario con tutto quel che ciò implica, tanto più che anche se leggi un testo in italiano a volte devi comunque tradurlo (vedi ciò che accade nei nostri post che abbisognano spesso di chiarimenti). Per fare filosofia puoi cmq farlo in italiano senza necessità di conoscere altre lingue.


Per quel che riguarda Ferraris non ho letto il suo articolo, per leggere il quale bisogna sganciare soldi che a mio vedere son solo soldi buttati al vento. Non conosco il pensiero di Ferraris, ma non sono d'accordo sul fatto che l'uomo sia schiavo della tecnica. L'uomo è in realtà succube dei suoi piaceri e delle sue paure. La tecnica e i prodotti tecnologici lo aiutano a cambiare le forme delle sue necessità, ma questi nuovi giocattoli nulla cambiano circa la sua sudditanza. Forse era questo che intendeva dire Husserl nell'opera incompiuta "la crisi delle scienze europee", cioè che la scienza non aiutava affatto l'essere umano nelle sue problematiche esistenziali. Per dire quello che ha detto Ferraris l'altro ieri, poteva dirlo benissimo tempo fa a fronte di un bel terremoto. Heidegger non lo butto via, ma ho già messo in evidenza un suo errore in questo Topic.


Da ultimo, io penso di pensare anche senza cambiare idea. Se cambio idea la cambio dopo che qualcuno o qualcosa mi ha fatto notare particolari tali che debba cambiare idea
#1610
Edito da Fanucci non è proprio l'ultimo libro che ho letto, ma in ogni caso lo segnalo perché mi è piaciuto.
Kim Philby è senza dubbio la spia per antonomasia e l'autore lo inquadra attraverso dieci capitoli in cui i protagonisti narrano all'interno di un sottoromanzo (ciascun capitolo del libro) la loro relazione con la spia. Appare pure, anche solo con un breve intervento, lo stesso Stalin (operazione certo rischiosa da parte dell'autore che però non ha rischiato molto a conti fatti). Littel infine propone in questo romanzo la sua versione del signor Philby
#1611
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 16:20:10 PM
Citazione di: daniele22 il 23 Maggio 2021, 23:10:37 PM
Non rivela però al mondo i nostri sentimenti o affettività (nel bene e nel male). E pure sono questi che io personalmente vorrei che si rivelassero, giacché son questi a muovere il mondo. Naturalmente non pretendo che ciascuno si confessi pubblicamente, ma che si confessi pubblicamente l'efficenza con cui questi muovono il mondo.


Non penso che le nostre posizioni siano poi così diverse.


Come noto da questo passaggio che avevi scritto in risposta a Iano.


Appunto, come dici anche tu i nostri segni sono legati all'affettività. come l'urlo nel buio è legato alla paura del bambino.


Siamo perfettamente d'accordo, come ho scritto in risposta a Iano, chiedo solo di fare delle distizioni.


Se poni una domanda di vita quotidiana è diverso che porla a livello di filosofia classica.


Sul perchè la filosofia classica ante-litteram si muovesse all'interno dell'autoreferenzialità del linguaggio, è altra cosa dalla tua domanda di senso del vivere.


Da una parte abbiamo una filosofia che si è scostata dalla vita quotidiana in cerca delle verità auto-evidenti.
Hai ragione quello fu il primo passo, ma poi dopo aver diviso la parola da quotidiana ad astratta, ne fece un uso non molto distante da quelle che tu chiedi rispetto al senso del vivere. Certo bisogna seguirlo con impegno.
E' una scelta. Ma non puoi rimproverare a loro una scelta diversa da quella fatta da te.
Le esigenze sono le stesse.

Insomma come dicono gli inglesi: tanto temporale in una tazza di tè.  ;)


Ciao Green, ho riletto anche il tuo intervento in risposta a Iano. Parli di distinzioni da farsi, come esistessero due tipologie di filosofia, o forse ho capito male. Per rispondere a me hai citato un pezzettino piccolo piccolo di un mio intervento. Non hai detto nulla però sul resto della mia critica ad Heidegger. Per me esiste solo una filosofia e non una filosofia classica che si distingue da altre filosofie
#1612
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 16:20:10 PM
Citazione di: daniele22 il 23 Maggio 2021, 23:10:37 PM
Non rivela però al mondo i nostri sentimenti o affettività (nel bene e nel male). E pure sono questi che io personalmente vorrei che si rivelassero, giacché son questi a muovere il mondo. Naturalmente non pretendo che ciascuno si confessi pubblicamente, ma che si confessi pubblicamente l'efficenza con cui questi muovono il mondo.


Non penso che le nostre posizioni siano poi così diverse.


Come noto da questo passaggio che avevi scritto in risposta a Iano.


Appunto, come dici anche tu i nostri segni sono legati all'affettività. come l'urlo nel buio è legato alla paura del bambino.


Siamo perfettamente d'accordo, come ho scritto in risposta a Iano, chiedo solo di fare delle distizioni.


Se poni una domanda di vita quotidiana è diverso che porla a livello di filosofia classica.


Sul perchè la filosofia classica ante-litteram si muovesse all'interno dell'autoreferenzialità del linguaggio, è altra cosa dalla tua domanda di senso del vivere.


Da una parte abbiamo una filosofia che si è scostata dalla vita quotidiana in cerca delle verità auto-evidenti.
Hai ragione quello fu il primo passo, ma poi dopo aver diviso la parola da quotidiana ad astratta, ne fece un uso non molto distante da quelle che tu chiedi rispetto al senso del vivere. Certo bisogna seguirlo con impegno.
E' una scelta. Ma non puoi rimproverare a loro una scelta diversa da quella fatta da te.
Le esigenze sono le stesse.

Insomma come dicono gli inglesi: tanto temporale in una tazza di tè.  ;)


Penso proprio che sia così. Aspettiamo
#1613
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 16:30:41 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Giugno 2021, 15:48:25 PM
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 13:04:47 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Giugno 2021, 09:24:36 AM
جهد (gihad) in arabo richiama al concetto di guerra. Guerra santa? Alcuni filosofi islamici sostengono che lo sforzarsi verso Dio debba intendersi come sforzo verso Dio da intraprendersi non attraverso lo schiantarsi del martire addosso alle twin towers, bensì come sforzo diretto verso se stessi finalizzato alla comprensione di Dio.


Ad oggi sembra che la normalità umana sia propensa a realizzare il proprio piacere e la propria vita. Uno stesso piacere, in un certo senso fuori norma, viene altresì realizzato attraverso il masochismo o il suicidio. Non vi sarebbe nulla di certo, per quel che riguarda il futuro, che l'attuale status normale possa diventare quello fuori norma di oggi.


La prassi che io proporrei sarebbe semplice data l'attuale maggioranza relativa al paragrafo di cui sopra. "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Per attuare ciò bisogna però compiere la guerra santa contro noi stessi. Ovverosia, liberarsi del più grosso pregiudizio (motivo di odio) che ciascuno serba dentro di sè. Ovverosia, saltare la roggia che sembra un Rio delle Amazzoni. Auspicherei infine di riportare tutto nell'ambito della simpatia e antipatia.
Il senso per me sarebbe: io non sono un antifascista, semplicemente non sono un fascista.





Tutte le religioni prescrivono un azione militante, proprio per distogliere il discorso da se stessi.
L'amore per il prossimo, distoglie l'attenzione al proprio prossimo.


La dimensione spirituale è invece quella greca dove l'altro per la prima volta compare, oppure quella giudaica.
Non vi sono altre strade.
Le altre spiritualità sono solo disimpegno verso se stessi e quindi verso gli altri.
Amore è una parola troppo ampia, per essere vera.
Si ama sempre qualcosa mai un altro generico.


A parte che non ho mai nominato la parola amore nel mio post, bensì ho usato solo la parola odio. Ti ricordo inoltre che quelli che chiamano "haters", si rivolgono pure a delle idee (chiaro è che le idee vengono professate da gruppi di individui). Per quel che riguarda poi la spiritualità ebrea vorrei chiedere qualcosa in proposito ai palestinesi. Ricordati Green che l'offesa non è quella che si fa, ma quella che si riceve. Per favore, se vuoi rispondere, riportati alla prima metà del secolo scorso


E ma appunto la questione arabo-palestinese, è una questione solo per l'occidente, la ci si ammazza per davvero.
Cosa c'entra con quello di cui stiamo parlando?


Io sto dicendo che la supposta comunione con  Dio, è sempre a carico di un non riconoscimento dell'altro.


Perchè non esiste una religione tra pari? Fra uomo e uomo? Perchè metterci sempre dentro Dio?


E poi perchè Dio ce l'ha sempre con gli altri? Andiamo il giochetto è fin troppo facile da leggere.


Lo spirito non c'entra niente. E allora alleniamoci a trasformare le religioni in una pace perpetua.


Caro Green, grazie per esserti espresso in termini a me più limpidi. Dato il tuo intervento, con me spalanchi una porta aperta. In post precedenti ho dichiarato che io sono dio consapevolmente. Ma tale condizione di essere dio, vale per tutti se lo vogliono. Lo spirito, il mio spirito, dal mio punto di vista è sinonimo di "quello che penso in ragione di intelletto e sentimenti". Le varie religioni (quelle almeno che riservano una liturgia direzionata da specialisti nei confronti dell'oltre vita) che pervadono il pianeta intero sono le rappresentanti di un Dio che sta fuori di noi là da qualche parte. Se uno ci crede dovrà comportarsi di conseguenza. Voglio vedere come farà a riconoscerlo se non sperimentando la sua prepotenza
#1614
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 15:40:59 PM
Citazione di: daniele22 il 15 Giugno 2021, 18:40:35 PM
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:51:02 AM
Faccio anch'io la profezia: "FUGGITE SCIOCCHI!!!" cit mastro Gandalf il grigio.


Mi piace questa storia della profezia e visto pure che oggi è martedì faccio allora la quarta in questo Topic.
Tu che vai agghindato con quelle vesti ebraiche! Quando Mattarella salterà la roggia semmai la saltasse, in molti si chiederanno se quella storia di adamo ed eva non fu a suo tempo un piano criminoso da voi congegnato, tanto sagace è la Torah. Toccherebbe a gente come me difendervi, e spera che noi si sia in molti e convincenti. Conosci gli scacchi? Tu ti trovi in una perfetta situazione di zugzwang. Giacché se Mattarella non saltasse la roggia forse sarete gettati a mare come vorrebbero già in molti senza dirlo. Se invece Mattarella saltasse la roggia tu avresti perso la tua battaglia nel forum, però in compenso il tuo popolo potrà riabilitarsi


Ma io non sono ebreo  :D


Meno male che ho sbagliato, non la profezia, ma nello stimarti un ebreo
#1615
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 13:04:47 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Giugno 2021, 09:24:36 AM
جهد (gihad) in arabo richiama al concetto di guerra. Guerra santa? Alcuni filosofi islamici sostengono che lo sforzarsi verso Dio debba intendersi come sforzo verso Dio da intraprendersi non attraverso lo schiantarsi del martire addosso alle twin towers, bensì come sforzo diretto verso se stessi finalizzato alla comprensione di Dio.


Ad oggi sembra che la normalità umana sia propensa a realizzare il proprio piacere e la propria vita. Uno stesso piacere, in un certo senso fuori norma, viene altresì realizzato attraverso il masochismo o il suicidio. Non vi sarebbe nulla di certo, per quel che riguarda il futuro, che l'attuale status normale possa diventare quello fuori norma di oggi.


La prassi che io proporrei sarebbe semplice data l'attuale maggioranza relativa al paragrafo di cui sopra. "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Per attuare ciò bisogna però compiere la guerra santa contro noi stessi. Ovverosia, liberarsi del più grosso pregiudizio (motivo di odio) che ciascuno serba dentro di sè. Ovverosia, saltare la roggia che sembra un Rio delle Amazzoni. Auspicherei infine di riportare tutto nell'ambito della simpatia e antipatia.
Il senso per me sarebbe: io non sono un antifascista, semplicemente non sono un fascista.





Tutte le religioni prescrivono un azione militante, proprio per distogliere il discorso da se stessi.
L'amore per il prossimo, distoglie l'attenzione al proprio prossimo.


La dimensione spirituale è invece quella greca dove l'altro per la prima volta compare, oppure quella giudaica.
Non vi sono altre strade.
Le altre spiritualità sono solo disimpegno verso se stessi e quindi verso gli altri.
Amore è una parola troppo ampia, per essere vera.
Si ama sempre qualcosa mai un altro generico.


A parte che non ho mai nominato la parola amore nel mio post, bensì ho usato solo la parola odio. Ti ricordo inoltre che quelli che chiamano "haters", si rivolgono pure a delle idee (chiaro è che le idee vengono professate da gruppi di individui). Per quel che riguarda poi la spiritualità ebrea vorrei chiedere qualcosa in proposito ai palestinesi. Ricordati Green che l'offesa non è quella che si fa, ma quella che si riceve. Per favore, se vuoi rispondere, riportati alla prima metà del secolo scorso
#1616
Citazione di: green demetr il 18 Giugno 2021, 13:48:41 PM
Citazione di: daniele22 il 15 Giugno 2021, 09:04:26 AM
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:20:49 AM

Sotto il termine inattuale, in realtà Daniele22, intende dire che la filosofia è in errore a non avere messo la questione del fondamento del linguaggio, piuttosto che su quello dell'Essere.

Fa il grave errore però di non capire che il linguaggio è figlio della metafisica.





il Fondamento è colui che quella voce ha emesso.
Quando il neonato urla nella notte, stiamo parlando di ben altro che il linguaggio.
In fin dei conti il linguaggio è solo una trappola, nel migliore dei casi solo uno strumento.





Quindi non solo il linguaggio non era inattuale allora, ma direi che ne avessero una consapevolezza infinitamente maggiore, che nella modernità, del legame tra fondamento e linguaggio. Tutto il contrario di quello che pensa Daniele22, che infatti poi rapsodizza, senza che io ne abbia colto il centro di impellenza maggiore. E che di certo non è di ordine filosofico.

Giovane studente, è proprio con il linguaggio greco che dovrai avere a che fare.
Buono studio (pure a me visto che dovremo affrontarlo insieme ;)  )
Bravo Professore! ... bell'educatore!  Disse una volta la madre di un mio amico sentendolo bestemmiare il nome di Dio. Comprensibile esclamazione tanto più che quel professore, quasi un Socrate moderno, ci corrompeva trascinandoci con lui alle ore tarde della notte frequentando assieme esecrabili bettole.Io però non sono uno studente, ho già studiato abbastanza tanto da averne le mie rotondità piene alla nausea. E gradirei che anche altri smettessero di studiare quel che è fuori di loro per dedicarsi semmai allo studio di ciò che è dentro di loro. Tu vorresti farmi credere che il mercoledì venga di martedì. Ma oggi è martedì.Il linguaggio è figlio della metafisica. Sai cos'è la metafisica e che cos'è il linguaggio?La metafisica è ciò a cui aspira il grido del bambino nel cuore della notte, mentre il linguaggio è il suo grido.Quel che più mi consola, visto che il tuo intervento contiene pure dei buoni spunti a me però non molto chiari, è che tu pensi che il mio pensiero sia tutto il contrario di quel che dovrebbe essere vedi tu cosa



Il grido del bambino non è ancora linguaggio.


La sua metafisica ricostruita a posteriori, è che il grido viene prima del soggetto, che per la prima volta lo sente: ossia lo stesso bambino, che ancora non sa di essere un bambino.


Forse possiamo dire che il bambino è nel suo insieme è un segno, e dunque ha un suo linguaggio.
Ma questo linguaggio lo ricostruisce il soggetto solo dopo che è cresciuto.
Dunque non è fondamento.


E' come già spiegato la potenza del suono a fornire l'indizio che esiste un esistente prima del suono ancora.
Una impellenza, un desiderio, un miscuglio di vita e paura.
Dove è la mamma?


Non è semplicemente una domanda linguistica, viene prima di qualsiasi professore che si voglia citare.


In questo caso è il soggetto il fondamento della lingua, e il soggetto a sua volta è un segno pieno di storia e conquiste: chi sono io?


Sono le domande fondamentali della filosofia da sempre.
dove è mia madre? cosa sta facendo mio padre? chi sono io?


Come siamo arrivati a codificare questo linguaggio? se non tramite il segno che noi siamo, perchè noi ci diamo sempre dopo, una volta che quell'urlo è uscito nel buio.


Stiamo parlando di profondità senza nome, senza segno.


Ma il bujo bisogna anche impararlo a conoscere.



Ciao Green D, perdona la mia ignoranza e la mia difficoltà a comprendere quel che dici. Di solito, quando scrivo cerco di scrivere come mangio, nel senso che cerco di scrivere in modo semplice e chiaro, così come sono abituato a mangiare cose semplici e poco sofisticate. Non mi interessa molto quello che devi dirmi, specialmente perché le evidenze della realtà mondana giustificano in tutto e per tutto il mio pensiero, comprendendo (le evidenze) pure i modi intricati di esprimersi prodotti spesso dalle persone colte (colte solo in senso classico), ma se tu vuoi dirmi qualcosa da uomo a uomo ti prego di scendere un po' più in basso e di cercare di scrivere come scrivo io. D'altra parte, non vorrai mica farmi credere che a quindici anni ti esprimevi già così? Se così fosse stato, come non detto
#1617
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
18 Giugno 2021, 09:24:36 AM
جهد (gihad) in arabo richiama al concetto di guerra. Guerra santa? Alcuni filosofi islamici sostengono che lo sforzarsi verso Dio debba intendersi come sforzo verso Dio da intraprendersi non attraverso lo schiantarsi del martire addosso alle twin towers, bensì come sforzo diretto verso se stessi finalizzato alla comprensione di Dio.


Ad oggi sembra che la normalità umana sia propensa a realizzare il proprio piacere e la propria vita. Uno stesso piacere, in un certo senso fuori norma, viene altresì realizzato attraverso il masochismo o il suicidio. Non vi sarebbe nulla di certo, per quel che riguarda il futuro, che l'attuale status normale possa diventare quello fuori norma di oggi.


La prassi che io proporrei sarebbe semplice data l'attuale maggioranza relativa al paragrafo di cui sopra. "Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te". Per attuare ciò bisogna però compiere la guerra santa contro noi stessi. Ovverosia, liberarsi del più grosso pregiudizio (motivo di odio) che ciascuno serba dentro di sè. Ovverosia, saltare la roggia che sembra un Rio delle Amazzoni. Auspicherei infine di riportare tutto nell'ambito della simpatia e antipatia.
Il senso per me sarebbe: io non sono un antifascista, semplicemente non sono un fascista.
#1618
Tematiche Filosofiche / Re:Filosofi nel 2021
16 Giugno 2021, 17:21:42 PM
Mercoledì, giorno dei ladri. Trovandomi in questi giorni presso la dimora della mia compagna di una mezza vita, stamattina presto ho fatto una solitaria capatina fin su nel Renon. Vi è in quei luoghi la "Freud promenade" che già percorsi in compagnia più volte. Una camminata tra i boschi e qualche lussuosa villa o qualche lussuoso hotel dislivello irrisorio cento metri/cinque km. Li ho catturato una foto dove stava scritto in tre lingue (provincia autonoma di bolzano non si scherza!): Nel corso dei tempi la megalomania dell'uomo ha dovuto sopportare due grandi mortificazioni: la prima quando comprese che la nostra terra non è al centro dell'universo; la seconda, quando la ricerca biologica annientò la pretesa posizione di privilegio dell'uomo nella creazione. La terza, quando l'odierna indagine psicologica ha mostrato all'Io che non è padrone in casa propria.
So che Freud fu criticato, non so in che termini e in più non conosco il pensiero freudiano.


Io sono un filosofo nè più nè meno di come lo siamo tutti noi. Quel che penso è che un buon filosofo non dovrebbe permettersi di indossare una maschera che non sia quella del filosofo quando occorra. C'è una cosa in cui dissento (oggi però, non al tempo di Freud) dal pensiero di Sigismondo: l'Io che pensa di governare a casa propria è riuscito a ribaltare la seconda mortificazione inventandosi, forte di qualche buon indizio, la mutazione genetica casuale, facendo così assumere ad una mortificazione l'aspetto di una mezza mortificazione. Lo ha fatto pure in malafede a mio modo di vedere, poiché, se messo alle strette, qualsiasi buon genetista ti dirà che in fondo si tratta di non conoscerne la vera causa. In ogni caso, il paradigma di tale mezza mortificazione sta nell'enunciato "gli uomini sono anche animali". Il buon filosofo sa che tutta l'umanità filosofa, ma così come la filosofia risponde alle sue domande, anche ciascun individuo tiene le proprie domande, che spesso se non sempre sovrastano quelle filosofiche con la dovuta forza

#1619
Citazione di: iano il 16 Giugno 2021, 08:35:43 AM
Ciao Daniele.
Questa storia del " linguaggio che ci fa' credere " andrebbe chiarita, fuor di profezia, in topic a parte., nel quale, eccezionalmente, ti mostrerai disciplinato e conciso, ma solo pe gioco, si intende. 😁


Ciao Iano. Per essere conciso mi sembra del tutto inutile aprire Topic che giungono infine alle solite domande di sempre puntualmente disattese nei vari interventi. Ti faccio quindi due domanda secche. Credi che l'errore mentale che ho esposto nel Topic "Esistenza e conoscenza" esista? Credi che possa esistere, ma non riesci a coglierlo? Dopo che avrai risposto (magari fallo in quel Topic) potremo continuare un dialogo. Altrimenti è solo tempo ed energia sprecati per nulla
#1620
Citazione di: green demetr il 15 Giugno 2021, 03:51:02 AM
Faccio anch'io la profezia: "FUGGITE SCIOCCHI!!!" cit mastro Gandalf il grigio.


Mi piace questa storia della profezia e visto pure che oggi è martedì faccio allora la quarta in questo Topic.
Tu che vai agghindato con quelle vesti ebraiche! Quando Mattarella salterà la roggia semmai la saltasse, in molti si chiederanno se quella storia di adamo ed eva non fu a suo tempo un piano criminoso da voi congegnato, tanto sagace è la Torah. Toccherebbe a gente come me difendervi, e spera che noi si sia in molti e convincenti. Conosci gli scacchi? Tu ti trovi in una perfetta situazione di zugzwang. Giacché se Mattarella non saltasse la roggia forse sarete gettati a mare come vorrebbero già in molti senza dirlo. Se invece Mattarella saltasse la roggia tu avresti perso la tua battaglia nel forum, però in compenso il tuo popolo potrà riabilitarsi