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Messaggi - Alberto Knox

#1606
Tematiche Spirituali / Su Dio , l'uomo e il mondo
23 Marzo 2022, 12:53:32 PM
Vorrei itrodurre questo mio argomentare con una lettera , ed è la seguente:
"Per me, quel Dio della Chiesa , è morto e sepolto, ma , sono forse ateo per questo? gli uomini di chiesa mi considerano tale, ma io amo,  e come potrei provare amore se io non vivessi e se altri non vivessero ? e nella vita c' qualcosa di misterioso, che venga chiamato Dio o natura umana o altro, è cosa che non riesco a definire chiaramente , anche se mi rendo conto che è viva e reale e che è Dio o un suo equivalente." chi scrive è Vincent van Gog , in una lettera indirizzata a suo fratello Theo.

Mi è parso utile aprire un altra discussione specifica per quanto riguarda il Logos, nella discussione "cosa vuol dire logos" mi pare che ,quello che sta emergendo da quella discussione, sia il risultato di una crisi del pensiero nei riguardi di Dio dell uomo e del mondo. Fin quando si pensa al logos come  un ente separato, al di fuori  da sè come dice Iano, sarà sempre difficile riscoprirlo. E viene quasi da scambiare il termine logos con il nome Dio. Ma se si pensa al logos come è il principio costitutivo non solo di noi stessi ma della realà attorno a noi, allora noi stessi siamo fatti di logos , perchè è ciò che permette di essere costituiti di materia e di pensiero. La mia tesi riguardo al Divino quindi,  è  quella di voler  riportare il divino nel mondo e non nei cieli.  L'uomo, dicendo uomo cosa si dice? diciamo gli scopi e i modi della vita, ovvero, la libertà. E infine il mondo , ovvero la terra ,la natura , l'energia , la materia , l'informazione...mettete insieme questa triade filosofica e cosa avete? avete una visione.  La capacità di armonizzare Dio uomo mondo ha significato nei tempi costruire la struttura che venne chiamata "società" .è importante parlarne ai giorni nostri? io dico di sì. Allora io mi chiedo ci sono di punti cardini su cui basare l'esperienza spirituale? dei punti in comunione che oraganizzano l'esperienza spiritule così da poterli elencare e riscoprire ? dico di coltivare una vita spirituale ma esattamente che cosa vivo?
Ho postato la lettera di Van Gogh come primo spunto di riflessione , che è il mistero che lui identifica come qualcosa di vivo e reale e che è Dio o un suo equivalente. Vorrei sapere se anche voi provate il senso del mistero nei confronti della vita e del mondo. Perchè penso che sia questo mistero uno dei punti cardinali su cui costruire l'esperienza Spirituale. Ovviamente la domanda è posta sia al credente che al non credente. Ma ancor di più verso chi sostiene di avere una vita Spirituale.
#1607
Tematiche Filosofiche / Re: Cosa vuol dire Logos?
22 Marzo 2022, 12:11:35 PM
Citazione di: daniele22 il 22 Marzo 2022, 08:42:42 AMQuindi la condivisibilità dei concetti c'è, quel che invece non c'è è di sicuro la condivisibilità dell'etica. Quella la darà il numero di seguaci della nuova concettualità, consapevolezza da condividere per accettazione
Dal momento che questo è il mio argomento posso intervenire senza essere tacciato per infiltrato.
Detto questo , Se dici che la condivisibilità dei concetti c'è . Devi anche spiegarne le regole su cui si basa, questa condivisibilità. Ovviamente si ritorna sui significati , ma i significati delle parole non possono essere soggettive, e il significato di un concetto,poi,  prende forma in base al contesto . Per quanto riguarda l'etica essa è ben diversa dai soli significati e dalla comprensione concettuale. Poichè per la logica, può essere molto conveniente uccidere una persona, o dichiarare guerra a un popolo per trarne i numerosi vantaggi. Allora che cosa fa L' etica di un uomo? Pensate quando kant , riprendo sempre lui, il quale volle giungere a fondare un etica non più solo eteronoma (bisogna fare il bene perchè lo dice il papa , perchè lo dice il genitore , perchè lo dice chissa chi) ma autonoma , bisogna fare il bene per  il bene stesso che si impone, per rispetto verso il dovere che costruisce queso tipo di ragioen.  Ebbene , kant, nella morale autonoma non può che fondare questa morale su due cose che non hanno a che fare con la ragione , 1 "il sentimento2 e secondo "l'imperativo categorico" non c'è etica , e ripeto, non c'è etica, senza l'emozione vitale di un uomo di trovarsi al cospetto di qualcosa di più grande e di  importante di sè. L'etica nasce da questa percezione di dovere , imperativo categorico. tanto la morale eteronama tanto la morale autonoma sono sotto questa dimensione imperativa. L'etica dunque ha che fare con la ragione o col sentimento?
"bonum facendum male evitandum" Questo gerundivo di Tommaso D'Aquino rivive nella morale kantiana.
#1608
Tematiche Filosofiche / Re: Cosa vuol dire Logos?
21 Marzo 2022, 13:06:27 PM
Siamo passati , da dove nascono le parole, al significato delle parole e infine sul giudizio etico del significato delle parole? Non abbiamo che andare alla ragione del fenomeno umano inteso come quella ragione che vuole vedere tutto, non solo quello che le fa comodo e la ragione che vuole vedere tutto dice esattamente una cosa :
"Contradictio est regula veri, non contradictio falsi", la contraddizione è la regola del vero, la non contraddizione del falso. la veduta di insieme di Hegel ci rimanda propio a quella ragione che non vuole vedere solo la tesi ma vuole vedere anche l antitesi come parti totalitarie della visione di insieme e la visione di inseme vede esattamente quell antinomia che impasta l esistenza di pace e di guerra, di odio e di amore, di amicizia e inimicizia, di sincerità e falsità. Questa ..è la ragione che vede l'insieme di hegel.

. In quanto  il giudizio etico sulla guerra , poi, essa non viene dalla ragione. Viene dai sentimenti. Ma la ragione , e vado a concludere, non è esaustiva nemmeno riguardo alla domanda kantiana di "cosa posso sapere" cioè la conoscenza . Naturalmente la ragione fornisce dati, esattezze. Ma quando si tratta poi di pensare a queste esattezze, e di dare un significato complessivo a loro, Per giungere esattamente al significato complessivo della natura dell universo , dove solo all interno del quale può prendere ragione e consistenza la domanda sul senso dell esistenza dal quele poi trarne un giudizio complessivo.  Il senso della mia vita, me lo posso forse costruire io?
ebbene, quando si tratta di capire il significato ultimo della natura , ecco che le esattezze che la ragione consegna , vengono interpretate diversamente dagli stessi che la producono, dagli stessi scienziati.
Gli elementi che la ragione fornisce, all elaborazione della costruzione intellettuale , non possono essere sintetizzati in una visione complessiva  in un sistema. Non si può dare quella prospettiva razionalista che dice "ti dimostro che dio c'è" laddove dimostrare l'esistenza di dio significa chiudere il mistero dell essere perchè significa trovare la chiave che pone l'inizio e la fine dell essere , l alfa e l' omega perchè questo è in gioco nel concetto di dio.  e ve bene..
#1609
Tematiche Filosofiche / Re: Caso e necessità.
20 Marzo 2022, 13:30:05 PM
Citazione di: iano il 20 Marzo 2022, 00:10:25 AML'essere in quanto tale è tradizionalmente la premessa necessaria di una relazione, che per essere tale prevede però almeno una minima molteplicità , mentre l'essere in quanto tale non implica necessariamente una relazione, in quanto esso si giustifica da solo, nella sua possibile unicità.
Il problema diventa allora come un essere considerato necessario perché' possa esservi una relazione, senza però implicarla già in se', possa diventare poi il soggetto di questa relazione.
Non fraintendermi, mi sento in sintonia con gran parte di quello che dici. La domanda è se può esistere l'essere in quanto tale, cioè come fenomeno slegato dalle relazioni che come fai notare è la premessa necessaria per avere l'essere . Mi sembra che entrambi neghiamo la possibilità che un essere in quanto tale possa esistere. Non c'è nessuna volontà che ordina  e calibra le leggi dell universo in modo tale che queste leggi poi permettono la relazione fra materia e leggi , le quali permettono l'insorgere dell essere. Poichè una spiegazione delle propietà dell essere non è autosufficente ma dipende da qualcosa d'altro, allora diciamo che queste propietà sono contingenti. Cioè dipendono da qualcosa d'altro. è possibile che le leggi del nostro universo , pur non essendo , per logica, le uniche possibili , siano tuttavia le sole leggi possibili capaci anche di dare origine alla complessità organica oltre che fisica. Forse il nostro è il solo universo possibile che permetta la biologia e di conseguenza l'insorgere dell essere , l'unico in cui possano nascere organismi coscienti ; ed allora, sarebbe il solo universo conoscibile possibile.

p.s.
Ora mi sono ricordato di te, avevamo già chiaccherato quando ho parlato della voluntas di Shopenhauer.

#1610
va bene, mi riitiro dalla discussione.
#1611
Citazione di: Jacopus il 19 Marzo 2022, 20:33:41 PMDetto in altri modi, l'uomo è una scimmia, la scimmia più intelligente possibile e cosa fanno le scimmie?

Le sciemmie, come ogni altro animale selvatico , agiscono per impulsi istintuali, tutti gli impulsi istintuali di un animale selvatico sono congeniati in modo da volgersi infine a vantaggio suo e della specie a cui appartiene. Nello spazio vitale di un animale selvatico non esiste conflitto fra le sue inclinazione e un certo "dovere" , tutti gli impulsi interiori, cioè, sono "buoni" . Per l uomo è andata perduta questa armonia paradisiaca, e le funzioni specificamente umane , come il linguaggio e il pensiero concettuale , hanno permesso la l accumolazione e la trasmissione di un sapere comune. Di consegnuenza, l'evoluzione storico culturale dell umanità segue un ritmo enormemente più veloce dell evoluzione puramente organica, filogenetica,di tutti gli altri esseri viventi. Però gli istinti, cioè le modalità innate di azione e di reazione, rimangono legati anche nell uomo al ritmo evolutivo degli organi , che è molto più lento, e non riescono a tenere il passo con la sua evoluzione storico culturale .Quindi le tendenze naturali non sono più perfettamente sincronizzate con le condizioni di civiltà in cui l 'uomo è venuto a trovarsi ad opera delle sue attività mentali. Questa è la differenza fra noi e le scimmie. Secondo me
#1612
Citazione di: viator il 19 Marzo 2022, 19:34:42 PMIl percorso (attraverso l'evoluzione, ma per tappe rigorosamente successive).....si compie dalla sensorialità allo IdS, poi verso psiche, memoria, coscienza, intelletto, mentalismo, ragione, ideatività, capacità di astrazione (eccola, la chiave dell'esempio da te portato), capacità di trascendere la realtà materiale (la chiave comincia a girare nella serratura)
La chiave girerà meglio se ci mettiamo un pò d'olio , nelle sensiorialità psichiche da te elencate manca l'insorgere delle emozioni. Mi rifaccio quindi agli scritti di Antonio Damasio il quale è un neuroscienziato, psicologo e saggista , e nei suoi scritti svela appunto che ci sono 6 emozioni universali che ogni essere umano, esattamente nella misura in cui è umano, prova, che voglia.. o non voglia. la prima di queste è la paura , la rabbia, la felicità e la tristezza e poi il disgusto e la sorpresa. Lui non lo dice Damasio ma io queste 6 emozione penso che si debbano interpretare a coppie , come polarità , perchè riproducono l atteggiamento di apertura e di chiusura. La paura dice chiusura, la rabbia dice apertura. di fatti la maniera in cui si vince la paura è esattamente quella di generare rabbia, altrimenti no, altrimenti si fugge come sencoda opzione  e se non si può fuggire ci si blocca ci si chiude in difesa , come i ricci , anche noi un pò come loro ci raggomitoliamo a volte , alla nostra maniera. La stessa cosa vale per la felicità (apertura) tristezza (chiusura) la stessa cosa vale per il disgusto (chiusura) e la sorpresa (apertura) immaginate la vostra espressione quando provate disgusto? viene da chiudere gli occhi e la bocca e invece immaginatela mentre provate sorpresa , gli occhi si aprono. si apre a volte anche la bocca dalla sorpresa e si sgrana gli occhi. cioè la vita psitica riproduce i due movimenti base della vita fisica , sistole e diastole. Aspirazione e ispirazione , chiusura/apertura del cuore e dei polmoni. E perchè la psiche non dovrebbe avere un battito anche lei esattamente come gli organi vitali? Ma se la paura è un emozione il coraggio che cos'è? è un emozione? no, il coraggio non è un emozione , è una virtù. LE virtù da dove vengono? ci sono? esistono?
#1613
Citazione di: Ipazia il 19 Marzo 2022, 19:14:53 PMLa "regola aurea" è un modello di comportamento idealistico che, a partire da tutte le religioni citate, è stato sovente contraddetto, con le giustificazioni più pittoresche, la principale delle quali è la demonizzazione dell'avversario, pertanto non meritevole di applicazione della regola suddetta.

Non si tratta solo di ipocrisia e falsa coscienza, ma tale regola, calata nella realtà delle relazioni umane, è semplicemente inapplicabile in molte circostanze.


è stato detto "homo, homini , lupus" Lo dicava Plauto, è in latino, per quell uno o due che non l han capito; "l'uomo per l'altro uomo  è un lupo" che cos'è l'uomo? un lupo e quindi di fronte a un lupo cosa defi fare? difenderti! e quindi l'atteggiamente più giusto nei confronti degli esseri umani è la diffidenza, la difesa, a volte anche l aggressione perchè la miglior difesa è l attacco.. 30 anni dopo, circa, un altro commediografo che si chiamava Cecilio Stazio in risposta a Plauto, scrisse.." homo , homini, Deus" l'uomo, per l altro uomo, è un Dio...chi ha ragione? bhè ci sono argomenti a fovare del pensare all uomo come i peggiori nemici e ci sono elementi per pensare all uomo come la fonte della consolazione . Certo sono consapevole degli amori non corrisposti ma non abbiamo da andare da nessuna parte se non nell altro per difenderci , per curarci per sentire il  calore del sentimento, l'abbraccio , l amore. Certo a volte è causa di dolore e non vogliamo vedere nessuno e ci ritiriamo dal consorzio umano , ma è solo per rigenerarsi e poi tornare ad essere abbracciato ad abbracciare..
la vita è movimento, un modo per dire morte è "equilibrio termodinamico" la vita per poter essere ha bisogno di dis-equilibrio perciò occorre muoversi! non rimanre inchiodati nella contraddizione che ho palrlato all inzio , uscire dallo stallo che ci fa chiudere a riccio di fronte al fenomeno umano. Ma dice sei ingenuo Alberto? che parli di amore, di umanità , di gentilezza , di relazione armoniosa col prossimo, non vedi come gira il mondo? non vedi che devi difenderti, che devi farti valere,che ha volte devi anche passare sull altro se  vuoi vivere? A questa domanda io rispondo no, non sono un ingenuo , sono fisicamente fondato. E so che ogni ente è un isieme di relazioni armoniose che a loro volta si relazionano con altri sistemi e se questa relazione non avviene in modo armonioso può diventare un problema fisico, psichico, e spirituale. Più riesco a introdurre armonia nel sistema più il sistema di cui io sono una parte ne trarrà beneficio. Ed è per questo che quello di cui stiamo parlando non è moralismo , questa è..fisica.
#1614
Citazione di: viator il 19 Marzo 2022, 17:16:10 PMIl "gene egoistico" a parer mio è ciò che geneticamente (appunto !) ha consentito l'evoluzione della individualità personale ed il sorgere della coscienza umana, e la mancanza di una indispensabile forma di egoismo connaturato avrebbe per prima conseguenza impedito lo sviluppo - nel viventi - di ciò che è ben più fondamentale delle nostre convinzioni culturali, fideistiche o filosofiche : L'ISTINTO DI SOPRAVVIVENZA. Saluti.





ok , hai perfettamente ragione, il gene egoista può essere interpretato come l'istinto di sopravvivenza e tutti noi lo possediamo . Anche gli animali allora hanno il gene egoista . Ma lo avevano anche i magistrati uccisi dalla Mafia? Falcone , borsellino , Antonino Saetta , Rosario Livatino, Antoni Scopelliti e tanti altri senza dimenticare i 29 carabinieri e polizziotti morti per la difesa di questi magistrati. Fra questi ricorderei Rosario Livatino , il quale si rifiutò di avere la sua scorta personale , egli sosteneva che "se quelli mi vogliono ammazzare, lo faranno con o senza scorta, e se mi uccidono con la socrta saranno 4 o più le famiglie che dovranno piangere le propie perdite" aveva l'istinto di sopravvivenza? sì , cosa gli ha fatto venir meno a quell istinto fondamentale di cui parli ?
#1615
Citazione di: green demetr il 18 Marzo 2022, 22:03:11 PM
Citazione di: Alberto Knox il 14 Marzo 2022, 21:28:02 PMah ma poi mi dicono che questo è moralismo, è buonismo ,  la vita è un altra cosa. Devi avere il coraggio di dire...
No, questo non è, moralismo, questo non è buonismo. Perchè tu che leggi cosa vuoi dal prossimo se non essere trattato con umanità bontà e gentilezza? sei un moralista perchè vuoi questo? sei un buonista? risponditi.
Io dall'altro non voglio niente, come abbiamo già detto sul concetto di logos, ciò che è in ballo è il medium, che usiamo come strumento per relazionarci, per te è la parola, per me è il discorso.
A me non interessa essere trattato bene, se questo "bene" non serve a farmi diventare qualcosa di diverso da quello che io sono già.


la domanda non era rivolta alla tua individualità soggettiva. Era rivolta all umanità intera, in questo caso a chiunque legge la domanda. Cosa vogliamo dal prossimo, ricevere abusi ? venire sfruttati? venire umiliati?  credo che la risposta sia no. Ed è precisamente in questo che si trova l essenza della legge morale "non fare agli altri quello che non vuoi che gli altri facciano a te" Notare che questa regola d'oro la si ritirova nella legge morale Kantiana , nel Cristianesimo , come sappiamo bene ma poi anche nel :
_Induismo; non bisognerebbe comportarsi con gli altri in un modo che non è gradito  a noi stessi: Questa è l'essenza della morale
_Giainismo ; L'uomo dovrebbe comportarsi con indifferenza verso le cose mondane e trattare tutte le creature del mondo come egli stesso vorrebbe essere trattato
_Religione Cinese; Quello che non desideri per te, non farlo neppure ad altri uomini.
_Buddhismo; Una condizione, che non è gradita o piacevole per me , non lo deve essere neppure per lui; e una condizione che non è gradevole per me come posso imporla io a un altro?
_Ebraismo ; Non fare ad altri ciò che non vuoi che essi facciano a te
_ Cristianesimo; Tutto quello che volete che gli uomini facciano a voi , anche voi fatelo a loro
_Islam; Nessuno di voi è credente fintanto che non desidera per il propio fratello quello che desidera per se stesso
 
è solo una banale coincidenza che tutte le piùgrandi tradizioni spirituali del mondo abbiano in comune questa regola morale ? oppure mette in evidenza la possibilità dell uomo di uscire dai sui vincoli di egocentrinsmo, di interesse personale, di volontà di potere ? e come si esce? Qual'è la condizione trascendentale che rende possibili queste affermazioni e questi comportamenti?   quella che vedo come risposta è l'aver legato se stessi a qualcosa di più grande di sè, è l'aver trasceso il semplice interesse naturale dove regnerebbe "il gene egoista"
#1616
Tematiche Filosofiche / Re: Cosa vuol dire Logos?
18 Marzo 2022, 16:38:36 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Marzo 2022, 16:21:28 PMCaspita! Mi pare di parlare con iano Alberto. Il tuo pensiero è un pensiero ciarlatano come molti altri pensieri all'interno del forum. Io avevo detto: "Nella dialettica ci si deve ricordare di ciò che si è detto e di quel che si è sentito. Altrimenti diventa sopruso. Ritorno pertanto a chiedere quello che chiedevi tu. Come nascono dunque le parole?"
Te lo dico quindi più per ammonirti, ché altrimenti non avrei dovuto nemmeno risponderti: il senso, tanto quanto il significato, non sarebbero per me cose che si trovano nel senso che li si cerca o che li si costruisce, bensì ti verrebbero addosso, li esperiresti costituendosi da sé senza cercarli e pure in certo senso cercandoli, ma precipuamente senza cercarli cioè cogliendoli al volo come opportunità di vita sia per il tuo bene che per il tuo male. Proprio come accade ad un buon ricercatore che coglie i segni là dove uno meno bravo nel suo stesso campo non li vede.
la tua premessa su come per te si trovano i significati sono affari tuoi, Non la vedo così è inutile che continui sulla medesima riga. Invece di ammonire me , comincia a leggere prima di postare così magari correggi gli errori che anche in altri post sono stati imbarazzanti. Ho detto che non ho altro da dire!!
#1617
Tematiche Filosofiche / Re: Caso e necessità.
18 Marzo 2022, 15:37:56 PM
Citazione di: iano il 17 Marzo 2022, 22:43:32 PMIl mio è uno schema filosofico che penso possa trarsi dalla descrizione della MQ, che usa allo stesso tempo caso e necessità.
Essa sembra suggerire appunto che non sono le cose ad essere misurate, ma che le cose sono il risultato di una misura.
Anche qui ci stai girando  attorno, ma ci sono delle inesattezze, La scoperta della teoria dei quanti è la scoperta che le propietà di ogni cosa non sono altro che il modo in cui questa cosa influenza le altre. Esistono solo nell interazione con altre cose. La conclusione è radicale , fa saltare l'idea che il mondo debba essere costituito da una sostanza che ha attributi . Nessuna metafisica sopravvive.
 Non c'è, la sostanza prima, non esiste , la materia , essa esiste solo grazie alle forze che la tengono insieme. Ogni interazione è un evento , e sono questi eventi lievi ed effimeri che costituscono la realtà , non i pesanti oggetti carichi di propietà assolute che la nostra filosofia poneva a supporto di questi eventi. Invece di guardare gli oggetti dobbiamo guardare le relazioni che permettono all oggetto di essere un oggetto.
#1618
Tematiche Filosofiche / Re: Caso e necessità.
18 Marzo 2022, 15:20:23 PM
Citazione di: iano il 17 Marzo 2022, 22:43:32 PM@Alberto.
Si usa dire che per esserci una relazione deve esserci prima qualcosa da relazionare, e da ciò nasce l'idea di un essere in quanto tale, ma se si accetta che l'essere è il prodotto della nostra interazione con la realtà, in quanto tale, esso nasce già con le sue relazioni. In quanto tali l'essere e le sue relazioni non sono necessari, in quanto relativa, mutevole e varia è l'interazione che li genera.
Ti stai avvicinando concettualmente, ma ancora ci sono delle falle nel tuo ragionamento. E qui trovo subito una falla nella tua spiegazione , cito " l'essere è il prodotto della nostra interazione con la realtà, in quanto tale, esso nasce già con le sue relazioni" no, come si origina l'essere? c'è un lavoro prima , l'essere non è dato da nulla, niente è gratis. C'è un emergentismo dell essere , un qualcosa che sale partendo dal basso, c'è un "soma" , un pezzo di materia che a un certo punto diventa Bios, diventa vita. E come è possibile questo passaggio dalla materia inanimata alla vita? è possibile in quanto la vita è già contenuta nella materia , la materia si chiama così perchè è mather , madre. Vedi polvere vitale ("Vital Dust") autore Christian de Duve. Poi il lavoro della materia continua , sempre dal basso e oltre a bios produce zoé, vita zoologica animale e poi continua e produce "psiché" , uso i termini greci perchè i greci  hanno pensato a queste cose e ci hanno consegnato i termini adatti per comprenderli .e che cos'è questa "psichè" è la vita psitica ovviamente .ed è sempre questo pezzo di materia che evolve , e poi continua il lavoro dell essere energia e giunge al "logos" che è la ragione e poi non si ferma, continua , c'è un ulteriore aspetto che è l anima spirituale , sì perchè anche l anima ha diversi livelli. E questa è il "Nus" che i Greci indicavano riguardo a quello stato in cui l'essere umano giunge ad essere libero dalle determinazioni  biologiche e ambientali sia nel bene che nel male .Senza le determinazioni biologiche e ambientali non non saremmo, noi siamo un prodotto dei geni e dell ambiente ok? ma noi possiamo esseri liberi da questa determinazione ed è questo quello che si chiama il dramma della vita umana, quello che fa le domande di senso, per voi supestiziose, ma che invece è ciò che specifica la nostra specie.
#1619
Tematiche Filosofiche / Re: Cosa vuol dire Logos?
18 Marzo 2022, 14:54:11 PM
Citazione di: daniele22 il 18 Marzo 2022, 08:23:33 AMCome nascono dunque le parole?

ma tu non hai neanche provato a rispondere a questa domanda , che fra l'altro avevo fatto io per primo. Io lo detto, non mi ripeto. Non sono d'accordo con quello che hai detto, mi suona male l'intendere i significati per accettazione , per sottomissione ad una autorità ecc. ma che sottomissione? ma cosa stai dicendo? bisogna trovarli i significati, e guardare da prospettive diverse se si vuole veramente conoscere il significato. Trovo strano che tu essendo interessato alle parole e al linguaggio non trovi che l'etimologia sia qualcosa di fondamentale per proseguire un studio simile. Etimo-logia,  étymos, il significato intimo della parola  e logia , λόγος, lógos, che in questo caso significa "studio" quindi cos'è l etimologia? lo studio del significato intimo delle parole . lo studio che indaga l'origine e l'evoluzione fonetica, morfologica, semantica delle parole. Particolare non degno di nota per te.
#1620
Tematiche Filosofiche / Re: Cosa vuol dire Logos?
17 Marzo 2022, 23:16:09 PM
ma certo che le parole non sono tutto, c'è il pensiero, c'è il silenzio  , la meditazione, il linguaggio del corpo. Anche il nostro corpo parla e ci parla. Il mio era un discorso relativo ora alle parole, ma quante forme di comunicazioni di modi di parlare ci sono? anche in biologia si dice che i cromosomi capiscono l alfaeto delle basi degli acidi nucleici, avviene una codificazione di un messaggio e una codificazione . Per farlo c'è bisogno di un interprete che sia bi-lingue. Capisco che tu hai intraperso un percorso di conoscenza personale a cui tieni e che ti porta risultati , è questo va bene. Però ognuno di noi fa i propi percorsi, a volte ci si incontra , si condivide un pensiero e a volte no. Non pretendo che il mio pensiero modifichi il percorso conoscitivo degli altri . Perchè ogni percorso a un suo perchè. non esiste un punto di vista privilegiato , nemmeno in fisica esiste, figurati per i pensieri. Questo mio intervento conclude , da parte mia, il nostro argomentare, quello che volevo dire , lo detto e di questo ne sono grato a voi che mi avete letto, volenti o non volenti siamo in relazione ;)  come dicevo