Mi è venuta in mente un'altra ipotesi!
E' molto "strano", per non dire quasi "incredibile", che, in nove mesi di ricerche nella zona, la polizia non sia riuscita a trovare il corpo di Elena Cesti; la quale non era stata affatto seppellita (come sarebbe stato logico in caso di omicidio), bensì giaceva scopertamente a fior d'acqua nella bassissime acque di un canale di scolo scoperto, vicinissimo a casa sua.
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Allora mi è venuto in mente che le acque reflue affluiscono nei canali scoperti di scolo, attraverso degli appositi condotti; e, facendo una ricerca su INTERNET, ho trovato appunto il condotto tubolare da cui proveniva il canale di scolo in cui, nove mesi dopo, fu scoperto il cadavere di Elena.
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Per cui, se, analogamente a quanto accadde ad Elisa Lam, Elena Ceste fuggì da casa sua in preda ad una "crisi psicotica di persecuzione", non sarebbe stato affatto strano che, nella sua follia, toltisi in vestiti per non bagnarseli, si sia inoltrata nel condotto del canale di scolo; e lo abbia fatto sempre più profondamente, per trovare un "nascondiglio" il più sicuro possibile dai suoi immaginari persecutori, fino a morire di "ipossia" (e, probabilmente, anche di "ipotermia").
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Nessun assassino avrebbe potuto trascinarla là dentro, viste le ridottissime dimensione del condotto; nè a nessuno è venuto in mente di inoltrarcisi carponi per cercarne il corpo.
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Per parecchi mesi, quindi, Elena è rimasta in quel "condotto" (mai esplorato dalla polizia); fino a quando, disfacendosi e alleggerendosi il suo corpo a causa della putrefazione, i suoi miseri resti sono lentamente scivolati a valle, finendo più avanti nel canale di scolo scoperto.
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Purtroppo, però, visto il continuo "dilavaggio" dovuto allo scorrimento delle acque reflue, ormai più nessun indizio della permanenza di Elena nel tubo è più rilevabile; a cominciare da quello che sarebbe il più rilevante, cioè il suo DNA.
Tuttavia, almeno sotto il profilo logico, mi sembra un'ipotesi molto plausibile, perchè altrimenti non si spiega in alcun modo come mai, in nove mesi, nessuno sia riuscito a trovare il corpo che era così vicino alla sua abitazione!
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Fermo restando che, senza poter leggere nè il contenuto dell'autopsia nè le motivazioni della sentenza di condanna, le mie restano delle pure e semplici "illazioni".
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Le eterodirette che non vedono le cose che vedrebbe anche Polifemo trafitto da Ulisse ? Restiamo sul fatto e lasciamo perdere le barzellette.





