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Messaggi - Eutidemo

#1606
PREMESSA
Marco Antonio, sul cadavere di Giulio Cesare, esordì: "Amici, Romani, concittadini, prestatemi orecchio, io vengo a seppellire Cesare, non a lodarlo; il male che gli uomini fanno sopravvive loro, mentre il bene è spesso sepolto con le loro ossa. E così sia di Cesare!" (William Shakespeare, Giulio Cesare, atto III, scena II, traduzione di M. Praz, Sansoni, Firenze 1964.)
***
I nostri politici, invece, quando muore un loro collega, a qualsiasi schieramento costui appartenga, pronunciano tutti "unanimemente" un identico necrologio:
"Amici, Italiani, concittadini, noi non veniamo qui a seppellire il nostro collega appena defunto, veniamo qui soltanto per lodarlo; ed infatti vogliamo che gli sopravviva soltanto il bene che costui ha fatto, mentre preferiamo che tutto il male e le porcate che ha commesso nella sua vita vengano sepolti con le sue ossa!"
***
E così sia anche per Berlusconi.
Amen!
.
UN CASO UNICO NELLA STORIA!
Però, nel caso di Berlusconi, c'è una grossa differenza rispetto alla normale prassi di cui sopra; per lui si è deciso persino il "LUTTO NAZIONALE"! :o
Ed invero, ad eccezione di Leone e di Ciampi - che però erano stati anche presidenti della Repubblica-, il lutto nazionale non è stato mai dichiarato per la morte di nessun altro ex presidente del Consiglio; per cui cosa mai ha fatto Berlusconi di tanto particolare per meritarselo?
***
In effetti, "storicamente" e "geopoliticamente", è la prima volta che viene proclamato il "LUTTO NAZIONALE" per la morte di un "CRIMINALE" condannato come tale in via definitiva dalla Cassazione!
***
E' vero che Berlusconi è stato "riabilitato", ma occorre al riguardo ricordare che l'"istituto della riabilitazione" non estingue affatto il "reato", ma soltanto gli effetti penali della "condanna"; cioè, in caso di accertato "pentimento" del condannato ( :D ), vengono meno l'impossibilità di usufruire della sospensione condizionale della pena, l'impossibilità a partecipare a concorsi, le pene accessorie, l'eleggibilità politica ecc.ecc.
Per cui Berlusconi "criminale" era, e come "criminale" è morto!
***
Tra l'altro, nella sentenza di Condanna della Cassazione, in Berlusconi venne rilevata "una naturale tendenza a delinquere"; per cui è davvero sorprendente che si sia soltanto potuto pensare di proclamare il "LUTTO NAZIONALE" per la sua morte.
***
A prescindere dalle mie personali convinzioni politiche, e dal mio personale giudizio su Berlusconi, trovo invero "giuridicamente", "logicamente" ed "eticamente" FOLLE, ASSURDO E VERGOGNOSO dichiarare il "LUTTO NAZIONALE" per la morte di un "criminale", a qualsiasi partito o schieramento egli appartenga; anche considerando che si è macchiato del delitto non di semplice "evasione tributaria", ma di vera e propria "frode fiscale"!
***
Il che vuol dire che il nostro governo ha deciso di onorare con il "LUTTO NAZIONALE" un individuo che ha gravemente "truffato" lo Stato Italiano con una ignobile frode!
***
Roba da matti! ::)
***
L'unico modo che ho trovato per reagire a tale insulto alla decenza, è stato quello di alzare dalla mia finestra la bandiera italiana ad "asta intera"!
Non per dispregio di Berlusconi, la cui morte va comunque rispettata, ma per dispregio del dichiarato "LUTTO NAZIONALE"; che mi rifiuto nel modo più assoluto di riconoscere e di rispettare!
                                  AVVERTENZA
Questo topic riguarda "esclusivamente" l'opportunità o meno di dichiarare il lutto nazionale per la morte di un soggetto condannato in via definitiva dalla Cassazione per un delitto commesso contro lo Stato; e, questo, a prescindere dalla circostanza che in questo caso si tratti di Berlusconi, perchè, in futuro, potrebbe capitare la stessa cosa per un politico di un diverso schieramento.
Vi chiedo, quindi, cortesemente (e sempre col permesso del moderatore), di limitarvi ad esprimere il vostro parere soltanto circa l'opportunità o meno di dichiarare il lutto nazionale per la morte di un soggetto macchiatosi di un delitto accertato in via definitiva dalla Cassazione, chiunque esso sia.
Grazie per la cortesia! :)
#1607
Ciao Claudia K. :)
Io avevo letto che  lo psichiatra Pirfo era lo psichiatra che aveva in cura Elena; ma si trattava solo di una notizia di stampa, per cui può essere benissimo una balla.
Di questo non ne ho idea!
***
Tuttavia escludo nel modo più categorico che tale psichiatra posa aver eseguito: " ...l'autopsia psicologica sul cadavere della Ceste, deducendone che la 36enne, nei mesi antecedenti alla scomparsa, avesse verosimilmente avuto una crisi psicotica."
***
Ed infatti:
a)
L"'autopsia psicologica sul cadavere" di un defunto, è una pratica medica assolutamente inesistente.
b)
Semplicemente dal suo "cadavere", quindi, era assolutamente impossibile dedurre che la 36enne, nei mesi antecedenti alla scomparsa, aveva avuto una crisi psicotica.
c)
Qualsiasi psichiatra che avesse tratto una deduzione del genere  sarebbe subito stato "radiato" immediatamente dall'Albo.
***
Per cui, lo psichiatra Elvezio Pirfo, già direttore del Dipartimento di salute mentale dell'Asl To2:
- o ha effettivamente emesso una diagnosi di "psicosi" dopo aver visitato Elena Cesti "quando era ancora viva", che è un fenomeno molto più grave di una "crisi di panico" o di un "collasso nevrotico" o "depressivo";
- oppure è un'invenzione giornalistica che abbia effettuato tale diagnosi di "psicosi" dopo che Elena Cesti era morta, perchè non sarebbe stato possibile.
Salvo, ovviamente, che  Pirfo abbia emesso un parere "a posteriori" sulla base di quanto notorio e/o riferito da testimoni attendibili.
***
Ed invero, nell'Ordinanza del giudice Marson, a pag 49/51, riguardo allo stato psichico di Elena in relazione a ciò che "lei stessa" aveva confidato a parenti ed amici, si legge: "Lo scompenso qualificato dai consulenti psicologi e psichiatri della procura come di tipo <<psicotico proiettivo delirante>> veniva notato da <<tutti>> i suoi interlocutori; in quanto si era presentata come una crisi psicotica con <<proiezioni e diffusi spunti deliranti...>>".
La parola "delirante" è molto significativa!
***
Peraltro, come pure nel caso di Elisa Lam, il "denudamento" che Elena presumibilmente mise in atto e che precedette la sua fuga da casa rientra tipicamente tra le anomalie del comportamento che possono manifestarsi nei soggetti psicotici (DSM 5); ed infatti esistono migliaia di foto e di video di soggetti psicotici che camminano per strada completamente nudi.
Una crisi psicotica non ha né orari, né stagioni e il distacco dalla realtà impedisce a chi ne è affetto di percepire il dolore, il freddo o il caldo.
***
Un saluto! :)
***
#1608
Mi è venuta in mente un'altra ipotesi!
E' molto "strano", per non dire quasi "incredibile", che, in nove mesi di ricerche nella zona, la polizia non sia riuscita a trovare il corpo di Elena Cesti; la quale non era stata affatto seppellita (come sarebbe stato logico in caso di omicidio), bensì giaceva scopertamente a fior d'acqua nella bassissime acque di un canale di scolo scoperto, vicinissimo a casa sua.
***
Allora mi è venuto in mente che le acque reflue affluiscono nei canali scoperti di scolo, attraverso degli appositi condotti; e, facendo una ricerca su INTERNET, ho trovato appunto il condotto tubolare da cui proveniva il canale di scolo in cui, nove mesi dopo, fu scoperto il cadavere di Elena.
***
Per cui, se, analogamente a quanto accadde ad  Elisa Lam, Elena Ceste fuggì da casa sua in preda ad una "crisi psicotica di persecuzione", non sarebbe stato affatto strano che, nella sua follia, toltisi in vestiti per non bagnarseli, si sia inoltrata nel condotto del canale di scolo; e lo abbia fatto sempre più profondamente, per trovare un "nascondiglio" il più sicuro possibile dai suoi immaginari persecutori, fino a morire di "ipossia" (e, probabilmente, anche di "ipotermia").
***
Nessun assassino avrebbe potuto trascinarla là dentro, viste le ridottissime dimensione del condotto; nè a nessuno è venuto in mente di inoltrarcisi carponi per cercarne il corpo.
***
Per parecchi mesi, quindi, Elena è rimasta in quel "condotto" (mai esplorato dalla polizia); fino a quando, disfacendosi e alleggerendosi il suo corpo a causa della putrefazione, i suoi miseri resti sono lentamente scivolati a valle, finendo più avanti nel canale di scolo scoperto.
***
Purtroppo, però, visto il continuo "dilavaggio" dovuto allo scorrimento delle acque reflue, ormai  più nessun indizio della permanenza di Elena nel tubo è più rilevabile; a cominciare da quello che sarebbe il più rilevante, cioè il suo DNA.
Tuttavia, almeno sotto il profilo logico, mi sembra un'ipotesi molto plausibile, perchè altrimenti non si spiega in alcun modo come mai, in nove mesi, nessuno sia riuscito a trovare il corpo che era così vicino alla sua abitazione!
***
Fermo restando che, senza poter leggere nè il contenuto dell'autopsia nè le motivazioni della sentenza di condanna, le mie restano delle pure e semplici "illazioni".
***
#1609
Ciao Claudia K. e Anthony. :)
In primo luogo  un ringraziamento per le interessanti considerazioni e le utili notizie fornite nei vostri interventi.
***
Al fatto che che dopo nove mesi l'autopsia non poteva che risultare molto difficile, ci avevo pensato anch'io; però, se dopo nove mesi sono riusciti a determinare che la morte era stata provocata da "asfissia", sarebbero dovuti anche essere in grado di stabilire se la donna era stata "strozzata" o "strangolata".
Altrimenti sarebbe come determinare che la morte è stata provocata da "un colpo di pistola" o di "coltello", senza trovare traccia della relativa "ferita".
***
Tuttavia Claudia K., come al solito molto acuta, osserva che, se fosse stata uccisa per "soffocamento", ad esempio con un cuscino, sarebbe comunque stato impossibile trovarne le tracce "fisiche"; anche soltanto il giorno dopo.
Il che è verissimo!
***
Resta però il fatto che, in assenza di segni di "strozzamento" o "strangolamento", i quali avrebbero senz'altro "provato" che Elena era stata "uccisa", le cause dell'"asfissia" restano comunque "sconosciute".
***
Ed infatti:
a)
E' senz'altro "possibile" che il marito l'abbia soffocata con un cuscino, come molto giustamente osserva Claudia K.; però, come ben noto:"Ab esse ad  valet, sed a posse ad esse non valet consequentia!".
b)
Ed infatti è anche "possibile" che l'"asfissia"di Elena sia stata provocata da una prolungata "dispnea" di natura psicogena; la quale,  spesso insorge in particolari situazioni di stress psicofisico più o meno temporanee, soprattutto in soggetto "psicotici" (quale era la donna, secondo la diagnosi del suo stesso psichiatra).
b)
Inoltre è anche "possibile" che l''impedimento alla meccanica respiratoria di Elena, sia derivato dal restringimento delle vie aeree dovuto ad una forte crisi asmatica o ad una reazione allergica acuta (anafilassi), con spasmo ed edema della glottide.
c)
Infine, è anche "possibile" che l'asfissia di Elena  sia stata provocata dall'esposizione prolungata a un'atmosfera contenente una concentrazione di ossigeno troppo bassa; il che può essere l'effetto di  una miscela "ipossica" di gas respirabile mentre si è immersi in acque poco profonde dove la pressione parziale dell'ossigeno è troppo bassa (come nel canale di scolo dove è stata rinvenuta Elena Ceste).
***
Per cui, in base al principio del "ragionevole dubbio" di cui all'art.533 CPP, in assenza di ulteriori indizi davvero "determinanti", secondo me Michele Buoninconti, forse, doveva essere assolto.
***
Quanto alla "diagnosi di psicotica", almeno se non se lo sono inventato i giornalisti, l'aveva fatta il suo stesso psichiatra Elvezio Pirfo, che l'aveva in cura; il quale riferì che la Ceste aveva avuto una grave "crisi psicotica" anche nei mesi precedenti la scomparsa.
***
Al riguardo si tenga presente che una "crisi psicotica" è un fenomeno molto più grave di una "crisi di panico" o di un "collasso nevrotico" o "depressivo".
Ed invero, a mio parere, il caso di Elena Ceste, potrebbe essere molto simile, anche sotto il profilo "eziologico" (fuga in un luogo nascosto, solitamente acqueo) allo "Strano caso di Elisa Lam!", da me trattato in questa sede: ritrovata "nuda", e sicuramente spogliatasi da sola, in una cisterna d'acqua.
***
Quanto all'ulteriore sensatissima osservazione di Claudia K: "...era una psicotica così grave da fuggire da casa nuda e scalza...a gennaio, in quel di Asti, laddove da ogni bollore insano basta la temperatura esterna a "svegliarti"?", osservo quanto segue:
a)
In gravi casi di psicosi una cosa del genere, ed anche di peggio, può senz'altro accadere (vedi Elisa Lam).
b)
Quello che, invece, è molto difficile che accada, è che l'assassino sia così stupido, dopo aver soffocato la moglie nuda nel suo letto (o nella vasca da bagno):
- da andare a nasconderne il corpo in un  canale di scolo vicino casa;
- senza prima averla rivestita adeguatamente.
***
Sono peraltro degne di considerazione anche le sensatissime considerazioni di Anthony, riguardo alla: "...situazione assurda dei presunti abiti di cui Elena si sarebbe liberata, che invece non erano mai stati indossati da lei dopo l'ultimo lavaggio; per cui estremamente facile la ricostruzione logica per la quale l'assassino avrebbe tolto i vestiti alla sua vittima, per eliminare eventuali prove del contatto con la vittima, e poi avrebbe inscenato la storia dei vestiti per giustificare l'eventuale ritrovamento del corpo nudo."
***
Al riguardo:
a)
Circa il fatto che i presunti abiti, di cui Elena si sarebbe liberata, "non erano mai stati indossati da lei dopo l'ultimo lavaggio", era una notizia che ignoravo completamente; e, se la cosa è stata dimostrata scientificamente in modo inconfutabile, secondo me, se non addirittura una vera e propria "prova", costituisce senz'altro un "indizio gravissimo" a carico del marito.
b)
Tuttavia, se qualcuno indossa dei vestiti appena lavati, e, poi, poco dopo, se li toglie, mi sembra davvero molto difficile poter dimostrare "scientificamente" che non sono mai stati indossati; soprattutto col freddo che c'era d'inverno ad Asti, che avrebbe impedito qualsiasi "sudamina".
c)
Per poter dimostrare scientificamente una cosa del genere, secondo me, doveva essere eseguita non solo una "perizia" sugli indumenti della vittima, ma anche un cosiddetto "esperimento giudiziale" ai sensi dell'art.218 CPP; il quale si rende necessario ogni qual volta si debba accertare se un fatto sia, o possa essere, avvenuto in un determinato modo.
L'esperimento consiste nella riproduzione, per quanto è possibile, della situazione in cui il fatto si afferma o si ritiene essere avvenuto e nella ripetizione delle modalità di svolgimento del fatto stesso; per cui, nel caso di specie, per almeno due o tre volte, occorreva far indossare dei vestiti appena lavati a due o tre agenti del RIS, e poi farglieli togliere dopo un certo lasso di tempo, al fine di verificare se c'era stato o meno il rilascio del loro DNA, o, comunque, per riconoscere, in altro modo, se erano stati indossati o meno (pieghe ecc.).
***
Ma non potendo visionare il fascicolo del processo, purtroppo, non siamo in grado di saperlo.
***
Un saluto ad entrambi, ed un ringraziamento per le interessanti considerazioni e le utili notizie fornite nei vostri sempre graditi interventi! :)
***
#1610
La mattina del 24 gennaio 2014 Elena Ceste sparì dalla propria abitazione; ma si pensò  ad un allontanamento volontario, dovuto ad una crisi psicotica (a cui talvolta andava soggetta).
Ed infatti lo psichiatra Elvezio Pirfo, che la curava, segnalò che la Ceste aveva avuto una crisi psicotica anche nei mesi precedenti la scomparsa.
***
Dopo nove mesi, il suo cadavere venne ritrovato in un canale di scolo nei pressi del Rio Mersa, a pochi passi dalla sua abitazione,  dove viveva col marito Michele Buoninconti; il quale venne subito iscritto nel registro degli indagati, con l'ipotesi di reato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
***
In seguito l'autopsia indagò le cause della morte della donna, riconducendole ad "asfissia";  senza però specificare se Elena fosse morta per "strozzamento" o "strangolamento"; vennero però escluse le ipotesi di avvelenamento e annegamento, oltre che le morti per colpo di arma da fuoco e da taglio.
***
Di conseguenza Michele Buoninconti venne condannato a trenta anni di carcere per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
***
Al riguardo, almeno a quanto mi risulta:
- se si è verificato uno "strozzamento", in sede autoptica se ne rilevano "sempre" le tracce, costituite dalle "impronte di strozzamento" della dita dell'aggressore, sul collo della vittima;
- se si è verificato uno "strangolamento", in sede autoptica se ne rilevano "sempre" le tracce, costituite dalle dall'impronta del laccio o della corda usati dall'aggressore, sul collo della vittima.
***
Pertanto, se è vero che l'autopsia non ha rivelato segni del genere, mi sembrerebbe logico desumerne che le cause dell'"asfissia" possano essere state di altro genere.
***
Ed infatti, sebbene io non sia un medico, mi risulta quanto segue:
a)
In alcuni casi di psicosi, l'"asfissia" può anche derivare da una prolungata "dispnea" di natura psicogena; la quale,  spesso insorge in particolari situazioni di stress psicofisico più o meno temporanee.
b)
L'impedimento alla meccanica respiratoria può derivare anche dal restringimento delle vie aeree dovuto a forti crisi asmatiche o a reazioni allergiche acute (anafilassi), con spasmo ed edema della glottide.
c)
Infine, l'asfissia può risultare dall'esposizione prolungata a un'atmosfera contenente una concentrazione di ossigeno troppo bassa; il che può essere l'effetto di  una miscela "ipossica" di gas respirabile mentre si è immersi in acque poco profonde dove la pressione parziale dell'ossigeno è troppo bassa (come nel canale di scolo dove è stata rinvenuta Elena Ceste).
***
Comunque, in ogni caso, dal momento che dall'autopsia è risultato che Elena non è morta nè per "strozzamento" nè per "strangolamento", e che vennero escluse anche le ipotesi di avvelenamento e si annegamento, oltre che le morti per colpo di arma da fuoco e da taglio, non riesco a capire in base a quali elementi Michele Buoninconti sia stato condannato.
***
Ed infatti, per stabilire che si è trattato di un omicidio, oltre al "movente" e all'"occasione", è anche necessario accertare anche quale sia stato il "mezzo" per uccidere la vittima; per cui, se non si è riuscito a dimostrare con quale mezzo il marito l'abbia uccisa, poichè l'asfissia può avere anche delle cause naturali, è veramente strano che Michele Buoninconti sia stato condannato.
***
Tuttavia le uniche informazioni su cui mi sono potuto basare, sono solo semplici notizie di stampa, perchè su INTERNET non ho trovato altro; quindi, senza poter leggere nè il contenuto dell'autopsia nè le motivazioni della sentenza di condanna, le mie restano delle pure e semplici "illazioni".
Per cui, se qualcuno di voi avesse trovato il testo originale dell'una e/o dell'altra, mi farebbe cosa grata fornendomene il LINK; nel qual caso il mio giudizio potrebbe mutare più o meno radicalmente.
Grazie! :)
#1611
Storia / Re: Le ultime parole di Giulio Cesare
11 Giugno 2023, 17:08:32 PM
Ciao Aspirante Filosofo58. :)
Circa le tue interessanti e ben argomentate considerazioni, osservo tuttavia quanto segue:
.
1)
Il giuramento d'Ippocrate stabiliva quanto segue: "Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio" ("Οὐ δώσω δὲ οὐδὲ φάρμακον οὐδενὶ αἰτηθεὶς θανάσιμον, οὐδὲ ὑφηγήσομαι ξυμβουλίην τοιήνδε.").
Ed infatti, all'epoca, un uomo libero, degno e valoroso considerava ignobile e disonorevole procurarsi la morte per mezzo di un veleno o di un farmaco velenoso; tanto è vero che tutti gli antichi Romani sceglievano sempre di morire per mezzo di una lama o di una punta d'acciaio, fosse essa quella della loro spada, di un pugnale...o anche del bisturi del loro medico personale.
Ed invero il giuramento d'Ippocrate non vietava affatto l'"omicidio del consenziente" tramite il "taglio delle vene", ma solo quello per mezzo di un "farmaco mortale"; il quale soltanto avrebbe recato "danno e offesa" al buon nome del loro paziente.
.
2)
Era una pratica assolutamente diffusa, e comunemente accettata dall'etica dell'epoca "morire di lama"; per cui, se  Cesare fosse ricorso al taglio delle vene (o se se si fosse gettato sulla propria spada), questo non sarebbe stato assolutamente un disonore, nè un'onta talmente grande da obnubilare per sempre la sua fama.
Anzi, al contrario, molti grandi Romani acquisirono gloria imperitura, proprio togliendosi la vita da soli con la loro spada come fece Catone l'Uticense, o facendosi tagliare le vene dal proprio medico personale, come fece Seneca.
.
3)
In ogni caso, nell'ipotesi in cui il paziente non avesse voluto che si sapesse in giro che si era fatto tagliare le vene (cosa, per l'epoca, assolutamente improbabile e inusuale), il medico non avrebbe comunque potuto "spifferare" un bel niente; ciò in quanto il  giuramento d'Ippocrate stabiliva quanto segue: "Tacerò tutto ciò che io possa vedere o sentire durante il mio esercizio, al di fuori del rapporto con il mio paziente, ritenendo tali cose dover restare segrete." ("Ἃ δ' ἂν ἐν θεραπείῃ ἢ ἴδω, ἢ ἀκούσω, ἢ καὶ ἄνευ θεραπηίης κατὰ βίον ἀνθρώπων, ἃ μὴ χρή ποτε ἐκλαλέεσθαι ἔξω, σιγήσομαι, ἄρρητα ἡγεύμενος εἶναι τὰ τοιαῦτα.").
.
4)
Peraltro non fu certo Bruto ad organizzare la congiura (o di sua iniziativa o su suggerimento di Cesare), essendo storicamente documentato che, ad organizzarla, furono Cassio, Casca ed altri patrizi; e faticarono molto a convincere Bruto a parteciparvi, il quale era invece molto restìo.
.
5)
Infine, se fosse stato Bruto ad organizzare la congiura su suggerimento di Cesare (ipotesi, questa, storicamente insostenibile), non si capirebbe perchè mai Cesare si sarebbe dovuto stupire di vederlo tra i congiurati, esclamando esterrefatto: "Pure tu, figlio?"
***
.
***
Un saluto! :)
***
P.S.
Il pregiudizio circa il suicidio tramite veleno, in certa misura, è durato fino ad oggi; ed infatti, mentre Eva Braun si suicidò avvelenandosi, Hitler, invece, si sparò in testa con un pistola WALTER PPK 7,65 (l'equivalente moderno della "spada del guerriero")
#1612
Attualità / Re: Il crollo della diga di Kakhovka
11 Giugno 2023, 12:12:42 PM
Citazione di: Pensarbene il 11 Giugno 2023, 06:55:50 AMuna domanda:tu conosci bene la tecnologia attuale delle bombe sottomarine?
Questa è la preistoria:

https://it.m.wikipedia.org/wiki/Bomba_di_profondit%C3%A0



La conosco abbastanza bene da sapere che una bomba di profondità lanciata da un drone nel bacino di una diga non la farebbe mai crollare; al massimo potrebbe far tracimare un po' d'acqua "oltre" la diga.
Comunque, al giorno d'oggi, per affondare i sottomarini, non si usano più le "bombe di profondità" (ammesso che vengano ancora prodotte), bensì i "siluri antisommergibile"; i più performanti dei quali sono gli MK54.
Però non possono essere trasportati dai droni ucraini, perchè sono troppo pesanti; e, comunque, il tipo di esplosione che ha fatto saltare la diga è di tipo ben diverso.
P.S.
Anche le  "bombe di profondità", nei modelli ancora attualmente esistenti, sono troppo pesanti ed ingombranti per essere trasportate da un drone. 
#1613
Storia / Re: Le ultime parole di Giulio Cesare
11 Giugno 2023, 05:51:22 AM
Ciao Aspirante Filosofo58. :)
Secondo me, se Cesare avesse davvero desiderato morire, si sarebbe comportato in modo completamente diverso da come, di fatto, si è comportato:
Ed infatti:
1)
Avrebbe chiamato il suo chirurgo personale, e si sarebbe fatto tagliare le vene; come facevano normalmente tutti gli antichi romani che, per un qualsiasi motivo, decidevano di morire.
Non avrebbe certo scelto di farsi straziare da 23 pugnalate, una sola della quali mortale; non era mica masochista!
2)
Comunque, se avesse davvero desiderato morire, una volta aggredito, non si sarebbe minimamente difeso; mentre, invece, come racconta Svetonio, si difese disperatamente a colpi di stilo, ferendo anche alcuni  aggressori (ad esempio Casca).
3)
Inoltre, sempre come racconta Svetonio,  cercò anche di buttarsi in avanti per fuggire, ma fu fermato da un'altra ferita; e solo quando si accorse che lo aggredivano da tutte le parti circa venti persone armate, si rese conto che ormai non aveva più scampo.
Per cui, solo allora, smise di difendersi, si avvolse la toga sul capo, e si rassegnò a morire.
***
Un saluto! :)
***
#1614
Attualità / Re: Il crollo della diga di Kakhovka
11 Giugno 2023, 05:24:06 AM
Citazione di: Ipazia il 10 Giugno 2023, 17:23:07 PMLe Corti Internazionali di Giustizia :)) Le eterodirette che non vedono le cose che vedrebbe anche Polifemo trafitto da Ulisse ? Restiamo sul fatto e lasciamo perdere le barzellette.
Sono d'accordo con te!
Ma allora perchè continui a a raccontare barzellette? :D
#1615
Attualità / Re: Il crollo della diga di Kakhovka
11 Giugno 2023, 05:19:39 AM
Citazione di: Pensarbene il 10 Giugno 2023, 16:09:40 PMSe fosse vero che il botto  è partito dall'interno,bastano un paio di bombe di profondità buttate da droni e tarate sulla profondità del lago per fare il disastro.
Questo senza poterne dire la provenienza e se l'ipotesi naturale non fosse vera
Dove hai letto questa stupidaggine?
Delle bombe di profondità nel lago non avrebbero mai provocato un effetto del genere! :)
#1616
Riflessioni sull'Arte / Il colore delle statue!
10 Giugno 2023, 10:53:22 AM
Fino a non molto tempo fa si pensava che le statue classiche fossero soltanto del candido colore del marmo; per cui, da Michelangelo a Canova, tutti gli scultori si attennero a tale canone.
Solo recentemente, invece, si è scoperto che tali statue erano pressochè tutte _"coloratissime"_; solo che, con il passare del tempo, i colori erano ormai sbiaditi per sempre, e, quindi, non si vedevano più.
***
Per tale banale motivo tutti gli scultori rinascimentali, barocchi, e successivi, caddero nel comprensibile equivoco per il quale l'ideale della scultura classica era soltanto il candido colore del marmo.
Mi immagino, quindi, questo dialogo nell'aldilà tra Prassitele e Michelangelo! ;D
#1617
Attualità / Re: Il crollo della diga di Kakhovka
10 Giugno 2023, 10:32:14 AM
Citazione di: anthonyi il 10 Giugno 2023, 08:54:06 AMEsattamente eutidemo, per i russi il fatto di poter far saltare la diga al momento più opportuno, è cioè mentre gli ucraini cercavano di avanzare nell'area alluvionale, era un punto di forza strategico che ora non hanno più, per cui la tesi che possa essere stato un comandante ubriaco a far tutto é del tutto realistica.

A te inverno volevo dire che ne te ne io siamo tecnici esperti che possono interpretare i dati dei sismografi. Io mi fido di quello che viene detto dai tecnici i quali sembra abbiano evidenziato anche che l'esplosione  sia stata subacquea, quindi dalla parte Interna del bacino.
Mi fa piacere che tu la condivida, ma la mia (almeno per ora), è soltanto un'ipotesi; credo che soltanto i nostri nipoti potranno leggere ciò che è veramente accaduto sui libri di storia :)
#1618
Attualità / Re: Il crollo della diga di Kakhovka
10 Giugno 2023, 07:11:18 AM
            LA MOSSA GIUSTA AL MOMENTO SBAGLIATO!
Ormai è sempre più chiaro che sono state fatte brillare delle mine dal lato russo della diga; per cui, a meno che i Russi non abbiano invitato gli Ucraini a premere loro la leva d'innesco, la loro responsabilità risulta sempre più evidente.
***
Però, ripensandoci meglio, tutto sommato non credo che fosse un ordine che veniva "dall'alto", quanto, piuttosto, è stato forse soltanto il frutto della decisione di un comandante locale; il quale, ubriaco fradicio e facendosela sotto per la paura che gli Ucraini varcassero in forze in Dnepr, ha perso la testa ed ha fatto saltare la diga prima del tempo.
***
Ed infatti, almeno secondo me, è ovvio che, per i Russi, la cosa migliore sarebbe stata far saltare la diga soltanto "DOPO" che gli Ucraini avessero (eventualmente) varcato in forze il Dnepr, attirandoli nella trappola con una ritirata strategica verso la Crimea; in tal modo l'esercito ucraino avrebbe fatto la stessa fine di quello del Faraone Ramesse II nel Mar Rosso!
***
Però, molto probabilmente, il comandante locale non ha avuto il "sangue freddo" di attendere il momento giusto, e, quindi, ha fatto saltare la diga "PRIMA" del tempo; per cui, una volta che il terreno si sarà ormai rassodato, i Russi non potranno più usare "una seconda volta" l'acqua della diga per fermare una (eventuale) avanzata ucraina.
Al posto di Putin, io lo farei fucilare!
***
Un saluto a tutti gli intervenuti!
***
#1619
Attualità / Re: Il crollo della diga di Kakhovka
09 Giugno 2023, 12:19:14 PM
Ciao Pensarbene. :)
Hai perfettamente ragione nel dire che ci sono state senz'altro delle guerre nelle quali l'aggredito ha gravemente provocato l'aggressore; ma ce ne sono state anche molte altre nelle quali l'aggressore ha invaso il territorio dell'aggredito senza alcuna provocazione.
***
Basti solo pensare:
- all'invasione della Danimarca, della Norvegia, del Belgio ecc. da parte della Germania;
- all'invasione della Lituania, della Lettonia della Lapponia e della Finlandia (in parte fallita) da parte della Russia.
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In particolare, per quanto concerne l'aggressione dell'Ucraina da parte della Russia, non bisogna "MAI" dimenticare quanto segue:
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1)
Il 5 dicembre 1994 la Russia firmò il trattato di Budapest, nel quale, in cambio del disarmo nucleare dell'Ucraina, i cui missili vennero tutti ceduti "gratuitamente" alla Russia, Mosca promise solennemente di rispettare i suoi confini internazionalmente riconosciuti e tutti i territori "ex russi" che avevano aderito con liberi referendum alla Repubblica dell'Ucraina; ivi compresi la Crimea e il Donbass, che venivano solennemente e liberamente riconosciuti dalla Russia come "parte integrante del territorio sovrano ucraino."
Quindi, aggredendo l'Ucraina, la Russia si è macchiata di "fellonìa", avendo "tradito" il principio internazionalmente riconosciuto, fin dai tempi più antichi: "PACTA SUNT SERVANDA!"
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2)
Quanto al "pretesto" dei presunti maltrattamenti della popolazione filorussa nel Donbass per giustificare l'invasione dell'Ucraina, che risulta pressochè identico all'analogo "pretesto" dei presunti maltrattamenti della popolazione tedesca nei Sudeti, sfruttati da Hitler per invadere la Cecoslovacchia, si tenga presente che, in tal caso, "PRIMA" di aggredire militarmente l'Ucraina, marciando su Kiev, la Russia avrebbe dovuto denunciare  tali presunti maltrattamenti:
- alla "Corte di Giustizia Internazionale", per quanto concerneva la questione "territoriale";
- alla "Corte Penale Internazionale", per quanto concerneva la questione "penale".
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Eventualmente, soltanto "DOPO" non aver ricevuto -almeno a suo parere- "giustizia", la Russia sarebbe potuta ricorrere  alle armi; sebbene, anche in questo caso, lo avrebbe fatto in modo illecito ed illegittimo, ma, almeno, con una ingannevole "parvenza" di giustificazione.
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Ed invece, la Russia, ben sapendo di non avere la benchè minima giustificazione della sua aggressione (salvo la "ricostituzione" dell'Impero Moscovita), ha preferito invadere direttamente l'Ucraina, ed occupare militarmente i suoi territori, senza "previamente" ricorrere alle Corti Internazionali di Giustizia; in ciò contando soltanto sulla sua possente macchina propagandistica per abbindolare gli ingenui sia ad EST che ad OVEST, con le sue paralogistiche "pseudogiustificazioni".
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Diversamente, l'Ucraina, già dal 2014 aveva cominciato a denunciare alle Corti Internazionali sia gli abusi della popolazione filorussa nei confronti della popolazione filoucraina, sia gli sconfinamenti delle truppe russe (più o meno mascherate) nel suo territorio.
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Per cui, al riguardo:
- la "Corte di Giustizia Internazionale", per quanto concerne la questione "territoriale", ha già dichiarato illegittima l'invasione Russia dell'Ucraina, ingiungendo alle sue truppe di tornarsene nei propri confini (senza che, ovviamente, i Russi se ne siano dati minimamente per inteso);
-La "Corte Penale Internazionale" ha emesso un mandato di cattura nei confronti di Putin, considerandolo un "criminale di guerra" (senza che, ovviamente, Putin se ne sia dato minimamente per inteso).
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3)
Infine, per quanto riguarda l'ulteriore grossolana "balla" della propaganda putiniana, e, cioè, che la Russia ha "dovuto" invadere militarmente l'Ucraina perchè tale nazione stava per entrare nella NATO e, quindi, l'Impero Moscovita voleva evitare l'accerchiamento, osservo quanto segue:
a)
Nessuna nazione può muovere "preventivamente" guerra ad un'altra nazione, solo perchè quest'ultima vuole aderire ad una alleanza a lei non gradita.
b)
La NATO comunque, in base all'art. 5 del Trattato di Washington, è una "alleanza difensiva", per cui Mosca non aveva nulla da temere da essa, se non nel caso in cui avesse avuto intenzione aggredire uno degli Stati che ne facevano parte (come, evidentemente, era -ed è- nei suoi piani).
c)
Infine, per una meritatissima "eterogenesi dei fini", aggredendo l'Ucraina per evitare l'accerchiamento da parte dei Paesi NATO, la Russia ha ampliato tale presunto accerchiamento con l'entrata nella NATO della Finlandia (e, si spera presto, anche della Svezia).
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Per concludere, quanto alla tua ingenua certezza: "Non esistono nemici se uno non se li va a cercare o si comporta in modo tale da averne su questo non ci piove.", ti garantisco che, su una asserzione del genere, non solo "ci piove", ma "ci diluvia" addirittura.
E ti potrei fare al riguardo dozzine di esempi personali al riguardo, che, però, non rientrano nella presente sezione; bensì in quella delle "esperienze personali".
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Sono invece perfettamente d'accordo con te quando affermi: "La vita è un compromesso ragionevole con sè stessi e gli altri,tornaconti ragionevoli reciproci e una competizione di fondo tutto sommato ragionevole anch'essa!"
Questo lo sottoscrivo in pieno, anche perchè anche io ho sempre cercato di regolarmi in tal modo!
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Però attenzione, cerchiamo di non applicare tale correttissimo principio "FUORI CONTESTO"!
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Cioè, qualora, un po' come hanno fatto i Russi in Ucraina, dei rapinatori ti sfondassero di notte la porta di casa, stuprassero tua moglie e malmenassero i tuoi bambini, derubandoti dei tuoi beni più preziosi, tu come reagiresti se il capo dei banditi ti facesse la seguente proposta: "Va bene, adesso io direi di farla finita qui! Perchè non facciamo pace, e domani andiamo da un Notaio, per stipulare un atto in cui tu mi cedi gratuitamente due o tre stanze del tuo appartamento?  Ti prometto che non ti darò più fastidio!  In fondo la vita è un compromesso ragionevole con sè stessi e gli altri!" ;)
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Questa non sarebbe "la terra e la vita", come dici tu, ma solo una "giungla spietata" in cui il più forte non solo prevale sul più debole, ma pretende pure di avere ragione contro ogni più elementare evidenza!
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Un saluto! :)
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#1620
Storia / Re: Le ultime parole di Giulio Cesare
09 Giugno 2023, 06:21:35 AM
Ciao Pensarbene. :)
E' vero, Cesare fu avvisato del pericolo che correva; ma, come pure racconta Svetonio entrò ugualmente nella Curia, infischiandosene della premonizione, e deridendo Spurinna perché le Idi di marzo erano arrivate senza che gli fosse capitato niente di male.
Ma Spurinna gli rispose: "Bada che le Idi di marzo sono arrivate...ma non sono mica passate!".
Ed infatti Cesare non arrivò vivo neanche all'ora di cena!
Un saluto! :)