P.S.
Peraltro giova ricordare che non è vero, come molti sostengono, che ai sensi dell'art. 43 della Convenzione dell'Aja fosse "espressamente" consentita la fucilazione di ostaggi per rappresaglia; la quale, invece, divenne poi una prassi interpretativa diffusa.
Ed infatti tale norma stabilisce soltanto quanto segue "L'autorità del potere legale essendo passata di fatto nelle mani dell'occupante, questi prenderà tutte le misure che dipendano da lui per ristabilire ed assicurare, quanto è possibile, l'ordine pubblico e la vita pubblica, rispettando, salvo impedimento assoluto, le leggi vigenti nel paese."
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Ed invero, secondo la prevalente attuale giurisprudenza: "L'ambigua formulazione dell'art. 43 del regolamento sulle leggi e gli usi della guerra terrestre, approvato all'Aja nel 1907, vigente all'epoca dei fatti, consentiva, secondo talune interpretazioni ancora proposte (ma non più accettabili) nel periodo della II Guerra mondiale, la "fucilazione" di ostaggi (e dunque il sacrificio di vite umane innocenti) al fine di "mantenere l'ordine" nei territori occupati. In ogni caso, se correttamente interpretato, il predetto regolamento escludeva in radice la legittimità di "rappresaglie" in danno della vita dei cittadini dello Stato occupato (cfr. Corte mil. app. 24.11.2005, Langer)."















