Citazione di: viator il 17 Ottobre 2021, 13:29:20 PMCitazione di: green demetr il 17 Ottobre 2021, 12:09:06 PM
In effetti non si capisce se si parla di lavoro retribuito (Sub specie capitale) o di lavoro nobilitante.
Infatti si dice che il lavoro nobiliti.
E cosa c'è di più nobile dell'arte, che riesce addirittura a renderci migliori, con uno spazio e un orizzonte del pensiero più vasto di quella a cui eravamo prima consegnati?
Comunque sia ogni lavoro intellettuale è un lavoro.
E' una produzione, un portare avanti.
O forse la domanda è relativa alla merceologia? allora ho sbagliato topic
Salve green. Esiste una sola definizione di LAVORO, che poi gli aggettivi più fantasioni potranno agghindare cultualmente, filosoficamente, spiritualmente.
LAVORO = attività avente lo scopo di soddisfare dei bisogni o delle necessità. Evidentemente tu vivi troppo nelle nuvole, al punto di essere intervenuto su questo argomento senza nepppure aver letto il mio post di apertura che introduceva appunto ciò.
Naturalmente tu ed altri potreste non essere d'accordo e chiamare LAVORO lo scrivere in rima (buttando poi via i fogli) l'assumere droga (per qualcuno si tratta di una personale "necessità" vitale, non di una facoltà!).
Il problema si sposta sui termini "bisogno" e "necessità", il cui significato e distinzione rispetto a "dovere", "piacere", "facoltà", "costrizione", "hobby", "diritto", "impegno", "fatica", "lucro", "etica", "morale", "sfruttamento", "nobilitazione", "virtù", "bene", "libertà"...................ed alcune altre decine..............................il cui significato e distinzione, dicevo, dovrebbe risultare chiaro (ed estraneo al concetto in sè di LAVORO) sin dall ottenuta licenza di scuola elementare...............mentre invece permane confuso anche alla maggioranza dei nostri lettori.
Capirai che non posso, non voglio e persino non riuscirei a farmi carico della spiegazione (mia soggettiva) di tutti i termini che possono venir ERRATAMENTE tirati in ballo quando si parli di LAVORO ! Salutoni.
P.S. : Il motto "Il lavoro nobilita l'uomo" è stato inventato dagli stessi che proclamavano che "la virtù conduce al Paradiso". Si trattava di personaggi che mai avevano lavorato e che per ciò stesso vivevano in Paradiso da vivi.

Non buttarmi addosso il tuo odio perchè io un panino al giorno lo riesco a mangiare. E guarda caso riesco anche a pensare dopo aver mangiato il panino.
Dove penso io, il lavoro può voler dire mille cose, e appunto come dici tu, una sola, se nella testa altrui si è dentro a dei percorsi già tracciati.
Dunque secondo te il lavoro artistico non porta alla soddisfazione di un bisogno?
Mi fa ridere perchè solo in Italia si parla di bisogni. Nel mondo si parla di desideri.
Frutto particolare di un comunismo locale casereccio che non riesce nemmeno ad allacciarsi le stringhe da solo. Se uno esiste di fatto i suoi bisogni di sussistenza (bisogne e necessità) sono già garantiti.
Dunque che apre bocca a fare?

Perchè il pensiero debosciato di fondo è questo.
No grazie amico in fabbrica io non ci lavoro, sopratutto per essere trattato come un verme schifoso.
Tieniti per te la tua morale da schiavo! Quando poi vorrai dialogare umanamente io sono qua.
Sinceramente questi sono tempi disgraziati per farci la lotta a vicenda. Grazie.
(e rileggiamoci tocqueville che diceva di come l'invidia delle classi subalterne avrebbe ingenerato una corsa alla classe immediatamente succesiva,ossia alla guerra tra disereredati in cerca del panino e gli stonzi che il panino ce l'hanno. Bravi continuaiamo così a ragionare come uomini dell'800!!!!