Citazione di: Eutidemo il 12 Giugno 2024, 17:22:20 PMCosì come mi ha fatto riflettere una interessantissima considerazione di BOBMAX, in risposta al mio enigma della "recinzione", il "poligono ciclico" è un "poligono" i cui vertici appartengono tutti ad una stessa "circonferenza".***Come, ad esempio, nel caso del seguente quadrato:***Ora, senza stare a calcolare le relative aree, salta all'occhio che l'area del cerchio che contiene il quadrato è senz'altro più grande dell'area del quadrato in esso contenuto: il che si desume anche in via meramente logica, perchè "il contenente è sempre maggiore del contenuto".***Salta anche all'occhio, d'altronde, senza stare a calcolare le relative aree, che la differenza di ampiezza tra l'area del cerchio che contiene un qualsiasi poligono e l'area del poligono in esso contenuto, diminuisce progressivamente con l'aumentare dei lati del poligono stesso.***Non saprei dire (senza fare dei calcoli) se la differenza di ampiezza tra l'area del cerchio che contiene il poligono e l'area del poligono in esso contenuto, diminuisca in modo "inversamente proporzionale" all'aumento dei lati del poligono stesso; però non c'è nessun dubbio che, con l'aumentare di tali lati, la differenza tra l'area del cerchio che contiene il poligono e l'area del poligono in esso contenuto diminuisce sicuramente sempre di più, tendendo all'"eguaglianza".***A questo punto, mi chiedo se sarebbe possibile definire il "cerchio" come un "poligono con un numero infinito di lati"; però, in tal caso, ogni lato dovrebbe avere una "lunghezza pari a 0" (zero).***P.S.A questo punto, però, se non ricordo male:- qualsiasi numero moltiplicato per zero, dà come risultato zero;- qualsiasi numero moltiplicato per infinito, dà come risultato infinito.***Ma cosa succede se moltiplichiamo zero (che è un numero) per un numero infinito?***Non saprei proprio cosa rispondere!E voi?
Infatti ogni lato del poligono non sarebbe zero, bensì un infinitesimo.
L'infinitesimo non è mai nullo. Non può proprio esserlo, perché se lo fosse non potrebbe essere utilizzato.
Lo si tratta così attraverso il differenziale. Che indica lo scostamento dell'infinitesimo rispetto allo zero.
Lo stesso dicasi reciprocamente per l'infinito. Il quale non esiste mai davvero. Perché anch'esso, se vero, non potrebbe essere utilizzato in alcun modo.
Di modo che l'infinitesimo è "quasi" zero e l'infinito è "quasi" davvero infinito.
In questo modo, con quel "quasi", li possiamo utilizzare. Così infinitesimo per infinito dà un valore finito.
Questa è la matematica e pure la filosofia.
Poi ognuna può andare dove meglio crede, ma le loro basi sono le medesime.


