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Messaggi - odradek

#166
il problema non è la resurrezione di Cristo, che tanto era Dio e faceva e disfaceva a piacere, i problemi (se si possono chiamare così, beninteso) arrivano dopo

All'udienza generale del 4 dicembre 2013 Papa Francesco ha proposto una catechesi, nell'ambito della sua catechesi sul Credo, sull'affermazione «Credo la risurrezione della carne»: «una verità non semplice e tutt'altro che ovvia, perché, vivendo immersi in questo mondo, non è facile comprendere le realtà future». La catechesi del Papa ha avuto come centro «il rapporto tra la risurrezione di Cristo e la nostra risurrezione. Lui è risorto, e perché Lui è risorto anche noi risusciteremo». Se non crediamo che Gesù è veramente risorto - non si tratta solo di un simbolo - credere che anche noi resusciteremo non ha alcun senso. Se invece crediamo, non presteremo fede a quei teologi che negano la resurrezione della carne e la comprenderemo come un vero evento futuro, fattuale e storico.
Storicamente, la Sacra Scrittura «contiene un cammino verso la fede piena nella risurrezione dei morti», che ha una tappa importante nella visione del profeta Ezechiele su «ossa aride che tornano a vivere grazie all'infusione di uno spirito vivificante». Ma solo «Gesù, nel Nuovo Testamento, porta a compimento questa rivelazione, e lega la fede nella risurrezione alla sua stessa persona». Non ci resusciteremo da soli: «sarà Gesù Signore che risusciterà nell'ultimo giorno quanti avranno creduto in Lui».

Fate vobis, magari ci saranno  i forum telepatici al posto delle 40 vergini.
p.s.: per chi ha voglia di constatare con che tipo di "gente" si ha a che fare ecco un altro articolo dallo stesso sito :  http://www.lanuovabq.it/it/prete-su-nave-ong-segno-di-una-chiesa-ideologica
#167
Einstein e la quantistica-parte 1

Danno torto ad Einstein i risultati del Big Bell Test, l'esperimento mondiale di fisica quantistica che nel 2016 aveva coinvolto oltre 100.000 persone in tutto il mondo 'armate' di un videogioco e 11 laboratori di fisica, compresa l'università Sapienza di Roma. Pubblicati sulla rivista Nature, i risultati chiariscono meglio come atomi distantiinteragiscono fra loro e contraddicono la visione del mondo di Einstein, che prevede un universo indipendente dalle osservazioni umane.
"Einstein è tra i padri fondatori della meccanica quantistica, la teoria che descrive il comportamento della materia al livello del mondo infinitamente piccolo fatto di atomi e particelle. Tuttavia non accettava tutti gli aspetti di questa teoria e riteneva che andasse sviluppata ulteriormente" ha detto all'ANSA il fisico Fabio Sciarrino, responsabile del Quantum Lab della Sapienza, che ha preso parte al test.
Secondo Einstein, ha proseguito il fisico, l'universo è indipendente dalle osservazioni umane e per questo diceva 'la Luna esiste lo stesso anche se non la guardo', ma nel mondo dell'infinitamente piccolo non funziona così: "l'uomo con le sue misure di un esperimento può definire la realtà e modificarla".
Proprio come ha dimostrato l'esperimento coordinato da Morgan Mitchell dell'Istituto di Scienze Fotoniche di Barcellona, i partecipanti, grazie al videogioco, hanno creato stringhe casuali di numeri, fatte di zero o uno, e le hanno inviate ai laboratori. Le stringhe, ha spiegato Sciarrino, avevano la funzione di domande e in questo modo i giocatori hanno scelto le domande che "noi abbiamo fatto agli esperimenti". Questi ultimi erano costituiti da coppie di particelle di luce (fotoni) correlate fra loro in una sorta di abbraccio virtuale, chiamato entanglement, per il quale gli elementi di una coppia, anche se separati, sono soggetti a una fortissima correlazione.
Le stringhe-domande sono state così "caricate negli esperimenti in modo da decidere quali proprietà (per esempio la direzione in cui oscilla il campo elettrico del fotone) avremmo misurato sulle coppie". E' stato visto che "i risultati delle misure su due particelle fisicamente separate risultano concordi, indipendentemente da quali proprietà abbiamo scelto di misurare. Ciò - ha detto Sciarrino - implica qualcosa di molto sorprendente: o la misura di una particella influenza istantaneamente l'altra particella (nonostante sia molto lontana), o le proprietà osservate non sono mai esistite realmente, ma piuttosto sono state create dalla misura stessa".


http://www.ansa.it/canale_scienza_tecnica/notizie/fisica_matematica/2018/05/21/il-piu-vasto-test-di-fisica-quantistica-boccia-einstein-_7e1844c3-dd38-42d8-b517-a742258b89b0.html


Neils Bohr : "smettila di dire a dio che cosa fare con i suoi dadi"


Einstein su Bohr


1928 :
 La consolante filosofia (o religione?) di Heisenberg e Bohr e così ben congegnata che, per il momento, offre ai suoi credenti un soffice cuscino di piume dal quale non è facile staccarli. E allora lasciamoceli riposare.

 1954
Esprime le sue opinioni come se brancolasse perennemente nel buio, e mai come chi crede di essere in possesso della verità definitiva.
#168
Tematiche Filosofiche / Re:La "struttura originaria"
03 Maggio 2019, 21:54:05 PM
Allora guarda Odradek, siccome ho la presunzione e l'immodestia di sapere quel che dico

ma no amico mio, non sei ne presuntuoso ne immodesto, quando mai hai potuto credere che io pensassi di te cose del genere e sfido chiunque a pensarlo.

Io ho solo sempre  pensato che tu non abbia nulla da dire e sappia solo imbastire post appiccicando citazioni di qua e di  la, post che non si sa cosa dicano e perchè, ma questa (ora lo riconosco, ora vedo il vero) era solo una mia impressione passeggera dovuta a cretinismo mio personale;mi scuso per aver fatto trapelare questa opinione in passato, ma ora ti assicuro che non è così;
sopratutto i tuoi ultimi scritti  sono molto  profondi  (anche se devo dire che privi di citazioni san solo manifestare livore e nient'altro, ma qua forse sto sbagliando di nuovo ed ancora mi scuso ) e mi han fatto recedere dalle mie posizioni precedenti.
Quanto sbagliavo, non mi pentirò mai abbastanza.

Mi scuso moltissimo, non succederà mai più, e rispetterò umilmente la tua dottrina , con umiltà, senza insolenza, oltretutto adesso che dopo il bonsai so che sei anche vecchiotto abbastanza.

Ma nessun rancore, caro amico mio, continuerò a leggerti con profondo interesse; non replicherò di sicuro, visto che te la prendi un po troppo per qualche disaccordo, e qualche rilievo sulle sfinenti citazioni curiali (che dipendono solo dalla mia imbecillità filosofica paragonata ad uno scibile sterminato e non da altro);
infine, non pensare che queste righe siano ironiche,  ormai solo più sincerità dal tuo amico odradek per questo ultimo "nostro" post, niente ironia, solo pura verità profondamente meditata

mi scuso ancora, e ti prego di perdonare la mia pochezza; sono d'accordo con te, su tutto quello che hai detto, dici e dirai.

Non solo senza rancore, ma con tanto tanto affetto.

P.s.: freccette scomparse. Erano per un amico, scomparso  :(
#169
a Baylhan
citazione :
Supponiamo un laboratorio, uno scienziato e uno strumento inventato per rilevare la materia. Se tutte le cose, gli enti, partecipano, sono composti della stessa materia, allora lo strumento non può rilevare alcuna differenza, non può rilevare la materia. Se rileva qualcosa, allora questo qualcosa non è la materia. 
Ma poiché la realtà manifesta differenze, cose, enti, allora la materia non può spiegare queste differenze, pluralità.

Effettivamente una sola materia non può spiegare tutto. Se ho uno strumento fatto di materia non potrò certo conoscere la materia con quello strumento, sarebbe come dire conoscere la mente attraverso la mente.
Si , penso sia una ipotesi accettabilissima; esistono differenze e possiamo ipotizzare per ogni differenza (o per ogni "classe" di differenze , non conosco il termine filosofico esatto e quindi uso classe) un particolare tipo di materia; questa materiache potrebbe essere identificata da uno strumento costituito da una materia differente da quella osservabile in quanto l'osservazione non sarebbe altrimenti possibile.
Si, a me sembra tutto logico, e penso di poter essere d'accordo.
#170
a Socrate :

già altrove ho scritto che ero d'accordo con te.
Ed anche qui, sono d'accordo con te, non posso dire nulla con certezza, e più ci penso più mi convinco che abbiate ragione.  Non serve parlare, non serve discorrere, non serve confrontarsi, perchè nulla può essere dimostrato, e tutto è dicibile e tutto è confutabile perchè quel che dici tu val quel che dico io o quel che dice chiunque altro.  
Quindi si, dio esiste, esiste l'anima, esistono i diavoli l'inferno  il purgatorio e qualsiasi altro ente ciascuno di noi possa inventarsi per il divertimento di qualche ora, ed esiste tutto quello che uno può immaginarsi.  
Esistono  anche gli imbecilli (di sicuro qui soltanto io, e forse altri in giro per il mondo, se non fosse una assunzione azzardata e non dimostrata, quindi di imbecille è certo ci sia soltanto io), e solo ora, parlando con voi e con te, mi rendo conto di aver sempre fatto parte di quella razza.
Perdonatemi tutti  per il fastido, ma d'altronde perdonare cosa, cosa è successo, e dove è successo,resta il fatto che ora
io vedo la luce, ora io credo, anzi non vedo la luce, come faccio a dire che sono sicuro di vederla,e come faccio a dire che esisto, che enorme presunzione e ammissione azzardata, però ora credo in qualcosa, anzi no, non credo e credo, però son d'accordo con tutti, questo l'ho capito, sono d'accordo con tutti.  Randomicamente, quando sentirò l'urgenza di esternare un flatus filosofico ve lo esporrò, così per divertimento, siamo qua per questo ;D
#171
a Menandro :

si, ho riflettuto bene su quello che hai scritto  e sono totalmente d'accordo con te; è raro che mi capiti ma non trovo nulla da obiettare, semplicemente hai ragione. 
So riconoscere quando ho torto.
#172
a Jacopus :

citazione :
Ma il punto non sta in questo. L'uomo ha bisogno di sognare, di pensarsi al centro o anche lateralmente a misteri.

Ecco finalmente una cosa concreta, riferita all'uomo ed alle sue necessità, ai suoi bisogni, ed anche al suo "spirito";  su questo piano il termine "spirito" è perfettamente utilizzabile, da credenti e non.

citazione :
Quindi finché si viveva in epoche oscurantiste e che di quella oscurità alcuni si servivano, ben venga l'immortale motto di Kant, che spiega in una frase cos'è l'Illuminismo.

Sempre meglio  :) .   Da Kant si parte, e da lì si ragiona, da Kant in poi. La filosofia "moderna" nasce con Kant.  Kant "è" Robespierre.

citazione : Ma non può l'uomo conservarsi una parte sconosciuta e al di fuori del suo dominio? Qual'e' il costo di desacralizzare ogni cosa? In fondo Socrate non ha tutti i torti quando accosta questa desacralizzazione con l'oggettivazione di tutti noi, strumentalizzanti o strumentalizzabili. Possiamo conservare un dominio del sacro e nello stesso mantenere il principio moderno di ottenere la verità come sfida umana e laica?

Si, l'uomo può conservarsi una parte sconosciuta e al di fuori del suo  dominio, e forse anche "deve" ma questa è una mia fisima e non so se proprio "debba", diciamo che senza diventa poca cosa, il mistero è dentro di noi.  
Socrate ha perfettamente ragione (ma non per i motivi che sostiene lui  ;) ),  la desacralizzazione è coincisa con l' oggettivazione di tutti noi, strumentalizzanti e strumentalizzabili.
Quella che però lui chiama desacralizzazione io la chiamo  disumanizzazione da cui la desacralizzazione.
Devi prima "disumanizzare" , se no, non è possibile "desacralizzare", l'operazione non riuscirebbe.  Gli atei non hanno demolito la religione, non avrebbero mai potuto riuscirci, la religione l'hanno demolita gli uomini, anche i religiosi.
Possiamo sì conservare un dominio del sacro, in fondo al nostro cuore\mente\dovedicemenandro ;) , la dove prendiamo le nostre "vere" decisioni, ma non possiamo sventagliarlo come una "cosa" normativa che valga per gli "altri".

citazione: Se è tutto così material/ razionale perché continuiamo a sognare, ad ascoltare musica, a fantasticare sopra libri d'avventura o fantascienza?

Umani, siamo umani, c'è chi dice troppo e chi dice troppo poco. Oscilliamo tra il sacer ed il sanctus.

citazione : ma in questo mondo ciò che è puro ha di solito una faccia nascosta di violenza terribile. Lo sappiamo tutti ma ce ne dimentichiamo.

chapeau, parole "sante".  Io sostituirei "purezza" con un altra parola che per adesso non ho trovato, perchè "purezza" è una gran bella parola.  
Esiste purezza anche senza la sottostante violenza ( esercitata solitamente sui "non puri") ed ancora oggi mi pare sia un buon obiettivo raggiungere un certo grado di purezza

citazione:
La rimozione della purezza come causa della violenza.

Non so, è l'unica cosa del tuo discorso che mi convince poco. Ma forse perchè "purezza" è un termine poco umano, però, è così bello, rinunciare al concetto di "purezza", mi è difficilissimo.
#173
a Menandro
riferito a Dio perchè è la "causa ultima" più gettonata.

citazione :
L'idea che i pensieri e i loro contenuti occupino uno spazio nel cervello a me non sembra meno fantasiosa e audace dell'altra. 

Benissimo, questa almeno è una novità, finalmente, grazie a materia.  ;D



citazione :

La realtà sarebbe comunque questa, la nostra realtà, comprendente anche un livello immateriale.


Apri con una affermazione non dimostrata e assunta come effettiva : dove sta il livello immateriale della nostra realtà

La nostra realtà  non comprende un livello immateriale. Da dove lo ricavi o deduci questo livello immateriale della realtà ? Come lo esperisci ?
Pensieri e loro contenuti, non stanno in Dio (od in una causa ultima) e non stanno nel cervello.
Mi sento sempre a disagio nelle domande dirette ma qui la curiosità è più forte della discrezione;
Quindi, dove secondo te ?

a Baylham :
Non sono affatto sicuro che esista un'unica realtà, sono fortemente convinto che non esista un'"unica materia", la materia, come non esista lo spirito, l'essere, l'uno, Dio, l'assoluto.
Supponiamo che la realtà sia formata da un'"unica materia" allora questa "unica materia" sarebbe oltre che inaccessibile, inconoscibile, incapace di spiegare la differenza, la pluralità degli enti esistenti.

Si ma esporre le convinzioni è solo l'inizio, bisognerebbe anche non dico dimostrarle che le dimostrazioni funzionano solo in matematica e nella teologia tommasea ( con presupposti altamente farlocchi) ma almeno supportarle, o dare qualche indicazione.
#174
a Phil
citazione :
Forse la "via empirica" suggerisce piuttosto che l'immateriale non ci sia (tautologia?); tutelando così la famigerata "chiusura causale del mondo fisico" che, altrimenti, esigerebbe una spiegazione di come ci sia uno spiffero-pneuma d'immaterialità a penetrare tale chiusura (l'immateriale non è evidente, al netto dei miti e delle tradizioni culturali, e l'onere della prova di esistenza spetterebbe solitamente a chi l'afferma)

Si, mille volte si.  L'immateriale non esiste, è così difficile accettarlo ?  

Da dove viene questa cosa dell'immateriale -crostificatosi per millenni- se non dalla imparziale ed incompleta conoscenza del reale.

L'immateriale, l'hai detto tu, è persino tautologico non bastasse la ragione, eppure bisogna spendere milioni di parole.
Uno potrebbe pensare che è inutile  discutere con l'"immaterialismo", ma si sbaglierebbe e di grosso perchè ha fatto più morti lui che le armi; lo dico perchè si ammazzavano a mani nude quando in giro per il sabbione non trovavano pietre da tirarsi addosso.

La coscienza, la mente, i pensieri, tutto riferito a Dio, tutto riferito ad una realtà che non sia questa, tutto posposto al dopo  che tanto qua sulla terra ti facciamo a pezzi ma non conta, poi troverai Dio, le quaranta vergini, la liberazione dalla rinascita, e la piena felicità del tuo misero Io che si ricongiunge con l' Essere Supremo ed i Santi ed i Beati.
Perchè è lecito sbeffeggiare il materialismo e le sue conclusioni  e non è lecito sbeffeggiare questo mucchio di sciocchezze ?  Perchè se dico "Dio non esiste ed è una solenne panzana\truffa" rischio il linciaggio mentre altre dichiarazioni che fanno il paio con l' islamismo più becero ignorante ed oppressivo (ma forse sono solo "compagni che sbagliano", bisogna comprenderli) vengono prese come cose così, che si possono dire tranquillamente, che tanto io ho la fede e quindi tu non puoi contestare la mia fede.

A socrate

citazione :

Di conseguenza il corpo è lo strumento con cui l'energia spirituale si esprime, il corpo con i suoi stati può condizionare questo livello energetico, ma la fisicità non esaurisce tutto il mio essere. O no?

No.

I livelli energetici non esistono ( santoni pranoterapeuti e fotografi di auree esclusi) e per autocoscienza bisognerebbe sapere cosa intendi  per dare una risposta.  
L' "energia spirituale"  è stata mai misurata, e l'unico metro di misura è la convinzione con cui una persona (non tu) dichiara le assurdità più risibili. Più sono assurde e più energia spirituale c'è.
La fisicità esaurisce tutto il tuo essere, dal momento del concepimento in poi.
#175
a Davintro :

citazione :

In questo senso, non creiamo i significati delle cose, bensì li riconosciamo.

si apre il problema metafisico di rendere ragione dello scarto tra la finitezza ontologica del nostro pensiero e il significato che si riferisce a una realtà, nella sua idealità, trascendente l'uomo, perfetta, eterna, infinita, un significato del tutto irriducibile alle proprietà degli enti mondani da cui il nostro pensiero ricava i concetti di questi enti.


Qua sta quello che ci divide, forse siamo giunti alla fine ed abbiamo trovato il punto oltre il quale ogni discorso sarebbe inutile, che tra l'altro è lo scopo del "parlarsi"; esaurito l'argomento si gioca a bocce o si va a prendere un caffè assieme.
Non inutile perchè io\tu non riusciamo a capire le ragioni dell'altro ma inutile perchè sarebbe un tentare (ridicolo, penoso e strumentale) di trarre l'altro a sè.

Lo snodo sta che per me il problema metafisico che poni non lo riesco nemmeno a scorgere.
 
Io non riconosco e non concepisco in nessun modo una realtà perfetta, eterna ed infinita, trascendente l'uomo e nemmeno riesco ad immaginarla: io dico che  non esiste -o esiste sullo stesso piano del paradiso e dell'ippogrifo- , e tu dici che esiste e che apre un problema metafisico. Per me esistono solo e soltanto enti mondani; null'altro.

Raggiunto il punto dove continuare sarebbe inutile posso solo ringraziarti per la pazienza, la disponibilità a discorrere in modo "piano", non allusivo o insinuante.
Datosi che è anche un "piacere" discorrere con te, continuerò a seguirti anche solo per avere l' opportunità di "infastidirti" nuovamente, e lo farò sicurissimo.  :)
#176
Tematiche Filosofiche / Re:La "struttura originaria"
02 Maggio 2019, 22:17:07 PM
a Oxdeadbeef :

citazione :
(tanto più che ho chiesto spiegazioni senza ricevere risposta).

Invece l'hai ricevuta e stava come prima frase che diceva :

Quel tutto lo intendo in qualsiasi maniera chiunque lo voglia intendere.

Significava che qualsiasi concetto una persona avesse di Dio andava per me benissimo e non dovrebbe essere discusso, perchè cosa intima e personale, purchè non fosse "usato" per sostenere un "discorso" dialettico e di confronto.
Cosa può esserci di più chiaro che una risposta del genere ?
Invece dici che non ti ho risposto e che manco ho capito la domanda, quando invece hai avuto risposta (che non era quella che volevi tu) e la domanda era stata perfettamente compresa.
Il punto è che non avevo nessunissima voglia di infilarmi in una discussione su come  Parmenide, Severino, Anselmo, Pierce, Heidegger, Nietzche intendano Dio e l'essere, sulla falsariga de :

qua vediamo come H sostiene che, mentre B afferma che.
Quindi come dobbiamo inquadrare la posizione di C che da una parte concorda con H mentre si trova in forte disaccordo con B ?.
Non dimentichiamo anche gli studi di E che han fatto nuova luce su quello che C aveva mal interpretao del pensiero di B.
Alla luce di tutto questo possiamo affermare che Dio esiste come un Tutto indifferenziato oppure come una Entità incommensurabile ?
Tutto è diverso da Entità incommensurabile; qua interviene F con il suo fondamentale.....e via di seguito, per eoni.
#177
a Viator
(eletto non-sensale della nostra non-conversazione).

siccome non conosci Parmenide te lo spiego io.

Della sua produzione sono rimasti 160 versi su un totale di 800 stimati.

Non ricordo la metrica in cui sono stati scritti per cui non posso fare una stima del "totale parole", ma dovremmo stare intorno alle 1200 parole; da quelle sottraiamo le formule ritmiche e siamo sulle 800\900  (mille scatole d'argento ti regalerò)

Vedi bene come questo costituisca  una delle tante tue gravi lacune, il non conoscere 800 parole scritte nel quinto secolo avanti Cristo; secondo me ha prodotto deviazioni intollerabili nel corso della tua riflessione, conducendoti a quella "poca cosa" filosofica che disveli esser nei tuoi ragionamenti.
Parmenide è accreditato come uno dei primi a sproloquiare sull' essere. Tra i frammenti rimasti citiamo le seguenti perle :

niente viene dal niente.
"A non è" non può mai esser detto rimanendo nella verità, perchè tutto esiste come un unica realtà immutabile.
Il cambiamento non esiste e l'esistenza è senza tempo.
Non c'e' verità tra i mortali.

E' considerato uno degli "inventori" dell'essere nonchè dell'ontologia; dalla sua scuola sono usciti giganti del pensiero del calibro di Zenone, inventore de "achille e la tartaruga" che tanto buon umore ci ha regalato nei primi anni del liceo.

In ogni caso, hai sempre tempo ad informarti in quanto per meno che 800 parole (poesia a parte) trattasi di informazione e basta; se invece tu ti riferissi alla superfetazione microbica generata dall' essere allora è tutto un altro paio di maniche.

Passando alla Semantica una breve visita su wikipedia (se ti servisse per chiarirti la definizione) ti conforterà nella convinzione che l'analisi dei significati non ha nulla a che fare con la maniera di considerare l'essere.

"L'indiveniente nel divenire" (??)  a quale proposizione di Spinoza si riferisce ? Il caro Baruch aveva l'abitutdine di numerare le sue proposizioni quindi vorrei la citazione con numero allegato, e non le ruminazioni di Heidegger e quelle delle autorevoli fonti non citate.  

Odradek non coglie mai niente, Odradek specchia parole e basta, le "riflette".
Riflessioni e riflessi, supposizioni e supposte, la filosofia va avanti così.

P.s.:  non esiste semantica concordata, esiste una terminologia concordata.
#178
Tematiche Filosofiche / Re:La "struttura originaria"
02 Maggio 2019, 21:25:20 PM
Non c'è  bisogno, la cito io :


a Oxdeadbeef.

Quel tutto lo intendo in qualsiasi maniera chiunque lo voglia intendere, purchè non me lo ritrovi infilato (esplicitamente o surrettiziamente) in qualsiasi discussione o ragionamento.
Dio è  cattolico ? Benissimo, non me lo infilare nella morale o nella sociologia.
Dio è Buddista ? Benissimo, ma non me lo infilare nella teoria delle sensazioni o nella sociologia.

Non mi interessa nulla e niente della religione a cui uno appartiene fosse anche di Baal; purchè non lo infili nei ragionamenti.

Dove trovi maleducazione ?  Pensi che sia maleducato dire che non mi interessa nulla della religione cui una persona appartenga ?
Trovami una sola parola male educata.  Quindi ora abbiamo :  un facilone  un presuntuoso ed un male educato. 
Trovami un solo post in cui io ti definisca in una sola di queste maniere.
Insisto, argomenta invece di insultare che la pazienza non è infinita come l'essere ed il tempo.
#179
a Green Demeter.

I nostri modi di argomentare, la nostra maniera di esporre enunciati, non potrebbero esser più diversi, in quanto io ho un decimo dell' "entusiasmo" che traspare dalle tue affermazioni.
E' una cosa che riguarda il temperamento ed altre cose che una persona "prova", quindi ci si può far nulla se non conviverci (convivere nel senso di continuare a discorrere, a noi qua interessa quello).
Io invece sto ad entusiamo zero, ho dovuto\voluto cambiare "impostazione mentale" tante di quelle volte che ormai non do più molto valore a quel che mi passa per la testa; tra qualche anno sarà sicuramente tutto diverso, ma sicuramente, ininfluente come ora.

Le cose che dici però, hanno un certo valore (non per quel che significano, non avrei nulla da dirti in quel caso) ma per quel che prefigurano; quindi, secondo me, c'è qualcosa di "buono" ("buono" non significa altro che "vedere", da parte mia, "qualcosa" che si muove verso "direzioni" -direzioni che aprano ad altre direzioni ancora- che valuto come correttamente orientate ), ma è ancora "intrappolato" nella "impalcatura" freudiana su cui "salti" di palo in asse, che non significa di palo in frasca -è tutto sufficentemente ordinato in maniera logica il tuo discorso- ma una cosa diversa.

Non possiamo ancora "far discorsi" però, perchè non ci siamo chiariti su tantissimi punti e quindi son costretto a citarti frase per frase per chiarirci precisamente uno con l'altro e poi potremo "fare" i nostri discorsi, se ce ne saran da "fare".
Nei pre-discorsi, salto tutti i convenevoli e vado diretto a quel che penso; fallo anche tu che siamo entrambi adulti di buon senso (forse; che vale per entrambi). Risparmiamo pure un sacco di parole.
Quindi, si dia inizio al grooming...

cit: Autori teologali come Peirce e il medievale P.Uccello, citato da Peirce stesso.....

Stai perdendo tempo; non si studia filosofia se non per "impadronirisi" della poca terminologia non fumosa che ha prodotto in svariati secoli; se vuoi leggere ed interpretare i tarocchi, almeno le carte devi conoscerle siamo d'accordo, e quindi "qualcosina" la si deve leggere; si deve invece leggere la letteratura, si indaga l'espressione artistica, si legge quel che scrivono i giornali e le riviste, si ascolta quel che dice la gente, le persone e gli individui -"cose" diverse una dall'altra-, si indagano i mezzi di produzione, i rapporti sociali e la loro storia, si guarda cosa fa e cosa non fa (e cosa ha fatto e non ha fatto sopratutto) la "scienza" e la "politica"; si studia la storia delle idee e come si incarnano in ideologie supportanti i rapporti sociali ed il proceso di individuazione delle persone. (individui-persone-gente-, un altro dei tanti "cerchi" o "triangolazioni".
Il cerchio ed il triangolo.
Se leggi filosofia non fai filosofia, la leggi e basta.
Non hai-abbiamo (da qui in poi è sottinteso) bisogno di preti -forse, non lo abbiamo ancora stabilito- ma hai bisogno di carte aggiornate, non quelle di Piri Reis e nemmeno quelle di Mercatore.
Non hai bisogno di impalcature che riempiano lo spazio ma hai uno  spazio da riempire con linee di pensiero che congiungano punti distanti. (questa è "carina" perchè non è "mia", come tutto quello di "carino" che leggerai da me)

cit : E infatti i ricchi sono paranoici a dei livelli insensati.
Si sentono costantemente minacciati, e aumentano il laccio morale, tramite l'aumento del tasso di sfruttamento come molto bene dici tu.

No. I ricchi stanno benissimo, non sono paranoici e se la godono alla grande.
Il tasso di sfruttamento non lo decidono i ricchi. Il laccio morale non lo aumentano i ricchi.
 
L'allucinazione, (non il sistema, l'allucinazione) "neo-capitalistica", aumenta il tasso di sfruttamento, non i "ricchi".
Non esistono i ricchi, esistono i privilegiati; niente ricchi: esistono solo individui più o meno privilegiati.
 
I privilegiati sono il "portato" di qualsiasi organizzazione sociale. Della serie : ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Non mi ricordo chi diceva grossomodo: "noi non condanniamo il capitalismo perchè produce disuguaglianza, noi condanniamo il capitalismo perchè produce un essere umano degradato", ma diceva una cosa verissima, fatto salvo il concetto di lotta di classe, ovviamente.

Il laccio morale invece non è stato affatto "stretto".
Anzi, l'"energia" del neo-capitalismo ha sciolto i lacci della morale: le questioni di gender, la "trasformazione" (fisica, incarnata, "chirurgizzata" prima, e da qui in poi chirurgizzata e "cibernetizzata" - ora, è più facile e "utile" infatti applicare la macchina all'uomo, che l'uomo alla macchina; l'uomo era applicato alla macchina nel "vecchio" capitalismo), sono forze liberate "ideologicamente" dal neo-capitalismo, prima non c'erano -o non erano "evidenti" ? o erano "represse" (?)-; se adesso ci sono, non è perchè costituiscano "progresso" (comunemente inteso) o "liberazione" (sebbene significhino anche quello); costituiscono "forze liberate" dalla struttura economica sottostante le trasformazioni sociali; forze liberate dal neo-capitalismo; forze che assumono le "forme" che etc.etc...
I "ricchi" stan benissimo, lo sono sempre stati, e sempre lo saranno. I privilegiati pure. 
Già troppo lungo. A poi.
#180
Tematiche Filosofiche / Re:La "struttura originaria"
02 Maggio 2019, 00:45:49 AM
a Oxdeadbeef :

citazione : Hai una così "alta" opinione dell'essere umano da non accorgerti che siamo molto, ma molto,
simili agli animali anche in queste cose?

Ho una così alta opinione dell' essere umano che nella mia concezione quel che dico io vale una contrazione neurale dell' Aplysia quanto quello che dice Severino.

citazione : Non lo so; fisicamente forse da una certa trasmissione neuronale (sperando di non dire castronerie); ma mi interessa di più sapere "cosa è"...

A tutti interessa sapere cosa è e nessuna sa cosa sia, nessuno. 
Proviamo a darne una definizione per ridicola che sia  (spero tu sappia che  scriviamo tutti delle ridicolaggini, da quando esiste la scrittura, non da quando esistono i forum) e discutiamo sulle definizioni.

cit : "Ora, qual'è, se vi è, oggi il senso dell'Essere filosofico? Per me, francamente,
non vi è più alcun senso".

Su questo siamo assolutamente d'accordo; potremmo andare al rogo insieme sostenendo che l'essere filosofico non ha alcun senso.

cit : problema dell' Essere.

Niente da fare su questo punto. Son rimasto fermo ad Aristotele.  Essere = esistenza, identità, predicazione; nient'altro. Prenditela con lui.

Per quanto riguarda faciloneria e presunzione non devo farti notare che stai sfiorando l'insulto e se non te ne rendi conto significa che stai incominciando a non focalizzare bene quel che scrivi (apprezzo anche molto che tu tenga un punteggio, è indicativo e confortante, saprò sempre come siamo messi) ; davvero vuoi continuare  su questo tono?