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Messaggi - Visechi

#166
Citazione di: PhyroSphera il 13 Ottobre 2024, 19:40:27 PMMauro Pastore
Eppure parrebbe davvero il contrario. Non si contano le guerre di religione combattute su questo martoriato pianeta. 
#167
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
08 Ottobre 2024, 18:44:02 PM
Citazione di: Duc in altum! il 08 Ottobre 2024, 18:09:23 PMPartendo dal presupposto che ogni singolo respiro, di ogni singolo individuo, animale o pianta, è diretto e voluto dallo Spirito santo, è facile comprendere il Suo ripetuto e incessante intervento... oltre ad andare al manicomio col solo immaginare che tutto ciò sia davvero vero!

Il capitolo III della costituzione dogmatica: Dei Verbum, è interessante da leggere, per comprendere al meglio ciò che tu ben evinci.
Non esiste una fede più potente di un'altra, ma solo più autentica, sincera, genuina, pura.
D'altra parte, e naturalmente, chi non avverte d'essere in difetto non aspira a ciò di cui non crede d'aver bisogno".                Platone
Antica spocchia cattolica. Quanto sangue ha cagionato questa pretesa suprematista del papato.
Il presupposto che tu credi sia universale è solo relativo.
#168
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
08 Ottobre 2024, 14:34:25 PM
Citazione di: Duc in altum! il 08 Ottobre 2024, 09:54:17 AMIl cammino dell'uomo verso dove?!
Da quando la saggezza, il raziocinio, la filosofia umana hanno salvato qualcuno?!

Perché è di questo che tratta la Verità che testimonia Gesù di Nazareth... non delle indicazioni stradali!
Infatti, Dio non obbliga nessuno...


Rispetto questo tuo stato, ma io un genitore ce l'ho e me lo tengo pure ben stretto... il babbo di Gesù!
Io rispetto la tua necessità di essere salvato, da che cosa poi resta un mistero, ma ognuno è libero di farsi guidare dai propri sensi di colpa ed affidare la propria "salvezza" a fissazioni, fantasie e fesserie di vario genere... in fin dei conti, è noto che ciascuno di noi attribuisce un proprio senso alla vita, anche arrendendosi agli ectoplasmi.
Molti, non potendo sopportare la solitudine, si creano un amico immaginario. Rispetto il tuo amico immaginario, confidando nel fatto che in suo nome non si arrechi danno a chi questo tuo amico immaginario proprio non lo vedono, in quanto immaginario.
Auguri!
#169
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
07 Ottobre 2024, 23:35:25 PM
Dio non è morto, si è suicidato! Ci avvertiva un avveduto e graffiante pensatore del secolo scorso.
La morale cristiana, quella che si edifica intorno alla figura mitizzata di Gesù di Nazareth, non è l'unica lanterna accesa che possa guidare con saggezza il cammino dell'uomo. Tanti ne hanno fatto a meno per millenni, tanti altri ne fanno ancora a meno.
La morte di Dio non affaccia la Creazione sulle plaghe ove imperano la disperazione e il nichilismo più cupo, non necessariamente, ciò è solo una possibilità, ma non l'unica. S'apre e si offre ad una nuova e più responsabile modalità d'interrogare l'esistenza, il vivere, il quotidiano, il contingente. Dopo ed oltre la 'morte di Dio' c'è il finito dell'umana dimensione. Una modalità inusitata per l'umanità, almeno nel suo rappresentarsi in una forma ancora tutta da esplorare e non ancora compiutamente immaginata: nuova nel suo proporsi, nuova nel suo imporsi.
Siamo ormai orfani di quelle certezze che la classicità greca vedeva depositate fra le braccia del Superno Fato da cui attingeva a piene mani per giustificare l'inesprimibile, nelle eccelse inviolate vette dell'Olimpo, nella bizzarria degli dei. L'uomo contemporaneo è ormai orfano di certezze un tempo tributate e attinte dall'imperante monocorde revelatio ecclesiastica; orfano ed errante nella storia; orfano di Dio, incede, irrompe ed è scaraventato entro un'area resa sgombra di false verità universali, noumeniche, immarcescibili, immutabili; in essa incede esitante e perplesso, timoroso e incerto con passo ateo; area ove germogliano paradossalmente spiritualità e religiosità che non si sporgono a lambire o violare suadenti ipostasi collocate in un oltre escatologico, in un aldilà impregnato di speranza. Religiosità e spiritualità che interrogano non più oscure divinità, ma la finitudine e la limitatezza dell'uomo non più inscritte e de-finite in e da una deità distante, distratta e lontana dalla croce dell'uomo e dalla sua sofferenza, sebbene anch'essa sofferente.
Spirito, religiosità e trascendenza che interrogano la responsabilità dell'uomo, suscitandola, appellandola, pretendendola, coltivandola senza che vi siano più vane preghiere rivolte a colui che è morto suicida.
Una responsabilità nuova che non svela il mistero del dolore e non lo dissipa, ma che almeno è libera di piegare le proprie ginocchia non per osannare i cieli in un'ipostasi d'illusione di certezza, di speranza e di redenzione, ma solo s'inchina sotto il peso dell'immane fatica di vivere. Un vivere impregnato di paure che affondano le loro radici nell'ombra oscura dell'ignoto da esplorare, e da qui emergendo per violare, per spostare un sospiro oltre quel tratto di matita che è limine e luogo privilegiato di reciproca osservazione e ammiccamento fra oscurità dell'ignoto e parvula luce del già svelato; limine che è anche varco d'ingresso di una fioca luce d'intuizione che rischiara quell'ulteriorità che sta oltre la soglia: una trascendenza che sposta i suoi confini senza che la propria incommensurabile ampiezza patisca arretramenti, riduzioni o compressioni di sorta. Ci sarà sempre tanto, troppo da conoscere e mai potremo percorrere fino in fondo i cammini dell'anima, tanto è profondo il suo Logos; questo ci suggerisce l'antica sapienza dell'oscuro Eraclito, teniamolo sempre bene a mente.
#170
Citazione di: Ipazia il 06 Ottobre 2024, 21:03:32 PMIl diritto di disporre della propria vita ,  nel rispetto dell'analogo altrui diritto è ciò che è venuto meno nella pandemenza coatta covidemica. E viene violato in ogni situazione di sfruttamento umano. Incluso quello praticato dallo schiavista Jefferson.
Non è e non potrebbe mai essere un valore assoluto, poiché, è noto, nessuno può disporre della propria vita a piacimento, prescindendo dal prossimo. Difatti, per esempio e per fortuna, molte vaccinazioni sono state rese obbligatorie, diversamente si andrebbe incontro all'opposizione di qualche demente laureatosi all'università della strada o al bar, prima, ora su fb (ce ne sono molti... più sono ignoranti, più diventano arroganti poiché quasi mai son consci della propria demenza). Quindi, ovviamente, il diritto di poter disporre della propria vita non è e non può essere un diritto fondamentale, utile e necessario per definire un 'essere umano'.
Per la stessa ragione (alludo alla demenza di taluni... troppi), anche il consumo personale di alcune sostanze stupefacenti è vietato.
Per ragioni assolutamente incomprensibili, per esempio, la 'dolce morte' non è ammessa e l'aborto subisce enormi limitazioni. Tante altre situazioni, il cui elenco sarebbe davvero eccessivamente lungo, tendono ad escludere che la piena libertà di disporre di sé stessi possa essere un diritto inalienabile e fondamentale.
#171
Citazione di: green demetr il 05 Ottobre 2024, 22:59:27 PME' irrilevante il fatto che nei campi nazisti si usassero gli esseri umani come topi da laboratorio?
Inviolabile significa che nessuno può fare qualcosa al mio corpo senza il mio consenso.
Cosa che naturalmente tutti gli stati tirannici immancabilmente si dimenticano di chiedere (ovviamente in nome di una causa più grande...sopratutto se ce lo chiede l'Europa giusto?)
Capito! Devi, quindi, essere contro la pena di morte e contrario agli interrogatori di polizia condotti con l'uso della tortura.
Concordo, il corpo è inviolabile. Ma è sufficiente, a parer tuo, rispettare il corpo per assentire all'imperativo che impone il rispetto dell'essere umano? In sintesi, l'ingiuria rivolta allo 'spirito', sebbene sia rispettato il corpo, è comunque per te un ossequio all'essere umano?
#172
Racconti Inediti / IL MARE, I PORTI, LE BARCHE
05 Ottobre 2024, 22:12:53 PM
Non si dovrebbe fare. Lo so bene! Eppure, quel giorno lo feci. Senza ritegno. Era così bello sentire le loro voci, la loro musica, ma soprattutto scoprire che non di solo gossip e calcio è fatto l'incontro di persone amiche. Erano sedute al tavolino vicino al mio. Subito mi colpì il loro parlottare e la perfetta sintonia che traspariva dai loro sorrisi. Ascoltai in estasi l'intero loro discorrere, astratto eppur tanto concreto. Era poesia, la loro. Non so come questo stupendo cicaleggio fosse iniziato, ma so bene come proseguì.

"... eppure, se ci pensi, noi non siamo poi troppo diversi da piccole barche che solcano il mare della vita, e ciascuno di noi è a sua volta un approdo e un'imbarcazione. Piccole feluche variopinte sballottate qua e là, che ogni tanto trovano un approdo per riposare e recuperare le energie perdute."

"Nostalgia del tuo mare?"

"Mah! Forse...".

Tacque per un attimo, come se dovesse ritrovare il filo dei suoi pensieri perso per l'interruzione. Poi, subito dopo, ritrovatolo, riprese.

"Nell'abbandonare il porto, le barche, con le loro vele variopinte, sembrano disegnare sull'orizzonte azzurro un arabesco dai mille colori. Tante piccole farfalle che si muovono verso il sole e la luce, che, come per le falene, pare quasi le attragga. Forse le vele bramano questa luminosità del sole, così come noi bramiamo la luminosità dell'anima. Una luce che si accende e si spegne in modo intermittente per avvertirci di qualcosa. Non si tratta sempre di un segnale di pericolo, talvolta è solo un avvertimento.
Quando s'incontra un'altra persona, l'intermittenza che si produce dall'incontro sembra ci voglia comunicare qualcosa. Quale sia il significato di questo messaggio spesso lo comprendiamo alla fine, oppure dopo tanto tempo. Talvolta comunica calore e genuinità, altre volte brama di possesso. 
Ma neppure le vele possono possedere il mare o il sole o il vento, così un amore non può mai possedere la persona amata. Sia le vele che l'amore s'illuminano e scaldano con il calore che traggono dal sole e dalla persona amata, e solcano il mare e il sentimento senza mai ferirlo. La brama di possesso, invece, è ciò che distrugge sia la luce che il calore. Allora si nutre il sentimento non più con le emozioni, ma lo s'incrosta con l'insicurezza, la paura. Una persona non può mai essere possesso esclusivo di un'altra.
E le barche sono libere di veleggiare giusto perché non ambiscono ad appropriarsi di chi le ospita sulla sua superficie. Così anche un amore, perché sia tale, veleggia sul sentimento senza mai violarlo. 
Ma quando si è giovani, troppo giovani, quanti errori si commettono. Per questo è bella la gioventù, perché commette errori, ma è stato bello cogliere tanto gli errori che quella luce che io ho sempre intravisto. 
Poi le barche fanno ritorno al porto, attraccano sulle banchine, e la vita riprende il proprio corso sulla terra ferma, poggiando i piedi per terra. 
E' bello ritornare sulla terraferma dopo un'intera giornata passata fra onde spesso ostili".

Era una metafora stupenda, quasi un dipinto narrato con una musica di sottofondo che rapiva. Ed io ne fui rapito.

"Non avevo mai pensato la Vita come un mare e noi come barche. Come sei poetica oggi, sembri una pittrice che con semplici parole dipinge su una pergamena dorata un magnifico acquerello. Per te forse è più facile, poiché vivi in un meraviglioso posto di mare. Non credo abbia torto."

"Ma sì! Immagina.
Siamo come piccole barche le cui vele sono gonfiate e distese dal vento e da questo sospinte. Sempre pronte a solcare l'ignoto: un mare che sempre calma e poesia non è, più spesso è burrasca. Ma siamo barche che lasciano il porto, che affrontano il mare, che sfidano il vento, che approdano in porti distanti migliaia di miglia. Siamo giunchi che si piegano alle folate. Siamo anche queste brezza leggera o furiosa che pare voglia spezzarci. 
Siamo come i piccoli pescherecci che vedo scorrere davanti ai miei occhi ogni mattina affacciandomi alla finestra dello studio. Le nostre vele sono i sentimenti che ci spingono, che ci raccontano il mondo, che ci sussurrano piano se oggi piangiamo oppure ridiamo, che ci fanno solcare questo mare fatto di gente. 
Ne incontro tantissima, anche qui seduta a questo tavolino. Osserva.
Ogni giorno la vedo sulle banchine del mio molo, venire ad acquistare il pesce appena pescato. Visi ormai noti, qualcuno sorride, c'è chi si muove di fretta, chi pare porti sulle spalle il peso del mondo. Gente che va, gente che viene. 
Anche la nostra vita è un po' come questo molo. Un brulichio di persone, di gente incontrata per caso, oppure cercata con il desiderio di arrivare a conoscerla. Visi ormai sfatti nel ricordo che pian piano svanisce, altri ancora nitidi nei pensieri perché è gente che ancora è con te. 
Quante persone abbiamo incontrato nella nostra vita? Quante ne ricordiamo e quante ne abbiamo scordate? Quante di quelle che ancora ricordiamo sono nei nostri affetti, quante altre nell'area dell'indifferenza? 
Strana la gente, ci si avvicina e poi si fugge via, ciascuno per la propria strada."
 
"Che strani pensieri, oggi. Che ti è accaduto di particolare da farti utilizzare i colori pastello della vita?".

"Ma no, nulla di eccezionale, sai bene che sono eternamente innamorata".

Risero di gusto. Anch'io sorrisi. Penso se ne siano accorte, ma non ci badarono più di tanto. Ripresero il loro fraseggio fatto di dolci note e piccoli tratti di pennello intinti in colori soavi.

"Anche noi, sospinti dal vento della vita, spesso abbandoniamo i nostri porti sicuri per recarci là dove un destino, il nostro, quello che è stato tracciato per noi, ci chiama ed esige. 
Quando abbandoniamo il rifugio sicuro, spesso l'angoscia o la speranza ci sono compagne. Man mano che percorriamo la strada che ci deve condurre là, dove siamo attesi, altri sentimenti ed altre emozioni si fanno spazio nel nostro animo. 
Per alcuni è l'intemperanza: bruciare le tappe e raggiungere il luogo del ritrovo il più in fretta possibile. Così, questi, nella smania di arrivare, scrutano l'orizzonte con inquietudine, senza mai volgersi di lato o indietro. Non vedono così ciò che fa da perimetro al loro veleggiare. Perdono alcuni sapori ed ingredienti che la vita e il tragitto offrono loro. Perdono i paesaggi e il piacere di trovarsi non soli, ma con compagni di viaggio. Sempre protesi verso quell'orizzonte che un po' li abbaglia, essi vivono sempre troppo sporti in avanti, sempre sul punto di cadere, senza equilibrio. Nella loro smania non si curano mai di ciò che incontrano, e poggiano, con indifferenza, i propri piedi su tutto ciò che si interpone fra la loro persona e l'agognata meta. Incuranti così delle gioie e dei dolori degli altri. 
Giunti alla meta, senza mai aver fatto una sosta e senza essersi riforniti di una sufficiente dose di sentimento, bramosi, in pochi attimi consumano, depredandole, le risorse che vi trovano, per ritrovarsi subito delusi di non essere approdati in alcun Paradiso. Scoprono così che quella Terra Promessa era solo una riserva ormai resa sterile e desertica".

"Sapessi quante ne ho incontrate persone del genere. Amori svaniti per eccesso di aridità e di cupidigia. Capisco quel che intendi dire"

"C'è chi, invece, non è posseduto da questa brama di giungere in alcun dove. 
Queste barche veleggiano tranquille, gettando l'ancora nelle insenature che più le affascinano, facendo gran scorta di viveri indispensabili per il lungo viaggio che li condurrà verso quella meta sconosciuta che tutti noi attende. Conosceranno la meta senza fretta, solo all'approdo finale. 
Nel tragitto raccolgono il cibo e l'acqua, sorrisi ed amicizie, amori e incontri, alleviando così la solitudine del loro peregrinare per le acque del pianeta".
 
Si sorrisero con dolcezza. Si vedeva che si volevano bene e che la loro amicizia era di lunga data. Si alzarono, pagarono il conto, mi lanciarono un bellissimo sorriso, a cui risposi con gioia imbarazzata e andarono via.
Una bellissima giornata si annunciava.
#173
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
05 Ottobre 2024, 16:23:18 PM
Citazione di: Duc in altum! il 05 Ottobre 2024, 12:28:48 PMLa morale atea non necessita del mio avallo, esiste, c'è; ma proprio come effetto del libero arbitrio, casomai dovesse esistere anche questo Dio creatore del tutto e del senso unico di questo Tutto.

Il buon samaritano - l'empio (a-teo) di allora - mettendo in pratica la regola d'oro evangelica, non necessita di confessare in Dio la sua fede, anche se sta usando nei fatti - non nelle chiacchiere, come il sacerdote o il levita nella parabola - il fondamento principale dell'annuncio del Cristo.
Quindi, inconsapevolmente, meccanicamente, istintivamente, sì che sta subordinando la sua coscienza (il suo essere autentico) e la sua volontà (la libertà di decidere), al progetto d'amore universale divino.
Tutto qui...



Forse ti manca qualche nozione: la regola d'oro, cui fai riferimento, è assai più antica dell'avvento di Cristo ed è un canone di comportamento etico cui attenersi, insorto ed affermatosi pressoché in tutte le culture. Ciò dovrebbe suggerirti proprio quel che mi pare ti ostini a negare. Nella Grecia classica, per esempio, nessuno ha avvertito la necessità che un Dio lo infervorasse per pronunciare, qualche secolo prima di Cristo, proprio lo stesso concetto, che attiene più che altro ad un canone di comportamento di reciprocità, ovverosia un suggerimento intimistico che sorge spontaneo, emergendo dal subconscio in funzione dell'attitudine relazionale dell'uomo. 
Nulla a che vedere con gli insegnamenti di Cristo, ben posteriori al sorgere della necessità di portar rispetto se si vuol essere rispettati.

#174
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
04 Ottobre 2024, 20:46:12 PM
Citazione di: Duc in altum! il 04 Ottobre 2024, 19:34:00 PMSiamo al Jagermeister,
Scusa, mi sfuggiva: cosa intendi con "Siamo al Jagermeister", potresti essere più chiaro?
#175
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
04 Ottobre 2024, 20:10:59 PM
Citazione di: Duc in altum! il 04 Ottobre 2024, 19:34:00 PMSiamo al Jagermeister, il creato che indica cosa deve fare il Creatore... poi ci si chiede perché Vannacci/Salis prendano tanti voti!
Grazie al libero arbitrio - dono di Dio - possiamo decidere di essere atei... repetita iuvant!

Inoltre, senza Dio (a-teo) è tutto lecito, altro che aberrazioni superate... basta guardarsi intorno!
Tu non credi che possa esserci una morale atea, che non abbia necessità di alcun D(d)io e che non sia da porre in subordine a quella alquanto ipocrita di matrice cattolica o religiosa?
#176
Citazione di: Ipazia il 03 Ottobre 2024, 21:34:58 PMInviolabilità del corpo significa non arrivare al punto disumanato di chiedersi che cosa significa.
D'accordo, hai partecipato!
#177
Citazione di: green demetr il 03 Ottobre 2024, 18:36:53 PMIl diritto fondamentale è l'inviolabilità del corpo.
Diritto immediatamente distrutto dalle ricerche transumaniste, e dalla loro cacca ideologica.
Deflagrato nella scorreggia di stato del 2020.

Ce lo chiede l'europa...non siamo più nemmeno in grado di capire perchè nella carta dell'uomo fosse quello il punto fondamentale.
Hint: Le sperimentazioni nei campi di concentramento dell'uomo oggetto?

Ci si dimentica della storia in un amen.
Che significa "inviolabilità del corpo"? (Diritto fondamentale, quindi non trattabile, irrinunciabile e non violabile).
Il resto del commento è irrilevante.
#178
Tematiche Spirituali / Re: Teologia LGBTQ+
03 Ottobre 2024, 17:02:43 PM
Citazione di: Duc in altum! il 03 Settembre 2024, 18:04:07 PMPeccato è peccato, per il Cristo non c'è nessuna differenza tra l'adulterio e l'assassinio, tra chi ruba un euro o un milione di euro.
Dite al Cristo di leggersi quantomeno "Dei delitti e delle pene". Grazie a Dio siamo atei e certe aberrazioni le abbiamo superate da oltre 150 anni.
#179
Citazione di: Il_Dubbio il 03 Ottobre 2024, 11:25:41 AMAd esempio il diritto alla vita è irrinunciabile, ma è possibile che si possa rinunciare alla vita qualora mancasse qualcos'altro di ancora piu fondamentale?

Se si cosa?
Certo! Il diritto alla vita è irrinunciabile fino al momento in cui uno decide di rinunciarvi. Evidente che vivere per vivere non è sufficiente per sopravvivere.
#180
Citazione di: taurus il 02 Ottobre 2024, 16:55:29 PML' anti-ebraismo, l' anti-giudaismo precedono di secoli e secoli l' antisemitismo.

PERCHE' il popolo israelita, sin dall' antichità, è stato da TUTTI i popoli della Mesopotamia malvisto, disprezzato _ ovvero odiato ?

Mai letto una  storia "antica" del popolo ebraico... ma di un autore "non" ebreo ?

E comunque la "motivazione" non è unica.. - il disprezzo verso questo popolo (ex-pagano ! ) che inventerà poi il monoteismo ha una specifica causa.

Già nella storia antica il popolo israelita (provenienti dall' Asia.. e discendenti di quei rozzi e rapaci Kabhiru.. stanziatisi nelle Mezzaluna Fertile) erano già invisi agli Assiri, Accadi, Babilonesi..ecc..ecc...

Quale la causa di tanto disprezzo.. nei confronti di questi auto-definitisi:

- popolo eletto e/o privilegiato (.. secondo i "loro" autori biblici) ? 

La loro insita arroganza/supponenza così come quello di auto-escludersi/auto-isolatisi, DOPO la riforma di re Giosia (!) con la "ciurma" dei Goy (i malefici/corrotti politeisti !) -
Quando proprio i Kabhiru erano stracolmi di paganesimo !
 
Invece per la nascente religione della croce / seppur primitiva setta nell' ambito del giudaismo (!) la motivazione di tanto disprezzo lo si deve piu' che altro a seguito della famosa dottrina della "sostituzione" _ così come quello:

- di NON aver riconosciuto il pio-giudeo quale "nuovo" dio-incarnato (e addirittura consustanziale al divin-Abbà).
Anzi.. peggio !
- Aver ucciso il (futuro) dio-trinitario _ da qui l' epiteto che caratterizzerà, da parte cristiana, l' ebreo ! Ovvero di appartenere alla malefica banda del popolo Deicida (coniato dal vescovo Melitone di Sardi.. addirittura nel II secolo !)

Sai di che si tratta ?

Diversa motivazione invece riguarda l' ultimo monoteismo _ l' islam / sorto quasi 600 anni dopo la "perfetta" (.. si fa per dire) religione della croce.

In questo caso il "primitivo" dissenso (e sfociato poi in odio perenne..) riguarda la faccenda della primogenitura (!) tra i primi figli di Abramo (Ismaele - Isacco).

E comunque sin dalla storia antica "questo popolo" è "indigesto" ovunque !

Le primitive cause hanno scatenato l' odio.. che, con il passare del tempo NON si è mai attenuato _ anzi !

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Perché mai negarsi un tantino di confusione?
Non guasta mai!