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Messaggi - baylham

#166
Citazione di: niko il 19 Settembre 2023, 11:34:52 AMIn realta', la tradizione marxista mostra una differenza incolmabile tra l'uso precapitalistico e quello capitalistico di merce e denaro.

La struttura antica e feudale e' caratterizzata dalla sequenza merce-denaro-merce, in cui il denaro e' (ancora) un mezzo, e la merce un fine. La struttura capitalista e' caratterizzata dalla sequenza denaro-merce-denaro in cui il denaro assurge a fine, e lo fa riducendo la merce a mediatore e mezzo.

Il contadino, ha la capra (merce), che vende al mercato, per avere i soldi (denaro) con cui comprare la zappa (merce); la figura del mercante professionista, archetipo primordiale del capitalista, ha i soldi (denaro), con cui compra delle zappe (merce), che rivende ad un mercato distante e piu' favorevole rispetto a quello in cui le ha comprate, per avere i soldi, (denaro) piu' soldi di quelli iniziali.

La stabilizzazione di questo sistema, si ha quando il mercante si trasforma in capitalista, ovvero quando il suo guadagno non dipende dall'aver venduto le zappe a un mercato diverso e piu' favorevole, ma dall'aver incorporato del lavoro umano nel prodotto che gli permette di venderlo in condizioni diverse e piu' favorevoli anche allo stesso mercato, ad esempio se e' partito dal possedere bastoni e pezzi di ferro grezzo, ha sfruttato il lavoro di qualcuno per trasformarli in zappe e poi, in tale nuova e piu' desiderabile forma li ha rivenduti.

Le vere " invenzioni" originali e caratterizzanti del capitalismo sono capitale e lavoro; merce e denaro invece rientrano a pieno titolo tra le forme ad esso preesistenti e da esso sovvertite e sussunte.

La "non naturalita' " di merce e denaro e', molto elegantemente mostrata dal loro divenire, parallelo al divenire dell'uomo e dei suoi sistemi sociali ed economici, con le loro divenienti e differenti leggi sistemiche, che differentemente, di volta in volta, organizzano strutturano merce e denaro; se ci sono almeno due modi sequenziali e diversi di usare merce e denaro, merce e denaro NON sono naturali, e NON sono, neanche, riconducibili ad unita'; sono manifesti in almeno due simulacri, di loro stessi, corrispondenti ad almeno due, ambienti sociali umani diversi, i quali entrambi, usano e maneggiano merce e denaro, ed entrambi hanno la potenzialita' di apparire illusivamente naturali ai loro propri abitanti pur senza esserlo, di cui nessuno ha il pregio, o il merito, dell'originalita', perche' sono entrambi, artificiali.

Mentre l'oggettualita' dell'ambiente umano e' prodotta dall'attivira' umana, la sensazione di -falsa- naturalita' di cio' che naturale non e', e' prodotta dall'oblio della natura artificiale di cio' che e' artificiale e oggettualmente prodotto, perche', nel contesto e nell'ambito di cio' che e' artificiale e oggettualmente prodotto, si esiste fin dalla nascita.

Questa, in particolare gli schemi MDM e DMD' è la classica analisi marxiana che si trova nel primo volume del Capitale.
Che ovviamente viene riproposta nei testi di storia, di letteratura e di filosofia data l'importanza storica del movimento comunista. Aggiungendo la teoria del valore lavoro, del plusvalore e dell'acccumulazione originaria del capitale il quadro della teoria economica marxiana è abbastanza completo.
Per me la teoria economica marxiana va relegata ad un capitolo della storia della scienza economica, ma scientificamente è inconsistente, inutile, fuorviante, come gli schemi sopra riportati. Infatti nei testi di economia attuali giustamente non si trova.
La novità del capitalismo è il capitale, alla base della rivoluzione, innovazione continua dei processi di produzione e dei prodotti. Il lavoro salariato si trova in tutti i sistemi economici precapitalistici, eccetto quelli più primitivi. Tutti le caratteristiche, aspetti del capitalismo si trovano in nuce nei sistemi economici precapitalistici.

Per inciso trovo divertente la critica al mercato da parte di chi esalta la libertà dei consumi, del lavoro individuale, dell'esistenza individuale nel paradiso comunista prossimo a venire, secondo il profeta.

Ho definito naturale tutto ciò che è o può diventare reale, esistente; contronatura è quindi soltanto ciò che non può realizzarsi. Con questa definizione di naturale la distinzione naturale artificiale è inutile.

#167
Citazione di: Ipazia il 19 Settembre 2023, 04:46:18 AMSecondo l'ideologia dominante certamente, com'è naturale il denaro e la distruzione ed esproprio di risorse naturali, il fiorente mercato della morte.

Per i padroni fu certamente oppressivo non potersi più arricchire sullo sfruttamento altrui e tanto brigarono con forme di guerra di ogni genere per far fallire quegli esperimenti. Anche i comunisti ci misero del proprio. Ma siamo già ben oltre il puro e semplice stato di natura; siamo nello stato che richiede motivazioni sociali elevate, in cui l'opzione diventa "socialismo o barbarie". La serenità e felicità della barbarie al momento è garantita dal capitalismo e dal suo mercato globale in cui tutto, compresa l'anima, diventa merce.

Buon divertimento.

Il denaro, il mercato, la distruzione delle risorse e la morte sono naturali. Il denaro, le merci e il mercato fanno parte delle migliori invenzioni umane, la distruzione delle risorse e la morte sono delle relazioni fisiche stabili, parte dell'inevitabile entropia.
Chi si rifà alla tradizione cristiana e marxista, alla ricerca del paradiso perduto, ha seri problemi ad accettare l'entropia e l'economia.
#168
Contronatura è ciò che è impossibile a realizzarsi.
In questo senso il comunismo o l'anarchia sono contronatura, mentre il mercato o il capitalismo sono naturali.

Lo stato di felicità individuale o collettivo è transitorio, effimero. Dubito dell'esistenza di società stabilmente serene e pacificate. Certamente non furono sereni o pacificati i fallimentari e oppressivi esperimenti sociali comunisti.
#169
Citazione di: Ipazia il 12 Settembre 2023, 07:53:34 AMIn teoria tutto è fattibile: necessario è il lavoratore, non il padrone. In pratica, sono sempre le condizioni storiche a determinare le rivoluzioni sociali e di solito gli esiti non sono progettabili a tavolino, ma si realizzano in corso d'opera.

Davvero nel comunismo non c'è un padrone? Io sono certo, sicuro del contrario. Soprattutto perchè la proposta comunista marxista si basa sulla collettivizzazione del capitale. Capitale che richiede comunque una divisione del lavoro e la sua organizzazione. Che chi lavora sia contemporaneamente chi dirige è semplicemente assurdo: in una collettività di lavoratori (quale, come è formata) chi e come decide il processo produttivo? Che la volontà individuale coincida con la volontà generale è un'eccezione, non la norma.

L'ideale comunista equivale all'abolizione dell'economia, della politica, della morale, per questo non ha alcun modello concreto di economia o di politica da proporre: scambiare la politica (rivoluzione, dittatura del proletariato, collettivizzazione) con l'economia è il tipico gioco di prestigio dei marxisti.
#170
Citazione di: Kephas il 04 Settembre 2023, 21:05:52 PM"A questo punto Mi eccitai, e dissi: <<Voi, secondo la discendenza di Abramo, dovreste essere figliuoli di Dio, invece non lo siete da lungo tempo, bensì il padre vostro è Satana, la madre vostra è la legione di tutti i demoni, la vostra nuora è la vostra incommensurabile cecità, pigrizia e malignità; e questi grandi nemici dell'uomo sono i vostri coabitatori! e colui fra voi, se vuole nuovamente pervenire alla vera figliolanza di Dio, impugni la spada della Verità che Io a voi espongo, e combatta contro questi suoi coabitanti, fino a che li ha vinti>>."

Queste espressioni sono altrettanto "tremende", di scarsa intelligenza e comprensione umana, tipica dei paranoici religiosi.

#171
Citazione di: InVerno il 16 Agosto 2023, 16:04:36 PMJacopus tuttavia si chiede, e io mi accodo retoricamente, come sia possibile che si trovino abbastanza bene nonostante le previsioni di gradi centigradi aumentati in relazione agli ettari di colture perse (una tra le tante relazioni) lì prevede a grattare il piatto con il coltello molto presto, se non loro che han già la cassa prenotata dal becchino, i loro figli. Tutto questo non può essere risolto con spiegazioni "percettive" (rane bollite e quant'altro), c'è qualcosa nella società che ha favorito questa ipernormalizzazione dell'annichilimento.
Il sistema economico globale dal punto di vista demografico ed ecologico è semplicemente fuori dal controllo della politica, non c'è una politica "progressista" (di miglioramento economico) che tenga in queste condizioni. La decrescita infelice non fa parte dei sogni della maggioranza della popolazione, per molti, forse la maggioranza, significherebbe la morte.
#172
Tematiche Filosofiche / Re: Sò di non sapere.
08 Agosto 2023, 11:46:09 AM
Socrate è stato tra i primi ed il più famoso ad avere posto a fondamento della sua ricerca filosofica ciò che definisco ignoranza sistemica, riassunta nel motto "so di non sapere".

Nell'Apologia di Platone sono riferite le argomentazioni a sostegno dell'ignoranza sistemica di Socrate, la cui attendibilità non sono certamente in grado di valutare. Tuttavia Socrate ha intuito l'ignoranza sistemica, ma non l'ha compresa come è evidente dalle sue argomentazioni sbagliate e contradditorie. 

La premessa è l'oracolo del Dio di Delfi, secondo cui Socrate è il più sapiente degli uomini. Per Socrate l'oracolo del Dio di Delfi non può mentire, premessa logicamente contradditoria con la sua concezione dell'ignoranza sistemica. Anche la sua valutazione dell'indagine empirica condotta presso i sedicenti sapienti, l'interrogazione, è in contraddizione con la sua concezione dell'ignoranza sistemica. Ma soprattutto la sua conclusione, che solo il Dio è sapiente, mentre la sapienza degli uomini non vale nulla è doppiamente sbagliata e contradditoria.

L'ignoranza sistemica implica che qualunque esistente, il Dio eventuale non fa eccezione, è impossibilitato a conoscere integralmente la realtà oltre che sé stesso. Implica che la conoscenza è possibile, ma relativa. L'ignoranza sistemica ha implicazioni profonde in qualsiasi campo: filosofico, morale, scientifico, tecnico, politico, religioso. Ad esempio in campo morale, ritenere di conoscere che cosa sia il bene e il male è una pretesa altrettanto impossibile proprio perchè è impossibile conoscere che cosa sia la realtà. Lo stesso in campo filosofico, la ricerca dell'Essere o dell'Assoluto sono imprese patetiche.
#173
Attualità / Re: Dire qualcosa di sinistra
01 Agosto 2023, 12:00:32 PM
Qualcuno mi spiega perchè i cittadini italiani, europei, statunitensi (i cittadini dei paesi democratici occidentali) in questa fase storica preferiscono politicamente le destre più ignoranti, stupide, postfasciste, alla sinistra socialdemocratica o comunista?
Invece di tirare in ballo Marx per un inconsistente comunismo, sarebbe bene utilizzarlo per capire le dinamiche economiche e quindi politiche globali.

Le teorie economiche non si riducono ad un inconsistente neo-liberismo o comunismo, l'economia e le politiche economiche sono fortunatamente molto più varie.
#174
Citazione di: Duc in altum! il 29 Luglio 2023, 20:14:13 PMCi mancava solo questa ...stendere Dio sul divanetto dello psicologo!  :)) :)) :))

Consiglierei uno psichiatra, il sintomo principale è il delirio di onnipotenza.
#175
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
27 Luglio 2023, 03:22:12 AM
Citazione di: anthonyi il 26 Luglio 2023, 18:39:45 PMQuesto ragionamento è pura metafisica, ed è anche un pò pericoloso. Lo stato, entità artificiale costituita storicamente da uomini non ha propri principi, ma ha i principi che, consensualmente, gli danno coloro che lo costituiscono. I principi di costoro sono, nel momento storico, principi politici, religiosi, filosofici. I principi religiosi, però, sono solitamente quelli piu forti nella generalità degli individui, questo è quello che ci insegna la storia, e soprattutto sono quelli meno malleabili, per cui se vi è conflittualità su questi sono dolori, e lo stato è più fragile, questo lo capi bene gandhi quando fece nascere l'india induista separata da pakistan e bangladesh musulmani.
La democrazia è un metodo euristico, un modo per costruire lo stato che non contiene principi a priori, questi principi li prende dai cittadini che sono gia parte di una realtà sociale nella quale la religione ha il suo ruolo, lo stato liberale, democratico, si adatta a questa realtà sociale preesistente proprio perchè è liberale.
Se invece volesse imporre alla società propri principi sarebbe uno stato totalitario come quello nazista e quello comunista.
Confermo che in uno stato democratico i principi della democrazia prevalgono su quelli religiosi. Una democrazia non può rinunciare ad esempio al principio della libertà di pensiero, che implica quindi la libertà religiosa, come non può rinunciare all'uguaglianza politica dei cittadini. Perciò lo stato democratico non può fare propri i principi di una religione, non può fondarsi sui principi di una religione, altrimenti non è democratico, ma teocratico. Che poi una religione all'interno di uno stato sia prevalente e quindi abbia maggiore influenza politica è ovvio, per il motivo che non esiste separazione tra politica e religione. Ma in uno stato democratico non spetta allo stato di educare i cittadini ad una religione o una politica. L'educazione civica si limita appunto ad educare i cittadini ai principi della democrazia.
Ribadisco che le principali religioni sono state e sono profondamente antidemocratiche e illiberali. Quando si ritiene che i principi religiosi siano prevalenti rispetto ai principi politici democratici è evidente che la democrazia non può reggere, come la breve e fragile storia della democrazia dimostra, purtroppo.
#176
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
26 Luglio 2023, 17:49:25 PM
Citazione di: anthonyi il 26 Luglio 2023, 15:40:57 PMNon mischiamo il sacro col profano, la funzione della religione é uno dei fondamenti della società umana, é un po' come le strutture portanti degli edifici, se le indebolisci c'é il rischio che crolli tutto. Se poi ti trovi ad indebolire per il volere solo di una minoranza allora a maggior ragione possiamo evitare di tenere in considerazione dette pretese.
Le società stabili sono sovente caratterizzate da un'unica religione presente e dominante, perché immancabilmente i principi religiosi condizioneranno la costruzione del diritto e la presenza di più religioni in competizione crea conflitti istituzionali. I principi liberali chiaramente impongono il rispetto di tutte le religioni, ma questo rispetto é comunque subalterno rispetto all'esigenza di stabilità dello stato di diritto, questo é il mio parere.

Uno stato democratico impone il rispetto dei propri principi, i principi su cui si basa la democrazia. Sono le religioni che devono adattarsi ai principi di uno stato democratico, non viceversa. Poichè la maggioranza delle religioni sono antidemocratiche, le religioni non sono affatto un sostegno stabile alla democrazia, ma al contrario tendono a minarla.
#177
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
26 Luglio 2023, 17:33:01 PM
Citazione di: flying dutchman il 26 Luglio 2023, 15:11:39 PMse lo stato è democratico e la maggioranza è a favore della Juventus, allora la Juventus deve essere privilegiata rispetto alle altre squadre di calcio. perché la maggioranza dovrebbe adattarsi ai voleri degli altri tifosi?

Appunto,  le regole del gioco sono uguali per tutte le squadre: la Juventus non può fare le regole del gioco a proprio vantaggio, prima, durante o dopo la partita o il campionato.
#178
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
24 Luglio 2023, 15:54:38 PM
Citazione di: anthonyi il 24 Luglio 2023, 12:16:39 PMIl punto é che religione e politica non sono la stessa cosa. La religione ha soprattutto un ruolo educativo, cioè si interessa soprattutto di coloro che sono nuovi arrivati nell'umanita.
Tu potrai anche pensare che quell'educazione é sbagliata, o fobica come dici, resta il fatto che la stessa ha conservato l'umanità in un'itinerario di crescita civile che altrimenti non ci sarebbe stato, e che ha permesso anche di sviluppare quel poco di democrazia che conosciamo, che non ha nulla di naturale, e anche tu di questo ne fornisci la prova visto che ti rifiuti di accettare che una maggioranza di una data fede possa definire itinerari preferenziali per la sua fede.

In primo luogo il cristianesimo ha ben poco a che fare con la democrazia, semmai è stato un suo avversario reazionario.
Basta leggere le immonde prese di posizione illiberali e antidemocratiche uscite dalla penna dei papi.
La democrazia è stata ripresa dall'Illuminismo e dalla borghesia alla fine del Settecento ispirandosi all'antica democrazia greca.
Nel cristianesimo valgono ancora i dieci comandamenti, in cui si sostiene implicitamente e chiaramente la schiavitù e la subordinazione delle donne. Comandamenti che sono intrinsecamente incompatibili con la democrazia.
InVerno ha perfettamente ragione: il peggior nemico dell'ebraismo, del cristianesimo, dell'islamismo sono il loro stesso testo di riferimento.

In secondo luogo hai una strana concezione della democrazia, che sicuramente non è liberale. Una democrazia richiede come minimo delle regole del gioco che tutti i cittadini devono rispettare, indipendentemente dalle maggioranze. La concorrenza politica richiede che lo Stato non avvantaggi una parte rispetto alle altre. Quindi che gli infanti siano educati esclusivamente da una parte religiosa e politica, le due cose non sono separabili, è incompatible con una matura democrazia liberale.
#179
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
24 Luglio 2023, 11:13:24 AM
Citazione di: Alberto Knox il 23 Luglio 2023, 21:36:38 PMMa ti leggo un altra frase di di Nietzsche: "Si deve acquistare quella enorme energia della grandezza per foggiare l'uomo futuro allevandolo, da un lato, e, dall'altro, annientando milioni di malriusciti: e non si deve venir meno per il dolore che si crea ...un dolore quale non fu mai visto finora". È l'aforisma 964 della Wille zur Macht, che Adolf Hitler leggeva con molta attenzione. Nietzsche era il suo filosofo preferito. Non so se vi suona una campanella fra l'anologia della frase Nicciana e l'olocausto compiuto  tra il 1933 e il 1945 .

Deuteronomio 7
1 Quando il Signore, tuo Dio, ti avrà introdotto nella terra in cui stai per entrare per prenderne possesso e avrà scacciato davanti a te molte nazioni: gli Ittiti, i Gergesei, gli Amorrei, i Cananei, i Perizziti, gli Evei e i Gebusei, sette nazioni più grandi e più potenti di te, 2quando il Signore, tuo Dio, le avrà messe in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio. Con esse non stringerai alcuna alleanza e nei loro confronti non avrai pietà. 3Non costituirai legami di parentela con loro, non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, 4perché allontanerebbero la tua discendenza dal seguire me, per farli servire a dèi stranieri, e l'ira del Signore si accenderebbe contro di voi e ben presto vi distruggerebbe. 5Ma con loro vi comporterete in questo modo: demolirete i loro altari, spezzerete le loro stele, taglierete i loro pali sacri, brucerete i loro idoli nel fuoco. 6Tu infatti sei un popolo consacrato al Signore, tuo Dio: il Signore, tuo Dio, ti ha scelto per essere il suo popolo particolare fra tutti i popoli che sono sulla terra.
7Il Signore si è legato a voi e vi ha scelti, non perché siete più numerosi di tutti gli altri popoli - siete infatti il più piccolo di tutti i popoli -, 8ma perché il Signore vi ama e perché ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri: il Signore vi ha fatti uscire con mano potente e vi ha riscattati liberandovi dalla condizione servile, dalla mano del faraone, re d'Egitto. 9Riconosci dunque il Signore, tuo Dio: egli è Dio, il Dio fedele, che mantiene l'alleanza e la bontà per mille generazioni con coloro che lo amano e osservano i suoi comandamenti, 10ma ripaga direttamente coloro che lo odiano, facendoli perire; non concede una dilazione a chi lo odia, ma lo ripaga direttamente. 11Osserverai, dunque, mettendoli in pratica, i comandi, le leggi e le norme che oggi ti prescrivo.
12Se avrete dato ascolto a queste norme e se le avrete osservate e messe in pratica, il Signore, tuo Dio, conserverà per te l'alleanza e la bontà che ha giurato ai tuoi padri. 13Egli ti amerà, ti benedirà, ti moltiplicherà; benedirà il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e i nati del tuo gregge, nel paese che ha giurato ai tuoi padri di darti. 14Tu sarai benedetto più di tutti i popoli: non sarà sterile né il maschio né la femmina in mezzo a te e neppure in mezzo al tuo bestiame. 15Il Signore allontanerà da te ogni infermità e non manderà su di te alcuna di quelle funeste malattie d'Egitto, che ben conoscesti, ma le manderà a quanti ti odiano.
16Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore, tuo Dio, sta per consegnarti. Il tuo occhio non ne abbia compassione e non servire i loro dèi, perché ciò è una trappola per te.
17Forse dirai in cuor tuo: "Queste nazioni sono più numerose di me; come potrò scacciarle?". 18Non temerle! Ricòrdati di quello che il Signore, tuo Dio, fece al faraone e a tutti gli Egiziani: 19le grandi prove che hai visto con gli occhi, i segni, i prodigi, la mano potente e il braccio teso, con cui il Signore, tuo Dio, ti ha fatto uscire. Così farà il Signore, tuo Dio, a tutti i popoli, dei quali hai timore. 20Anche i calabroni manderà contro di loro il Signore, tuo Dio, finché non siano periti quelli che saranno rimasti illesi o nascosti al tuo sguardo.
21Non tremare davanti a loro, perché il Signore, tuo Dio, è in mezzo a te, Dio grande e terribile. 22Il Signore, tuo Dio, scaccerà a poco a poco queste nazioni dinanzi a te: tu non le potrai distruggere in fretta, altrimenti le bestie selvatiche si moltiplicherebbero a tuo danno; 23ma il Signore, tuo Dio, le metterà in tuo potere e le getterà in grande spavento, finché siano distrutte. 24Ti metterà nelle mani i loro re e tu farai perire i loro nomi sotto il cielo; nessuno potrà resisterti, finché tu le abbia distrutte.
#180
Tematiche Spirituali / Re: Italia post cristiana
24 Luglio 2023, 11:05:58 AM
Citazione di: anthonyi il 23 Luglio 2023, 21:32:46 PMSe lo stato é democratico, e la maggioranza é a favore di una data religione temo che questo privilegio sia nella logica delle cose. Perché la maggioranza dovrebbe adattarsi ai tuoi voleri?
Proprio perchè ritengo che non ci sia separazione tra politica e religione, ritengo che uno stato sia democratico se i movimenti, i partiti politici concorrono alla pari. Una democrazia richiede un minimo di regole comuni sulla competizione che sono intrinseche. Per cui una religione non può essere privilegiata rispetto alle altre. Saranno i cittadini a sostenere economicamente i propri partiti o associazioni religiose. La maggioranza può decidere i programmi e progetti politici che preferisce, ma non può toccare le regole del gioco democratico.

Per me le proposte politiche delle principali religioni sono orribilmente arretrate, vecchiume: l'ebraismo con il suo popolo eletto, il cristianesimo con le sue fobie sessuali e il servilismo morale, l'islam con la sua guerra santa, l'induismo con le sue caste. Sono religioni incompatibili con la democrazia.