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Messaggi - Socrate78

#166
Io credo che tu abbia ragione, i cataclismi, i terremoti, le pandemie e anche le guerre sono previsti da Dio per l'evoluzione spirituale dell'umanità, l'uomo deve soffrire e sbagliare anche gravemente per far evolvere la propria anima, una tragedia come un sisma può essere ad esempio uno stimolo per dare solidarietà alle vittime e le vittime proveranno gratitudine e riconoscenza se sono aiutate, una guerra con i suoi effetti devastanti può essere permessa da Dio per far comprendere che la sopraffazione non produce altro che dolore e morte e quindi questo costituisce una lezione importante. L'uomo moderno è malato di onnipotenza, non vorrebbe dipendere da niente e da nessuno, è in fondo questa l'idea del Superuomo di Nietzsche che ha impregnato la cultura contemporanea.  E Dio allora vuol far comprendere che il singolo individuo non può tutto da solo, ha bisogno dei suoi simili ed è necessario collaborare, e quindi nella sofferenza si nota proprio come il singolo abbia bisogno dell'altro per avere supporto e sostegno.
#167
Tematiche Spirituali / Re: I Papi e il caso Orlandi
06 Febbraio 2023, 08:31:51 AM
Secondo me Emanuela Orlandi è stata rapita, perché quando nel lontano 27 giugno 1983 ritornava dalle lezioni di canto aveva incontrato un uomo che le aveva proposto un "lavoro" di volantinaggio a suo dire per conto di una ditta, la Avon Cosmetics, che però non c'entrava nulla con queste proposte. La ragazza telefonò ad alcune amiche da una cabina e poi attese l'autobus, che non prese però perché troppo affollato: fu forse proprio mentre attendeva l'altro autobus che venne di nuovo adescata dall'uomo che la rapì con qualche proposta legata allo stesso falso lavoro.
#168
@Niko: E' inutile dialogare con voi del forum, perché siete soltanto una massa di senza Dio, la vostra ragione vi ha rovinato l'anima, perché il pensiero razionale avvelena l'anima se non è accompagnato dal riconoscimento di una realtà suprema che travalica la ragione. Io sono convinto, e lo dico chiaramente, che tutti gli atei non salveranno mai l'anima e alla morte finiranno dannati e separati da Dio se persistono per tutta la vita nella negazione di Dio, perché negare Dio è un atto che separa l'anima da Dio nel momento stesso in cui la negazione si insinua nell'anima. L'ateismo lo ritengo un peccato quindi decisamente mortale, fa morire l'anima e la separa radicalmente dall'amore di Dio. E anche se l'ateo compie opere di carità, queste ultime non potranno mai salvarlo, perché se manca il riconoscimento di Dio la carità verrà fatta solo per motivi umani e legati all'amor proprio, ma l'unica carità che conta è quella fatta per puro amore  e obbedienza a Dio e non per sentirsi socialmente utili o peggio per ottenere favori e attenzioni dagli altri.
Quando ho aperto il post io ero già convinto della mia tesi, che è la fede che salva, e l'ateismo al contrario porta alla perdizione.
#169
A partire dal 20 gennaio la Germania ha dato l'ok all'invio dei carri armati tedeschi Leopard 2 in Ucraina e gli Stati Uniti hanno deciso di inviare 31 tank Abrams: l'addestramento dei soldati all'uso starebbe già iniziando e si prevede l'invio in totale di 321 carri armati in primavera, a partire da fine marzo/aprile. Zelensky ora starebbe spingendo anche per avere dei caccia da combattimento e missili a lunga gittata. Ora, mi sembra che in questo conflitto si stia andando sempre di più verso un inasprimento delle tensioni e la pace si allontana sempre di più, vi è un coinvolgimento sempre maggiore della NATO nel conflitto russo-ucraino. Infatti si stanno superando quelle che all'inizio erano considerate LINEE ROSSE, passi da non fare per evitare l'escalation militare: una delle linee rosse era proprio l'invio di carri armati, ed è stata superata.
Ma la Russia, che è decisa a non mollare la presa e a prevalere nel conflitto, è a sua volta decisa a passare all'offensiva e ha infatti preso la città di Soledar (con le sue riserve di sale) e sta premendo su Bakhumut nel Donbass, vi è stata la mobilitazione di 300.000 riservisti in previsione di un'offensiva che potrebbe arrivare presto per prevenire la controffensiva ucraina di primavera: a quel punto la Russia potrebbe passare in vantaggio riuscendo a riprendersi il terreno perso nell'autunno scorso e rivendicare il Donbass e forse anche i territori meridionali che costituirebbero un corridoio con la Crimea occupata (parlo per l'ipotesi). A quel punto l'Europa che cosa farebbe? E' chiaro che, se non vuole proprio permettere la vittoria anche parziale della Russia, a quel punto la NATO potrebbe decidere di inviare le proprie truppe in Ucraina andando allo scontro diretto, pur di non permettere che la Russia negozi in una posizione di forza. Quindi l'eventuale prevalere della Russia nella guerra rischierebbe di trasformare un conflitto regionale in uno generalizzato, forse anche mondiale. Anche a voi sembra che la situazione stia precipitando sempre di più?
#170
Spesso rifletto, da credente e cristiano, su quale sia il fattore determinante che produce la salvezza dell'anima dalla perdizione e dalla separazione da Dio, se questo sia da individuare nelle opere di carità, nella dedizione al prossimo oppure se sia determinante la fede in Cristo, nel suo sacrificio salvifico. A mio avviso, però, quello che è determinante è proprio la fede, anche se oggi si tende fortemente a sostenere il contrario, e cioè ad estendere la salvezza anche a chi non crede. Infatti che cos'è nella sua intima essenza il peccato? Il peccato è un'offesa fatta in un'ultima analisi a Dio, e ciò vale anche per i peccati meno gravi, si tratta sempre di offese a Dio. Ma siccome una colpa è tanto più grave e meritevole di una pena severa in rapporto all'importanza e alla grandezza di chi è offeso, allora l'offesa a Dio, che è appunto perfetto ed eterno, meriterebbe di conseguenza una pena eterna e massima, quindi l'inferno. Tutti gli uomini quindi, in quanto peccatori, meriterebbero di essere eternamente separati dal sommo bene di Dio e ciò che può salvarli quindi risulta essere solo la fede in Cristo, nel suo sacrificio salvifico, la fede quindi sarebbe l'unico strumento per giustificarci (cioè renderci giusti) di fronte a Dio.  Ciò non significa che le opere non siano importanti, ma sono semmai più che altro un segno che la fede è vera: infatti se io credo veramente in Cristo compio anche la sua volontà perché mi affido a Lui, quindi il mio agire sarà anche improntato alla carità, ma non sono le opere il fattore determinante per la salvezza eterna. Questi concetti sono stati sostenuti anche dal protestantesimo (giustificazione per fede), anche se forse in maniera diversa da come li ho esposti sopra. Il punto debole della teoria starebbe nel fatto che, coerentemente con essa, verrebbero esclusi dalla salvezza tutti i non cristiani, ma anche qui si può sostenere che per "fede" si deve intendere fiducia e sottomissione a Dio, quindi anche se non si riconosce umanamente (per cultura, tradizioni, ecc.) Dio in Cristo, l'importante è il rapporto intimo dell'anima con l'Assoluto. Voi che cosa ne pensate?
#171
Storia / Re: Olocausto degli ebrei
27 Gennaio 2023, 17:42:20 PM
Il nazismo non poteva che nascere e svilupparsi in Germania, perché da sempre (e sottolineo sempre, praticamente dal Medioevo) i tedeschi sono stati i peggiori antisemiti. Durante la peste del Trecento sono stati i tedeschi ad accusare gli ebrei di propagare il contagio e di avvelenare i pozzi, e ne hanno sterminati a migliaia nei massacri di Colonia, Francoforte e altre città tedesche, poi Lutero con la riforma protestante si scagliò contro gli ebrei, li accusò di arricchirsi a spese della Germania, ne cacciò gran numero, li additò come un popolo complottista e l'odio antisemita permeò quindi la religione luterana protestante e con essa la mentalità tedesca. Un tedesco medio era quindi ben predisposto a vedere nell'ebreo la causa della crisi economica del 1929 e a credere che essi complottassero per dissanguare la Germania, e Hitler sapeva benissimo che i tedeschi erano stati nutriti in passato di forte antisemitismo. L'idea inoltre della razza superiore tedesca si può trovare in embrione in alcuni filosofi idealisti come Fichte, che "Nei discorsi alla nazione tedesca" parla chiaramente con orgoglio dei tedeschi come di un popolo rimasto "puro" culturalmente (e di fatto razzialmente) in quanto non aveva subito particolari incroci con altri popoli ed aveva conservato quindi intatta la sua identità, anche la filosofia tedesca nutre in embrione quel razzismo che poi sfociò nel nazismo. Wagner, grande compositore e geniale, era un convinto antisemita e riteneva gli ebrei come i corruttori dell'arte tedesca, gli esempi sono molti. Quindi alla domanda "Perché la Germania?" si può rispondere affermando che la Germania era un luogo ideale per la crescita del virus nazista. 
#172
Dio ci ha creati a sua immagine, ma con il peccato originale l'uomo non è di fatto più ad immagine e somiglianza di Dio. E' CORROTTO, la colpa di Adamo si è trasmessa a tutte le generazioni e neanche il battesimo riesce a togliere le conseguenze del peccato, infatti con il Battesimo si diventa solo figli ADOTTIVI di Dio, ma non appunto naturali come si era in origine.
Siamo tutti quindi peccatori e ci siamo allontanati dall'immagine di Dio e soltanto la fede nel sacrificio supremo di Cristo e le opere di carità praticate assiduamente, le preghiere continue, i sacrifici e le penitenze possono portare l'anima alla salvezza.
#173
@Ipazia: Chi ti ha detto che la ragione sia depositaria della verità? Magari ti allontana da essa invece di avvicinarti, ci hai mai pensato? La verità si pensa con i ragionamenti oppure si sente? I filosofi che hanno usato il raziocinio non sono giunti a nessuna verità oggettiva, si sono infatti contraddetti l'uno con l'altro senza giungere a nessuna universalità della conoscenza. Non è forse perché è la ragione stessa ad essere fallace nella sua stessa ricerca della verità? Infatti Socrate disse che l'uomo più saggio è colui che sa di non sapere, segno che la ragione, nella sua tensione verso la verità, deve sempre scontrarsi con la non-conoscenza, quindi con l'imperfezione ineliminabile. La fede quindi giunge dove la ragione non arriva, ma non disse forse un certo Pascal che il cuore ha delle ragioni che la mente non conosce? Il cristianesimo poi non è una favola, vi sono le prove della sua verità nelle vite dei Santi, nei loro miracoli e nei fenomeni sovrannaturali che li hanno contraddistinti, e secondo me si tratta di verità lampanti e vere, solo che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
#174
Secondo il filosofo danese Soren Kierkegaard esistono tre fondamentali modi di approcciare e vivere l'esistenza: quello estetico, etico e religioso. Nella vita estetica (impersonata dal Don Giovanni di Mozart e dal seduttore intellettuale Johannes in "Aut-aut") il soggetto decide di vivere in maniera edonistica attraverso la ricerca continua del piacere, dell'avventura emozionante, dell'attimo fuggente: l'esteta è colui che decide di non seguire un progetto di vita che gli dia stabilità e fissità, ma vive con assoluta leggerezza senza responsabilità ed impegni, preso dalla ricerca continua del piacere. L'esteta per Kierkegaard è condannato a vivere nella noia continua e nella disperazione di una vita senza senso, perché i piaceri effimeri non possono mai realizzarlo. L'esteta è "immediatamente ciò che è", nel senso che la sua personalità è cangiante ed effimera come gli attimi del piacere e quindi egli non è fondamentalmente nessuno.
La vita etica è quella in cui il soggetto decide di abbracciare alcuni valori morali fondamentali come l'impegno nel lavoro, il sacrificio, l'onestà e la fedeltà, diventa quindi un marito fedele, un professionista serio e scrupoloso ed aderisce alle responsabilità imposte dalla società. Ma anche la vita etica per Kierkegaard conosce lo scacco perché l'individuo non riesce mai a realizzare la sua esigenza di perfezione e di infinito, tutti i ruoli sociali prima o poi sono destinati a terminare (ad esempio con la morte) ed inoltre l'uomo per Kierkegaard è peccaminoso ed inadeguato e quindi la sua esigenza di perfezione è destinata al fallimento, da qui l'angoscia nel constatare l'inadeguatezza nel rivestire i ruoli morali e sociali che l'individuo si è dato. Per il filosofo l'unica esistenza che può salvare dall'angoscia esistenziale è la vita religiosa, in cui l'uomo si affida completamente alla volontà di Dio: il personaggio che incarna la vita religiosa è il personaggio biblico di Abramo, che decide, solo perché Dio glielo ordina, di sacrificare il figlio Isacco, pur essendo la sua decisione umanamente orribile ed assurda. Nella vita religiosa l'uomo con umiltà si affida alla volontà divina, ben sapendo che da solo non riuscirà mai a raggiungere quella perfezione a cui comunque anela.
Ma da qui sorge un quesito fondamentale: quale sarebbe la volontà divina? La volontà di Dio è definita anch'essa per chi crede dalla società, dalla Chiesa di appartenenza, dal parroco e quant'altro, quindi Kierkegaard descrive un modello irrealistico di uomo, quello di Abramo che stando alla Bibbia aveva un diretto contatto con il divino. Ne consegue che la vita religiosa finisce per coincidere di fatto con quella etica, non essendoci per la stragrande maggioranza delle persone la possibilità di acquisire quella spiritualità descritta dal filosofo danese come rapporto singolare tra l'uomo e Dio.
Secondo voi come mai in Kierkegaard non viene analizzato il ruolo sociale nella costruzione della fede, ma essa viene vista come qualcosa di indipendente dal contesto in cui l'uomo vive?
#175
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
13 Gennaio 2023, 16:35:18 PM
Anche se prendono le città di Soledar e Bakhmut non significa che i russi abbiano vinto la guerra, non vinceranno affatto, gli ucraini non glielo permetteranno.
#176
Il filosofo inglese Roger Scruton (morto nel 2020) aveva basato la sua filosofia essenzialmente su due pilastri: la critica accanita al socialismo reale e poi alla società multiculturalista, ritenuta per lui sostanzialmente un tradimento delle vere radici culturali (e anche cristiane) dell'Europa. Per Scruton l'Occidente ha sviluppato quella che lui definisce un "Oikofobia", cioè un odio e un rifiuto verso se stesso, per cui vuole rinnegare tutto ciò che è stato prima per assimilarsi ad altre culture. Il multiculturalismo quindi per Scruton non è solidarietà ed accoglienza verso chi è altro da noi, ma è un rinnegare per l'Occidente le proprie radici culturali e religiose in nome di un relativismo che nasconde solo decadenza e nichilismo.
L'Occidente per Scruton è portatore di valori superiori come la democrazia parlamentare, il concetto di fratellanza (mutuato e derivato dal Cristianesimo), la parità tra i sessi, e tutti questi valori sono minacciati da culture diverse dalla nostra (l'Islam innanzitutto) che proprio in nome di un falso concetto di inclusione vengono accolte, ma accogliendole l'Occidente rinnega se stesso. Voi conoscete il pensiero e l'opera di Scruton? In che modo lo considerate, ritenete che sia sostanzialmente un razzista antropologico oppure ritenete che la sua difesa della cultura occidentale abbia valore?
#177
Secondo Sigmund Freud la psiche umana è composta sostanzialmente da tre strutture: l'Inconscio o Es (Essere), l'Io cosciente e il Super-Io che rappresenta le norme morali ed è espressione dell'autorità soprattutto paterna, poiché nell'ottica freudiana il padre rappresenta colui che dà le regole etiche e di comportamento. Nella condizione di normalità l'Es rimane in ombra e non emerge alla coscienza, ma l'Es rappresenta le vere pulsioni della psiche, rappresenta in effetti la vera natura dell'uomo, che è oscurata e messa in ombra dalle sovrastrutture sociali, dall'educazione e dal contesto in cui il soggetto vive. Nella psicosi (definita comunemente follia o pazzia) l'Es emerge alla coscienza con le sue pulsioni e il soggetto in quel frangente non è più mosso dalla razionalità, ma compie associazioni apparentemente senza senso ed agisce mosso da pulsioni irrazionali. Ma la domanda che mi pongo è: non è che proprio nella follia emerge la vera natura dell'essere umano? La follia rappresenterebbe l'emergere di ciò che l'essere umano sente davvero al di là delle convenzioni sociali e dell'educazione, quindi il folle rappresenta l'archetipo dell'uomo autentico. Il delirio psicotico non sarebbe quindi un delirio, ma semmai l'espressione della vera natura di ogni persona, che nel suo intimo è mosso da pulsioni irrazionali e non dalla ragione, che invece è una sovrastruttura che nasce dall'educazione e dal contesto sociale. Che cosa ne pensate?
#178
Gli Stati Uniti si proclamano da sempre fautori della democrazia a livello globale, ma osservando la realtà non vi è niente di più falso. Moltissime dittature mondiali sono state appoggiate dagli americani in funzione antisocialista, ad esempio essi appoggiarono e furono fautori del regime di estrema destra di Pinochet per evitare che il Cile diventasse un membro del blocco socialista, appoggiarono anche il regime dei colonnelli in Grecia negli stessi anni (1964-1974). Non solo, ci fu anche l'appoggio al regime di Saddam Hussein in chiave antiraniana, salvo poi cambiare atteggiamento dopo l'invasione del Quwait. Hanno fatto accordi commerciali con il regime saudita che è una monarchia teocratica (Il "massimo della democrazia" quindi....) pur di garantirsi gli introiti derivanti dal commercio del petrolio, insomma essi sono gli amici dei tiranni che appoggiano il loro imperialismo e non si oppongono ad esso. Il proclamarsi fautori della democrazia quindi esprime un'ipocrisia a livello massimo, un'ipocrisia che ha sempre dettato tutta la politica statunitense dalla sua nascita, infatti la Costituzione degli Stati Uniti del 1785 proclamava l'uguaglianza, il fatto che ogni individuo avesse diritto alla felicità, proclamava i valori illuministi di fraternità, ma nella pratica avevano instaurato forme di apartheid per la popolazione afroamericana e fino a metà Ottocento praticavano la schiavitù dei neri. 
Gli Stati Uniti, non a caso, nell'indice che misura la propensione della nazioni alla pace, sono al posto 145 (la Russia è al 150), segno che sono classificati anche dalle ONG per i diritti umani come uno Stato guerrafondaio, imperialista e tendente alla guerra. La loro società è permeata da un individualismo estremo capitalista in cui ogni soggetto è visto in competizione con gli altri per il denaro e il potere, e non vi è quindi spazio per vera cooperazione, ma vi è un'esaltazione del concetti di competizione spesso a scapito degli altri.  Anche voi considerate gli Stati Uniti come una nazione che è molto indietro in termini di civiltà, di rispetto della persona umana e carente dei valori fondamentali di solidarietà e fratellanza?
#179
L'uomo non appartiene al regno animale, ma lo trascende. La differenza non è quantitativa, ma qualitativa: l'animale vive solo nel presente e non riesce a proiettarsi nel futuro, l'uomo invece è in grado di progettare se stesso nel futuro e di vedersi in un progetto futuro, e quindi oltre ad ESSERE l'uomo ESISTE. Il filosofo e psichiatra Karl Jaspers aveva appunto notato che l'esistenza è una categoria che appartiene solo all'uomo e tutto il regno animale ne è privo, l'animale si limita ad esserci, mentre l'uomo esiste ed è in grado di scegliere.
Osserviamo il comportamento di un qualsiasi animale: in nessun suo atto si nota la presenza di una scelta consapevole, ma soltanto la mera risposta istintiva a stimoli esterni: il gatto o il cane vengono da noi se chiamati, ma non possono scegliere se rimane al loro posto, e se non si muovono è soltanto perché uno stimolo più forte li trattiene dal venire da noi. Un gatto o un cane (e ancor più un insetto) non hanno nessun merito morale per ciò che fanno perché non sono in grado di scegliere, ma sono determinati ad agire da impulsi esterni: anche quando sembrano liberi non sono altro che come robot che agiscono in base ad impulsi genetici e ambientali. Gli animali non si chiedono il perché della vita e il suo senso, essi vivono nel presente e muoiono senza chiedersi il perché della morte: l'uomo non accetta la morte perché ne vede l'ingiustizia, l'animale è semplicemente parte del ciclo della vita, pedina inconsapevole della natura. Gli animali non hanno il senso del bello, infatti non si emozionano di fronte a nessun opera d'arte, essi non hanno il senso del giusto e dell'etico, quando un ape si sacrifica per i propri simili non può scegliere di agire diversamente ed è determinata dalla natura a fare ciò che fa, un animale non può scegliere di non seguire il capobranco, e non si chiede mai se è giusto o sbagliato. L'uomo in sintesi, viste tutte queste facoltà, ha una Coscienza spirituale, mentre l'animale ne è privo, anche quello più evoluto.
#180
Attualità / Re: Covid in Cina adicembre 2022
29 Dicembre 2022, 17:16:22 PM
Per mia esperienza personale: Il vaccino non serve a NIENTE o quasi. CI SI AMMALA LO STESSO E ANCHE IN FORMA piuttosto PESANTE, io nonostante quattro dosi me lo sono beccato (dopo le quattro dosi) ed ho avuto la febbre a 39, così pure i miei familiari pure vaccinati a cui ho passato il Covid, con febbre, disturbi gastrointestinali, perdita dell'olfatto (sì, anche quello). E non mi venite a dire che il vaccino serve se si prende il Covid in questo modo dopo quattro dosi, è tutto un imbroglio per far guadagnare le case farmaceutiche, prima ci credevo nei vaccini, l'unica arma teorica sarebbe non uscire di casa quasi mai ma non si può purtroppo. Non vi è vaccino per un mutante come il Covid, ha ragione Ipazia.