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Messaggi - Lou

#166
Presentazione nuovi iscritti / Re:Un saluto a tutti!
10 Gennaio 2020, 20:00:07 PM
Ciao Lady Joan Marie, benvenuta.
#167
Presentazione nuovi iscritti / Re:Bentrovati
10 Gennaio 2020, 19:55:52 PM
Ciao Enricozed e benvenuto. Mi auguro di leggere i tuoi eventuali futuri interventi:)
#168
Presentazione nuovi iscritti / Re:Salve!
10 Gennaio 2020, 19:53:14 PM
Benvunuto!
#169
Riflessioni sull'Arte / Re:Percezione e Forma
10 Gennaio 2020, 17:22:09 PM
Il ruolo della facoltà dell'immaginazione, oltre ad essere quello riproduttivo, può esercitare ed esercita nel complesso processo relazionale e appercettivo - a parte (s)oggetto, un ruolo spiccatamente produttivo. Ma, forse, giá a livello percettivo, si insinua una componente attiva e non meramente ricettiva. In questi sensi l'amorfo non è che il substrato grezzo e materiale che apre e libera e, al medesimo tempo, limita il latente possibile.
#170
Tematiche Filosofiche / Re:Una bellissima domanda.
10 Gennaio 2020, 15:25:47 PM
Uno scienziato che mi è venuto in mente che si interessò di questo vasto e bell'argomento che introduci iano è Poincarè, di cui cito un estratto:

"Lo scienziato non studia la natura perché sia utile farlo. La studia perché ne ricava piacere; e ne ricava piacere perché è bella. Se la natura non fosse bella, non varrebbe la pena conoscerla, e la vita non sarebbe degna di essere vissuta. Ovviamente, non mi riferisco alla bellezza che colpisce i sensi, alla bellezza delle qualità e delle apparenze. Non la disprezzo affatto, ma non ha niente a che fare con la scienza. Intendo riferirmi a quell'intima bellezza che deriva dall'ordine armonioso delle parti e che può essere colta da un'intelligenza pura. (...) Proprio perché la semplicità e la vastità sono entrambe belle noi cerchiamo di preferenza fatti semplici e fatti vasti; e ne traiamo piacere, ora dal seguire il corso immenso delle stelle, ora dall'osservare con un microscopio quella prodigiosa piccolezza che è anche una vastità, e ora nel ricercare nelle ere geologiche quei segni del passato che ci attraggono per la loro lontananza."
#171
Tematiche Filosofiche / Re:Nietzsche
29 Ottobre 2019, 19:23:38 PM
@inverno
Non posso che concordare, Nietzsche stesso ebbe occasione di scrivere, parafraso che a memoria non lo ricordo per intero, di un medico che teorizzerà quanto da lui stesso precedentemente individuato.  E sarà Freud. Una prospettiva certamente deterministica dove lo spazio in cui essere attori e non agiti solleverà più di un problema sul margine - di libertà.
Sull'aristocrazia: ritengo che in Nietzsche esista questa componente, di un pensiero solitario e aristocratico, è immensa la metafora della vita tra i ghiacci scritta a Sils Maria. In questa angolatura si vede come si inserisca al culmine di una tradizione filosofica, che, a partire da Aristotele ( che il Nostro corregge ) - solo il dio o  la bestia può vivere solo, egli aggiunse, anche il filosofo. Tuttavia, a livello politico, certamente esiste un afflato democratico in Nietzsche. La polis ( il bene della polis) viene prima sia dell'individuo che dello stato. Uno stato che fagogita l'individuo è orripilante, così come un individuo(alismo sfrenato) prioritario rispetto alla polis è da aborrire. Il suo pensiero, in un certo senso, potrebbe dirsi - misurato. Di una  misura che eccede ogni senso comune corrente, pur analizzandolo, in ciò ritengo sia in un certo qual modo _ aristocratico.
#172
Tematiche Filosofiche / Re:Nietzsche
29 Ottobre 2019, 00:21:39 AM
@inverno
Niente da eccepire sulla tua integrazione, le sentenze di Nietzsche sono risultanti di un processo, peró, forse un processo che col Nostro si affrancano dalla teodicea, o, come si preferisce, si assiste a una teodicea che nel suo culmine - si annulla. Poi che puntino il dito. Ormai la luna è altrove.
#173
Tematiche Filosofiche / Re:Nietzsche
28 Ottobre 2019, 18:12:03 PM
Citazione di: InVerno il 27 Ottobre 2019, 18:55:51 PM
Gli atei peccano nel vedere il famoso "Dio è morto" come un esultazione enfatica di liberazione, quando invece una delle cose che mi pare chiara è che si tratta di un lamento tormentato e colmo di nefasti presagi. Nietzsche predice le guerre, la politica ascendere a materia dello spirito, i poveri di spirito prendere il potere, tutto ciò che sarà la disgrazia del secolo che lo seguirà. Forse per farsi capire meglio avrebbe dovuto scriverlo in aramaico, avrebbe potuto infatti scrivere "Eloi, Eloi, lemà sabactàni?". Ma tanto il risultato è lo stesso, il suo è  "aramaico" anche se scritto in tedesco e tradotto in cento lingue.
Io la vedo diversamente, la vedo in termini possibilistici come prospettiva, anzi, meglio,  la attestazione ( provocatoria o meno che sia, non è l'essenziale ) morte di Dio costringe ad aprirsi alla prospettiva sulla possibilità di una etica senza Dio: roba che dal punto di vista filosofico è certamente una domanda non illegittima.
Peraltro sono molto in sintonia con @green quando afferma che la morte di Dio non equivalga a morte della fede, o meglio, non equivalga alla morte di un atto di fiducia iniziale, quel tener per vero che ogni impresa ed avventura di conoscenza pre-suppone. Il morire dell'oggetto non sancisce di per sè la morte dell'intenzionalità dell'atto del "tener per vero". Prospettiva intrigante. Che poi ci siano atei che considerino la morte di Dio una liberazione e un manifesto, sia, ma ci sarebbe allora da chiedere come faccia a morire ciò/chi non c'/è. E daccapo si ritorna di botto a prospettive di indagine e ulteriori aggiornamenti. Forse con occhi diversi. A parer mio, ovviamente.
#174
Tematiche Filosofiche / Re:Nietzsche
25 Ottobre 2019, 18:57:01 PM
@Franco
Che un nuovo "ideale" di conoscenza basato sulla contraddizione si possa evincere dalle opere nietzschiane mi pare pacifico. Tuttavia, come ben dici, a mio parere, anche quando Hegel stesso si avventurò nel A = ¬ A, il principio di identità rimane intatto. Con Nietzsche però si assiste a un fallimento se permaniamo su un piano dimostrativo, su un piano psicologico, ma, a dire il vero anche nel prospetticismo della vdp, la sfida messa in atto è grandiosa. E mostra coerenza. La cifra enigmatica, la frammentarietà, l'ambiguità del reale ricondotta a una unità molteplice originaria che nel coro della tragedia, nell'istinto poetico, trova la sua narrazione in un certo qual modo sussurra che l'indice di intelligibilità del reale non possa essere esaurita nello schematismo logico ( qui l'attacco (e anche la familiarità  da Aristotele a Kant) è duro, e poi al positivismo e alla metafisica ) e i principi su cui regge, la potenza che frammenta questa leggibilità sequenziale, l'irrompere del divenire,  può esser cantata da una pluralità di voci, in quella tragedia in cui Dioniso, la cui unità originaria è da sempre smembrata , è l'alterità senza cui Apollo non può vivere. L'accordo bontà-verità-bellezza è un sogno metafisico e dall'onirico, solo l'ebrezza artistica redime quell'unità, che mai è.
#175
Tematiche Filosofiche / Re:Nietzsche
24 Ottobre 2019, 18:31:31 PM
@Franco
",la fortuna di Nietzsche si deve alla sue tremende contraddizion, le quali tradiscono una modesta capacità speculativa"

Il punto che Nietzsche mette in discussione ( o su cui invita a riflettere, come ho inteso io ),  sul p.d.n.c., rivendicando la sua intenzionale contraddizione certo ( ci sono aforismi su ciò, dove è esplitifa questa postura "speculativa" ) ,  ritengo sia essenzialmente quello di mettere in discussione come la coerenza logica non sia sinonimo di verità. Il punto in discussione, trovo, sia come il p.d.n.c.  possa valere in ambito fenomelogico. Questa è la sfida che lancia, a parer mio.
#176
Tematiche Filosofiche / Re:Nietzsche
24 Ottobre 2019, 18:11:01 PM
Citazione di: anthonyi il 24 Ottobre 2019, 16:00:11 PM
Citazione di: Franco il 24 Ottobre 2019, 13:18:49 PM

Data l'enorme - epocale - valenza della sentenza della "morte di Dio", chiederei ad anthonyi il senso che attribuisce alla "intuizione filosofica".

Ciao Franco, non sono molto ferrato degli approfondimenti filosofici, in se l'intuizione si potrebbe definire un'affermazione poco costruita dal punto di vista formale. Quello che mi sconcerta è il fatto che si parli di "valenza epocale". Che significa "Dio è morto ?" Ci si riferisce al Dio culturale, e quindi si afferma una crisi fella fede, oppure al Dio ontologico, e quindi ... ?
Oppure si afferma un desiderio ? E qui viene l'altro enigma su FN, uno scrutatore della realtà oppure un abile manipolatore che ha costruito concetti ambigui che dovevano manipolare il pensiero in chiave meramente distruttiva ...
Un saluto
Mi permetto una mia breve nota all'ultimo periodo espresso.
Affrontare le opere di Nietzsche significa non trovare domande e risposte, ma nel provare ad addentrarsi, permanere e affrontare la problematicità delle questioni poste, immergersi nella sfuggevolezza , sì ambiguità, nei vortici,  che son propri prima della realtà, non dei concetti. La cifra di enigmaticità è lo stimolo, a conoscere - Alla ricerca incessante. Con qualche passo di danza e di gioco.
Se abbiamo creato dio e lo abbiamo ucciso, una volta rilevato il fatto che c'è un posto vacante ( roba problematica perchè poi si finisce oltre che ad adorarne le tombe, i surrogati e immaginette, un dio che "rimane" nella morte non è grazioso, sai magari chi potrá sostituire sto posto - stay tooned e alert! ), chissà perchè poi. Tu chiedi quale dio è morto. A quale dio si riferisce. Problematica la cosa. Le ipotesi sono molteplici.
Del resto che differenza sussista tra il concetto di un tavolo e il concetto di dio, sarebbe da appurare.
#177
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
22 Ottobre 2019, 18:20:30 PM
Citazione di: InVerno il 22 Ottobre 2019, 17:44:55 PM
Citazione di: Elia il 22 Ottobre 2019, 12:55:47 PM"Non essendo quella cattolica la Religione dello Stato"? Caspita, c'è scritto proprio cosí?
C'è scritto proprio così, e l'unico motivo per cui ti meraviglia tanto, è perchè nel resto del tuo intervento dimostri di non avere la più pallida idea della differenza tra uno stato ateo, laico, e religioso. Prima di salire sul palco e dare degli ipocriti a tutti gli altri, non era meglio farsi un giro su wikipedia?
Integrazione:
"Dopo un intenso lavoro diplomatico e circa otto anni di trattative, il 18 febbraio 1984 è stato stipulato, tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, un nuovo accordo (detto di Villa Madama) con cui sono state apportate le opportune modificazioni al Concordato Lateranense stipulato in epoca fascista, in linea con i principi costituzionali.


Attraverso il Concordato è stato abrogato (art. 1) il principio della «religione di Stato» (o del confessionismo statale) a conferma della «neutralità» dello Stato in materia religiosa."

https://www.laleggepertutti.it/140229_il-principio-di-laicita-e-gli-articoli-7-8-costituzione
#178
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
16 Ottobre 2019, 21:32:47 PM
@phil
Re ps: non per nulla sull'orologio non avevo remore. Li riassume un po' tutti nella genealogica e ancestratale fifa che li pone in essere per far fronte al trascorrere e fluire, per cui tentano rimedi innumerevoli simbologie. E poi è più utile per le verifiche, l'orologio..."avessi avuto quei "dieci minuti" in più", chissà, e l'adrenalina del saper che manca poco...  certo il concetto di utilità stesso è duttile.;)
#179
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
16 Ottobre 2019, 18:15:31 PM
@phil
"ma ciò che non colgo sarebbe eventualmente, al di là del gusto estetico, la suddetta "non serietà" di prospettare una tale abbondanza simbolica in un'aula."
Scusami Phil, ma non riesco proprio a seguirti. Mi pare che un'aula, in uno stato laico, non sia concepibile come un ambiente architettonico  quale ricettacolo di altarini votivi e sfilate di simbologie confessionali, religiose, politiche, ideologiche. Quale ambiente contestuale e relazionale di fatto lo è, quando è classe e non mera aula, poichè nella scuola pubblica ognuno è libero di esibire le sue simbologie, allievi e insegnanti non sono tabule rase, poichè la relazionalità non è pareti illibate in nome di neutralità e imparzialità che è possibile sia una tremenda illusione o, quantomeno, un sogno fenomenologico - è in forza di quest'ultima nota che trovo del tutto fuori luogo fare delle pareti di un'aula scolastica l'ennesimo spazio di proliferazione simbolica ( poi se è uno sugli altri mi pare un tantino una forzatura). Forse fissare muro bianco stimola un'immaginazione  più creativa più di quanto 1000 attivatori simbolici possono fare. Riprodurre è meno critico che creare.
Fosse per me invece di comprare crocefissi da appendere renderei le aule meno squallide alla vista e le scuole più sicure e pulite di quel che sono, questione di gusto, certo.
#180
Attualità / Re:Crocefisso il classe?
11 Ottobre 2019, 18:21:13 PM
@davintro
"il punto è che la percezione del crocifisso come espressione di un potere che vuole "occupare un territorio" è solo negli occhi di chi guarda, non nell'oggetto in sé."

Ecco questo è il punto: gli occhi di guarda probabilmente non dimenticano che il crocefisso, non è solo un oggetto, ma anche un simbolo utilizzato in nome del potere. O no?  Io sono abbastanza disorientata dal fatto che in pochi non riescano a riconoscere questo banale fatto, attestato da una storia millenaria. Che l'oggetto in sè narri quel che tu @davintro esplichi, e vorrei capire quanto tace allora visto che narra di una vittima di violenza ( e son d'accordo, difatti il mio ultimo post era volutamente provocatorio ), perciò proprio in silenzio non sta, non me ne voglia la Ginzburg.  In un certo qual modo voce gliela si da, e non se ne può far a meno.
Forse perchè le prospettive da cui si guarda un oggetto sono molteplici e plurali, ne converrai, e ne esistono di alcune che integrano, in realtà, quel che tu affermi: ci sono occhi che sì vedono questo oggetto contaminato con un potere, temporale, materiale, politico ( di "potenza mondana" @ipazia menziona, giustamente a parer mio). L'oggetto in sè ha stratificato queste contaminazioni storiche, nulla da fare, ci sono occhi che le vedono. Ed è in forza del soggetto che  si può dire che l' oggetto in sè, tace.