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Messaggi - Ipazia

#1651
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
13 Settembre 2023, 23:42:12 PM
Per avere il multipolarismo basta uscire dall'impero unico ad egemonia USA, sempre più inscritto nel libro degli incubi millenaristici a cui si abbeverano solo gli ultimi giapponesi d'Europa. Già la casa madre nutre dubbi e alla malaparata lascia gli europei appesi ai pattini dell'elicottero secondo la dottrina (che condivido): "Fuck the EU".
#1652
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica della guerra
13 Settembre 2023, 23:31:30 PM
Ma come ?! Ti scodello ben tre metafisiche della guerra di conio squisitamente occidentale e mi dici che sono o.t. ???

Contano solo le metafisiche politicamente corrette bollinate pensiero unico del tipo: impero del bene occidentale contro impero del male tuttoilresto ?
#1653
La Siberia non c'è più,  persiste Guantanamo, dove i privati fanno pure la cresta liberal-liberista. E fa anche un po' caldino. Dimenticavo Assange e i palestinesi. Ma le carceri occidentali pare che profumino di violetta e quindi non contano. Così come i morti per siero che non si dice. 
#1654
Citazione di: daniele22 il 13 Settembre 2023, 21:07:24 PMIpazia ha detto che i nativi americani avevano un'economia collettivistica, però maya e aztechi non erano molto simili agli apache o ai sioux. Quando ho detto che l'economia non è una mera questione materiale intendevo naturalmente che in essa si iscrive anche il rapporto che una determinata cultura intrattiene "spiritualmente" con l'alterità, la quale è comprensiva sia dei propri simili sia della natura in generale. Penso che a tal proposito possa influire molto l'idea della morte nelle varie culture.
La nostra cultura, sic stantibus rebus, non può abbracciare un'economia collettivistica ... e non mi fa certo piacere nonostante io non sia un comunista. In altre parole non si può cambiare attraverso una semplice scelta ... un saluto


Infatti è così.  Una formazione sociale è il coagulo di tante generazioni di condizioni materiali e stili di vita che le interpretano. Come spiega il profeta, quando le condizioni materiali entrano in conflitto insanabile con gli stili di vita e le ideologie connesse, avvengono le rivoluzioni.

Evidentemente il capitalismo deve ancora toccare il fondo. Forse la catastrofe non avrà alcun seguito rivoluzionario, ma sarà la fine comunque.
#1655
Citazione di: InVerno il 13 Settembre 2023, 16:22:38 PME tu scrivi questo su un forum, che non ha mai avuto niente a che fare con il profitto, dove c'è alcuna estrazione di plusvalore, ma nonostante questo ha una classe sociologica chiamata "moderatori" che può alienarti in qualsiasi momento dai mezzi di produzione espressione, ricattarti, coercirti e sfruttarti, sopratutto se ne detenesse il monopolio sull'intera società. L'unica cosa che ci manca è il senso dell'humor,  tipo chiamarci "moderatori del popolo per il popolo"..ma è un periodo di transizione, quando le persone impareranno a moderarsi da sole noi, ti garantisco, torneremo tra i civili. Nel frattempo, ti va di scrivere un topic intitolato "Perchè amo il liberalismo", non voglio dirti che ti banno se non lo fai, ma diciamo che se non lo fai la volontà del popolo potrebbe escluderti dal forum... ;)

I dipendenti di Davos che stanno a Bruxelles sono già al lavoro e non dubito che i valvassini italiani si adegueranno. Ne abbiamo avuto un anticipo in covidemia. Chissà cos'altro ci riserverà il pensatoio  liberal liberista ? Dopo averci ridotti a cavie coatte per profitti  biotec, cosa vuoi che sia un ban da osterie virtuali ?
#1656
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica della guerra
13 Settembre 2023, 21:08:39 PM
Citazione di: Jacopus il 13 Settembre 2023, 15:27:02 PMQuindi Ipazia per te l'Occidente si riduce a Von Clausevitz? Certo che l'Occidente si è macchiato di molti crimini orrendi, ma è l'unico sistema culturale che ci permette, ad esempio, di disquisire liberamente di Occidente su un forum ed anche con la pancia piena. Condizione ben poco diffusa su questo pianeta. Ma in realtà il tema della discussione era altro

Von Clausewitz scopre l'altarino pietista di tradizione cristianeggiante, riconoscendo quello che la civiltà europea, che ha la pancia piena grazie al colonialismo, ha fatto in giro per il mondo, in maniera sempre più feroce e pervasiva, fin dal 1492. Non è che prima si scherzasse ma, esclusi i turchi, i cristiani si scannavano tra loro seguendo la metafisica della guerra santa.

Dopo l'illuminismo almeno questa fesseria è andata fuori moda e il generale prussiano ne prende atto, offrendo pure un assist all'alleanza canaglia attuale in epoca di scintillar di sciabole occidentali, dopo la finta guerra santa contro gli islamisti sotto copertura.

Dalla Siria in poi anche la metafisica della guerra umanitaria non attacca più, e si tornerebbe ad una sana guerra di stampo eracliteo se la solita alleanza canaglia non continuasse a perseguire la metafisica della guerra col sangue degli altri.

In conclusione, pare che alla millenaria metafisica occidentale della falsità non vi sia proprio fine. Siamo sicuri che quelle di Medvedev siano farneticazioni, o ce le stiamo meritando tutte in questa vomitevole decadenza dell'impero d'occidente ?

#1657
Tematiche Filosofiche / Re: Metafisica della guerra
13 Settembre 2023, 15:02:34 PM
"La guerra non è che la continuazione della politica con altri mezzi. La guerra non è, dunque, solamente un atto politico, ma un vero strumento della politica, un seguito del procedimento politico, una sua continuazione con altri mezzi."

Carl von Clausewitz

Metafisica (onesta) di mezzo millennio di aggressiva cultura colonialista occidentale. Meno male che al pacifista e umanitario Jacopus questa civiltà sta bene. Dico: ma un minimo di coerenza e spirito critico !  :(

Invece l'economia è un modo più civile di proseguimento della guerra con altri mezzi:

https://www.facebook.com/100064202844746/posts/pfbid02rV3NCjGJXuQaLvP5BBcQXyDS5qUoqTbzHfmjurW3hdmF4czGRPQt34RF1nBXB9f2l/
#1658
Citazione di: InVerno il 12 Settembre 2023, 20:03:35 PMQuello che mi sembra giustamente Baylham stia suggerendo è che anche completate tutti le transizioni previste dal programma marxista per eliminare le classi economiche, rimangono le classi sociologiche, che possono essere altrettanto se non più tiranniche. Che in realtà è una "lezione imparata" dai marxisti moderni, cosidetti "intersezionali" che hanno tempo da passare nelle accademie a cercare tutte le combinazioni di oppressione nella società, i marxisti più antichi sono ora considerati "riduzionisti" perchè si aspettavano che ogni problema sparisse elimanando la classe economica, eppure anche in assenza della classe economica,  i gay, le minoranze etniche, e altre classi sociologicamente "inferiori" nel gulag ci sono finiti lo stesso.
Le classi sociologiche sono l'alibi che la borghesia si dà (la sociologia nasce borghese con Compte) per giustificare le classi economiche e la disuguaglianza sociale.

Il problema di evitare che la divisione del lavoro e le funzioni direttive ripristinino dominazione di classe è politico e va risolto politicamente con organismi di controllo e giurisdizioni ad hoc.

Tenendo pure accurato conto degli errori del passato. L'URSS era congegnata bene anche sul piano dei diritti civili (uguaglianza effettiva di genere, divorzio,...), basta leggere la sua Costituzione. Poi qualcosa è andato storto e il conto con la storia pagato.

Chi ancora non paga è l'alleanza canaglia delle potenze colonialiste. Ma la nemesi già bussa alla porta. E non sarà un'armata brancaleone neonazista a salvarle.
#1659
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
13 Settembre 2023, 07:05:51 AM
La patria è la lingua. Anche Lilly Gruber ne ha azzeccata una ed è il libro sulle persecuzioni fasciste dei suoi avi sudtirolesi dopo l'annessione dell'Alto Adige all'Italia. Persecuzione, cui il compagno di merende di Mussolini offrì la deportazione dai loro averi e montagne nelle fabbriche tedesche e nella Wehrmacht. Nulla da stupirsi se quei sudterolesi, dopo la badoglieide, furono i più feroci trucidatori di italiani nella Wehrmacht e SS. A differenza del gaglioffo tedesco, Putin non ha contrattato la deportazione, ma ha tutelato i russofoni ucraini nella terra dei loro padri, laddove passa il confine bollente tra l'impero americano e i tartari.

L'avrà fatto per tal motivo, ma è un ottimo motivo anche sul piano del diritto dei popoli alla loro lingua e patria, caro Anthonyi.

Informati tu: il libro della Gruber è esemplare di cosa è successo in Ucraina dopo la svolta neonazista del 2014.
#1660
Attualità / Re: Guerra in Ucraina III
13 Settembre 2023, 04:46:56 AM
L'Ucraina in questa guerra è solo carne da cannone Nato contro la Russia. Altamente sponsorizzata e ideologizzata, ma pur sempre strumento di interessi che nulla hanno a che fare con ottocentesche idee di patria e purezza etnica. Cosa che meno di tutti è stata l'Ucraina, etnicamente assai variegata, con una forte componente russofona, cui solo un regime neo nazifascista ha potuto impedire lingua, istruzione e organizzazione politica. Offrendo alla Russia tutte le giustificazioni di diritto internazionale per fare quello che sta facendo. Certamente più legittimo dell'ultimo trentennio di guerre Nato.

L'espressione geografica ucraina se la dovrà vedere anche con ungheresi e polacchi, i cui appetiti sono più rivolti alla componente etnica propria presente in Ucraina che a fargliela vedere ai russi, cosa peraltro ridicola viste le rispettive proporzioni. Tragicomicità che può essere risolta solo dal vero soggetto belligerante: la Nato nel suo insieme, la macchina di morte dell'impero USA.

#1661
Le cooperative non hanno abrogato economia, morale, e affini. Le comunità di nativi americani avevano un'economia collettivistica. Le risorse comuni non sono necessariamente Capitale e non si accumulano per favorire qualche predestinato autorizzato a sfruttare altri umani.

La gestione comune di beni comuni, incluse le quote di accantonamento,  si attua attraverso meccanismi democratici tra pari. La divisione del lavoro non implica sfruttamento e alienazione di quote di lavoro altrui. La selezione dei dirigenti in una situazione egualitaria avviene per via meritocratica, come può avvenire nel capitalismo: manca solo il padrone e la forma capitalistica di sfruttamento. Il che rende la meritocrazia meno adulterabile che in una società di disuguali fin dalla nascita. 
#1662
In teoria tutto è fattibile: necessario è il lavoratore, non il padrone. In pratica, sono sempre le condizioni storiche a determinare le rivoluzioni sociali e di solito gli esiti non sono progettabili a tavolino, ma si realizzano in corso d'opera.

Alla mia coscienza basta sapere che il capitalismo ha un tarlo eticamente e socialmente inaccettabile. Illusorio redimerlo così com'è,  infatti chi comanda punta piuttosto al consolidamento del suo potere, anche con la guerra e la finanza, che ne è una variante contro le classi subalterne, piuttosto che cedere sovranità, che non possono cedere, visti i rapporti demografici tra chi ha e chi serve.

Come nel medioevo islamista presente, ci si libera da soli e non vi sono importatori di libertà che lo possano fare al posto tuo. Nel frattempo si vive cercando di limitare danni e malefatte. Economia ed etica viaggiano di pari passo, dialetticamente intrecciate.
#1663
Percorsi ed Esperienze / Re: La Grotta
11 Settembre 2023, 22:19:52 PM
Stavolta concordo con InVerno. Ricordo ancora il gusto di un cabernet rosato della mia giovinezza, vendemmiato con parenti e amici nella vigna di uno zio che provvedeva a tutto: tino (vinificazione veloce), damigiane (con olio in testa), due purghe e bottiglione in cantina. Al fresco durava un'anno, e dopo 3/4 mesi era al top. Sapeva dei grappoli della vendemmia, come nessun altro vino che abbia bevuto. Impagabile. Comunque, grazie Jean.

#1664
Citazione di: bobmax il 10 Settembre 2023, 19:58:15 PMEh... ci vuole la definizione!

Perché senza definizione, che qualcuno gentilmente mi dà, come faccio a sapere se campo sulle spalle di qualcun altro?

Solo se c'è una definizione posso destreggiarmi tra il bene e il male.

E quando morirò... griderò: "Voglio la definizione!"

Per carità, facciamo prima. La definizione di comunismo è abolizione della servitù (economica, politica, etica e sinteticamente: antropologica) del lavoro salariato, ovvero della possibilità di appropriarsi indebitamente di una quota di lavoro di un sottoposto. E' questa situazione a rendere perenne l'ideale comunista finchè ci sarà sulla faccia della terra un padrone.

La cosa pare semplice, ma non lo è neppure sul piano teorico in un'epoca in cui sua divinità Il Capitale ha smaterializzato pure il padrone, per cui, come afferma Jacopus, c'è sempre uno che è più schiavo di te, ma seguendo a ritroso il filo di Arianna si rientra nel labirinto, si scova, teoricamente e praticamente, il Minotauro e gli si mozza la testa.

Dopodichè si festeggia tra liberi e uguali. Quelli veri, non gli arcobalenati dei Parioli che votano le guerre dell'Impero.
#1665
Citazione di: InVerno il 11 Settembre 2023, 16:53:13 PM...l'ultima volta che tutti erano convinti di possedere la Verità è finita con un centinaio di milioni di morti, ...

Se ti riferisci agli esportatori di libertà e felicità, sono stati decisamente di più dal 4 luglio 1776.