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Messaggi - daniele22

#1651
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
04 Giugno 2021, 18:09:34 PM
Citazione di: viator il 04 Giugno 2021, 17:01:12 PM
Salve daniele22. Citandoti : "Devo allora pensare ancora male, come tra l'altro ho già fatto quando vi accusai di essere dei pavidi o dei giornalisti sicuramente poco competenti di filosofia?"
Nooooooooooooooooooooooooooooo...............per pietà..............ti prego!!..........dammi pure del pavido. del cacasotto, del candeggiatore da strapazzo...............MA DEL GIORNALISTA........NOOO!!!.

Sai qual'è la mia definizione di giornalista ?......... "QUEL PROFESSIONISTA DELLA COMUNICAZIONE LA CUI CAPACITA' E VOLONTA' DI INFORMARE E' ESATTAMENTE UGUALE ALLA CAPACITA' E VOLONTA' DI DEFORMARE, DI DISINFORMARE, DI OMETTERE O DI DESCRIVERE FANTASIOSAMENTE". Saluti.


Ad essere sincero ti accuso solo di essere sincero, dato che tempo fa hai detto a qualcuno che era importante non capirsi troppo bene ai fini della sopravvivenza del forum. Ritengo che il forum possa ancora vivere, escludendo però le tematiche filosofiche che, a mio giudizio, dovrebbero scomparire per quanto riguarda l'impianto teorico (intendo con teoria ciò che dovrebbe poi reggere una prassi armonizzante con quella teoria).
Cmq, a mio giudizio, qualche buon giornalista c'è (non so se all'interno del forum), però forse intuisce (da buon animale) che la rivelazione del fondamento della conoscenza possa togliergli la sedia di sotto al deretano. Però questa opinione non formulata dagli eventuali giornalisti corrisponde per me a pura fantasia. Di fatto, così come l'ipotetica conversione all'anarchia dovrebbe corrispondere ad un processo che non si realizzerebbe nel giro di almeno una o due generazioni, altrettanto tutte le nostre abitudini non potrebbero cessare dall'oggi al domani (sopravvivenza del forum garantita per almeno per un bel po' di tempo). Un'altra cosa ancora: mutatis mutandis. Nel momento in cui hai ammesso che mente e psiche debbono considerarsi unite, forse ci sarà qualche altra tua conoscenza da risistemare in merito a ciò. Saluti
#1652
Tematiche Spirituali / Riflessioni sul suicidio.
04 Giugno 2021, 15:42:48 PM
Citazione di: Kobayashi il 04 Giugno 2021, 10:54:22 AM

In questo Topic più che di suicidio finora si è parlato di eutanasia e martirio...
Per questo tema, come non mai, vale la regola che si può conoscere solo ciò che si ama.
Dunque è richiesta una certa affinità per le tenebre.
Come preparazione ad essa il consiglio è dimenticare gli antichi e lasciarsi sprofondare nei labirinti di Van Gogh, A. Artaud, Sylvia Plath, Sarah Kane, Edgar Allan Poe, Lovencraft, Strindberg...


Non sono proprio d'accordo con te. Chiaro che io ho parlato del mio suicidio potenziale anche conformemente alle mie paure. Mica posso sapere per quale motivo si suicidano gli altri, anche se a volte azzardo delle ipotesi. Il nome che usi è quello di un pilota di formula 1 e anche il nome di un poeta. E' cmq un nome orientale. Per quel poco che so dell'oriente estremo non mi sembra possibile che essi conoscano solo ciò che amano. Resto infatti del parere che si conosce solo ciò che si fa
#1653
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
04 Giugno 2021, 15:23:17 PM
Citazione di: viator il 04 Giugno 2021, 13:39:39 PM
Salve InVerno. Citandoti : "Ha preso correttamente la palla al balzo Iano, sul solco della mia metafora, parlando di  "rotatorie", cioè giochi sociali analogici, all'interno dei quali ognuno è libero non di aderire ad un etica, ma di coltivare una propria, pur seguendo una manciata di semplici regole, le più semplici e meno arbitrarie possibili".

Già da sempre ciascuno - giunto alla cosiddetta "età della ragione", ha in tasca la propria etica. Poi vedrà che uso farne (privato, intimo, di cerchia) piuttosto che pubblico, sbandierato, esibito, vantato. L'etica E' SEMPRE PERFETTAMENTE ARBITRARIA poichè è costituita dai valori e dai comportamenti individuali del singolo. Qui siamo alla solita imperitura confusione con la MORALE.


Ma è concetto così difficile da assimilare quello che porta a definire il comportamente di un affamato che rubi del cibo come comportamento ETICO (correttamente volto a soddisfare un bisogno fondamentale............), IMMORALE (..............facendolo in modi socialmente riprovevoli............), ed ILLEGALE (..................violando le Leggi generate dalla MORALE SOCIALE) ??.


Sinchè si continuerà a confondere l'ETICA con la POLITICA................ penso che i topic come questo avranno un luminoso avvenire, anche perchè continuamente sciacquati da tonnellate di candeggina (lo sbiancante degli idealisti). Salutoni.


Non entro o viator nell'ambito della tua discussione con InVerno, limitandomi a dire che l'etica individuale pur essendo arbitraria rispetto a leggi esteriori, non è certo arbitraria rispetto a leggi interiori. Se io reputo ingiusto uccidere un animale, lo faccio assecondando un codice interno che evidentemente discosta dal codice interno di un cacciatore. Ma nel momento in cui il cacciatore mi dice che lui, essendo soprattutto carnivoro, si sente legittimato a uccidere un animale, potrò cmq condividere con lui altri valori. Infine, non vi sarebbe una scelta giusta o sbagliata per interpretare la vita, a meno che uno non abbia una certezza condivisa rispetto alla morte per cui sostenga che è giusto comportarsi in un certo modo poiché questo ci darà il successo nel momento in cui si affronti il passaggio dalla vita alla morte.


Ti ricordo cmq che il topic in questione l'hai aperto tu estrapolando una mia opinione all'interno di un'altra discussione. Senza pensar male, le tonnellate di candeggina le versi tu e tutti quelli che al tuo pari si oppongono in modo assurdo a che venga fatta luce sul fondamento della conoscenza. In ogni caso nessuno ha ancora detto nulla sulla mia critica alla storia della filosofia che giace ormai quasi dimenticata dal 29 maggio. Sarei quasi tentato di rimetterla in vista magari autocitandomi. Ipazia sostiene ambiguamente che sono paradossalmente ignorante. La sua battuta infatti ha fatto certamente gioco con l'avverbio che io avevo usato per dire una data cosa, nondimeno mi son chiesto a cosa possa corrispondere una ignoranza paradossale. In ogni caso in seguito ho pure detto che mi si ridicolizzi pure avvertendo però che si corre il rischio di essere da me ridicolizzati. Forse che a qualcuno manca il coraggio? Dopo un mese che frequento questo forum mi sembra che siate molto coraggiosi a lanciar strali. Devo allora pensare ancora male, come tra l'altro ho già fatto quando vi accusai di essere dei pavidi o dei giornalisti sicuramente poco competenti di filosofia?
#1654
Riviste le mie posizioni, ribadisco che l'uomo è un animale e non anche un animale. Non metto certo in dubbio l'efficenza umana, ma la sua deficenza.
#1655
Tematiche Filosofiche / Filosofia dell'anarchismo
04 Giugno 2021, 10:32:35 AM
Penso che ci siano delle persone che già si muovono in modo quasi anarchico, ovvero ostentando una bandiera per qualcosa da ottenere, però non confido molto nel loro successo, giacché alla fine questo è ciò che conta. In ogni caso ci sono e sono le sardine, giustamente spietate nel loro giudizio dopo essersi intrufolate nella loro ultima offensiva tra i corridoi del PD
#1656
Tematiche Filosofiche / Struttura e Sovrastruttura
04 Giugno 2021, 09:40:00 AM
Citazione di: Ipazia il 28 Maggio 2021, 11:32:26 AM
Citazione di: baylham il 28 Maggio 2021, 09:26:01 AM
Che il calvinismo sia scarsamente influente, una sovrastruttura appunto, è dimostrato dal fatto che il capitalismo e presente e diffuso in paesi che hanno religioni e culture diverse.
La struttura del capitalismo ha la sua infrastruttura nella biologia.
L'analisi di Marx è decisamente migliore di quella di Weber: è principalmente l'ideologia economica, quindi la struttura economica, ad influenzare l'ideologia religiosa. L'ideologia economica  ha influenzato l'ideologia religiosa cristiana, dando origine al calvinismo, che infatti è assai distante dal cristianesimo originale. Inoltre, a dimostrazione ulteriore della forza dell'ideologia economica, il "comunismo" cristiano delle origini è totalmente fallito alla prova dei fatti.
Condivido la replica a Jacopus. Quanto pesi la struttura materiale di una società ce lo sta dimostrando pure l'attuale rivoluzione tecnologica coi suoi pesanti condizionamenti a livello antropologico. Le infrastrutture le ha inventate l'homo sapiens ed indubbiamente si radicano nella natura, ma anche la viabilità si evolve e prima o poi ci si renderà conto che esiste anche la parte cooperativa e non solo quella accaparratrice nella socialità umana. Le fatidiche "contraddizioni del capitalismo" ce lo rammentano quotidianamente. Se non si possono chiedere miracoli alle sovrastrutture ideologiche, è sempre percorribile la soluzione di una diversa infrastrutturazione dell'universo antropologico.


O Ipazia, di sicuro tu conosci Weber e Marx meglio di me, siendo che per me son solo poco più di due nomi. Per conto mio però le tue argomentazioni sono viziate dal pensare che le infrastrutture siano state inventate laddove secondo me si sono imposte attraverso un uso inconsapevole della legge del più forte. Ovverosia, le infrastrutture si sono affermate inconsapevolmente nel passaggio dalla legge del più forte alla legge del più forte e contestualmente del più astuto. Se guardi i poemi omerici, non potrebbero essere letti alla luce di tale paradigma?
Nell'Iliade c'è già il coacervo dell'astuzia proprio quando viene chiesto a Diomede di scegliersi un compagno per la sua missione nel campo dei troiani. Egli infatti, per suo stesso dire, sceglie Ulisse perché sa usare la mente meglio di tutti. Ma nonostante questo episodio non si può certo considerare l'Iliade un poema dedicato all'intelligenza. Nell'Odissea appare invece l'esaltazione della potenza dell'astuzia sempre però accompagnata dalla valenza della forza fisica, vista e considerata tale valenza dall'essere Ulisse anche un potente guerriero.
#1657
Tematiche Spirituali / Riflessioni sul suicidio.
04 Giugno 2021, 08:53:18 AM
E' già da molto tempo che mi chiedo se avrei mai il coraggio di suicidarmi. Tale momento per ora non è ancor giunto. In ogni caso sono propenso a pensare che l'ipotesi del mio suicidio dovrebbe configurarsi nello specifico ambito delle decisioni da prendere in funzione della mia salute fisica. Mi riferisco nella fattispecie alle considerazioni di Junger nel suo "der waldgang" (trattato del ribelle) quando dice che è senz'altro giusto curarsi, ma che a un certo punto una persona dovrebbe pure mettere da parte la mondanità e dedicarsi ad altre attenzioni
#1658
Citazione di: Eutidemo il 03 Giugno 2021, 14:10:49 PM
Ciao Iano. :)
Virgilio scrisse: "Felix qui potuit rerum cognoscere causas" (Virgilio, Georgiche, lI, 489); e, in effetti, per comprendere davvero qualcosa, è necessario comprendere l'effettiva "catena delle cause" che l'ha generata.
Il che vale in particolar modo per le azioni umane.
***
Ad esempio:
a)
L'art. 85 comma 1° c.p.,  stabilisce, giustamente, che nessuno può essere punito per un fatto previsto dalla legge come reato, se, al momento in cui lo ha commesso, non aveva la capacità di intendere e di volere; ed infatti, in tale ipotesi, la "causa" del fatto non è da imputare al soggetto, in quanto incapace, per cui tale fatto non è criminoso.
b)
L'art.87 c.p., però, stabilisce che l'art.85 cp non si applica a chi si è premeditatamente messo nello stato di incapacità di intendere o di volere al fine di commettere un reato o di prepararsi una scusa; in tal caso, infatti, definito "actio libera in causa", la "causa" del fatto criminoso,  non è da imputare alla incapacità del soggetto, bensì alla sua precedente libera e consapevole scelta di procurarsi a bella posta tale stato di incapacità.
***
Per cui, in base al principio "causa causae est causa causati", e, cioè, risalendo nella "concatenazione" delle cause, si può meglio comprendere la natura del fatto; e, cioè, se sia da considerarsi criminoso o meno.
***
Un saluto :)
***


Certo che il nostro c.p. è ben strano.
Che l'incapacità di volere o di dovere possa essere messa in discussione mi sembra cosa lecita. Per quel che mi riguarda sarebbe infatti la incapacità di dovere quella di cui si dovrebbe parlare. Di fatto se uno ammazza una persona, la capacità di intendere ce l'avrebbe di sicuro, anche se lo facesse durante un episodio di sonnambulismo. Dicasi lo stesso per il volere proprio perché se riesce a farlo significa che ha messo in pratica la sua capacità di intendere. Si potrebbe imputare all'imputato che abbia capito male, ma qui si ritorna al testo di Brecht "L'eccezione e la regola". In quel caso il padrone che ammazzò lo schiavo fu assolto
#1659
Buongiorno Eutidemo, una volta lessi una frase di LWittgenstein il quale asseriva che basterebbe disporre i fatti nella giusta sequenza perché si produca da sé un giudizio senza l'intervento di alcuna spiegazione. Confesso di non aver letto tutta la sequenza confidando nella tua competenza, ma visto pure il commento di Ipazia immagino che sia così come dite
#1660
Buona giornata. Da anarcoide quale sono non mi sono simpatiche nemmeno le associazioni tra fuorilegge.
Quando sento dire che la nostra costituzione è la più bella del mondo non so proprio cosa dire. Anzi, saprei benissimo cosa dire, ma sorvolo.
Quando leggo tanti articoli della costituzione più bella del mondo che si concludono con la formula salvo i casi previsti dalla legge ho detto tutto.
Senza parlare di Mattarella, parlo del popolo italiano, dato pure che le sentenze si esprimono con la formula "in nome del popolo italiano". Allora penso che il popolo italiano non abbia alcun diritto di incarcerare chichessia. Penso inoltre che se fossi un vicino di qualche vittima innocente del signor Brusca spenderei il resto della mia vita per conficcargli una pallottola nel cranio, dato che il popolo italiano ritiene giusto rimetterlo in libertà.
Infine, se lo stato ritiene di addebitare la remunerazione della pena solo sulle spalle del contravventore alla legge, allora significa che è esso stesso un fuorilegge
#1661
Buondì Eutidemo, spero vivamente che il Cts opti per la soluzione come da foto e non per una molletta di quelle che si usano per stendere la biancheria, nel qual caso dovrebbe anche raccomandare che venga stilato un apposito manuale per avvisare dei rischi che si correrebbero con la molletta nel caso ci vada il boccone di traverso. In ogni caso, buona festa della res publica depauperata. Fatalità quest'anno cade pure di mercoledì, giorno dei ladri travestiti da messaggeri
#1662
Tematiche Filosofiche / Cos'è l'intuizione?
01 Giugno 2021, 11:59:02 AM
Volevo dire, ieri sera, che con l'espressione conoscenza compressa intendevo dire che non si tratterebbe per me di conoscenze inconsapevoli, ma solo di conoscenze in ordine sparso che non vengono però rilegate assieme. Nel magico momento in cui si manifesta tale conoscenza fulminea tali conoscenze verrebbero appunto rilegate. Quel che mi chiedo è se l'apparire di questa conoscenza fulminea possa inquadrarsi come il prodotto di una induzione o come prodotto di una deduzione
#1663
Senza voler essere provocatorio Anthonyi, ma immaginandoti in azione. Vista la rimessa in libertà di Brusca, potresti travestirti da Ramon Mercader, insinuarti nell' ambiente di Brusca e da lì scoprire se fu Provenzano a vendere Riina allo stato. Ricorda anche che tra i fuorilegge vige l'ordine di non tradire, l'unico che essi abbiano. Provenzano morì in carcere senza mai dire nulla. Vedi poi tu se tirare a Brusca una picconata o lasciar perdere e tornare tra noi pacifici fruitori del forum
#1664
Ciao aspirante filosofo, siamo coetanei. Il senso della vita per me è cercare la serenità di fronte alla buona e alla cattiva sorte. Personalmente non sarò sereno fintanto che non riuscirò ad affermare che la nostra civiltà è solo un sogno di un animale che ai giorni nostri risulta impazzito. Siccome però son pigro e mi stanco presto dei giochi, confido che prima o poi abbandonerò il gioco e ne troverò un altro. Ti dirò due frasi che per me risultarono motivo di riflessione. La prima è di un anonimo capo indiano e recita "ma noi non riuscivamo a capire perché i bianchi mentissero" e un altra del dottor Suzuky (maestro Zen), il quale era affascinato dal cristianesimo e al tempo stesso si chiedeva come mai noi occidentali avessimo tanto bisogno di pensare che il mondo fosse stato creato da qualcuno. Io penso che puoi pure continuare a frequentare l'università, però nel farlo sarà più facile che apprendi qualcosa dai discorsi che senti intorno a te, più che dal professore cattedratico (ve n'è anche di umili cmq). Occhio infatti al monito del grande Sante Zandolin che emerge nel suo "L'Uni-verso Armonica-mente Geo-vibrante. La maggior scoperta del mondo" (testo semi-delirante sconosciuto a tutti immagino). Proprio nella prefazione il professore (insegnò in un istituto tecnico per geometri) si scagliava contro il fatto che gli studenti arrivassero alla maturità imbevuti dalla dottrina di scarsissimi insegnanti i quali, a suo dire, facevano loro smarrire ogni senso critico. Nel testo figura pure una lettera che un amico del Zandolin, evidentemente influente nel mondo della cultura locale, aveva scritto al capo dell'osservatorio astronomico di Asiago per patrocinare le teorie del fantasioso Sante. Il responsabile dell'osservatorio rispose che il Signor Zandolin aveva sicuramente delle buone idee, ma che gli risultavano di difficile comprensione data l'oscura esposizione. In ogni caso il mio pensiero sarebbe che meno si pensa più ci si libera, nel senso però che bisogna rendersi conto che sono le nostre preoccupazioni a farci pensare. Son veramente giuste tali preoccupazioni? Devi solo criticarle e risolvere di volta in volta le porte da loro aperte, chiudendole se puoi chiuderle. Buona mattinata 

P.s. In ogni caso ti consiglio un testo breve, godibile e che fa riflettere: "L'eccezione e la regola" di B.Brecht
#1665
Tematiche Filosofiche / Cos'è l'intuizione?
31 Maggio 2021, 23:05:18 PM
Non capisco proprio viator come mai ti ostini a tenere separata la psiche dalla mente. Se tu pensi al futuro ci pensi sia con la psiche che con la mente contemporaneamente. Se rimestoli il passato lo fai con la psiche e con la mente contemporaneamente. Dei sogni nulla so. A suo tempo lessi qualcosa di Edelman (snobbato da molti) il quale asseriva che gli stati interiori debbono in qualche misura essere implicati nella conoscenza. E tu ti fissi su quella filosofia ammalata di Hyde, ammalata forse perché incompiuta e destinata quindi a ciò che diceva hegel quando diceva che la filosofia in fondo prende solo atto dello stato delle cose formulando quel che deve formulare in merito a quello. E lo stato delle cose lo desumeva dalle persone che lui vedeva a quell'epoca, quelle che non sapevano nulla di lui, ma che lui studiava il di loro comportamento. Che persiste ancora nelle persone del 2021, che divorano tutto con una razionalità assurdamente lucida al limite della demenza. E ciniche senz'altro più che ai tempi di hegel. E sai dove lo vedi il cinismo dirompente? Lo vedi nella fenomenologia, un metodo che parla delle cose distraendole dal contesto storico. Giusta metodologia, ma se non viene portata avanti correttamente, significherà che le persone, pur non conoscendo la fenomenologia, si comportano cinicamente. Parla con qualche manager e te ne rendi conto. Ma anche tu lo sei (forse più per difesa che per attacco), nonostante tu sia una persona di buona volontà. Ma chi sono queste persone di buona volontà che pensano che tutti gli altri siano cattivi? Son gente del medioevo dico io. Nulla di personale viator, anche se ammetto di essere stato in un certo senso stimolato a farlo. In ogni caso si parlava di intuizione, ma ora non mi ricordo più cosa volevo dire. Notte