Caro Jean
è bella, non conoscevo questo poeta.
Mi piace la metafora dell'alba come respiro.
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Mostra messaggi MenuCitazione di: Sariputra il 05 Febbraio 2017, 15:28:35 PM
L'"Occidente" è un aggregato? Ogni aggregato, per sua natura, non può che disgregarsi. La disgregazione si può subire o cercare di guidarla verso una nuova aggregazione più positiva. Consci che si disgregherà ulteriormente.
Citazione di: Eretiko il 05 Febbraio 2017, 15:32:32 PMNon sono Tommaso Campanella, non ho idealizzato nulla.
Scusa Paul11, ma queste civiltà ideali dove tutti vivevano nell'amore e nella reciproca sussistenza, in armonia con una natura che tutto donava gratis, stanno solo in qualche arcaico mito mediorientale. Tanto è vero che in breve hanno dovuto fare inversione ad U per scoprire che non esiste nessun eden, ma solo una natura ostile dove nessun pasto è gratis, e tanto è vero che ancora stanno cercando la "terra dove scorre latte e miele", ovviamente senza trovarla (anche se qualcuno vuole prendersi terre non sue proprio perché qualcuno ha scritto che niente di meno che il padre eterno in persona ha promesso...).
Qui continuiamo ancora a parlare di metodo deduttivo o induttivo come se 400 anni fossero passati invano, come se Galileo, Newton, Kant, Einstein non fossero esistiti. E' la filosofia che ha abdicato al suo compito, quello di tentare di trovare le risposte, ma risposte coerenti con quello che la scienza scopre. Invece no, continuiamo ad arrovellarci la testa su questioni trascendentali, continuiamo a dire "scienza si" o "scienza no", continuiamo a pensare che l'uomo e l'umanità è qualcosa di profondamento diverso dall'universo che lo ha generato, continuiamo il gioco di costruire castelli mentali (trascendenti) incoerenti con la nostra natura e il nostro essere.
Usiamo la tecnologia, ci rallegriamo della migliore qualità della vita che ci ha permesso, ma rifiutiamo quel percorso culturale che ci ha condotto a questo. Continuiamo a dire che noi siamo i cattivi e gli altri sono i buoni, ma non capisco perché lo affermiamo solo come conseguenza di un potere tecnologico, dimenticando che molto prima di farlo in nome di una ipotetica supremazia culturale lo abbiamo fatto in nome di una presunta divinità.
Invadere il mondo in nome di Cristo va bene (anzi si deve fare), ma invaderlo con la tecnologia è sbagliato?
Citazione di: InVerno il 04 Febbraio 2017, 20:39:17 PMLo dico in termini pacati, da bon ton come impone il forum.Citazione di: paul11 il 04 Febbraio 2017, 19:05:08 PMInvernoIo non ho niente in contrario se hai voglia di parlare di storia della filosofia, ma è quando teorizzi presente futuro e passato di tutte le nazioni Europee + un virus del suicidio culturale in incubazione dai tempi di Aristotele in una manciata di righe che mi inchino alle tue doti per l'argomentazione. Hai imparato dai pellerossa?
come al solito non hai capito l'essenza del discorso. Almeno impara ad argomentare Attenderò PrimaVera-
Citazione di: donquixote il 29 Gennaio 2017, 22:02:13 PMLa sicurezza, Da sempre l'uomo teme l'incognita naturale la mano divina.Citazione di: paul11 il 29 Gennaio 2017, 14:03:08 PMCitazione di: Eretiko il 29 Gennaio 2017, 09:13:38 AM@Donquixote I......... La mistica del vincente è l'ideale del capitalismo, ma quello del comunismo qual è?
Citazione di: Eretiko il 29 Gennaio 2017, 09:13:38 AMCon permesso....
@Donquixote
Il comunismo, almeno nel pensiero di Marx, non e' semplicemente un modello alternativo al capitalismo, ma un suo ineluttabile completamento che avrebbe eliminato l'alienazione derivante dallo sfruttamento intrinseco di una societa' capitalista, mediante una redistribuzione di quel capitale la cui accumulazione, nella visione marxista (materialismo storico), e' avvenuta togliendo qualcosa agli altri. Marx insiste sull'alienazione, e non su una presunta felicita' derivante da beni materiali.
Citazione di: InVerno il 28 Gennaio 2017, 00:26:10 AMCitazione di: paul11 il 27 Gennaio 2017, 22:42:07 PMIl capitalismo è la metafora culturale dello stato brado di natura.Adatto che l'occidentale è impigrito e rincoglionito dal suo stesso" benessere" da paese della cuccagna che lo ha alienato, educato al "signorsì" in cambio di uno status passato come sicurezza, vincerà alla lunga l'astuzia, la determinazione e il coraggio di popoli e individui ancora capaci di un minimo di dignità che conoscono ancora il limite oltre il quale ci si ribella e non si sopporta più,proprio perchè capaci di percepirsi ancora come coscienza individuale e sociale.Nella prima parte della tua argomentazione (non citata) c'è un sentore di incenso riguardo alle "società identitarie\primitive" quasi Rousseiano, salvo poi dire che il capitalismo è una metafora dello stato brado. Come stanno insieme queste due cose? Detto questo, allo stato brado il "capitalismo" (darwinismo sociale?) regola la vita di tutti gli aderenti alla comunità, il capitalismo moderno si applica solamente alla base della piramide, più si sale verso la punta dei "sacerdoti del capitalismo" più incontri il più forte protezionismo e corportativismo. I plutocrati son capitalisti solo a parole, d'altro canto senza l'illusione dell'ascensore sociale (a che serve se sei già in cima) il capitalismo a che serve? Conviene bloccare l'ascensore. Se questo ha un precedente è invece nelle società statuali dove è già sviluppata una forte aristrocrazia. Quella che Walter Lippmann intuì e poi venne chiamata "la spirale del silenzio" è parte integrante di qualsiasi sistema capitalistico, le alternative sono "fallite" per il semplice fatto che rappresentavano versioni annacquate e meno competitive di quello che vediamo oggi che è "il miglior capitalismo possibile" (per parafrasare Leibniz). Ma cosa abbiamo da aspettarci? L'organizzazione sociale è sempre stata piramidale, di riflesso, i sistemi economici non possono essere che piramidali. E nelle piramidi funziona così, la base è cosi numericamente eccedente che per forza di cose essa deve essere anestetizzata in qualche misura. Finchè non avremo il coraggio di rivedere i rapporti di forza sociali, umani, basati sull'autorità (e quindi sulla gerarchia) quale speranza di vedere un sistema economico di diversa forma? Siamo sicuri che la cultura che tentiamo cosi avidamente di conservare, non sia invece l'ostacolo principale allo sviluppo di sistemi economici diversi e che non prevedano l'anestetizzazione fino all'irrigidimento? Per ora si impara dagli errori, dal collasso per irrigidimento, sperando di non fare una botta "troppo grossa" da non poter recuperare.