Ciao Bobmax
Nessun "pastrocchio"; il problema era senz'altro risolvibile, e, secondo me, era posto benissimo!
Ed infatti il quesito del principe era molto chiaro ed esplicito: "Chi indovina il colore del cappello che ha sulla testa, avrà salva la vita; chi, invece, sbaglia, verrà impiccato!" Poi diede loro cinque minuti per riflettere.
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Non disse mica: "Chi riesce a calcolare meglio le probabilità del colore del suo cappello avrà salva la vita!"; ed infatti solo chi indovinava il colore del cappello che aveva sulla testa, avrebbe avuto salva la vita!
E il colore dei cappelli non era stata rivelata dal principe; per cui il calcolo delle probabilità non sarebbe servito loro assolutamente a niente (non conoscendo i due colori in ballo).
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Ed invero, le combinazioni delle "coppie di due colori diversi", anche a voler considerare i 12 colori base, sono sterminate: bianco e verde, bianco e nero, bianco e marrone, verde e rosso, rosso e bianco, rosso e nero, viola e azzurro ecc.ecc.
Calcolale tu, che sei più bravo di me!
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Il quesito originario non richiedeva affatto in che modo avessero la certezza di salvarsi tutti, ma solo se qualcuno ce l'avrebbe fatta a salvarsi, e, in caso affermativo, in quale modo.
Soltanto in seguito, per aiutarvi, vi ho detto che, di fatto, si salvarono tutti; ma non era quello il quesito!
Soltanto in seguito, per aiutarvi, vi ho detto che, di fatto, si salvarono tutti; ma non era quello il quesito!
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D'altra parte il principe enigmista aveva visto pure lui il colore del cielo e del prato (vedi foto), per cui mettendo loro in testa proprio dei cappelli dello stesso colore del cielo e del prato propose loro un enigma risolvibile con un po' di acume e di attenzione, e non un gioco di puro "azzardo" o di "calcolo della probabilità"; ed infatti bastava notare, come fece A, che il colore del cappello di B era uguale a quello del cielo, ed a B che il colore del cappello di A era uguale a quello del prato, dopodichè, far capire con la direzione dello sguardo il colore del cappello l'uno dell'altro, era un gioco da ragazzi!
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Un saluto!
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