Citazione di: niko il 16 Gennaio 2024, 14:47:37 PMNon si puo' vincere una terza guerra mondiale, e piu' pazzi scatenati ci sono in giro convinti che la si possa combattere e vincere, una guerra termonucleare globale tra superpotenze intendo, piu' rischio corriamo di farla e subito dopo finire nell'unico esito possibile, cioe' un bel pareggio (x sulla schedina), e distruzione totale del mondo e della civilta'.Personalmente non condivido, in realtà le bombe effettivamente in carica per un primo strike sono abbastanza poche, mi sembra che gli usa ne dichiarino un migliaio e la russia 1500, ma sull'effettività di quest'ultima avrei forti dubbi. Un secondo strike è impossibile perchè i primi obiettivi sono appunto le installazioni militari con preferenza per quelle dotate di atomiche.
Qualcuno e' piu' forte, e qualcuno e' piu' debole, qualcuno puo' praticamente solo colpire, qualcun altro puo' strutturalmente colpire e difendersi, ma oltre una certa soglia di distruttivita' delle armi tutto questo e' semplicemente irrilevante. Gli usa non possono sopravvivere come entita' politica a una cinquantina di esplosioni nucleari nel loro territorio, come del resto nessun altro stato al mondo; si va all'eta' della pietra e tutti quelli che non sono nei rifugi principalmente cominciano a mangiarsi tra di loro, niente comunicazioni, niente benzina, niente elettricita', niente di niente, se cambia il clima oltre una certa soglia in pochi anni vengono spazzati via anche i paesi neutrali dove si puo' supporre che non siano avvenute esplosioni e la civilta' sia sopravvissuta. Ora, se questa e' una guerra che si puo' in qualche recondito e folle senso "vincere", chi lo sostiene e' pazzo, ed e' pazzo pure se sta al timone di una portaerei di qualsiasi tipo; la verita' e' che quando non e' piu' possibile o conveninte attaccare le strutture militari del nemico si attaccano le citta', a caso, quante piu' citta' possibili, e tutti hanno abbastanza armi per farlo, le citta' non sono amovibili, sono bersagli facili, e non sono difendibili, quindi se io ho risorse per disintegrare completamente il mio nemico cento volte, e lui ha modeste risorse per distegrarmi "solo" e soltanto dieci, volte, se davvero ci facciamo guerra non va a finire che "vinco" io, va a finire che pareggiamo: gli usa hanno l'organizzazione e la tecnologia migliore, ma oltre una certa scala, chi ha la tecnologia e l'organizzazione migliore non conta piu'.
E' questa, la principale differenza di oggi con marco Aurelio, e il tipo di scenario che Marco Aurelio non avrebbe mai potuto immagginare, nemmeno per sogno profetico o per metafora.
La complessità del lancio di atomiche, inoltre, fa pensare che anche il primo strike non sarà proprio contemporaneo per cui avremo parte delle atomiche distrutte prima di partire.
Delle altre bisognerà vedere quante saranno intercettate, per cui quelle che esploderanno sugli obiettivi potrebbero essere molto poche, e naturalmente tutte concentrate in Europa, dove ci sono gli obiettivi piu facilmente raggiungibili. Io sono dell'idea che in una situazione del genere pochissime, forse nessuna bomba lanciata dalla Russia riuscirebbe ad esplodere nel territorio USA.