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Messaggi - Eutidemo

#1666
Racconti Inediti / Re: Un problema di tempo!
10 Maggio 2023, 16:52:04 PM
Ciao Bobmax. :)
Complimenti!
Come al solito, la tua è una soluzione estremamente "acuta" e senz'altro molto "intelligente"; che io, al posto di Stuart, non avrei affatto escluso a priori.
***
Però hai dimenticato quanto avevo scritto a conclusione della prima parte del mio racconto, e, cioè: "Quanto ai battiti del suo cuore, erano ormai più accelerati di una mitragliatrice!"
Per cui, il sistema da te suggerito, almeno nel caso di specie, sarebbe stato molto "rischioso" e molto poco "affidabile"; anche considerando che un qualsiasi rumore improvviso e imprevisto, avrebbe potuto alterare involontariamente  le sue pulsazioni.
***
Comunque sono sicuro che, visto il tuo indubbio acume, tra non molto avrai individuato un sistema ancora migliore di quello da te proposto stasera; il quale, comunque, come ho detto, non è affatto da scartare!
***
Grazie per l'apprezzabilissimo intervento, ed un saluto serale! :)
***
#1667
Racconti Inediti / Un problema di tempo!
10 Maggio 2023, 12:47:10 PM
L'agente Stuart aveva avuto l'incarico di sabotare una base "radar-missilistica automatica" AAD (Anti‑Aircraft Defense), ubicata dietro le linee nemiche.
***
La base doveva saltare in aria alle due di notte esatte (con uno scarto massimo di un minuto o due), per consentire la migliore tempistica possibile alla prevista incursione aerea; a tale scopo Stuart era stato fornito di una particolare "bomba timer", che gli avrebbe consentito di attivarla un quarto d'ora prima delle due, per avere il tempo di mettersi in salvo.
La bomba, a forma di uovo, era di ultima generazione, e non presentava fessure, grani o viti di sorta; per cui, una volta attivato il timer, non era più possibile aprirla o disinnescarla in alcun modo.
***
Verso le 11,30 ZT (Zulu Time) Stuart era riuscito a superare il "perimetro di sorveglianza" esterno, costituito da torrette di guardia, videocamere, sensori  e  SUV in perlustrazione continua, che proteggevano l'area di vari chilometri, al cui interno si trovava la base "radar-missilistica automatica" AAD, le rampe missilistiche, e due depositi di munizioni.
Di notte tale area era protetta  solo dal "perimetro di sorveglianza" esterno, essendo completamente deserta al suo interno;  la base AAD, infatti, reagiva automaticamente con i suoi missili terra-aria, tramite un computer collegato al radar, ad eventuali passaggi di arei dal "transponder" non codificato e riconosciuto.
***
Verso mezzanotte passata, Stuart era ormai quasi arrivato alla base AAD, e controllava di tanto in tanto il suo orologio di precisione; però si trattava di un orologio al quarzo, per cui, imprevedibilmente, verso l'una meno venti smise di funzionare, perchè la batteria si era esaurita. :o
***
Istintivamente portò la mano alla tasca dove di solito teneva il suo "smartphone", per vedere l'ora da lì; ma poi si ricordò che in missione era proibito portarlo.
Così come, sempre per motivi di sicurezza (a differenza di quanto si vede nei film) era proibito anche il collegamento radio tramite auricolare.
Per cui era completamente isolato, senza avere alcuna possibilità di contattare la base per poter controllare l'orario!
***
Stuart pensò seriamente di farsi saltare in aria con tutta la bomba, perchè, se i suoi colleghi fossero venuti a sapere una cosa del genere, lo avrebbero per in giro per il resto della sua vita; sebbene la cosa fosse molto poco probabile, in quanto, dopo uno "svarione" imperdonabile come quello, quasi sicuramente, sarebbe cacciato via a calci nel sedere (sempre che riuscisse a sopravvivere all'operazione). :'(
***
Sull'orlo della disperazione, forzò l'entrata del minuscolo "bungalow" annesso al radar; ma, a parte una brandina, una sedia ed un tavolo, lo trovò completamente vuoto.
Manco a dirlo, neanche un orologio a muro!
***
Però, poi, si ricordò che, a mezzanotte, aveva udito in lontananza, il campanile-orologio di un villaggio battere le ore 12; quindi, tra poco, avrebbe dovuto battere anche l'una di notte.
Si era anche chiesto come facessero i paesani a chiudere occhio, perchè, se riusciva a sentire lui il rintocco a distanza di chilometri, quei poveracci dovevano subire ogni ora un frastuono davvero insopportabile!
***
Inoltre si ricordò pure di avere quattro micce di precisione da un'ora nel suo zaino; per cui corse  sotto la  struttura del radar, per studiare il modo di utilizzarle per farlo esplodere all'ora stabilita (le 2,00 ZT ).
***
Si trattava di quattro "micce lente", a combustione interna,  del tipo "pyroclock", inserite in un "cavo di protezione IPC" (Indestructible Protective Cable),  le quali bruciavano ognuna il tempo esatto di un'ora; quindi Stuart pensò che, se avesse inserito l'estremità di una miccia nella bomba, e avesse acceso l'altra estremità quando l'orologio del campanile batteva l'una, l'impianto radar sarebbe saltato, come previsto, alle due di notte.
Pertanto estrasse di tasca l'accendino, il quale, per fortuna, a differenza del suo orologio, funzionava perfettamente!
***
Poi, però, estraendo la bomba dallo zaino, si rese conto che non sarebbe mai riuscito a farla esplodere con una miccia.
Ed infatti:
- la bomba non presentava aperture di sorta;
- anche se le avesse avute, non non sarebbe esplosa neanche gettandola nel fuoco.
Ed infatti si ricordò che quel tipo di bomba era stata appositamente progettata per esplodere "esclusivamente" tramite il suo "timer"; e non esisteva alcun altro modo al mondo per farla scoppiare.
Neanche sparandogli addosso o facendogli esplodere vicino un'altra bomba!
***
D'altronde, una volta che l'orologio del villaggio avesse battuto l'una, lui non avrebbe neanche potuto calcolare il tempo che passava guardando la fiamma procedere lungo una miccia posata in terra, attivando il "timer" quando essa risultava consumata al 75%; così come, almeno approssimativamente, sarebbe stato possibile con una miccia di vecchio tipo.
***
Ed infatti, le quattro micce a sua disposizione, erano anch'esse di un tipo molto particolare; per cui, una volta accesa la miccia, che sporgeva di un millimetro da ciascuna delle due estremità del cavo IPC, essa avrebbe bruciato per combustione interna, dentro il cavo "ignifugo" "incombustibile" "indistruttibile" ed "isolante" che la conteneva.
L'unico segno che la combustione stava procedendo lungo la miccia, all'interno del cavo, sarebbe stato uno "sfrigolio" simile a quello della frittura di pesce; il quale si sarebbe interrotto di colpo quando la miccia si fosse completamente consumata.
Però non c'era alcun modo di sapere a che punto si trovava la combustione, durante il suo percorso, perchè lo "sfrigolio" veniva da tutto il cavo: si poteva sapere "soltanto" quando iniziava e quando finiva di bruciare, dal rumore del suo  "sfrigolio" complessivo (ovvero quando si vedeva che stava bruciando anche l'ultimo millimetro della miccia, che sporgeva dall'altra parte del cavo)!
***
Ed infatti, anche posando un dito sul cavo, a parte il fatto che esso era isolante, si sarebbe sentito "per conduzione" un discreto calore in tutta la sua lunghezza; e non soltanto nel punto preciso in cui stava bruciando in quel momento la miccia.
***
Allora Stuart pensò di tagliare via il 25% di una miccia!
Per cui, una volta accesa la miccia residua -lunga il 75% dell'originale- nel momento esatto in cui l'orologio del villaggio batteva l'una, questa avrebbe "sfrigolato" per 45 minuti esatti; cioè, fino all'"una e tre quarti", consentendogli così di  attivare il "timer" da 15 minuti, e poi squagliarsela, facendo così saltare il radar alle 2,00 ZT esatte di notte.
***
Pertanto Stuart, non avendo altri strumenti di misurazione a disposizione,  stese su una miccia una striscia di carta della sua stessa lunghezza, tagliata via dalla mappa che aveva in tasca; poi ripiegò la striscia di carta in due, e poi ancora in due, tagliandone via la quarta parte, in modo tale che essa risultasse lunga i tre quarti della miccia (75%, pari a 45 minuti).
Ed in tal modo, posando la striscia tagliata sulla mappa, seppe in quale punto avrebbe dovuta tagliarla affinchè la miccia residua risultasse lunga il 75% dell'originale.
***
Stuart si rese però conto di non avere nessuno strumento idoneo a tagliare il cavo; il quale, pur essendo leggermente flessibile, era più resistente e resiliente dell'acciaio temprato.
Ed infatti la cesoia per reti e filo spinato che aveva nello zaino, non solo non riusciva tagliare il cavo, ma neanche ad intaccarlo!
Nè era pensabile di reciderne un pezzo bruciandolo con l'accendino, perchè il cavo era di materiale del tutto ignifugo"
E non c'era assolutamente nient'altro a disposizione, nè nel suo zaino nè nel bungalow, per cercare di tagliare quel maledetto cavo; assolutamente "niente"!
***
Allora, disperato, Stuart provò a sfilare la miccia dal cavo; ma anche questo non gli riuscì, perchè era fissata ed incollata dentro in modo assolutamente inamovibile.
***
Tra un po' l'orologio avrebbe battuto l'una, e Stuart, ancora non sapeva che pesci prendere, se non calcolare il tempo con la luna e le stelle; però, purtroppo, era una notte senza luna, e completamente coperta di nuvole.
Non gli restava che contare a mente i secondi, dal rintocco dell'orologio fino all'una e 45; ma, l'unica volta che aveva provato a fare una cosa del genere per dieci minuti, ne aveva contati una volta 7 e una volta 13.
Non era un sistema molto affidabile, almeno per lui!
Quanto ai battiti del suo cuore, erano ormai più accelerati di una mitragliatrice!
                              FINE PARTE PRIMA
(Il finale io l'ho già scritto; ma mi piacerebbe sapere come voi come cerchereste di concludere il mio piccolo raccontino, dando un buon consiglio a Stuart)
#1668
Varie / Re: La giacca con le tasche tricolori
08 Maggio 2023, 12:45:56 PM
Citazione di: anthonyi il 08 Maggio 2023, 08:20:42 AMAll'eventualita 1/1/36 devo dire non ci avevo pensato, diciamo che ho prodotto una soluzione un po' intuitiva che comunque non conoscevo prima.
Un saluto a eutidemo e iano😀
Nel caso 1/1/36 Somma 38, Mario avrebbe risposto subito senza esitazioni; e senza dover chiedere ulteriori informazioni ;)
Comunque, se davvero non conoscevi l'indovinello, sei stato davvero in gamba a risolverlo così in fretta; io ci ho messo molto più tempo di te.
Però io non faccio testo, in quanto in matematica sono una pippa; per cui battermi è come sparare sulla croce rossa. :D
#1669
Varie / Re: La giacca con le tasche tricolori
08 Maggio 2023, 05:16:36 AM
Ciao Anthony e Iano.
Il figlio di Mario ha 13 anni.
Antonio ha 9 monete nel taschino rosso, 2 nella tasca verde, e 2 nella tasca bianca (2x2x9 = 36 ; 2+2+9 = 13).
***
Ed infatti Antonio ha detto che il prodotto delle monete distribuite nelle sue tre tasche è uguale a 36, mentre la loro somma è uguale a quella del figlio di Mario (che noi ignoriamo) per cui sono matematicamente possibili solo i seguenti risultati:
.
1/1/36 Somma 38
1/2/18 Somma 21
1/3/12 Somma 16
1/4/9 Somma 14
1/6/6 Somma 13
2/2/9 Somma 13
2/3/6 Somma 11
3/3/4 Somma 10
***
Ora, se il figlio di Mario avesse avuto 38, 21, 16, 14, 11 o 10 anni, lui, conoscendo l'età del figlio, avrebbe indovinato immediatamente, senza dover richiedere ulteriori informazioni; ma, poichè le ha dovute richiedere, è ovvio che suo figlio doveva avere necessariamente "13 anni", laddove i  casi potevano essere due (e lui non poteva sapere quale dei due)
a)
1/6/6 Somma 13
b)
2/2/9 Somma 13
***
Però, quando Antonio gli rivela che "l'insieme più cospicuo" di monete si trova nel suo taschino rosso, Per Mario è facile indovinare che che si tratta del caso b) (2/2/9 Somma 13)
***
Ed infatti, per rispondere a Iano, i "6" sono i numeri entrambi più cospicui di monete nel caso 6,6,1, per cui essi si trovano in due tasche, e non in una sola; quindi, se la tasca rossa avesse 6 monete non sarebbe affatto il contenitore "più cospicuo", ma soltanto "uno dei due contenitori più cospicui".
Nel caso 2/2/9, invece,  la tasca rossa è quella a contenere più monete, così come aveva detto Antonio: - L'insieme più cospicuo di monete si trova nel mio taschino rosso.-; ovviamente, rispetto alle altre due tasche
Se il taschino rosso, invece, avesse solo 6 monete non conterebbe affatto l'insieme "più" cospicuo di monete, rispetto alle altre due tasche.
Peraltro, su INTERNET, il significato del termine "cospicuo" è chiaramente spiegato come "notevole", "considerevole", "ragguardevole per entità, importanza, valore"; per cui non c'è dubbio che l'insieme di monete più "notevole", "considerevole", "ragguardevole per entità, importanza, valore" , si trovi esclusivamente nel taschino rosso.
***
Un saluto ad entrambi! :)
***
#1670
Varie / Re: La giacca con le tasche tricolori
07 Maggio 2023, 16:42:05 PM
                                        AVVERTENZA 
L'importante non sta tanto nel limitarsi ad indicare la soluzione che si ritiene più corretta, ma, soprattutto, nell'esporre in dettaglio il procedimento per mezzo del quale ci si è arrivati!
Evitando, se possibile, di farsi aiutare da GOOGLE!
:)


#1671
Varie / Re: La giacca con le tasche tricolori
07 Maggio 2023, 16:34:10 PM
Citazione di: iano il 07 Maggio 2023, 16:28:25 PMNon sono d'accordo. L'età è 11 anni, secondo me.
La soluzione giusta, nuda e cruda, è quella indicata da Anthony.
Però vediamo se qualcun altro ci arriva per conto suo, indicando il procedimento per il tramite del quale si perviene a tale soluzione, senza cercarlo su INTERNET.

#1672
Varie / Re: La giacca con le tasche tricolori
07 Maggio 2023, 16:25:28 PM
Citazione di: anthonyi il 07 Maggio 2023, 14:55:36 PMNel taschino rosso ci sono 9 euro, in quelli verde e bianco c'è ne sono 2 per ciascuno. Il figlio di Mario ha 13 anni.
Confessa che già conoscevi l'enigma, sennò, secondo me, non potevi riuscire ad indovinare così in fretta! ;)
Però, almeno non rivelare il procedimento per giungere alla soluzione, così vediamo se qualcun altro riesce a trovarla per conto suo; ovviamente, non limitandosi a scrivere il risultato, ma spiegando pure come ci è arrivato ;) 
#1673
Varie / La giacca con le tasche tricolori
07 Maggio 2023, 13:59:42 PM
Mario incontra Antonio, il quale indossa una giacca con un taschino rosso, e le due tasche sui fianchi una bianca ed un verde; ed infatti è molto patriottico!
***
Antonio dice a Mario:
- Distribuite in queste tre tasche, ho alcune monete, tutte da un euro (nessuna tasca è vuota); il "prodotto" delle tre tasche, cioè dei loro rispettivi contenuti monetari, è uguale a 36, mentre la loro "somma" è uguale all'età di tuo figlio*.  Qual è l'esatto contenuto delle mie tre tasche; cioè, quante monete da un euro ci sono in ciascuna tasca!-
Noi ignoriamo l'età del figlio di Mario; ma, ovviamente, Mario la conosce benissimo (ed anche Antonio)!
Mario ci pensa un po', poi risponde:
- In base ai dati che mi hai fornito, non sono in grado di sapere con certezza quante monete tu hai in ciascuna tasca.-
Antonio ammette che Mario ha ragione, e, quindi, gli fornisce un ulteriore elemento per aiutarlo ad indovinare:
- L'insieme più cospicuo di monete si trova nel mio taschino rosso.-
Ed allora Mario indovina l'esatto contenuto delle tre tasche; cioè, quante monete da un euro ci sono in ciascuna tasca della giacca di Antonio!
Come ha fatto?
Riuscite anche voi a indovinare:
a) L'età del figlio di Mario;
b) Quante monete da un euro ci sono in ciascuna tasca della giacca di Antonio!
*NOTA
Per chiarire meglio il concetto con un esempio, ma con numeri completamente "diversi" da quelli del mio enigma:
- le monete da un euro potrebbero essere  3 nella tasca rossa, 3 nella tasca bianca, 3 nella tasca verde.
- quindi il loro prodotto sarebbe uguale a 27 (3x3x3), mentre la loro somma sarebbe uguale a 9 (3+3+3).
#1674
Tematiche Culturali e Sociali / La "telecinesi"
07 Maggio 2023, 06:56:51 AM
Volevo proporvi un video da me realizzato, simile a tanti altri che vengono spacciati su YOUTUBE come "prova della telecinesi", per dimostrarvi che c'è sempre dietro un trucco, più o meno sofisticato.
Però il programma di caricamento video che utilizzavo precedentemente, non funziona più; per cui non sono sicuro che riuscirete a vederlo con il nuovo programma di caricamento video che sto sperimentando ora, qui, per la prima volta.
Fatemi sapere se il video si vede, e, in tal caso, qual è il banalissimo trucco da me utilizzato per simulare i miei (inesistenti) poteri telecinetici.
Grazie! :)
P.S.
La procedura per vedere il video dovrebbe essere la seguente:
1) 
Cliccate su
2)
Poi:
3)
Poi:
#1675
Tematiche Culturali e Sociali / Re: Ipercazzola
07 Maggio 2023, 06:27:31 AM
Il "Cigno Nero" è sempre lì, in agguato; e non c'è formula politica, economica o strategica che possa prevedere quando arriverà.
Però, prima o poi, arriva "sempre"!
#1676
Citazione di: Jacopus il 06 Maggio 2023, 14:26:16 PMTutta la mia stima Eutidemo, e caso mai dovessi iniziare la carriera politica, fammelo sapere. Ti voto a scatola chiusa.  ;D
Ti ringrazio per (l'immeritato) attestato di stima, ma è escluso che -soprattutto alla mia età- io possa  iniziare una qualsiasi carriera politica; nel qual caso, comunque, ti sconsiglierei di votarmi "a scatola chiusa", perchè non puoi sapere cosa effettivamente io combinerei una volta eletto! :)
#1677
Ciao Bobmax. :)
Sono perfettamente d'accordo con te.
Ed infatti:
.
1)
Se, nel secondo esperimento, la signora conosceva i disegni delle 10 carte (non erano 5), averne indovinate 2 su 10 non costituisce alcuna anomalia statistica; sicuramene è stato un puro caso.
Però, se la signora "non" conosceva i disegni delle 10 carte, ogni sua scelta poteva riguardare migliaia (se non milioni) di oggetti diversi; ed allora averne indovinati 2 su 10 costituisce una notevolissima anomalia statistica, e non può davvero essere un puro caso.
Però dal resoconto del CICAP non si capisce bene se sia il primo caso (più probabile), ovvero il secondo (molto meno probabile).
.
2)
Il primo esperimento, invece:
- o lascia perplessi sulla qualità con cui il CICAP effettua le sue verifiche;
- oppure lascia alquanto perplessi circa l'effettiva capacità della signora D. di riuscire a percepire (sia pur in modo molto impreciso e distorto) l'immagine dei cinque cartoncini.
.
Come ho scritto, bisognava essere presenti per poter giudicare con maggior cognizione di causa.
.
***
Un saluto! :)
***
#1678
Citazione di: Socrate78 il 06 Maggio 2023, 16:36:24 PMIl fatto che non viene fatta una descrizione fisica di Gesù è secondo me un importante indizio della credibilità (e dell'origine non mitica) dei Vangeli, poiché nelle mitologie e nelle leggende viene sempre fatta una descrizione fisica dell'eroe divinizzato che è descritto spesso come alto, dalla figura slanciata, bello ed attraente.
La tua è una osservazione molto acuta ed interessante, la quale merita senz'altro una attenta e meditata riflessione. :)
Questo, però, vale solo per i contemporanei di Gesù, perchè i Padri della Chiesa, Girolamo e Agostino d'Ippona, sostenevano che Gesù dovesse esser stato bello di volto e di corpo; e cominciarono a crearne il mito.
Tali asserzioni furono poi estese ulteriormente nel XIII secolo da Tommaso d'Aquino nella sua "Summa Theologiae" basando la sua analisi sulla Perfezione di Cristo e ragionando che Cristo doveva aver incarnato tutte le possibili perfezioni umane. 
#1679
A giugno dello scorso anno, il Gruppo di Indagini del CICAP, che, come noto, si propone (meritoriamente) di smascherare i falsi "parapsichici), è stato contattato da D., una signora calabrese che sosteneva di essere dotata di un genuino potere paranormale; il quale sarebbe consistito nella capacità di "vedere a distanza".
Cioè, previa adeguata concentrazione, la donna sosteneva di riuscire a percepire nella sua testa "l'immagine mentale", come in una specie di "flash", di un qualsiasi oggetto che, nello stesso momento, era osservato da qualcuno che fungesse da "emittente", o "trasmettitore", dell'informazione; il tutto anche se i due soggetti si trovavano a centinaia di chilometri di distanza.
.
L'ESPERIMENTO
L'esperimento è stato effettuato,  tramite INTERNET nel mese di settembre del 2022, alla presenza e sotto il controllo di Mattia Rudi (coordinatore del CICAP Calabria), Luca Antonelli, Sofia Lincos, Stefano Ruia e Luigi Garlaschelli.
***
Prima del collegamento erano stati preparati alcuni cartoncini neri, tutti uguali, ciascuno con un disegno di un oggetto diverso su un solo lato.
Un membro del CICAP fungeva da "trasmettitore mentale" del disegno.
Cioè, dopo aver mescolato bene i cartoncini, il "trasmettitore mentale"  ne pescava uno a caso e si concentrava sul disegno dell'oggetto; la signora D., dopo essersi concentrata per qualche istante anche lei, proponeva la sua "percezione".
***
I risultati, così come riferiti dal CICAP, sono stati i seguenti.
"1) D. afferma: «potrebbe essere una barca?» Il disegno era il simbolo aritmetico "+".
2) D. disegna l'immagine percepita: si vede un tondino e delle punte, il tutto appena abbozzato, non ha una forma ben precisa. La donna non ci dice niente di più. Giro la mia carta e la mostro a tutti: un mazzo di fiori colorati. Non assomigliano per nulla al disegno che ha fatto lei, ma subito D. esclama: «Io stavo disegnando proprio dei fiori!» Peccato, perché la parola «fiori» è arrivata solo a carta scoperta.
3) La terza percezione è espressa a voce: «Mi sembra qualcosa che ha la forma di una macchina, un'immagine rettangolare...» Il mio disegno rappresentava due impronte di scarpa da uomo.
4) La percezione è disegnata su un foglio: una serie di cerchi, uno vicino all'altro. D. ci dice che non è ben chiaro, potrebbero essere gocce, ma anche teste di persone. Il mio disegno rappresentava un paio di occhiali.
5) La percezione è espressa a voce: «Un albero o un ombrello... qualcosa di appuntito verso l'alto». L'immagine sulla carta è quella di un fuoco di legna. D. ci fa notare che qualcosa di appuntito c'era davvero."
***
Il Comitato CICAP ha ritenuto negativo il risultato dell'esperimento.
***
Per cui ne fu tentato un altro, nel quale il Comitato CICAP non si accontentò più di descrizioni di forme generiche da parte di D.: cioè, ad esempio, se il "trasmettitore" stava osservando dei "fiori", lei doveva dire esattamente "fiori", e non qualcosa che ci assomigliava semplicemente.
Il risultato di questo nuovo test è stato di 2 carte corrette su 10, per cui, secondo il Comitato CICAP, siamo nell'ordine di risposte giuste che possono rientrare nel semplice caso; per cui ha ritenuto negativo il risultato anche del nuovo esperimento.
.
CONSIDERAZIONI
Come sanno tutti coloro che hanno letto qualche mio THREAD, io sono particolarmente "scettico" riguardo al "paranormale"; questo in quanto, in tutta la mia vita, non ho mai visto verificarsi un "vero" fenomeno paranormale in mia presenza, se c'era un controllo adeguato del fenomeno.
E non dubito che quello del CICAP lo sarà stato senz'altro.
***
Tuttavia, nel caso di specie, per onestà intellettuale devo dire che le conclusioni "negative" del CICAP riguardo all'esperimento di cui sopra mi sono sembrate un tantino troppo "drastiche"; anche se non ero presente, e non ho potuto vedere di persona i disegni della signora D.
***
Ed infatti:
.
1) "D. afferma: "Potrebbe essere una barca?", mentre disegno rappresentava non un oggetto, bensì il simbolo aritmetico "+"."
Al riguardo occorre considerare che, almeno a quanto ho capito, gli sperimentatori avevano detto alla donna che avrebbero cercato di trasmetterle immagini di "oggetti", e non di "simboli"; il che può averle confuso le idee, nonchè il "presunto" mezzo di trasmissione telepatica del pensiero.
D'altronde, una barca, in effetti, nella sua struttura è piena di croci, come rilevabile dalla seguente immagine.
.
2) "D. disegna l'immagine percepita: si vede un tondino e delle punte, il tutto appena abbozzato, non ha una forma ben precisa. La donna non ci dice niente di più. Giro la mia carta e la mostro a tutti: un mazzo di fiori colorati. Non assomigliano per nulla al disegno che ha fatto lei, ma subito D. esclama: «Io stavo disegnando proprio dei fiori!» Peccato, perché la parola «fiori» è arrivata solo a carta scoperta.*
Va bene!
Però un "tondino con delle punte" può benissimo somigliare ad un fiore stilizzato, con la corolla e i suoi petali a punta.
.
3) "La terza percezione è espressa a voce: «Mi sembra qualcosa che ha la forma di una macchina, un'immagine rettangolare...» Il mio disegno rappresentava due impronte di scarpa da uomo."
Al riguardo, vista dall'alto, un'impronta può anche avere, più o meno, la la forma di una macchina; però forzando molto l'interpretazione della risposta.
.
4) "La percezione è disegnata su un foglio: una serie di cerchi, uno vicino all'altro. D. ci dice che non è ben chiaro, potrebbero essere gocce, ma anche teste di persone. Il mio disegno rappresentava un paio di occhiali."
Be' a parte il fatto della "serie" (e le errate interpretazioni di D.), gli occhiali sono proprio dei cerchi uno vicino all'altro.
.
5) "La percezione è espressa a voce: «Un albero o un ombrello... qualcosa di appuntito verso l'alto». L'immagine sulla carta è quella di un fuoco di legna. D. ci fa notare che qualcosa di appuntito c'era davvero.".
In questo caso, in effetti il disegno sulla carta, era proprio qualcosa di appuntito verso l'alto.
***
.
***
Alla stregua di tali considerazioni, secondo me il Comitato CICAP ha esagerato nel ritenere del tutto negativo il risultato dell'esperimento; io, come voto, gli avrei assegnato un 5 e mezzo o un 6 meno meno.
Ed infatti D. non ha azzeccato neanche un oggetto, ma, nel descriverne le forme, ci è andata quasi sempre più o meno vicino:
- da una somiglianza del 20% (le impronte)
-  ad una somiglianza dell' 80% (il fuoco a punta).
***
.
***
Quanto, invece, al secondo esperimento, bisognerebbe conoscerne le effettive condizioni.
Ed infatti, se si trattava di oggetti qualsiasi, presi a caso, secondo me azzeccarne due su dieci era un risultato davvero eccezionale, e superiore alle medie statistiche.
Ed infatti, ho fatto personalmente la prova con un amico, e non ne abbiamo azzeccato neanche uno.
***
Per cui, quanto sopra, mi dà un po' da riflettere!
***
#1680
A parte le ragioni "storico-artistico-religiose" della drastica "modifica iconografica" del volto di Gesù nel IV/V secolo, che costituisce l'oggetto specifico del mio THREAD, quale delle due raffigurazioni fosse la più realisticamente  "probabile", è difficile dirlo.
Tuttavia, al riguardo, si tenga presente quanto segue:
a)
San Paolo scrive: "Se l'uomo ha i capelli lunghi, è un disonore per lui" (1 Corinti 11:14); per cui è improbabile che l'avrebbe scritto, se sapeva che Gesù portava i capelli lunghi, così come noi ce lo raffiguriamo dal medioevo in poi.
b)
Nella Bibbia c'è scritto: "Non devi distruggere l'estremità della tua barba" (Levitico 19:27; Galati 4:4); per cui è quasi certo che Gesù portasse la barba, ma non necessariamente i baffi.
Come era ed è tutt'ora in uso presso i Rabbini ebrei.
c)
Gesù era ebreo, per cui è improbabile che avesse barba e capelli biondi.
***
Ma anche queste sono solo mere congetture! :)
***