Citazione di: green demetr il 28 Ottobre 2023, 01:40:32 AMMa di che parli, questo conflitto non ha alcuna inerenza con la religione.
Se per te l'olocausto è qualcosa che appartiene al passato, affari tuoi.
Evidentemente per un popolo perennemente sotto attacco, l'urgenza di sentirsi protetto ha portato avanti questa grande rivoluzione.
Continuate a fare il gioco dell'ONU e delle sue massonerie.
RIDICOLI.
Se per te il sionismo e' una "grande rivoluzione", ti lascio alla "immensa saggezza" del popolo ebraico, e al fatto che i coloni ebrei sono "piu' bravi" dei palestinesi, e quindi hanno diritto di saccheggio e occupazione illimitata della terra altrui.
Il sionismo poco c'entra con la religione, nel senso che e' sostanzialmente un delirio teocratico, razzista e imperialista, camuffato da una sottile patina di religine, per altro d'accatto.
A casa mia, che e' casa della ragione e della buona filosofia, le religioni definiscono correligionari, non popoli.
I puffi sono piu' popolo, degli ebrei.
TUTTI i popoli sono da sempre calpestati dalla storia, perche' la storia e' storia di lotta di CLASSE. Tende all'unificazione, delle condizioni di vita e dei problemi, e se ne frega dei popoli quelli veri, figuriamoci di quelli putativi.
I popoli hanno senso, e consistenza, solo come ombre del conflitto di classe: la questione Iraele Palestina e' "reale", e io in un certo senso vi "parteggio", solo perche' in essa esiste un popolo sfruttato e un non-popolo sfruttatore.
La coscienza di ognuno sa, quale sia quale.
E questo fatto, che lo sfruttamento politico ed economico intercorrente tra gli umani, contraddistingue la realta' vivente e plausibile, contro l'ideologia e la mistificazione, del termine e del concetto di "popolo", (insomma: allo stato attuale i palestinesi sono popolo perche' sono vittime gli israeliani sono falso popolo, perche' sono carnefici) e' un fatto non solo mediorientale, ma paradigmatico, ricorre in tutte le forme di sfruttamento della condizine umana universale, ricorre ovunque vi siano, sfuttatori e sfruttati.
Mutatis mutandis, vale anche per l'Italia, vale anche per l'Eurasia, vale anche per il mio quartiere. I popoli sono l'ombra delle classi, la realta' della loro lotta, e quindi della loro identificazione correlativa reciproca, o e' lotta di classe, o non e'.

