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Messaggi - daniele22

#1681
Ho appena letto il post di viator e confermo con un pensiero che ho ripescato tra i miei appunti storici.
[/size]Connotare con un aggettivo un sostantivo, significa di fatto pennellare un'entità che esiste.....foss'anche questa solo un'immagine mentale......ma la pennellata esiste temporalmente a valle dell'entità.
Parlare di realtà deterministica o probabilistica significa quindi dipingere con due tratti antitetici l'entità "realtà". Per quanto detto sopra, nel nostro tratteggiare ci poniamo però, per forza di cose, temporalmente a valle della realtà. Ma le evidenze ambigue che conducono al principio di indeterminazione di Heisemberg sono state e sono evidenze del presente...che hanno cioè un momento di esistenza rilevato nel presente della misurazione.......,quello che invece poi le connoterà diverse o ambigue nella loro evidenza, sarà a suo tempo stato ed è un giudizio che si colloca temporalmente a valle del momento della manifestazione del fenomeno. Ma anche il nostro giudizio avrà un momento di esistenza nel presente. Esiste sempre cioè un intervallo tra un fenomeno e il giudizio sul fenomeno ed è proprio l'esistenza necessaria di questo intervallo a suffragare la validità della concezione probabilistica della realtà, ovvero del presente. Gli uomini sono depositari di mezza verità!?[size=78%] [/size][/font]
#1682
Bene. Quando in un post dissi che avevo scoperto di essere un solipsista (grazie a viator) dissi pure che la conoscenza (quella di ciascun individuo) è sinonimo perfetto di realtà. Continuo a sostenerlo e mi sembra di averlo pure ripetuto in altro modo.
Parte affettiva. Ti faccio un esempio: "una pietra che rotola". Se tu la vedi da spettatore puoi magari anche speculare su dove andrà a finire standotene fermo a guardare. Se tu la vedi rotolare verso di te probabilmente ti sposti. L'azione che vedi è la stessa, "la pietra che rotola", ma il significato, o senso, diverte. Nel primo caso ha agito di più la componente razionale del significato, mentre nel secondo caso ha agito di più la componente affettiva (altamente emotiva in questo caso specifico). Il significato non può separare queste due componenti facendo finta di nulla. Questa unità a mio giudizio rappresenta, è, il "quanto" dell'unità della conoscenza". 


#1683
Citazione di: iano il 28 Maggio 2021, 12:58:05 PM
@Ciao Daniele.
Confesso che i tuoi post sono perlopiu  spiazzanti, ma allo stesso tempo sembrano possedere una onesta' filosofica di fondo.
Confesso di aver prodotto ben 4 post del tutto ignorante della questione, solo per quel che ho fatto finta di capire dal tuo post di apertura. Quindi hai fatto bene a non leggerli, e io manco li ricordo e non li rileggerò'.
Ma se tu volessi chiarire meglio la questione con parole tue, a quelle risponderò con piacere con  parole mie.
Perché se tu non hai letto tutto io ancor molto meno.
Uno dei motivi per cui leggo poco è che mi basta leggere la frase di un filosofo per perdermi nei miei pensieri, non restandomi tempo per altro.
Sicuramente non costruirei la mia filosofia sulla critica della filosofia altrui per ottenere qualcosa di parimenti criticabile.
Più che individuare gli errori dei filosofi per criticarli mi sembra interessante constatarne la persistenza nel tempo, ciò che li rende significativi ai miei occhi, perché tale insistenza nell'errare deve avere un solido fondamento che val la pena cercare.
Quindi quali sarebbero gli errori filosofici che critichi e con quali verità vorresti sostituirli, se non pensi di fermarti a una pura critica?


Ciao Iano, finalmente due devo dire. Devo ammettere la mia accidia, però così come procedi tu ho proceduto anch'io. Quindi quando ho letto il tuo primo intervento che iniziava con la parola giusto ho dato una rapida scorsa e ho risposto di conseguenza sia a viator che a te. Dopo, quando ho visto che tu insistevi con l'essenza delle cose, ho cercato di dirti che se c'è una cosa di cui non si può parlare è proprio l'essenza delle cose. Dal mio punto di vista è un limite invalicabile espresso dalla mia conoscenza in merito. Evidentemente la mia conoscenza non coincide con la tua, o la esprimiamo male entrambi. E' del resto lo stesso limite della fisica (hai pure aperto un topic). Io di Heidegger conosco solo l'esposizione di essere e tempo del professor Bancalari su you tube, come dire poco o nulla. Dico quindi che lui terrebbe separate la componente affettiva da quella razionale nel rivolgersi alla conoscenza. Lo rileverei nel filmato quando il professore parla dell'esser avanti a sè (all'interno della cura). La conoscenza sarebbe depauperata dalla componente affettiva del significato delle cose. Tale componente secondo il mio giudizio non può escludersi dal fenomeno di apprendere le cose, tantomeno da quello di gestire tali conoscenze una volta apprese. Pertanto, nell'esser avanti a sè non verrebbe esplicitato il carattere affettivo della conoscenza. Può essere benissimo che io mi sbagli, però non mi spiego allora come mai non si sia ancora affermata una teoria sul linguaggio quasi universalmente condivisa. Spero di averti risposto bene
#1684
Citazione di: daniele22 il 28 Maggio 2021, 10:04:12 AM
Ciao Iano, senza che io incappi in strafalcioni c'è un bel saggetto (in effetti viene definito un articolo) di Majorana che si intitola "Il valore delle scienze statistiche nella fisica e nelle scienze sociali". In rete lo trovi facilmente.
In quel saggio il fisico compie delle speculazioni interessanti sugli aspetti della meccanica quantistica, riferendosi al fenomeno dell'esperimento quando esso si rivolga alla misurazione delle particelle subatomiche (perturbazione ineluttabile, costante di Plank etc.). Praticamente egli sostiene "inquietante", ancor più che una mancanza di determinismo delle leggi della fisica, il fatto che le misurazioni riguardino più lo stato in cui viene portato il sistema da misurare che quello inconoscibile in cui si trovava prima di essere misurato. L'ultimo paragrafo dell'articolo (riferito all'arte di governo) è in fondo un pensiero che esprimo anch'io


Volevo anche aggiungere, nota di magica curiosità, che quando lessi quel saggio non esisteva internet. Lo trovai nella biblioteca universitaria di Padova, detta da tanti biblioteca di santa Sofia anche se via santa Sofia incrocia solamente la via san Biagio. E' curiosa altresì anche la storia di san Biagio
#1685
Ciao Iano, senza che io incappi in strafalcioni c'è un bel saggetto (in effetti viene definito un articolo) di Majorana che si intitola "Il valore delle scienze statistiche nella fisica e nelle scienze sociali". In rete lo trovi facilmente.
In quel saggio il fisico compie delle speculazioni interessanti sugli aspetti della meccanica quantistica, riferendosi al fenomeno dell'esperimento quando esso si rivolga alla misurazione delle particelle subatomiche (perturbazione ineluttabile, costante di Plank etc.). Praticamente egli sostiene "inquietante", ancor più che una mancanza di determinismo delle leggi della fisica, il fatto che le misurazioni riguardino più lo stato in cui viene portato il sistema da misurare che quello inconoscibile in cui si trovava prima di essere misurato. L'ultimo paragrafo dell'articolo (riferito all'arte di governo) è in fondo un pensiero che esprimo anch'io
#1686
Buona giornata a tutti. Venerdi ventotto, mancano tre tappe alla fine del giro d'italia. Ogni volta che termina il giro mi sento per qualche giorno un po' destabilizzato. Insomma, nessuno ha nulla da dire sul fatto che io imputi ad Heidegger di essersi confuso nell'aver attribuito alla sapienza dell'individuo la sapienza collettiva. Nessuno ha nulla da dire sul fatto che io ritenga che il concetto di referente agisca da fuorviante per quel che riguarda le relazioni tra segno e significato. Confesso che non ho letto interamente tutto l'intervento di Iano e confesso che non mi fido molto del giudizio di Ipazia delle ore 17.03 del 26/5,  confinato dopo il suo intervento successivo nella categoria dell'ambiguità che non voglio disambiguare. Per me l'argomento è chiuso. Se qualcuno ha qualcosa da dire sono qui
#1687
Citazione di: viator il 27 Maggio 2021, 21:04:28 PM
Salve daniele22. Ma quanto sei candido! Veramente tu ragioni per supremi motti da applicarsi alle realtà umane ?.

"La Legge è uguale per tutti........" : verissimo ma incompleto per via della mancanza di spazio alle spalle delle giurie dei nostri Tribunali. Il testo completo potrebbe essere "La Legge è uguale per tutti ............coloro i quali hanno denari erd astuzia sufficiente per aggirarne i rigori".



"Nei secoli fedele..........."..................................ma a chi od a cosa? Esistono mariti fedelissimi alla propria abitudine di cornificare la propria moglie. Saluti.


Ciao Viator, non so da cosa hai dedotto che sono candido. Mi meraviglia ancor più giacché sai che sono un anarcoide. Dico semplicemente che i Carabinieri si sono dimostrati fedeli allo Stato. Mi stupisco della tua candidezza
#1688
Tematiche Culturali e Sociali / La cattura di Riina
27 Maggio 2021, 21:09:00 PM
Citazione di: anthonyi il 27 Maggio 2021, 17:24:10 PM
Riina venne catturato in automobile, fuori dalla sua casa che i carabinieri non sapevano quale fosse, anche se conoscevano il comprensorio dov'era. All'atto dell'arresto l'urgenza della squadra era quella di mettere in sicurezza il capo dei capi, poi ci vollero dei giorni per trovare la casa dove lui stava e nel frattempo qualcuno aveva fatto pulizia di ogni cosa. Purtroppo se i nostri magistrati non capiscono che i nostri carabinieri non sono superman ci troveremo sempre di fronte ad assurdità processuali come questa.
Riina comunque non è stato venduto ma piuttosto regalato da Provenzano allo stato per ragioni interne a cosa nostra.


Il tuo racconto non mi convince Anthonyi, ma più che altro perché si conclude con un regalo. Il pentito principale di riferimento penso sia Balduccio di Maggio, mentre il tuo racconto si fonda sulle dichiarazioni di Brusca e qualche altro. Sempre pentiti, ma con storie diverse. La casa però sapevano dov'era, e non fu perquisita per motivi interni ai Carabinieri che non reputavano opportuno intervenire subito con la perquisizione. E per questo furono inquisiti. Per te dunque, lo Stato non ha comprato nulla e ha solo ricevuto un regalo. Bene, grazie per il tuo intervento. In ogni caso sia io che te assolviamo i carabinieri. Buona serata
#1689
Attualità / Re:Il valore della libertà
27 Maggio 2021, 17:59:02 PM
Citazione di: InVerno il 27 Maggio 2021, 09:31:10 AM
[
Ma il mio cruccio più grande è: siamo pagina 24 e maggio 2021, ricordi tutte quelle teorie che la dittatura sanitaria era stata fatta per addomesticarci a regimi orwelliani, che sarebbe andata sempre peggio, che non avrebbero più riaperto etc? Le persone che la propugnavano oggi intendono dire "scusate, mi sono sbagliato"? Oppure è ancora presto?Perchè questo aiuterebbe molto la loro credibilità, e a non categorizzarli in cestini di mele avariate e potrebbero rientrare nel discorso politico generale senza l'etichetta di "cospirazionisti"..è così difficile ammettere di essersi sbagliati?


Il tuo discorso InVerno mi ricorda la risposta di Putin a Biden. In quest'ottica diresti ai cospirazionisti (senza dirlo, di fatto hai detto un'altra cosa) "chi lo dice sa di esserlo". Quando osservo il mondo che mi circonda mi rendo conto che i campi di confine tra il complotto e il non complotto sono molto evanescenti. Vi sono tanti piccoli complotti attorno a noi senza andare in cerca di quelli grandi. Gestire un'informazione sconosciuta ad altri può aprire delle porte
#1690
Tematiche Culturali e Sociali / La cattura di Riina
27 Maggio 2021, 15:28:57 PM
La settimana scorsa mi capitò di guardare "Report" in cui si parlava anche della cattura di Riina. Com'è noto, quando il boss fu catturato non venne perquisita la casa per giustificati motivi. Vennero indagati dei Carabinieri per favoreggiamento, poi assolti. Nel corso della trasmissione qualcuno disse che i mafiosi hanno voluto vendere il boss, ma non la mafia. Osservazione degna di nota. Ma lo stato italiano cos'ha comprato? Cosa si può dire sul capo d'accusa rivolto ai Carabinieri? Io penso che i Carabinieri si siano comportati secondo tradizione (nei secoli fedele)
#1691
Buon pomeriggio, in linea di massima non credo ai fantasmi, o meglio credo ai fantasmi della mia mente. Se dopo qualcuno mi dicesse che sicuramente ho visto un fantasma dipende molto anche da chi me lo dice. In ogni caso, per come è scritta la notizia, da prima del 1975 c'è solo fumo se non la Dedalus Hsm. Io indagherei lì.
#1692
Citazione di: Jacopus il 27 Maggio 2021, 10:53:23 AM
Per Daniele. Ipazia probabilmente si riferisce a quanto accaduto a Torino, più di un secolo fa.


https://it.wikipedia.org/wiki/Biglietti_della_follia


Grazie Jacopus, pur non conoscendolo se non per chiacchiere con amici, ho sempre pensato che Nietzsche debba essere stato un grande e ne ho conferma avendo letto il link. Forse, oltre a non aver esposto in modo esaustivo il suo pensiero, si prendeva troppo sul serio. Chissà. Penso e spero di essere psichicamente un po' più solido. Cmq sulla follia gli rendo ragione, e anche William Blake mi sembra abbia detto che chiunque perseveri nella sua follia diventerà saggio.
#1693
Citazione di: Ipazia il 27 Maggio 2021, 09:29:26 AM
Non vorrei apparire troppo menagrama, ma vi è il precedente di un famoso filosofo che, prima di gettare la spugna, inviò missive a tutti i regnanti europei. Egli ha lasciato un solco effettivo nella "storia della filosofia", e così sentitamente ti auguro.


Di sicuro per quel che hai appena detto sono ignorante. Se tu fossi cosi gentile da ragguagliarmi in merito, almeno saprei la fine che mi aspetta e potrò così soppesare se ritrarre la mano che gettò il sasso. Buona giornata Ipazia e cerca di perdonare la mia insolenza
#1694
Citazione di: Ipazia il 26 Maggio 2021, 10:25:43 AM
Cosa hai letto di filosofia ? Che ne sai della vita e delle opere di Platone ? Che ne sai della koinè del suo tempo ?



O Ipazia, sei forse una giornalista del pd che esterna la vecchia fede comunista? ... data la risposta così velenosa  ... scherzavo. In ogni caso la risposta successiva a quella che qui ho ricitato denuncia una certa paura, o una certa ignoranza. E' solo una mia frivola maliziosità naturalmente, mi piace anche perder tempo, d'altra parte guadagnarlo che sarebbe? Vedi Ipazia, in questo topic vi fu qualcuno che pose poche domande dirette, costruttive, concise e acute. Certamente non l'hai fatto tu, se non in quel penoso ultimo post, perdonami. Per il tempo che perdo non c'è problema, a volersi fidare delle istituzioni però. Un paio di mesi prima di approdare a questo forum scrissi infatti un dialogo di 5000 parole che inviai a ben 6 docenti di filosofia, l'ultimo dei quali ebbe pietà di me e mi disse che aveva ricevuto il malloppo, e pure mi disse che non si riteneva competente a dare una valutazione al mio dialogo. Mi son fatto una risata e ho proceduto oltre. In ogni circostanza, potrò sempre dire che io glielo avevo detto alle istituzioni (ben magra consolazione). C'è sempre qualcuno poi, che con sapiente arte mi ha fatto scoprire per vie traverse che sono un solipsista. Lo sapete infine perché ritengo così importante che venga fuori sta storia della conoscenza? Perché siamo tutti solipsisti, ma io lo so, mentre molti di voi se non tutti, no. Se ritenete che questa cosa possa essere importante, o interessante, se ne può parlare per gioco, altrimenti non saprei che altro dire. E così ho riposto pure a Paul11. Non preoccuparti Paul11, sto bene e so ben quel che faccio e cosa vorrei. Giuste o sbagliate che siano poi le mie considerazioni io ci credo fino a prova contraria, ma la prova me la deve dare l'osservatore (che attende il cadavere del suo nemico ...etc). Ambiguamente attendo


#1695
Citazione di: Ipazia il 26 Maggio 2021, 10:25:43 AM
Cosa hai letto di filosofia ? Che ne sai della vita e delle opere di Platone ? Che ne sai della koinè del suo tempo ?

Che argomenti che mi porti Ipazia. Gli argomenti di una scienza da ranocchi da dopo Parmenide in poi. Gli argomenti di gente che ha voluto pretendere l'assoluto dalle parole criticando al tempo stesso tutti gli assoluti. Gente che oggi cerca ancora significati esoterici per la parola aletheia. La verità e la falsità stanno nell'azione del ghepardo che raggiunge o no la sua preda. La filosofia è stata il bordone delle nazioni e delle loro malefatte, solo questo è stata. Cosi come lo è stata la religione, e anche questa come la filosofia non dall'inizio, ma dopo un po'. Evidentemente ne so più di te di filosofia, visto il tono della tua domanda e visto che io pretendo di sapere il fondamento dell'essere umano. La mia filosofia l'ho conseguita per le strade del mondo, no di certo in quella intricata sabidurìa dei testi filosofici. O meglio, quella pure mi ha dato conoscenza, della sua ignoranza però. In ogni caso ci fu qualche buon filosofo in questi 2400 anni.
Concludo con un monito. Io non sono un giudice, e non lo voglio essere. Qualcuno però un giorno, in regime di democrazia, potrebbe accusare delle persone di avere ostacolato la diffusione delle idee incidendo sulla vita di altre persone. Le idee sono quelle di coloro che rifiutano il potere di un mostro coi piedi di argilla. La vita è quella di cui parlo alla fine del mio post precedente. Buon pranzo