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Messaggi - daniele22

#1681
Saluti a tutti ... Complimenti a Paul11, un'ottima analisi in senso generale. Concordo, pur essendo ignorante di certe particolarità presenti all'interno del discorso. Ma noi?, poveri arrabattati nelle nostre contraddizioni di cui neppure ci rendiamo profondamente conto ... A noi poveri umanisti resta "una salus victis, nullam sperare salutem". Oppure ci vorrebbe uno sforzo verso noi stessi e cominciare a rinunciare alla propria sovranità individuale, sia in termini di convinzioni che di pratiche, rendendoci finalmente conto che non sono più di tanto necessari tutti quei muri che si sono eretti. Nè più nè meno di ciò che dovrebbero fare le nazioni. Del resto, come potrebbe essere se non così? Sembra però che questa sia pura utopìa


A parte, sulla proprietà privata: d'accordo con Ipazia direi che una proprietà d'uso è spontanea e universale, mentre una proprietà a fini di lucro o di immagine non è universalmente spontanea
#1682
Storia / Riforma e Controriforma
18 Ottobre 2021, 22:07:26 PM
Citazione di: viator il 16 Ottobre 2021, 18:15:48 PM
Salve. Se (diciamo verso il 1700) si fossero scontrati gli eserciti dei Paesi luterani con quelli dei Paesi cattolici.........secondo voi chi avrebbe vinto........e soprattutto perchè ?.


Buona serata viator, dopo aver letto quanto si dice, tutte cose sensate, mi sorge però una risposta sul nulla fondata e di sicuro insensata che non risponde però alla tua domanda ... secondo me questo topic che hai aperto è come definirla ... tutta una fagianata. Dai pure tu il senso a cosa possa essere una fagianata. Felice nottata pure
#1683
Citazione di: anthonyi il 14 Ottobre 2021, 17:08:12 PM
Ciao Daniele, purtroppo lo slogan in questione ha poco rapporto con la realtà. Io rispetto quel sentimento solidaristico che c'è dietro l'idea di una socializzazione del lavoro, ma devo rappresentare il pericolo che questo venga lacerato dall'opportunismo di chi, molto semplicemente, vuole o pensa di avere qualcosa facendo poco sforzo, oppure semplicemente si disperda nell'inconcludenza di un sentimento puramente utopistico.

Troppo spesso i discorsi ideologici parlano di distribuzione della ricchezza senza porsi il problema della produzione di quella stessa ricchezza. Le ideologie non di mercato, in particolare, tendono sempre a sottovalutare l'enorme complessità dell'organizzazione dei processi economici, organizzazione per la quale ci vuole tanta razionalità.


Ma è proprio il senso di solidarietà di cui parli anthonyi il legame con la realtà sottesa dallo slogan. Si tratta di empatia e non di buonismo. Non mi parlare poi di opportunisti, perché di quelli ne trovi ovunque e delle peggiori specie. Molti tra questi si nascondono tra il mercato. Ecché vuoi farci? Dico semplicemente che non ha per me grande importanza l'esistenza del cosiddetto mercato. Nel senso che non vorrei subordinare la mia vita al mercato, anzi che la mia vita sia così già così subordinata al mercato, e quindi sono solidale con i disoccupati che cercano lavoro. Non so se sia lo slogan nudo e crudo la via, ma se si volesse perseguire una linea in tal senso la si trova. Semmai il mercato si adatterà. Tutto il resto sono chiacchiere. Il dialogo sembra arenatosi ormai, altri temi son già sulla graticola. Buona serata Anthonyi
#1684


Citazione da antonhyi: "Ciao Daniele, hai detto bene, si tratta di uno slogan, cioè di un'affermazione che ha uno scarso rapporto con la realtà.
Un qualcosa che cattura emozionalmente, e che spinge l'emozione contro la ragione. Il fondamento di tutte le truffe, a partire dall'albero dei soldi che il gatto e la volpe fanno credere possibile a Pinocchio.
Sulla cooperazione io sono sempre stato d'accordo, si tratta di una forma con la quale si può realizzare il socialismo all'interno di un sistema di mercato.
Sai chi sono i campioni di questo tipo di socialismo? Gli ebrei, con i kibbutz. Ed è significativo che un popolo che è campione nel capitalismo, riuscendo assai spesso ad acquisire ruoli di alto livello nella società, è anche campione nel socialismo.
L'alta moralità, che è caratteristica della cultura ebrea, fa funzionare sia il mercato, sia il sociale."






Ciao a tutti e ad antonhyi ... Il tuo discorso Anthonyi mi sembra fino ad un certo punto quello di un parroco di paese o di città ... Certo che ho detto che è uno slogan, ma non dico che uno slogan corrisponda ad un'affermazione con scarso rapporto con la realtà. Inoltre, l'emozione, il sentimento può essere la fonte per truffe altamente razionali escogitate da altri ai miei danni ... vedi campagne elettorali, mediatiche e via dicendo. Quindi, tornando al punto, se io percepisco un sentimento, un'affinità, debbo o dovrei abbandonare la visione robotizzata del mio benessere ... vedi tutti gli specchietti per le allodole di cui è cosparso il pianeta ... e perseguire ciò che dovrebbe essere predisposto per assecondare i sentimenti.


Sai ben anthonyi che la mia visione è la destinazione anarchica, quindi altre forme di Stato possono rappresentare dei gradini intermedi.


Per quel che riguarda gli ebrei, non ne conosco al punto di dialogare con essi e non sono mai stato in Israele. Non mi piacciono molto gli ebrei, non mi piace il loro sentirsi popolo eletto, non mi piace tutta la faccenda della Palestina, ma dopo sai, se ne conosci uno i metri di misura si ampliano.
Buona serata
#1685
Citazione di: anthonyi il 12 Ottobre 2021, 21:56:34 PM
Ciao Daniele, si tratta di una scelta collettiva, per cui il problema sarebbe capire il sentimento di chi, tra i tanti chiamati in causa, dovrebbe guidare queste scelte?
La ragione, invece, è più oggettiva, un criterio ragionevole dovrebbe essere tale per tutti coloro che accettano la ragione stessa.


Ciao Anthonyi, certo non esiste un 100% di persone che accetterebbero di buon grado lo slogan che titola questo topic. Per quel che mi riguarda, nel mio solipsismo anarcoide penso che l'altruismo sia qualcosa che contribuisca attivamente pure al mio benessere, oltre che a quello dell'altro. Non sono affatto convinto che "lavorare meno, lavorare tutti" possa essere una scelta sostenibile nel periodo culturale che stiamo vivendo. Forse, come hai già detto, e come lascia intendere pure JE, si finirebbe solo coll'essere tutti poveri.
Chi dovrebbe guidare chiedi dunque. La sinistra dovrebbe promuovere se non il "lavorare meno, lavorare tutti", politiche più cooperativistiche che guardino ad una cultura che risulti essere trasparentemente inclusiva. Dovrebbe però scuotere le coscienze, non scomodare la ragione, per vedere se siano strade percorribili. Non mi sembra però che i rappresentanti attuali della sx si muovano in tal senso. Da ultimo, ribadisco il concetto che nell'etica, la ragione debba essere a disposizione del sentimento ... nel senso che se uno vuole, desidera qualcosa, la ragione gli sarà d'aiuto a trovare la via (con i suoi limiti). Sarebbero di conseguenza i contrastanti sentimenti a fornire materia di discussione per scelte che in seguito dovrebbero essere ragionevolmente pianificate. Ma forse c'è gente che si vergogna a manifestare i propri sentimenti. Ed è proprio per questo che io non sono un antifascista (come la costituzione si aspetterebbe), e se qualcuno si sente fascista lo esprima tranquillamente ché non sarò certo io a censurarlo, almeno nelle sue idee.


Carissimo viator, oltre che cosparso di candore mi dipingi pure buonista e tiranno. No comment. Quando diventerò imperatore del mondo ti investirò sicuramente di qualche ruolo adeguato. Veramente spassosa, tra l'altro, la battuta sugli esclusi e i reclusi, quasi viatorica direi
#1686
Buona serata ... "Lavorare meno, lavorare tutti" ... mi suona come slogan mosso, e andrebbe bene così, più dal sentimento che dalla ragione. Come detto in altri termini anche da Ipazia troverei quindi fuorviante il parlarne in termini di "ragionevoli calcoli", prò o contro, anche perché chi è contrario parte avvantaggiato grazie allo stato in cui funzionano oggi le cose, bella roba tra l'altro. Lo stile di vita dev'essere guidato dalla ragione o dal sentimento?
#1687
Tematiche Spirituali / Fuga dalla libertà
12 Ottobre 2021, 12:32:07 PM
Ciao a tutti ... letto più o meno quel che si dice ... direi pure, in seno a quel che intendo per libertà o meglio sensazione di libertà, che non ce l'ha mica ordinato il dottore di attaccarci come mosche a tutto ciò che noi siamo usi a chiamare "beni"(ivi compresi desideri e bisogni). Peso della libertà, fuga dalla libertà, ma "libertà" che si riferisce a cosa? Libertà di usare? di usare oggetti, idee, persone, animali, ovvero di usare tutto ciò che percepiamo ad libitum? Come ha detto già qualcuno sembra una strada ardua. Oppure si parla di una libertà che si riferisce ad una maggiore o minore libertà rispetto ad altri, senza sapere poi che quella libertà che noi magari prendiamo in esame è risultata da costrizioni che non prendiamo nemmeno in considerazione? Al di là delle cose che si fanno spontaneamente è difficile pensare che i prodotti dell'immaginazione siano scevri da costrizioni qualora li si voglia perseguire. Fintanto che vi è il problema del bisogno, del desiderio, della scelta, la libertà non esiste. E' certo invece che puoi dire finché vuoi di esserti preso la libertà di fare un giro nello spazio, o di esserti drogato oltre ogni limite
#1688
Tematiche Spirituali / Fuga dalla libertà
11 Ottobre 2021, 11:30:18 AM
Citazione di: ricercatore il 04 Ottobre 2021, 12:59:37 PM


Eppure, una volta ottenuta la tanto desiderata libertà si scopre che questa pesa come un macigno.

Finché c'è un "oppressore", questi è anche una guida: è vero che mi toglie la libertà, ma comunque mi dice che strada devo prendere, cosa devo fare e quale sarà il mio futuro. E' vero che sono in gabbia, ma lì dentro mi sento protetto e al sicuro.
Caduto l'oppressore, conquistata la libertà, l'animo è invaso da ansia ed insicurezza.
Ho mille possibilità davanti a me, quale scelgo ora? Dove vado? Cosa faccio?

Questa sensazione spiacevole e spesso intollerabile, ci predispone nuovamente a nuove sottomissioni: andiamo alla ricerca di nuovi "padroni" che possano ridarci sicurezza ed identità, oppure ci "droghiamo" con qualcosa (distrazioni, "oppi" e altre fughe).

Secondo voi, come si può sostenere in maniera sana il peso della libertà? Ci riuscite? (personalmente no  ;D )


Buongiorno a tutti ... Il peso della mia libertà sarebbe in ultima analisi determinato dalla mia volontà che non è capace di smettere di volere o di desiderare qualcosa o qualcuno. Il mio problema è pertanto dato dalla mia volontà a determinare in qualche misura il tempo non ancora manifestato (il futuro). Stanotte l'oppressore era una zanzara. Fatti i dovuti calcoli ho stabilito che se la zanzara fosse stata una sola zanzara (grande azzardo!!!) le sarebbe restata un'altra sola puntura, avendomi già punto tre volte (secondo me una zanzara non ti punge più di tre o quattro volte nell'arco di una notte). Ho deciso quindi di lasciarla fare e mi è andata bene, dato che non mi ha nemmeno punto per la quarta volta. In questo caso avrei sostenuto il peso della libertà non essendomi adoperato a perdere tempo nel cercare di ammazzarla. Stamattina l'ho intercettata casualmente e l'ho ammazzata e confesso che ero molto soddisfatto (il cielo mi perdoni!). Bene, l'oppressore è caduto, ma non è che per questo io mi senta pervaso dall'ansia o dall'insicurezza. Son certo infatti che prima o poi, anche oggi stesso, si farà vivo qualche nuovo oppressore ... Alla fine mi sento di dire che non sono io a indagare i fatti che mi opprimono, ma sono i fatti che indagano il mio senso di libertà
#1689
Percorsi ed Esperienze / Dubito ergo sum
30 Settembre 2021, 21:56:16 PM
Ciao a tutti. Certo che ne ho di certezze Alexander. Sono quelle su cui non dubito mai ... e sono tante eh! A volte si rischia, ma così gira il mondo ed è un bene che sia così, almeno per me va bene. Se dici poi che dubiti di quello che si dice sull'amore, sull'amicizia, sulla scienza e sulle religioni e su quant'altro, che infine è il dubitare di un determinato valore attribuito alla lingua, allora con me sfondi una porta aperta ... però qui il tema diventa filosofico più che di esperienza personale
#1690
Citazione di: anthonyi il 27 Settembre 2021, 11:35:30 AM
Citazione di: daniele22 il 27 Settembre 2021, 11:15:52 AM

E chissà quanti ve ne sono che lo sono senza sapere di esserlo, essendogli magari mancata solo l'occasione concreta per disambiguare il proprio pensiero e sentirsi dare del fascista. Cercheranno di nascondere fintanto che è possibile ... ed è così che allora la maggior parte tra questi si adegua al nuovo corso e si salva come può cercando di mantenere un piede qua e uno là, come dice Vasco.
Ciao Daniele, bentornato. Un tatuaggio sul corpo é qualcosa di assai poco ambiguo ed incosciente, e siccome la nostra legge vieta esplicitamente l'esposizione propagandistica di alcuni simboli riferiti alla tradizione fascista, si potrebbe discutere anche della legittimità di certi tatuaggi.
Poi certo, si potrà anche discutere su quale sia la maggiore pericolosità tra il fascista esplicito e quello occulto. Licio Gelli ad esempio era un fascista molto occulto, e proprio per questo era molto pericoloso.




Ciao Anthonyi, ben ritrovato. Infatti sul pugile Broili è appena intervenuta intanto la giustizia sportiva. In ogni caso, costituzione o no, personalmente non mi offendo di fronte a persone che a me si dichiarano apertamente fasciste o comuniste, anzi, è sempre motivo di interesse (non che io vada in cerca) un dialogo con loro. Un potenziale rivale andrebbe sempre affrontato con un dialogo che sveli più che le chiacchiere i comportamenti. Mi offende invece che tanti si scandalizzino e continuino a lanciare strali contro persone forse più estremiste, ma forse anche più trasparenti. Denuncio in fondo una perdita di trasparenza nell'esposizione delle proprie idee per paura di esser stigmatizzati o anche emarginati. Eppure siamo pur sempre in regime di democrazia. Un saluto
#1691

Buongiorno a tutti, ci si risente dopo un po' di tempo.
Sono in linea più o meno con le risposte di Kobayasci. Volevo inoltre evidenziare che nella nostra attuale società corre la menzogna incontrastata. E non può esser che così. Come ci si può aspettare che la Meloni faccia outing? Anche Lei farà un calcolo come previsto dalle nostre mentalità in generale ... ne va della sua vita, in fondo ... Ci siamo troppo assuefatti a mentire, nel mentre che è difficile che un fascista o un maoista o un novax cessino di esserlo, anche se non sanno di cosa si tratti. E chissà quanti ve ne sono che lo sono senza sapere di esserlo, essendogli magari mancata solo l'occasione concreta per disambiguare il proprio pensiero e sentirsi dare del fascista. Cercheranno di nascondere fintanto che è possibile ... ed è così che allora la maggior parte tra questi si adegua al nuovo corso e si salva come può cercando di mantenere un piede qua e uno là, come dice Vasco. Alcuni ci riescono, altri no. Preferisco comunque gente che sia un po' più trasparente ... anche se poco democratica all'apparenza
#1692
Tematiche Filosofiche / Esistenza e Conoscenza
17 Luglio 2021, 09:16:50 AM
Citazione di: iano il 16 Luglio 2021, 17:51:35 PM
Citazione di: daniele22 il 15 Luglio 2021, 09:10:31 AM
Citazione di: iano il 13 Luglio 2021, 15:39:44 PM
Ciao Daniele&Daniele
Le cose esistono solo se le percepisci. Concordo.
Le cose sono il prodotto del nostro rapporto con la realtà
E dunque?
Cosa ne deduci?
Non sono vere ne' false, ma ciò che conta è che non sono gratuite. Sono funzionali,  ma non univoche.
E non sono neanche del tutto soggettive perché il tuo sistema percettivo lo hai ereditato. Insomma, mi piacerebbe che dall'unico concetto , fra i tanti che hai espresso,  che ho compreso, tu ne traessi qualche conclusione.



Buongiorno iano, se hai compreso che le cose esistono solo se le vedi (con la mente) e le confermi coi sensi (così come confermi con la vista quel che leggi) non hai da far altro che pensarci sopra. Un principio di realtà già condiviso con altri e con cui confrontare le tue idee dovresti ben possederlo (nel dialogo esposto nel Topic si parla appunto di una sacra alleanza).


Tutto quel che ho detto da quando sono arrivato nel forum è solo una conseguenza di quel affermo nel dialogo. Certo è che per arrivare a questo mi sono avvalso ovviamente di un certo numero di esperienze e di nozioni sparse per il mondo. Di sicuro tu hai delle conoscenze che io non ho, prova quindi a svilupparle a fronte di quel che hai tratto da questa nuova conoscenza. Se mi chiedi una conclusione su tutto ciò l'unica cosa sensata che penso di poter dire è quella di attuare la pratica conseguente a tale fatto (democrazia volta all'anarchia). Un'altra conclusione me l'ha fornita l'esperienza in questo forum e me l'ha suggerita daniele22 nel post precedente a questo, ovvero di non fare altri interventi in materia strettamente filosofica.
A suo tempo iano mi hai dato solidarietà pubblicamente in questo forum. Per me la gratitudine è un valore e ti ringrazio ancora
In gioventù sono stato affascinato da autori anarchici i quali basavano le loro tesi su una naturale bontà di fondo dell'uomo.
Poi ho capito che tutto ciò non ha senso, come pure la pessimistica convinzione contraria.
Capito ciò l'anarchia ha perso parimenti ogni senso per me.
Ciò che conta è che l'individuo si prenda la sua libertà per poter svolgere la sua funzione, perché ciò che vediamo con la mente e/o con gli occhi  non lo decidiamo noi, ma lo hanno deciso i liberi individui che ci hanno preceduto.
Noi lo abbiamo solo ereditato, ma abbiamo il dovere ,in quanto individui, di metterlo sempre in discussione , di "rivederlo" con la mente, e con la scienza, che è un impresa collettiva prima di tutto.
Collettiva e condivisibile e materia da lasciare a nostra volta in eredità.
Mi correggo. Non dovere.
Se fosse un dovere non funzionerebbe,così come non funziona la supposta naturale bontà o il suo contrario e come non funzionerebbe il giuramento di uomini di buona volontà che si associno per conseguire uno scopo preciso quanto presuntuoso.
Se tutto funziona è perché c'è un carattere di fondo dell'uomo che a ciò lo fa' tendere, che non ha nulla a che fare con la bontà ne' con la cattiveria.
È il motivo per cui abbiamo piacere a discutere qui.
Ma  mi pare che non dobbiamo giungere a nulla di preciso e predeterminato, e che sia inutile comunque giungere a nulla, se non lo facciamo insieme.
Ogni volta che ne perdiamo uno, di noi individui filosofanti, è una sconfitta per tutti.
Io sono rimasto un ribelle dentro di me, ma con la nuova consapevolezza che fare il bast-Iano   contrario ha un funzione utile per la società stessa, anche quando si va' contro di essa.
Avremmo certamente vita più tranquilla noi se fossimo conformisti, ma bisogna essere sinceri con se stessi, cercando di assecondare la nostra individuale natura, per quel che è, mettendola al servizio della società, ma senza bisogno di martirizzarci e/o vedere cattivoni ovunque.
È arrivato il momento di smetterla di pensare che noi siamo buoni e gli altri cattivi.
Come dicevo , nel mio precedente post, siamo tutti ugualmente asini.😇
Io in particolare , che non ho alcuna delle conoscenze che mi attribuisci.


Buondì iano. Non può essere vero che tu non possieda conoscenze che io già possieda.
Detto ciò, le conoscenze che all'oggi sono indispensabili sono conoscenze molto dettagliate e necessitano per la loro gestione di persone competenti per ciascuna singola materia in cui gravitano. Ti faccio un esempio. Eutidemo ha aperto un Topic sul referendum che tocca la magistratura. Dopo aver letto quel che dice, io, che pretendo di abrogare leggi, non avrei dovuto avere alcuna esitazione a sostenere quel referendum. Eppure, Eutidemo mi ha aperto gli occhi su un fatto che non avevo ponderato. Questa si chiama, è, la differenza tra un competente e un incompetente. Ora ti lascio e mi prendo un periodo di riposo. Ci si sente, o , come si dice in arabo, ila al liqa'
#1693
Citazione di: Kobayashi il 16 Luglio 2021, 17:38:44 PM
Ma essendoci un vaccino capace (teoricamente, ma presto si capirà l'efficacia reale) di limitare gli effetti di questa malattia, ed essendo una prassi non così drammatica come potrebbe essere invece perdere 30 kg di peso per chi soffre di diabete e disturbi cardiaci... Direi che il confronto con altre patologie costose è un po' forzato.


Non mi riferivo a quei casi, bensì a robe tipo bere o usare sostanze psicotrope, o prendere troppi zuccheri, insomma mi riferisco al fatto che invadere la vita dell'individuo non sia piacevole se ci si sente invasi da motivi quantomeno ambigui e discutibili. Ho già detto altrove i motivi per cui non intendo vaccinarmi: in sostanza perché non mi fido degli scienziati e della comunità scientifica. Se il governo si prendesse l'onere di obbligarmi a prendere il vaccino non è che farei una guerra. Potrei pensare di sicuro a reperire nel mercato un documento di gomma se non costasse troppo dinero, altrimenti mi vaccinerei senza se e senza ma, prendendo naturalmente atto.
Detto ciò, quello che non avevo detto e che volevo dire era che secondo me, il green pass non serve a un c....
#1694
Citazione di: Kobayashi il 16 Luglio 2021, 16:55:22 PM
Citazione di: daniele22 il 16 Luglio 2021, 16:42:04 PM
Ciao a tutti, ieri ho avuto modo di sentire in tv Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Sosteneva costui, senza sbilanciarsi con una opinione personale in merito, che a livello costituzionale potrebbero benissimo obbligarci al vaccino. Nulla da dire, possono farlo e mi chiedo come mai non si siano ancora presi questa responsabilità anche se lo immagino.
Dopo, ho visto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute, il quale unito ad altri (Ilaria Capua tanto per dirne un altro) continua a dare degli stupidi o cretini a coloro i quali non si vaccinano. Sicuramente qualche cretino c'è, ma che possiamo farci.
Io comunque sarei piuttosto propenso a dire che lo stupido o cretino potrebbe essere lui che non si rende conto di alcune cose che non starò qui ad elencare e che sono già state in parte esposte lungo questo Topic (non con esplicito riferimento a lui).
A detta di Ricciardi cmq, i vaccinati sicuramente (questo è l'avverbio usato) non rischiano nè morte, nè grave patologia. Poi diceva senza rendersi conto di quel che andava dicendo che le varianti preoccupanti erano dovute al fatto che il virus di fronte al vaccino cercava nuove strategie d'attacco (in pratica avvalorava la teoria che non si dovrebbe vaccinare con l'epidemia in corso). Sorvolando sulle varianti, ora io penso sia ipotizzabile che i vaccinati arriveranno alla soglia dell'ottanta per cento entro fine agosto. Penso pure che il venti per cento di non vaccinati non riusciranno a mettere in crisi le strutture ospedaliere. Penso pure che la maggior parte dei cretini saranno consapevoli di rischiare qualcosa.
Mi domando infine, se noi cretini non ci vacciniamo quale sarebbe il rischio che corre il paese? Che non si spendano soldi in tamponi o test sierologici? Ma pensa un po', invece di essere contenti e sfruttare l'occasione che una percentuale di questi cretini possa andarsene infine all'altro mondo

Però se il cretino non vaccinato ha più di settant'anni e si fa tre settimane in terapia intensiva io il conto glielo farei pagare e penso che si possa aggirare sui diecimila euro.
Se invece il cretino non vaccinato ha vent'anni allora sono fatti suoi perché male che vada si fa una settimana a casa con la febbre, e il rischio (veramente piccolo) che si assume non riguarda che lui e le persone che lo circondano.


Meno male che mi restano otto anni prima dei settanta. Non sono d'accordo perché allora dovremmo prendere gli stessi provvedimenti per gli ammalati in cui la patologia dovesse essere imputabile ad uno stile di vita non conforme al mantenimento dello stato di salute. Mi sembrerebbe un po' eccessivo, cmq a suo tempo Livia Turco la pensava come te
#1695
Ciao a tutti, ieri ho avuto modo di sentire in tv Sabino Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale. Sosteneva costui, senza sbilanciarsi con una opinione personale in merito, che a livello costituzionale potrebbero benissimo obbligarci al vaccino. Nulla da dire, possono farlo e mi chiedo come mai non si siano ancora presi questa responsabilità anche se lo immagino.
Dopo, ho visto Walter Ricciardi, consigliere del ministro della salute, il quale unito ad altri (Ilaria Capua tanto per dirne un altro) continua a dare degli stupidi o cretini a coloro i quali non si vaccinano. Sicuramente qualche cretino c'è, ma che possiamo farci.
Io comunque sarei piuttosto propenso a dire che lo stupido o cretino potrebbe essere lui che non si rende conto di alcune cose che non starò qui ad elencare e che sono già state in parte esposte lungo questo Topic (non con esplicito riferimento a lui).
A detta di Ricciardi cmq, i vaccinati sicuramente (questo è l'avverbio usato) non rischiano nè morte, nè grave patologia. Poi diceva senza rendersi conto di quel che andava dicendo che le varianti preoccupanti erano dovute al fatto che il virus di fronte al vaccino cercava nuove strategie d'attacco (in pratica avvalorava la teoria che non si dovrebbe vaccinare con l'epidemia in corso). Sorvolando sulle varianti, ora io penso sia ipotizzabile che i vaccinati arriveranno alla soglia dell'ottanta per cento entro fine agosto. Penso pure che il venti per cento di non vaccinati non riusciranno a mettere in crisi le strutture ospedaliere. Penso pure che la maggior parte dei cretini saranno consapevoli di rischiare qualcosa.
Mi domando infine, se noi cretini non ci vacciniamo quale sarebbe il rischio che corre il paese? Che non si spendano soldi in tamponi o test sierologici? Ma pensa un po', invece di essere contenti e sfruttare l'occasione che una percentuale di questi cretini possa andarsene infine all'altro mondo