Credo che il sentimento prevalente nelle persone che si trovano ad assistere ad una scena di violenza come questa sia la paura. Cosa fare in simili frangenti, per cercar di aiutare il malcapitato, vittima di un'aggressione, senza mettere a rischio anche la propria vita e quella di chi ci sta intorno? Un' astuzia a volte aiuta. Si dovrebbe tentar di far scendere la tensione rabbiosa degli aggressori con frasi che manifestano, fintamente, una forma di "comprensione" per quella che loro sentono come un'offesa: "Ok...ok...ragazzi, ne ha avuto abbastanza, ha imparato la lezione ", oppure: "Basta ragazzi, così lo amazzate, non vale la pena, ormai ha capito la lezione". Questo perchè il primo obiettivo non è quello di ripristinare uno stato di legalità , ma bensì quello di salvare la vita alla vittima. Una volta , quand'ero molto più giovane, ha funzionato con due balordi che, a Padova, stavano picchiando un barbone. Dopo un paio di "Fatti i .... tuoi!" , vedendomi innocuo e privo di aggressività nei loro confronti, se ne sono andati. Appena spariti ho chiamato la polizia e l'ambulanza ma, appena mi sono girato...la vittima se l'era squagliata...
Non dico che possa funzionare sempre ma si può provare. Dipende anche molto se non ci sono armi da fuoco o coltelli di mezzo. Altrimenti è meglio essere molto cauti. Morire in due non ha molto senso...
P.S. Il problema non è tanto l'indifferenza , ma il narcisismo. Penso che parecchi, sull'autobus, abbiano ripreso la scena con il loro smartphone , facendosi magari un bel selfie, per poi postarla sul loro profilo nel Libro delle Facce...
Non dico che possa funzionare sempre ma si può provare. Dipende anche molto se non ci sono armi da fuoco o coltelli di mezzo. Altrimenti è meglio essere molto cauti. Morire in due non ha molto senso...
P.S. Il problema non è tanto l'indifferenza , ma il narcisismo. Penso che parecchi, sull'autobus, abbiano ripreso la scena con il loro smartphone , facendosi magari un bel selfie, per poi postarla sul loro profilo nel Libro delle Facce...