Credo che il sentimento prevalente nelle persone che si trovano ad assistere ad una scena di violenza come questa sia la paura. Cosa fare in simili frangenti, per cercar di aiutare il malcapitato, vittima di un'aggressione, senza mettere a rischio anche la propria vita e quella di chi ci sta intorno? Un' astuzia a volte aiuta. Si dovrebbe tentar di far scendere la tensione rabbiosa degli aggressori con frasi che manifestano, fintamente, una forma di "comprensione" per quella che loro sentono come un'offesa: "Ok...ok...ragazzi, ne ha avuto abbastanza, ha imparato la lezione ", oppure: "Basta ragazzi, così lo amazzate, non vale la pena, ormai ha capito la lezione". Questo perchè il primo obiettivo non è quello di ripristinare uno stato di legalità , ma bensì quello di salvare la vita alla vittima. Una volta , quand'ero molto più giovane, ha funzionato con due balordi che, a Padova, stavano picchiando un barbone. Dopo un paio di "Fatti i .... tuoi!" , vedendomi innocuo e privo di aggressività nei loro confronti, se ne sono andati. Appena spariti ho chiamato la polizia e l'ambulanza ma, appena mi sono girato...la vittima se l'era squagliata...
Non dico che possa funzionare sempre ma si può provare. Dipende anche molto se non ci sono armi da fuoco o coltelli di mezzo. Altrimenti è meglio essere molto cauti. Morire in due non ha molto senso...
P.S. Il problema non è tanto l'indifferenza , ma il narcisismo. Penso che parecchi, sull'autobus, abbiano ripreso la scena con il loro smartphone , facendosi magari un bel selfie, per poi postarla sul loro profilo nel Libro delle Facce...
Non dico che possa funzionare sempre ma si può provare. Dipende anche molto se non ci sono armi da fuoco o coltelli di mezzo. Altrimenti è meglio essere molto cauti. Morire in due non ha molto senso...
P.S. Il problema non è tanto l'indifferenza , ma il narcisismo. Penso che parecchi, sull'autobus, abbiano ripreso la scena con il loro smartphone , facendosi magari un bel selfie, per poi postarla sul loro profilo nel Libro delle Facce...


).
) sembra la conferma dello spirito del "fuori tutti" che aleggia ormai da anni nelle sedi educative. Queste dovrebbero avere per obiettivo la crescita umana e culturale dei nostri figli e non certo essere semplicemente il luogo di lavoro di svariate centinaia di migliaia di persone. Mi sembra infatti che tutto viene organizzato principalmente per le esigenze di chi insegna e non certo di chi deve imparare. Spulciando un pò il testo della bozza di riforma, incontriamo queste "perle" che dimostrano, a parer mio, la profonda volontà di perseguire l'interesse dell'alunno...
).
avrei forse dovuto chiederglielo? Un serio ricercatore delle verità non avrebbe dovuto farlo?...Il rischio però mi era chiaro, due sole erano le possibilità : o lei non mi avrebbe più rivolto la parola, fine di un'amicizia, o...saremmo finiti veramente a letto assieme! Magari per scoprire che, tutto il sognato, diventava ( come nel vostro caso sulle torri e sugli aerei in fiamme)... realtà.
), pieni di frizzante euforia , siamo partiti , innocenti e ignari come fanciulli, per la nota località turistica. All'arrivo, dopo le consuete difficoltà per trovar parcheggio al "bolide", ci siamo incamminati , famigliola al completo, carichi come somari sardi di ogni necessità (ombrellone portatile compreso) verso la spiaggia. Ad un certo punto, seguendo il flusso della gente , ho notato che alcuni deviavano verso la pineta per uno stretto sentiero. Incuriosito...adesso capirete i guai che può procurare un carattere curioso...mi sono tentato a seguirli, convinto che il seguire quelli che apparivano più conoscitori delle bellezze del posto, ci avrebbe sicuramente giovato. Quale essere inadeguato non avrebbe commesso questo errore fatale ? Quale ingenuità non sarebbe stata catturata dall'idea di esser più furbi degli altri?