Menu principale
Menu

Mostra messaggi

Questa sezione ti permette di visualizzare tutti i messaggi inviati da questo utente. Nota: puoi vedere solo i messaggi inviati nelle aree dove hai l'accesso.

Mostra messaggi Menu

Messaggi - Jacopus

#1681
La differenza Anthonyi sta sempre nella storia. Le religioni monoteistiche hanno le mani grondanti di sangue, cosa che storicamente non è stata accertata per le associazioni LGBT. In ogni caso non invito all'odio, ci mancherebbe. Anzi laicamente ritengo la libertà di religione un caposaldo dello stato laico. Come puoi forse aver notato non polemizzo mai in sezione spiritualità, perché lo ritengo uno spazio poco adatto alle critiche. Non si va in chiesa per criticare la religione. Ma in una scuola, anche privata, va dato spazio ad un pensiero riflessivo e non omologato, neppure nel senso inverso, di una ipotetica scuola dei "figli dei fiori". Infine che il pensiero LGBT sia solo "sesso", ti dico che a me pare un po' forte come espressione ed anche parecchio stereotipata. Questa legge dovrebbe servire proprio per superare questi stereotipi. Stereotipi che sono la conseguenza del ritardo culturale italiano, a sua volta causato da precise responsabilità storiche (non mi invento niente) della Chiesa Cattolica.
#1682
Anthony. Lo stesso principio di libertà potrebbe adottarsi anche per il fascismo. Perchè il fascismo non dovrebbe essere propagandato. Oppure perchè non lasciare uno spazio alla Rai per le mafie, affinchè possano anche loro esprimersi liberamente? La pedofilia anche dovrebbe essere liberamente pubblicizzata. Qualche studioso che si presta a fare studi a favore lo troviamo di sicuro. Se la chiesa cattolica è sessuofobica e nello stesso tempo ha coperto nei secoli le malefatte dei suoi adepti, questo non significa che dobbiamo restare per forza sempre a questo livello. La scuola cattolica si adeguerà e fare delle belle lezioni LGBT, per fare comprendere che l'amore è amore e tutti vanno rispettati. Tra l'altro è questo il messaggio evangelico. Del resto le scuole cattoliche si sono dovute adeguare molto nel corso dei secoli. Non credo che vi siano più le punizioni corporali. Una lezione neutra su cosa significa omosessualità, bisessualità e transgender se la meritano anche i nostri studenti, ad una giusta età, ed anche quelli che vanno nelle scuole cattoliche. Ci saranno altri spazi per parlare di altro, non credi?
Quello che voglio dire è che i valori di una società, incidono profondamente sull'andamento di quella società, sulla forma cerebrale dei suoi componenti (non sto scherzando). Vivere una lezione dove si parla normalmente di questi temi in modo non giudicante, produrrà dei cittadini tolleranti su quegli argomenti, scarsamente propensi a violenze stereotipate. La società ha il dovere di scegliere eticamente e di creare gli spazi dove gli argomenti siano trattati in un certo modo. Le opinioni e la libertà di espressione è una dote da affidare solo a chi accetta la libertà, anche quella sessuale. Non si può dichiarare di volere la libertà di espressione per idee, correnti di pensiero violente e che privano le persone della loro libertà. Se le scuole private vorranno continuare ad insegnare si adegueranno, così come si sono adeguate nel costruire le scale antiincendio. Ne va del nostro futuro Anthonyi. Del nostro futuro di società libera e tollerante.
#1683
CitazioneIn che modo, jacopus, i cattolici negano la libertà di qualcuno, e che tipo di libertà?


Di sicuro non si può fare di tutta un'erba un fascio, ma il cattolicesimo, come ogni religione monoteistica, ha nel suo cuore un germe assolutista. La libertà i cattolici se la negano, per primi, a loro stessi. Se invece vogliamo fare un discorso storico, il cattolicesimo, attraverso la democrazia cristiana prima e le influenze lobbistiche verso i partiti di centro dopo "Mani pulite", ha reso questo paese meno libero in molti sensi e sicuramente meno libero, fatte le dovute comparazioni, rispetto allo stato italiano liberale, nel periodo fra il 1860 e il 1929. La necessità è ancora quella di edificare uno stato laico, dove ognuno esprima il suo credo religioso al di fuori delle scelte politiche e questo stato laico in Italia ancora non c'è per le troppe concessioni fatte alla religione cattolica (di stato). Lo stato stesso, per la sua fragilità, ha dovuto accettare l'aiuto dei tanti Richelieu sparsi sulla penisola e la Chiesa ha sempre lucrato su questa fragilità (e continua a farlo). Se non fosse stato per la Chiesta cattolica Romana, l'Italia sarebbe stata unificata da Venezia all'inizio del '500, contemporaneamente a quanto accadeva in Francia, Spagna e Gran Bretagna, con conseguenze estremamente positive, come l'assenza di governi coloniali nel mezzogiorno d'Italia per due secoli circa.
Pensandoci bene, "i cattolici" non è il termine giusto per inquadrare la questione. Sarebbe stato più appropriato che Salvemini avesse scritto la "Chiesa Cattolica".
#1684


"I cattolici rivendicano le loro libertà in base ai nostri principi (laici) e negano le nostre libertà in base ai loro principi (religiosi)".
Lo stesso identico meccanismo attraverso il quale si imposero i regimi nazifascisti.
#1685
Il problema che poni Alexander è reale. Konrad Lorenz adottò l'immagine della scimmia (noi) a cui viene data una pistola. Il nostro cervello si è formato in condizioni completamente diverse, senza che vi fosse mai la necessità di controllare un potere superiore alla natura. La tecnologia oggi invece è in grado di stravolgere gli stessi ritmi naturali e per saperla gestire servirebbe un adattamento neurobiologico per il quale servono centinaia di migliaia di anni. Detto questo, va anche considerato che le più grandi stragi dell'uomo contro l'uomo, in proporzione agli esseri umani viventi in quell'epoca sono state, nell'ordine:
1) Rivolta di An Lushan, VIII sec. D.C., che proporzionalmente, è come se avesse fatto 429 milioni di morti nel XX secolo;
2)Conquiste mongole, XIII sec. D.C., 278 milioni, rapportati al XX secolo;
3) Tratta degli schiavi medio/orientali, VII-XIX secolo, 132 milioni di morti, se rapportati al XX secolo;
4) Caduta dei Ming, XVII sec., 112 milioni, comparati al XX secolo;
5) Caduta di Roma, V secolo, 105 milioni, se rapportato al XX secolo;
6) Conquiste di Tamerlano, XIV sec., 100 milioni in proporzione al XX secolo;


La prima strage connessa allo sviluppo moderno è al settimo posto, con lo sterminio degli indiani d'America, che, rapportati alla popolazione del XX secolo, corrisponderebbe alla cifra di 92 milioni di morti.
#1686
Concordo con Lou. Il metodo scientifico moderno è stata una delle molle del cambiamento epocale dal medio evo all'epoca moderna. Affermare che oggi si viva come allora non so a quale logica o traccia storica faccia riferimento. La vita media era più corta. Oltre ad una ristretta cerchia di benestanti (nobili ed alti prelati), il resto della popolazione era analfabeta e lavorava dal mattino alla sera. Tutti erano preda delle più assurde superstizioni. Se un nobile commetteva reati anche molto gravi come la violenza sessuale aveva il diritto di farsi sostituire nella esecuzione della pena da un suo servo. Se la violenza riguardava una sua contadina non veniva neppure iniziata l'azione penale. Esisteva la servitù della gleba e le corporazioni, pertanto il figlio di un cameriere avrebbe potuto fare solo il cameriere o il bandito. Se un comune cittadino (che allora veniva definito "suddito") si rifiutava di partecipare alla funzione religiosa del suo paese subiva punizioni corporali che andavano dalla gogna alla fustigazione. Le donne non avevano diritto di parola nelle cose pubbliche e di certo non potevano accedere ad alcun tipo di professione. I bambini iniziavano a lavorare a 5-6 anni, appena avevano la forza di fare qualcosa. La giustizia era delegata solo alla divinità e all'aldilà. La giustizia terrena era esercitata in modo giurisdizionale, ovvero i nobili giudicavano i nobili, il chierici giudicavano i chierici, i commercianti giuidicavano i commercianti e così via. Non esisteva alcuna possibilità di discussione critica. La Chiesa dominava le coscienze e il dibattito pubblico. I partecipanti a questo forum, se fossero vissuti nel Medio Evo, sarebbero stati tutti sottoposti a punizioni molto pesanti per quello che hanno scritto su questo forum, spesso per il solo e semplice fatto di aver scritto e di non essersi limitati ad essere "servi". Questo era il Medio Evo. Ah, dimenticavo, non esisteva acqua corrente e il bagno spesso era in comune con molti caseggiati o si facevano i bisogni per strada. Non esistevano le fognature e si poteva essere uccisi per un mancato inchino. La scienza fu uno dei più potenti grimaldelli per scardinare quel mondo.
#1687
Quello che dici Socrate, in parte è vero ed in parte no. Nel senso che nel breve periodo è possibile che la scienza affermi delle sciocchezze, ma alla lunga le sciocchezze si sciolgono al sole. Serve solo il tempo, seguire il metodo scientifico ed essere critici, anche verso il proprio metodo. Utilizzando questi semplici principi, la scienza ci permette attraverso la sua applicazione tecnica (ma anche attraverso la riflessione filosofica sul suo metodo), di vivere meglio e liberi dal pensiero oscurantista e dogmatico del passato. La scienza è un metodo, non è una ideologia. Non ha nessun mandato etico da assolvere. Questa è la sua forza ed anche la sua fragilità.
Ciò che accade nella realtà è il condizionamento che il flusso finanziario produce sulla ricerca scientifica. Cercare scientificamente di creare una nuova arma non è la stessa cosa che cercare di risolvere scientificamente l'inquinamento dei mari.
#1688
Tematiche Filosofiche / Lo starec Zosima
21 Giugno 2021, 23:17:08 PM
"Perchè dovete sapere, miei cari, che ciascuno di noi è senza dubbio colpevole per tutti e di tutto sulla terra, non solo per la comune colpa universale, ma individualmente ognuno per tutti gli uomini e per ogni uomo sulla terra." Solo quando sarà raggiunta questa consapevolezza "ciascuno di voi avrà la forza di conquistare il mondo con l'amore e di lavare i peccati del mondo con le proprie lacrime".


Dostoevskij fa dire queste parole al monaco Zosima, che è steso sul letto, in articulo mortis. Vi lascio riflettere su questa frase senza alcun commento, almeno per ora.
#1689
Tematiche Filosofiche / Morale, moralismo e valore
20 Giugno 2021, 18:01:04 PM
Antigone è un monito ambivalente, poichè ad essa ci si può richiamare anche per sostenere i valori "tradizionali", giustificati dalla loro solo "tradizione". Del resto solo i valori ambivalenti riescono a superare indenni i secoli e continuare ad interrogarci.
C'è un libro che staziona spesso sul mio comodino. Lo rileggo a pezzi, lo uso come nel medioevo si usava la Bibbia. L'autrice ha iniziato a lavorarci dopo aver scoperto nel 1927 una frase di Flaubert "Quando gli dei non c'erano più e Cristo non ancora, tra Cicerone e Marco Aurelio, vi è stato un momento in cui è esistito l'uomo solo". Oggi dobbiamo solo sperare di recuperare quel momento, sperare che l'uomo ormai adulto, sia in grado di educarsi da sè, senza bisogno di gendarmi terragni o divini.
#1690
La discussione da te aperta, Socrate 78, mi ha rievocato il tuo più noto omonimo. Secondo Socrate (non il forumista ;D ), bisognava distinguere la  φρόνησις (phronesis) dalla  σοφία  (sophia).
In italiano potremmo distinguere i due termini in saggezza (phronesis) e conoscenza (sophia). Una visione della vita "pura" potrebbe indurre a credere che la verità è sempre preferibile. Ci insegnano fin da piccoli che bisogna essere sinceri, che le bugie hanno le gambe corte e così via. Ed è anche vero che forse con i bambini bisogna essere schematici ed insegnare loro il valore della verità. Ma in età adulta la realtà è più sfumata. Già gli esempi di Socrate (il forumista ;D ) ci indicano questa via. Ad una verità a cui è orientata la sophia, si presenta, parallela, una verità ambigua, non sempre e necessariamente buona. E' qui che interviene, la phronesis, la saggezza, che sarà anche adottata dal sistema giurdico romano, debitore di quello ellenico, attraverso l'istituto della prudentia, ovvero della necessità di applicare le leggi, anche considerando il caso concreto, che non potrà mai essere quello previsto dalla legge, la cui caratteristica principale è quello della generalità.
A questo proposito, Aristotele da qualche parte diceva che un giovane poteva diventare un grande matematico ma non un fisico, perchè la matematica è appunto una scienza pura, mentre la fisica deve scendere a compromesso con le tante varie ed "avariate" realtà del mondo della praxis, che solo con l'esperienza e con la saggezza possono essere gestite.
#1691
CitazioneCiao Jacopus, ribadisco la mia totale ignoranza sull'argomento, ma onor del vero ricordo di aver letto giorni fa su questa vicenda, che la diffusione del vaccino era prevista solo nel luogo di inoculazione (il muscolo del braccio) e che la diffusione sistemica  negli organi era considerata pericolosa anche in individui sani. L'articolo era di un paio di settimane fa, più dettagliato di quello citato da Jean, se riesco a rintracciarlo lo posto. A presto


In ogni caso, Sapa, la spike è metaforicamente la chiave di accesso che il virus ha per far cominciare l'infezione. Di per sè non dovrebbe comportare alcuna controindicazione. L'organismo, una volta preso contatto con la spike, la riconosce come estranea all'organismo ed attiva il sistema immunitario, ma la spike è innocua. Nel caso in cui l'organismo vaccinato entra in contatto con Cov-sars-2, riconoscerà subito la spike e il Coronavirus non potrà entrare, perchè le chiavi saranno sistematicamente distrutte o, se entrerà, magari in un organismo con un sistema immunitario debole non in grado di distruggere tutte le chiavi-spike, sarà comunque meno letale. E' questa la differenza fondamentale fra i vaccini a RNA e Astrazeneca, che comunque inocula una versione attenuata del virus.
#1692
CitazioneNon è un buon motivo per correre rischi che con AIDS non si sono corsi.


Il rischio alternativo sarebbe stato quello di una crisi socio-economica di proporzioni bibliche ma forse sarebbe stato meglio, non per noi, ma per l'equilibrio del pianeta terra, probabilmente sì.
#1693
Ipazia paragonare Cov-sars-2 con HIV è scorretto. Non ci vuole molto a capirlo. La capacità di diffusione di HIV rispetto a COV_sars-2 è assolutamente ridicola.
#1694
Faccio presente solo una "piccola" circostanza. In India dove i vaccinati sono nell'ordine del 3-4 per cento della popolazione, i malati di Covid sono ancora tantissimi e i morti sono stati il 19 giugno 2021, 1144, cifra che secondo molti studi (guardare Internet per credere) potrebbero essere da 5 a 10 volte superiori per l'arretratezza dei sistemi statistici indiani e per la difficoltà di avere dati in alcuni parti isolate e povere di strumenti di rilevazione. Si teme una ondata questa estate che potrebbe portare i morti ufficiali a cifre doppie o triple (e quindi dando retta alle "rettifiche", fino a 30.000 morti al giorno.
Il pensiero dietrologico sul vaccino è vero nella misura in cui sono state sviluppate procedure emergenziali in una situazione di emergenza, ma i risultati della campagna vaccinale sono sotto gli occhi di tutti. Che qualcuno ci rimetta le penne è inevitabile. Rischi del genere sono previsti per qualsiasi tipo di vaccino e, su numeri esponenziali come quelli del vaccino contro Cov-sars-2, è più che un rischio, un male necessario da bilanciare con i benefici ricevuti.
Capisco che il topic riguarda una tematica diversa, ovvero la necessità di verificare gli effetti post- mortem del vaccino, ma ripeto, i dati positivi del vaccino superano di gran lunga gli effetti negativi ed il fatto che gli rna spike si siano diffusi in tutto il corpo vuol dire poco. Il sistema immunitario ricorda tutte le infezioni del nostro corpo e per questo reagisce. Avere delle rna-spike in un sistema immunitario efficente è una risorsa. Diventa un problema in un sistema immunitario depresso. Infine, ovviamente, una procedura standard, avrebbe dovuto far passare degli anni, per fare degli studi di follow-up sulle possibile conseguenze a distanza di tempo, ma la situazione non credo che permettesse questo lusso.
#1695
Tematiche Filosofiche / Filosofi nel 2021
13 Giugno 2021, 22:39:07 PM
Umberto Curi, accademico integrato, ha recentemente pubblicato un libretto delizioso non sul tempo ma addirittura sulla morte del tempo, prendendo come spunto un famoso quadro di Goya. La filosofia ha ancora molto da dire anche su temi relativi all'essere, ma ovviamente non può fingere che nel frattempo non sia accaduto nulla.