Per essere onesti il mio vero cruccio logico con la questione del credere è il fatto che mi si chieda di essere parte attiva, e in una maniera determinante. Io sono una persona umile, farei la prima mossa con una bionda al bar, ma con Dio, mi sembrerebbe solamente di essere molto arrogante, una sorta di titanismo pure un pò ridicolo. E' onnisciente, conosce perfettamente cosa servirebbe a me per una profonda ed intensa conversione, è onnipotente perciò illimitato, ed è anche infinitamente buono e mi ama altrettanto infinitamente, perciò dovrebbe volere il mio bene in vita e in morte, che coinciderebbe col credere, vivere una vita "in Cristo" e una morte a suo fianco. Non dico che sono qui in attesa con una lista dei desideri, però tutto questa enfasi su quello che dovrei fare o non fare per credere mi sembra ridicola, un affronto alle sua deità. Qualsiasi cosa le persone scelgano, o si illudano di aver scelto, è completamente irrilevante di fronte alla sua scelta, a quella del creatore dell'universo, perciò devo dedurne che è Dio ad aver scelto di non farmi credere, non posso credere di avere l'ultima parola di fronte alle sue decisioni, sarebbe davvero ridicolo.
