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Messaggi - InVerno

#1681
Per essere onesti il mio vero cruccio logico con la questione del credere è il fatto che mi si chieda di essere parte attiva, e in una maniera determinante. Io sono una persona umile, farei la prima mossa con una bionda al bar, ma con Dio, mi sembrerebbe solamente di essere molto arrogante, una sorta di titanismo pure un pò ridicolo. E' onnisciente, conosce perfettamente cosa servirebbe a me per una profonda ed intensa conversione, è onnipotente perciò illimitato, ed è anche infinitamente buono e mi ama altrettanto infinitamente, perciò dovrebbe volere il mio bene in vita e in morte, che coinciderebbe col credere, vivere una vita "in Cristo" e una morte a suo fianco.  Non dico che sono qui in attesa con una lista dei desideri, però tutto questa enfasi su quello che dovrei fare o non fare per credere mi sembra ridicola, un affronto alle sua deità. Qualsiasi cosa le persone scelgano, o si illudano di aver scelto, è completamente irrilevante di fronte alla sua scelta, a quella del creatore dell'universo, perciò devo dedurne che è Dio ad aver scelto di non farmi credere, non posso credere di avere l'ultima parola di fronte alle sue decisioni, sarebbe davvero ridicolo.
#1682
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
12 Gennaio 2023, 15:55:14 PM
Citazione di: niko il 12 Gennaio 2023, 13:33:44 PMLa tua Eurasia comincia da Gumilev, la mia dai presocratici.
I presocratici, i postsocratici e i nonsocratici pensavano che in Crimea ci fossero le amazzoni e altri barbari con cui sicuramente non pensavano di avere niente in comune.  E' un pò come se i francesi  avessero sviluppato l'idea di una civiltà "euroafricana" perchè gli piace l'uranio congolese per le centrali atomiche, tu continua pure a crederci sei molto simpatico, ma almeno valli a visitare, magari con i soldi delle tue visite qualcuno di loro riesce a comprarsi un cesso da mettere in casa, con i giganteschi depositi di idrocarburi che si ritrovano, almeno quello gli spetterebbe, è una terra meravigliosa [1], in agosto c'è anche Putin e Shoigu che fanno finta di andare a caccia nel giardino del palazzo reale e ricollegarsi con le mistiche radici euroasiatiche delle divinità Prada&Ferrari.

[1]https://imgur.com/a/JHRttS1
#1683
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
12 Gennaio 2023, 15:52:01 PM
Citazione di: anthonyi il 12 Gennaio 2023, 06:52:02 AME perché avrebbe dovuto esserlo, inverno. I disagi di questa guerra si distribuiscono in maniera ineguale, sono massimi in Polonia, Ungheria, alti in Germania, medi in Italia, bassi in Francia e Spagna. La guerra non implica l'essere uniti se non nella necessità di una risposta comune per avere un'efficacia.
I disagi materiali si distribuiscono sempre in maniera ineguale, il fallimento europeo di questa guerra è nel non essere stata in grado di distribuire equamente i disagi ideologici, creare una credibile e realistica piattaforma culturale condivisa. Anche io come molti "contraristi" avverto la comunicazione europea come non convincente, non credibile, plastificata, ed è un risultato prevedibile di una certa "ingegnerizzazione" dell'informazione, che non tocca le corde emotive delle persone che dovrebbe ispirare, ma si presenta come una paccottiglia pubblicitaria senza anima, perchè non ha valore politico e rappresentativo. Era l'occasione giusta per fare altrimenti. Gli stati dell'ex patto di Varsavia non solo condividono la maggioranza dei rischi bellici ed economici, ma sopratutto una visione politica (con l'esclusione del solito Orban) che affonda le radici in una loro idea di convivenza nelle terre transdanubiche in aperta opposizione all'imperialismo in generale ma sopratutto russo. Chiederlo a francesi e tedeschi è a quanto pare ancora prematuro, e continuerà ad esserlo finchè anteporanno la cooperazione economica alla riconciliazione politica, le loro aspirazioni nazionaliste al bene comune. Mentre la Russia di Putin cincischia di  "multipolarità", doveva essere prerogativa europea combattere l'idea della polarità innanzitutto, dell'imperialismo ovunque si presenti, perchè in fin dei conti l'EU è  una cordata di imperi falliti e nazionalismi derelitti, per superarli, non per fare "appeasement&damagecontrol".
#1684
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
12 Gennaio 2023, 12:11:04 PM
Citazione di: daniele22 il 11 Gennaio 2023, 22:32:11 PMNon te la prendere troppo inVerno, scusami, ma scherzavo un po' provocando. D'altra parte parli di rinnovo delle fonti, che gli amici si perdono per strada, che qualcuno lo trovi al laghetto, che un altro è rimasto affezionato al ristorante ... che vuoi, io penso "ma cosa sta dicendo questo?
Non me la prendo per niente. Sto dicendo che quando paragono la leadership russa alla mafia, o se vuoi essere più neutro ad un organizzazione tribale, non lo faccio per fare propaganda, lo faccio perchè la mia limitata esperienza mi ha insegnato che le relazioni amicali e criminali sono il vero collante di quell'organigramma, e perciò è molto più probabile che informazioni accurate arrivino da un padrino di battesimo del cugino dell'amico che da un "segretario segnaposto".
Citazione di: daniele22 il 11 Gennaio 2023, 22:32:11 PMComunque quando dici: "Che cosa è per te l'informazione imparziale? Dare un colpo al cerchio ed uno alla botte (cosiddetta "par condicio")? Oppure dire il contrario sempre e comunque di quello che dice "il mainstream"?". Ecco quando dici questo mi sembra comunque che mi imputi di un pensiero che non è certo il mio. L'informazione imparziale non esiste, ma l'imparzialità non sta tanto nel contenuto dell'informazione, bensì dalla parzialità di coloro che la gestiscono. Mi sembra impossibile che tu non te ne renda conto.
Non solo me ne rendo conto, ti ho detto che i motivi\moventi per essere "parziali" (volutamente, involontariamente lo siamo tutti) su questo forum sono praticamente nulli. Accetto volentieri se mi dice che sono involontariamente parziale, ma "fare propaganda" implica intenzionalità, e questo non lo accetto.

#1685
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
12 Gennaio 2023, 11:53:53 AM
Citazione di: niko il 11 Gennaio 2023, 23:22:28 PML'Eurasia pure esiste, a differenza del concetto di Europa come nazione o civilta'.
Sono contento per loro se esistono, mi piace che gli altri esistano, chissà che con il riscaldamento climatico e i cambiamenti metereologici esistano sempre meno, dato il fatto che secondo le teorie etnogenetiche che li prevedono, la loro esistenza è legata indissolubilmente alle temperature e alle piogge. Spero anche che abbiano trovato finalmente una soluzione al giudaismo, che già aveva spinto i mongoli a brutte cose ed indebolire per secoli questa entità mitologica, che come quella tedesca, era appestata dalle pulci ebree. Purtroppo devo dire, dall'andamento della guerra, che i raggi cosmici che in teoria dovrebbero decidere  quale civiltà gode del "posto al sole" nel mondo, non sembrano particolarmente radiosi su di loro, nonostante abbiano ereditato dai mongoli l'energia cosmica pura, che in teoria dovrebbe aver abbandonato l'occidente già dal secolo scorso.
Se tutto questo non ti dice nulla e ti sembra il delirio di un pazzo è perchè non hai mai letto Gumilev, l'antisemita sovietico che con una serie di bislacche teorie pseudoscientifiche e munito di raggi cosmici sedimentò l'idea euroasiatica tra i sovietici, visto che ci tieni tanto a questa civiltà, dovresti approfondire le teorie dell'ultimo degli euroasiatici come si definiva lui, o leggere le rimasticazioni di Dugin a riguardo, sarò contento se poi un giorno vorrai visitare i monti Altai insieme a me, alla ricerca di Shamballa, la mitica culla degli ariani euroasiatici. Io più modestamente mi accontenterò di vivere in Europa, sperando che si liberi finalmente di questo provincialismo esistenziale, con persone sempre pronte a sputare nel proprio piatto e alla prima occasione a saltare (politicamente, mai e poi mai fisicamente) in quello degli altri dove l'erba del vicino è sempre più verde, anche quando, come nel caso di Gumilev, sembra che se la siano fumata tutta.
#1686
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
11 Gennaio 2023, 21:18:51 PM
Citazione di: daniele22 il 11 Gennaio 2023, 12:12:52 PM
In virtù di questo sarebbe pertanto normale pensare che voi, cioè Eutidemo, tu e inVerno, nel fare esclusivamente propaganda filo occidentale disattendiate le aspettative che ho per la vostra intelligenza. Tanto per capirci, trattare i russi come fossero il male assoluto non si addice alla consapevolezza che avete della realtà.
Se stessi scrivendo su qualche piattaforma con un forte riscontro pubblico accetterei l'accusa di "fare propaganda", la possibilità che disonestamente stia cercando di virare l'opinione pubblica sarebbe reale, ma che propagandisti scapestrati saremmo, nel cercare di convincere Daniele e altri dieci anonimi su riflessioni? Che cosa è per te l'informazione imparziale? Dare un colpo al cerchio ed uno alla botte (cosiddetta "par condicio")? Oppure dire il contrario sempre e comunque di quello che dice "il mainstream"? Ricordo un intervista di Assange su Repubblica, lo stesso disse che non aveva senso che Wikileaks operasse in Russia, perchè in Russia c'era NovayaGazeta e Navalny perciò esisteva una vera libera infomazione, e Wikileaks doveva perciò concentrarsi unicamente nello sputtanare gli americani. Gazeta è chiusa e Navalny in prigione vivo per miracolo, ma anche se non lo fossero, chi dice una cosa del genere, o è un idiota o è una spia, e il "contrarismo" non è il passaporto dei "liberi pensatori". Penso tralaltro che io e Anthonyi avremmo idee vastamenti differenti su questioni come la guerra in Iraq e altre "marachelle occidentali", il fatto che ora convergiamo su punti non particolarmente controversi è la testimonianza di un occasione mancata, perchè è vero come dice Anthonyi che l'Ucraina "nasce" nel fuoco di questa guerra, purtroppo è l'Europa a non aver colto l'occasione, nonostante io e Anthonyi siamo più concordi del solito, sembra che il calore di questa guerra non sia stato sufficiente per progetti di riconciliazione di ben più ampio respiro.
#1687
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
11 Gennaio 2023, 12:09:01 PM
A parte qualche viaggio a Mosca e SanPietroburgo e qualche mese in Siberia in tenda, sono un agricoltore ligure che conosce qualcuno della vecchia guardia sovietica. Ma è davvero importante chi siamo, o cosa aspiriamo a proteggere? Condivido in parte ciò che dice Anthonyi, cum grano salis e al netto delle mielose caciarate retoriche americane, mi è a cuore equamente la vita dei russi quanto degli ucraini, così come mi è a cuore la pace, una giusta pace, una pace che mi permetta di ritornare a  visitare gli amati monti Altai, ritornare a scrivere di ecologia e non di guerra, specialmente in Russia dove gli ecologisti sono visti alla stregua dei terroristi, e difendere la prospera pax europea. Sono "Kekkoniano", e trovo disgustoso quanto prevedibile che il 99.99% degli europei sappia cosa significhi "Putiniano" ma non "Kekkoniano", quando il primo riferisce ad un dittatorello scaltro e codardo che indossa il giubbotto antiproiettile anche per incontrare le guardie del corpo, e il secondo a uno dei più importanti politici europei del secolo che con il "nemico" ci faceva la sauna nudo, a cui tutti dobbiamo più di mezzo secolo di pace e l'architrave geopolitico europeo: gli accordi di Helsinki. Non è un caso che pochi lo conoscano, perchè Urho Kekkonen pur essendo a sua volta non esattamente un modello democratico, aveva più a cuore la pace del passare alla storia: fece sparire  sé stesso dagli accordi pur avendo fatto gran parte del lavoro diplomatico per conseguirli, per permettere a tutte le nazioni firmatarie di reclamare la paternità dell'accordo, un vero uomo forte, non di quelli che vanno a cavallo a torso nudo e si masturbano pensando ai servi adoranti. Siccome qualcuno ha deciso di lordare sopra agli accordi in questione, la "giusta pace" avverrà quando essi verranno ristabiliti in spirito e materia, e questo prevede necessariamente che i Russi tornino a casa loro e appendano il calendario di Putin a testa in giù. Qualsiasi fantasiosa teoria possa venire in mente sulle cause di questa guerra e i suoi mandanti è completamente irrilevante, da europei l'unica cosa che dovrebbe importare è che i principi di quegli accordi tornino ad essere rispettati, il rischio che in Europa si ritorni a suonare il vecchio concerto di cannoni che ci ha accompagnato per secoli è così dannatamente grave che chiunque ha aumentato le sue probabilità non merita rispetto politico ed in fin dei  conti neanche umano perchè ha messo a rischio la vita di milioni di persone, per giunta per una patetica fetta di Donbass. Non so prevedere il futuro purtroppo, fino al 1900 era in vigore in Regno Unito una legge che multava chi vi si prodigasse perchè la chiaroveggenza è chiaramente una bufala, la legge fu poi abolita per permettere le previsioni metereologiche, che sono tuttavia lungi dall'essere infallibili, ma pur sempre più accurate delle previsioni belliche. Una cosa la posso prevedere, l'Ucraina non verrà abbandonata, perchè creerebbe un precedente assolutamente indesiderabile per chiunque. Il fatto che nazioni come la Svizzera, Svezia e Finlandia e altri abbiano abbandonato tradizioni di neutralità a volte anche secolari sottolinea proprio che quanto è accaduto è gravissimo e non deve in nessun caso e per nessun motivo passare senza una netta risposta di completo rifiuto. Saluti.
#1688
Sul tema originale...non penso che l'alternativa sia tra la fede e la fiducia "personale" in quattro anonimi di due millenni orsono, mai come in questo caso l'autore è morto sepolto ed irritrovabile (penso che tutti sappiano che i nomi appiccicati sui vangeli non riferiscono a nessuno), rimane di esso quello che rimane in realtà di tutti gli altri, l'autore come strategia testuale. Allora gli strumenti cominciano a diventare diversi e un po più interessanti. Se ad esempio un autore si prodigasse nel raccontare dialoghi senza testimoni nel deserto, l'idea di trattarlo come un testimone attendibile  comincerebbe a vacillare, perchè evidentemente le libertà che ritiene in grado di potersi prendere non ricadono nella testimonianza diretta. Altrettanto, se cominciasse a raccontare di eventi impossibili e perciò mai accaduti, come il famoso censimento, appunterei sul taccuino che lo stesso si prende delle libertà ancora più interessanti. Se i quattro testi non riuscissero a concordare su un singolo dettaglio dell'evento cruciale della narrativa , la crocifissione, la questione si farebbe ancora più complessa e comincerebbe tutto il discorso sulle fonti. Ma alla fine dei conti quello che tutti questi dati servirebbero, messi insieme, è quello di delimitare il "genere" della storia, dove inizia e finisce la libertà dell'autore, e quanto determinate affermazioni possano in quel contesto essere ritenute attendibili, e quali invece è perfettamente normale che non lo siano per niente. Insomma, tra fede e fiducia tertium datur: studiare. Saluti.
#1689
Grazie per le risposte, purtroppo essendo in viaggio ho solo ritagli di tempo per rispondere, provo a riassumere.

@Ipazia, sono rimasto sorpreso quando hai confermato, finalmente - perchè leggevo ma non riuscivo appunto a rispondere - che gerarchia non implica automaticamente sopraffazione, detto da te suppongo valga doppio, anche date le precisazioni sul termine di Phil, rimane un retrogusto sadomaso che mi  lascia perplesso sul valore della neurologia a riguardo. Intendo dire, che data un rappresentazione riduzionistica delle gerarchie come rapporti di forza, la neocorteccia ed i neurologi possono dire tante cose, ne possono dire meno a chi ha una visione più "olistica" del rapporto gerarchico. Non nego il ruolo della forza, ma lo vedo al massimo aumentare di importanza man mano che le gerarchie passano dall'informale al formale, dalla spontaineità alla reiterazione. Specialmente nelle gerarchie come la famiglia, che è un pò la "scuola" di tutte le gerarchie che abbiamo fatto tutti, ma anche in quelle para-informali pare che tutto quel bel armamentario "positivo" di collaborazione ed empatia, siano parti prevalenti della relazione gerarchica, l'abilità del "gerarca" di accedere a strumenti coercitivi è quasi sempre un ultima ratio nel caso in cui abbia fallito il resto. Anche la forza e la disparità di trattamento e compensazione, rientrano spesso in una narrativa che le rende accettabili solamente come fattore di moltiplicazione del risultato cooperativo, nel caso in cui il risultato fa schifo, la forza può davvero poco nel tenere insieme la combriccola. Ma se non è la conditio sine qua non, non vedo il senso di sottolinearlo lessicalmente come vettore principale della gerarchia, se non in termini ideologici.

@Daniele, curiosamente, a modo tuo, hai toccato un punto dirimente sulla questione, non uomo-animali, ma delle gerarchie. Perlomeno, io se fossi invitato ad un duello con l'egualitarismo, probabilmente sceglierei la selezione sessuale delle donne come proiettile d'argento. Anche quella degli uomini produce risultati, ma le donne hanno un investimento vitale molto più importante con la gravidanza, perlomeno finchè gli uomini non interiorizzeranno istintivamente la paura di pagare alimenti e perdere la casa. La questione ha delle ramificazioni storiche, ad esempio la relazione tra l'egualità imposta dell'URSS e il collasso demografico dello stesso paese, che dimostrano come pur con tutti gli sforzi del caso, alle donne la storia che un maschio vale uno, proprio pare non andare giù, e preferiscano lo "sciopero". Oggi stesso, con il decadimento di istituti come il matrimonio, vediamo che le donne sempre più libere di scegliere il partner che gli aggrada, concentrino le loro attenzione in maniera per niente egualitaria (ipergamia) e altre cosuccie interessanti, compreso il fatto che continuano imperterrite a selezionare per capacità di "soppraffazione", nonostante i "buoni sentimenti" siano così celebrati in tv. Si dirà che se HappyDays avesse dato tutta la "gnocca" a Ritchie anzichè a Fonzie, le neocorteccie delle donne avrebbero imparato a premiare i "good boys", lo si può dire, ignorando le evidenze descrittive e transculturali del contrario. Curiosamente, proprio ieri parlavo con una signora che si definiva marxista e femminista allo stesso tempo, niente di nuovo, ma dentro di me sorridevo perchè pensavo che un pò come il bastone di Asclepio, conteneva nella sua testa sia il veleno che la cura.
#1690
Non so che neurologi consulti Jacopus, ma l'ultima volta che lessi qualcosa a riguardo mi si raccontava, a torto o ragione non saprei, che i sistemi ormonali che regolano le gerarchie sociali predatano evoluzionisticamente l'arrivo degli animali sulla terra ferma, e sono rimasti lì, hanno visto passare gli assiri ed i comunisti e li hanno salutati con la manina. Essendo che la caratteristica principale degli animali l'abilità di essere animati, cioè di muoversi - non me ne vogliano gli esperti di tassonomia - ogni zolla di terra diventa terra di conquista e competizione. A mio avviso la cultura al contrario ha costantemente tentato di mitigare l'impatto delle gerarchie, in maniera molto, molto lenta, parlo di un trend che, almeno io, vedo, in migliaia di anni, e che non ha niente a che fare con le convizioni politiche, fino ad arrivare ad oggi, dove persone che in natura sarebbero morte per competizione nel primo anno di vita, arrivano tranquillamente all'ospizio, anche nel cattivissimo capitalismo. Comunque, penso in generale sul tema del thread, che sarà praticamente impossibile arrivare a capo della natura e consistenza del monolite nero, almeno finchè il soggetto che studia e l'oggetto di studio combaceranno. Per questo penso che lo sviluppo dei computer e dell'IA, sempre che continueremo a svilupparlo, potrà fornire qualche risposta in parallelo. Un computer degli anni '70 era in grado di risolvere semplici operazioni, oggi dipinge quadri e compone musica classica di difficile riconoscimento rispetto a quella umana, eppure è sempre in principio lo stesso sistema, con la spina e le ventole. La quantità può illudere o alludere ad una differenza qualitativa, la forma geometrica che meglio rappresenta, secondo me, questo effetto, è quella della spirale. Ci sono molte teorie riguardo a cosa possa essere questo quid, io stesso ne ho una che non ho mai sentito da nessuna parte, perciò suppongo personale, ma penso neanche abbia senso che la dica, non credo sia niente più che un esperimento mentale, così come gli altri che hanno tentato di rispondere alla stessa domanda. Saluti.
#1691
Democrazia è una forma di governo di un paese, non c'entra niente con la politica estera, in termini generali indica la responsività di un governo ai desiderata della propria popolazione, e altri fatti "tecnici" (divisione dei poteri etc), una democrazia può tranquillamente fare guerra ad altri stati, e appoggiare chiunque gli aggradi compresi beceri dittatori. Basta guardare LA democrazia, Atene, e scoprire che non si trattava di un gruppo di pacifisti che appoggiavano unicamente altri pacifisti/democrazie nel mediteranneo. Premessa a mio avviso invalida.
#1692
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
31 Dicembre 2022, 11:54:05 AM
Citazione di: anthonyi il 30 Dicembre 2022, 09:43:50 AMQuello di cui parlano gli americani é ciò che ritengono opportuno dire, non necessariamente ciò che sanno o che é vero.
Per gli americani infatti il problema é frenare le ambizioni di Kiev che possono risultare un problema per una risoluzione della questione Ucraina. Un recente sondaggio dice che più del 90 % degli ucraini é convinto che l'Ucraina vincerà, con questi presupposti come si fa a portarli sul tavolo delle trattative?
Le strategie militari si analizzano preventivamente osservando i movimenti e, se si notano tanti movimenti nella Russia che va verso il donbass, se ne notano troppo pochi tra Russia e Bielorussia. Le poche forze russe presenti in Bielorussia sono fin troppo narrate per far pensare che effettivamente le si vogliono usare per sferrare un nuovo attacco.
Io credo che per quanto incapaci di fare la guerra i russi comunque possano imparare dai loro errori, se le hanno prese la prima volta che hanno tentato di attaccare Kiev, perché dovrebbero pensare che la seconda volta andrà meglio?

Negli ultimi mesi ho lavorato su migliorare alcune fonti, si perdono sempre degli amici per strada, alcuni rimangono collegati magari ad un ristorante o alla pesca sportiva, ma anche senza potere si mantengono relazioni personali. La convizione principale che ne ho tratto, è che alcune cose ci potranno pure sembrare assurde, e la nostra prima reazione è quella di pensare che "ci fanno" (Mearsheimer disse "figurati se Putin è così stupido!" riguardo alla prima invasione di Kiev) ma in realtà, "ci sono" proprio, ora più di prima. Forse, col senno di poi non lo farebbero più se potessero tornare indietro, ma ormai che l'hanno fatto sono ancora più radicati di prima nella natura esistenziale di questa guerra, sempre nella convizione prettamente fascista che il destino del leader e la sua cricca siano equivalenti a quelli della nazione stessa. Eppure, non lo dite a Putin, ma tantissimi russi sopratutto più giovani indicano il periodo "gestito" da Medvedev come il loro preferito, Putin ha lavorato ardentemente per dipingersi come l'unica alternativa, in Russia, finchè questo "incantesimo" non verrà rotto, non ci sarà una Russia benevola, questa Russia necrofila è ossessionata da Kiev, può firmare tutte le paci che vuole, per questo le notizie che ne indicano un secondo tentativo sono realistiche, ma non necessariamente probabili, se non è questa volta, è la prossima. Spero che nel 2023 venga aperta una porta al popolo russo, una exit strategy non a Putin ma alle persone, che gli venga detto chiaramente che c'è un alternativa e che hanno il nostro supporto se vogliono uscire da questo casino. L'EU dovrebbe essere in prima linea in questo settore, promettere un percorso di adesione a russi e ucraini insieme, a patto implicito che i russi defenestrino il reliquiario sovietico, l'EU dovrebbe agire al di sopra di questo conflitto,quasi maternamente. L'assenza di un EU in questo senso, in tutti i sensi in realtà, rischia solamente di isolare ancora più i russi in un congelatore nordkoreano. Tu dici che la soluzione koreana non sarebbe così male, Dio ce ne scampi,se la Russia rimane congelata in questo conflitto è solo questione di tempo prima dell'inizio della terza guerra mondiale, e forse era inevitabile che andasse così, ma a me piacerebbe comunque provare ad evitarlo. Buon 2023, c'è qualche miliardo di persone che devono sparire per mandare avanti la baracca, ci stiamo industriando per capire come fare, ci riusciremo, al gioco delle sedie l'importante è non arrivare ultimi.
#1693
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
30 Dicembre 2022, 08:52:14 AM
Non penso si tratti di chiacchere, la possibilità esiste, specialmente perchè gli americani ne parlano. La strategia è sempre stata quella di  preannunciare le mosse russe, di usare l'opinione pubblica, di segnalare la capacità di predire etc. Se loro ne parlano vuol dire che c'è un potenziale da deprimere, sicuramente non gli interessa dare "nuove idee" ai russi, e non garantisce che accadrà. Non sono così sicuro delle dinamiche interne del regime Bielorusso, specialmente  questi "piani d'emergenza" saltano fuori a giorni alterni, come quello in Venezuela, anche se vengono riferiti da fonti autorevoli io la considero maskirovka. In generale penso che, considerata la difficoltà degli osservatori occidentali a trovare una quadra con la Russia, la Bielorussia è semplicemente inaccessibile, io personalmente avrei difficoltà a valutare cosa è realistico e cosa no in quel contesto, non sono uno stato generico con un dittatore generico, per esempio le proteste furono molto diverse da quelle di Maidan, eccessivamente pacifiste quasi ghandiane, dubito che quelli possano fare patti con l'esercito..e Lukashenko è un imprevedibile.
#1694
Attualità / Re: Covid in Cina adicembre 2022
30 Dicembre 2022, 08:43:35 AM
Al di là del potenziale degli intrugli, ci sono politiche epidemiologiche in Cina, e sono direttamente amministrate da XijiPing che notoriamente è ossessionato dal micromanagement di questioni che normalmente (come nella dittatura covidemica occidentale,sic) dovrebbero essere gestite da specialisti. Lo stesso invece scrive dettagliatissime direttive giornaliere al politburo su ogni questione, immagino con timbro di ceralacca, specialmente le sue campagne politiche di punta come il Covid-0, sbarre alle finestre, riconoscimento facciale, "social score" vaccinale, tutto ciò di cui i novax si lamentano qui,accade la. La Cina si è guadagnata una nomea principalmente per la capacità di produrre tanto, il PIL, se sia capace di fare le cose bene, è un altro discorso, compreso il fatto che le assurde aspettative provocano inflazione nelle statistiche, e perciò probabilmente il PIL reale cinese è molto meno, così come i loro risultati sul covid sono molto peggiori di quelli che conosciamo. Ancora e ancora, il motivo principale per rifiutare i modelli autocratici non è morale, è che sono un modo demenziale di gestire le risorse, gli osservatori cinesi hanno a lungo evidenziato l'assurdità delle politiche di XiJiPing, purtroppo egli non avendo un opposizione va per la sua strada. La cerca in "occidente", per non produrne una in casa, il Covid-0 serviva per avere una vittoria contro gli americani, la sta perdendo, allora parla di Taiwan...
#1695
Attualità / Re: Guerra in Ucraina II
28 Dicembre 2022, 13:30:06 PM
Non credo che sia la prima volta in assoluto, ma gli insulti a Gerasimov non sono cosa quotidiana, i video di critica alle condizione dell'esercito si, ma non sono la stessa cosa, ci sono delle dinamiche interne sul chi può criticare direttamente chi e sconvolgere l'ordine di beccata generalmente non accade, salvo alcune eccezioni. Quello che Lavrov ha spesso chiamato "collettivismo" come quid russo, un generale disrispetto della vita umana e del merito degli individui, per cui continuamente generali vengono mandati in prima fila e imprenditori con decenni di esperienza saltano la finestra, l'assunto è che nessuno di loro sarebbe insostituibile, salvo che la rete "meritocratica" con cui vengono sostituiti è quella dei "family&friends" di Putin e la sua cricca, il che generalmente assicura che i sostituti siano peggiori di chi è volato al piano di sotto, è un continuo deperimento di esperienza, funzionalità e capacità dell'organigramma russo. Comunque, la discussione sulla guerra ha un punto centrale in questo momento, ed è il possibile secondo tentativo di Putin su Kiev, per tre motivi principalmente: a) Se Putin torna a Kiev una seconda volta, non accetterà di tornare indietro con altrettanta facilità della prima e le conseguenze potrebbero essere drammatiche e B)è determinante l'appoggio di Lukashenko, e questo è importante, perchè c'è la possibilità politica di riaccendere le proteste di Minks, sempre che i malmenati e gli incarcerati bielorussi si siano nel frattempo ripresi e C) L'Ucraina e gli USA potrebbero provare a giocare di anticipo su Melitopol, che è l'ulitima mossa che gli serve per riportare i confini prebellici e presentarsi ai tavoli.