Questa idea che Dio sia un ente, cioè qualcuno, qualcosa, distinto da noi stessi, è la prima superstizione.
Dalla quale ne derivano tante altre, spesso inconciliabili tra loro.
Dio è così inteso come il "capo". Dispensatore di premi e di punizioni.
È il Dio della Chiesa. E pure quello dei mafiosi che lo considerano il grande boss.
In entrambi i casi è inteso come l'essere potente che conviene ingraziarsi...
E così Dio, essendo altro da me, in giudicherebbe. Perché è vero che è onnipotente... però mi ha concesso il libero arbitrio.
Così se commetto un peccato mia è la colpa, non Sua!
Perché Lui non vuole alcun male.
Ma intanto permette che il male ci sia...
Così poi può giudicare...
Insomma un sacco di incongruenze, che a provare a mettere una toppa si fa un buco più grande.
Questo ente Dio sembra partorito dall'Ufficio complicazioni affari inutili.
Mentre basterebbe chiedersi cosa conta davvero in questa vita.
La risposta richiede di lasciare tutto, per ciò che conta davvero, per il tesoro nel campo.
Ma l'io non vuole morire.
Dalla quale ne derivano tante altre, spesso inconciliabili tra loro.
Dio è così inteso come il "capo". Dispensatore di premi e di punizioni.
È il Dio della Chiesa. E pure quello dei mafiosi che lo considerano il grande boss.
In entrambi i casi è inteso come l'essere potente che conviene ingraziarsi...
E così Dio, essendo altro da me, in giudicherebbe. Perché è vero che è onnipotente... però mi ha concesso il libero arbitrio.
Così se commetto un peccato mia è la colpa, non Sua!
Perché Lui non vuole alcun male.
Ma intanto permette che il male ci sia...
Così poi può giudicare...
Insomma un sacco di incongruenze, che a provare a mettere una toppa si fa un buco più grande.
Questo ente Dio sembra partorito dall'Ufficio complicazioni affari inutili.
Mentre basterebbe chiedersi cosa conta davvero in questa vita.
La risposta richiede di lasciare tutto, per ciò che conta davvero, per il tesoro nel campo.
Ma l'io non vuole morire.